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incesto

Ricordi d'infanzia 10-The evolution


di Papy60
18.11.2009    |    44.130    |    0 8.0
"Poco dopo, una mano si fa largo fra i nostri corpi, è mia moglie che mi afferra la verga che durissima sene stava beatamente pressata sul morbido pancino di..."
A quella mia frase sorridiamo tutti e tre, ma è un sorriso forzato perchè sono certo che anche loro pensano a ciò che stiamo per fare; Il nostro animo è ancora scosso, ho ancora in bocca il sapore e l'aroma della fichettina di mia figlia e loro, immagino, sono in fibrillazione nell'attesa dell'estremo e proibitissimo peccato. Anna nel mettere giù Sara, si curva ma perde l'equilibrio e assieme alla piccola, rovina nel letto; Sara mi raggiunge a gattoni, s'infila sotto il leggero lenzuolo e mentre anche mia moglie sale nel letto, mia figlia s'avvinghia a me e nonostante il clima altamente erotico che si sta vivendo, trova ancora lo spirito di dire, imitando il tono infantile "Oh papà papà...ho paura...ci sono i lampi, i tuoni, tienimi stretta...ho tanta paura" "Non temere amore - la conforto io in questa eccitante commedia - il tuo papino è quì, ti protegge
non temere...stammi quà vicino" Lei mi si è tutta addossata, me la stringo con gesti di falsa protezione,le accarezzo i lunghi e sciolti capelli neri "Non aver paura tesoro, quì c'è anche la mamma" Recita anche mia moglie appressandosi a noi; "Mamma mia come trema la mia bimba...no amore no, c'è il tuo paparino, la tua mamma" le sussurro rincuorandola e dandole dei colpettini rassicuranti sulla schiena le sbaciucchio le gote, gli occhi le labbra, imitato da Anna che la mette
supina, "Gioia mia - le dico - fammi sentire, hai la tremarella - e catturata la tettina sinistra,aggiunsi - ...senti come batte questo cuoricino...no tesoro, sei quì fra la braccia del tuo papà, sei al sicuro"
Sara in breve diventa un pochino la nostra preda; Io cerco di frenarmi, fatico ma ci riesco anche se nel mio pigiama il mio uccello è già sull'attenti. Anna le cerca la bocca e la bacia lascivamente lasciando a me il piacevole compito di sfilarle le mutandine. Il lenzuolo è ormai sparito e, nella luce soffusa della stanza, vedo l'eccitante spettacolo di mia moglie che
mentre se la bacia le mette una mano sulla vulvetta, poi quando mi stacco leggermente da Sara, è lei stessa che mi sbottona la giacca del pigiama, io l'aiuto, ecco ora si curva e mi bacia il petto, giocherella con i peli, li attorciglia con le sue esili dita e, infine dopo avermi lanciata un'occhiata biricchina, mi succhia un capezzolo. A questo ulteriore stimolo il mio uccello impazza; Guardo la sua boccuccia al lavoro e pongo mente a quale stadio di puttanaggime è arrivata la mia figlioletta. Ne provo un misto di rimorso e d'orgoglio allo stesso tempo per averla assecondata così, ma non indugio oltre, vengo distolto da mia moglie che si sposta col viso giù sull'inguine di Sara e le bacia il pancino nudo. La piccola allarga un poco le gambine e la mamma, lo so, riprova il piacere di leccarle la vergine fichettina; Lecca mia moglie indugiando sull'interno delle coscie, i suoi capelli mi nascondono la visione ma vedo bene gli otto, i sì e i no che la sua testa disegna nella libidinosa leccata. Resto lì
paralizzato, era da tanto tempo che immaginavo di vederle in una scena così erotica e perversa. Mi ridesta la manina di mia figlia che s'imposessa del mio cazzo. Con una laborisa manovra riesco a sfilarmi i calzoni del pigiama e, mentre Anna continua ad abbeverarsi e ad assaporare il miele stillato dalla calda passerina di sua figlia, io con due veloci mosse
le sfilo la camiciola da notte e Sara ci resta nuda completamente; Anche Anna si stacca da lei e se l'ammira. Dio mio che spettacolo, è la prima volta che la vedo così. Il corpicino minuto ma perfetto nelle sue forme, l'ombreggiatura dei suoi peletti pubici, le tettine impreziosite da due erti capezzolini scuri e il suo bel musetto incorniciato dai lunghi capelli che sparsi, velano in parte i piccoli seni, fanno parte di un quadro d'innenarrabile lussuria. Anche l'uomo più
morigerato di questa terra, avrebbe buttato alle ortiche ogni ritegno e si sarebbe avventato su quel miracolo della natura: Così ho fatto io; Me la sono stretta quasi con violenza, morivo dal piacere nel sentirmi quel corpicino caldo e fremente aderente al mio, me la pressavo premendomela per le sode chiappette del suo fantastico culetto e tutto questo tenendo la bocca incollata alla sua. E' questo il Paradiso.
Socchiudo gli occhi estasiato, assaporandolo col cuore e con i sensi e, quando gli apro vedo Anna che essendo stata esclusa si è inginocchiata e gode nel vederci così abbracciati; Con una mano si sfiora la fica, è eccitata e al contempo incantata davanti al nostro incestuoso spettacolo, sicuramente anche lei si rivede
con il suo babbo che, come mi raccontò, rimasti per alcuni giorni soli, si mettevano nudi girando per la casa e si sfinivano godendo più volte. Poco dopo, una mano si fa largo fra i nostri corpi, è mia moglie che mi afferra la verga che durissima sene stava beatamente
pressata sul morbido pancino di mia figlia, e che fa? Ah troia meravigliosa, lo prende e comincia a far scorrere la cappella sulla fessura della piccola. Mia moglie non lo sa ma, il mio glande ha già passeggiato fra questi giardini dell'Eden; Sussulto "Aaahhh Madonna mia, si è bello, bellissimo, siii...oohhh mamma si così, così" Risponde così Sara all'eccitazione che la madre le regala; Sente la punta del cazzo che si fa largo tra le roride labbra della sua fighetta e che le va su e giù, su e giù. La madre conosce bene la struttura della fica, trova il grillettino ed è lì che la fa giostrare. Ad un certo punto ho temuto che la nostra piccola venisse colta da infarto. Aveva cominciato ad agitarsi in modo in modo
sconvolgente, mugolava, ansava, si scuoteva tutta; Aveva avuto un superorgasmo e il suo rilassamento fu altrettanto totale, tanto da essermi preoccupato seriamente. Poco dopo invece, con un radioso sorriso mi toglieva ogni timore, "Mamma, papà...è stato bello,
meraviglioso, ho goduto immensamente...lo faremo sempre vero? Volete? - poi aggiunse - credo che non mi sposerò mai...ho voi, siete voi il mio amore" "Non dire sciocchezze tesoro, vedrai, troverai un bel ragazzo, forte, muscoloso che ti amerà e che ti farà felice...vedrai...anche la mamma una volta credeva che fosse il suo" Mi sono bloccato, stavo per dire papà. Stavo
parlando troppo, stavo per spifferare il rapporto che la madre ebbe con il suo babbo, rapporto che ho sempre presente nel mio cervello e che spessso mi è da stimolo.
Cambiai discorso "Dai Anna spogliati anche tu; Un attimo e me le trovo tutte due nude; Anna non sfigura affatto accanto alla figlia, ha certamente il petto più rigoglioso, ma è ancora ben saldo al suo posto; se li porta benissimo i suoli 36 anni. E ora eccoli lì i miei giocattoli. Anna riprende a baciarla, se la stringe e con una gamba se la accavalla, la mia mano corre sulla sua coscia, l'accarezzo, la palpo, le palpo il bel culo ancora sodo e riesco a raggiungere, da dietro la sua fradicia fica; Le agito per alcuni secondi le dita titillandole il turgido grillo; E' pronta per il coito;
Anche il mio randello è pronto e, volendolo scaricare, mi puntello con piedi e mani e scavalco goffamente il mio groviglio d'amore, suscitando l'ilarità di tutti e tre. Ora sono vicino a mia moglie, le sono dietro, me la lavoro un pochino giocando con le tette, faccio un breve raid anche sulle tettine di mia figlia; Non posso indugiare oltre, sono troppo arrapato. Strappo la gamba di Anna che attanaglia il corpicino di Sara, impronto la cappella sulla sua fica e le scivolo dentro. Scivolo dentro con estrema facilità, è così lubrificata dai suoi umori che già con la prima spinta le raggiungo l'utero. Dallo scuotimento della scopata, nostra figlia s'accorge che stiamo già chiavando e pur continuando a sbaciucchiarsi con la mamma, con la destra viene a cercare i nostri sessi in azione; Sento i suoi ditini che mi palpano le palle, passano dal clito della madre
al mio sesso in movimento. Sara si è già ambientata e anche lei è colta da un'intensa libidine. Anna mi incita "Sii ecco, bravo vengo si dai spingi Luca spingi si più forte, più
forte dai sii aaahh" e la mia cavallina rinculando gode. E' un'orgasmo molto più intenso dai suoli soliti. Pochi secondi dopo le in inietto in corpo una colossale sborrata; Non mi fermo, continuo a pistonarla fino a che la durezza dell'uccello me lo consente. Quando, molle lo estraggo, una colata di liquidi lo segue inzaccherando le lenzuola. Un profumo
di sesso esala dal nostro talamo, i nostri sensi si sono placati. pochi minuti di rilassamento totale, poi, al tornar della mente che si chiuse dinnanzi al nostro meraviglioso peccato, non ci resta che tentare di dormire anche perchè l'aggiornamento dell'ora legale ci ruba quell'oretta che tanto ci sarebbe stata utile;
Spossati ci si addormenta. Solitamente il mio sonno è profondo, invece appena due ore dopo, mi sveglio; E' certamente il mio cuore, la mia mente che presa da questo evento straordinario, mi fa destare. La luce del corridoio rimasta accesa, mi permette di contemplare le mie creature: Dormono, che bellezza, che incanto,
anche mia moglie è meravigliosa ma, è il corpicino della mia bambina che polarizza il mio cervello. Mi riempio gli occhi della sua armoniosa figuretta, il suo regolare respiro m'infonde nell'anima un forte senso di
tenerezza; La gambina piegata le nasconde il pube, il rilievo delle piccole tettine segue il suo respiro: Che splendore. Gli occhi chiusi, la bocchina semiaperta mi fa intravedere le perle dei suoi dentini. Le labbra di seta mi ammaliano; Sono una rosea ferita nel suo
angelico visetto, fatico ad assimilarle a quelle che mi regalano sublimi dolcezze; Non so se stia sognando, il leggero sorriso che traspare dal suo volto, mi fa pensare di sì; Io invece lo faccio ad occhi aperti il sogno, le vedo posarsi come ali di farfalla sul mio glande,le vedo liberare la linguetta rosa che mi lambisce assieme alla cappella, l'anima. A queste immagini il sesso si muove; Non voglio svegliare nessuno così, comincio a toccarmi l'uccello, lo meno adagio, sia per non destarle, sia per prolungare il mio piacere; Vengo, un'orgasmo mai provato con una sega e me ne sono fatte parecchie ma, lì ammirando la mia piccola donna nuda che ignara mi funge da potente afrodisiaco, il piacere viene centuplicato. Vado in bagno a riassettarmi, nel rientro raccolgo da terra i calzoni del mio pigiama e li indosso; Risalendo nel letto sveglio mia moglie; Anche per lei questa notte è speciale, il sonno è leggero. Guarda Sara, poi me; Con cenni d'ammirazione ricambiati,ci diciamo che siamo stati bravi, che abbiamo messo al mondo un tesoro incalcolabile; Con cautela allungo una mano e le accarezzo ilviso, il suo sorriso mi rende orgoglioso
d'avere una moglie così dolce e depravata al tempo stesso, una donna come forse tutti gli uomini sognano d'incontrare. Il mattino, al risveglio si èfatta una veloce colazione; Nell'aria c'era un palpabile clima festoso, anche se, sia per l'ora legale sottrattaci, sia per le lotte d'amore sostenuti, eravamo tutti e tre un pò fiacchi e insonnoliti. Essendo in ritardo ho dovuto portare a scuola Sara con l'auto. Sono rimasto fermo a guardarla mentre saltellante e gioiosa raggiungeva le compagne risalendo i pochi gradini dell'istituto. Si è voltata a guardarmi ed era questo che attendevo, quell'occhiata significava che il suo
babbo era presente nel suol cuore. Con un'accelerata potente, partii di scatto col cuore colmo di felicità come un ragazzino innamorato. Qualche volta, se mi trovavo lontano da casa, pranzavo fuori, quel giorno fu così, rientrai solo per la cena. Persisteva ancora quel clima allegro anche se i nostri animi scalpitavano nell'attesa dell'ora x. Sara s'era alzata per prendere qualcosa e prima di risedersi aveva posato le mani sulle spalle della madre; Curvatasi le si era accoccolata guancia a guancia, al chè Anna, sorridendo
felice, con la destra si era premuto il visino incollandolo al suo. D'apprima ho visto fiorire la dolcezza, poi quando le loro bocche si sono unite, è sbocciata la sessualità. Sorrisi loro, mentre scolavo l'ultimo bicchiere di vino. Quel mio sorriso era un incitamento, incitamento che fece subito effetto sulle neo seguaci di Saffo, Anna cinse la piccola ai fianchi con la sinistra e poco dopo con l'altra, le risaliva sotto la gonnellina; Il mio amico, che già pregustava queste scene, si è subito impennato, poi Sara inizia a palpeggiare una tette della madre; Le lascio scaldarsi un pochino poi, mostrando loro la sofferente gobba dei miei pantaloni, ridendo, interrompo i loro maneggi invitandole di andare tutti a letto. Quando entro in bagno, trovo Sara già con la sua camicia da notte. Voglio riprovare il piacere di fare il bidet ad
una fanciulla e ricordando i bei ditalini/bidet fatti alle mie sorelline, dico "Ti faccio io il bidet...vuoi Sara? - chiedo sicuro del suo si -Vedrai amore come ti saprà lavare bene il papà - poi, mentre l'aiutavo a calarsi le mutandine, continuai - sai bisogna essere puliti bene, perchè dopo il tuo paparino ti darà tanti
bacini quì, su questa bellissima fichettina" Ah, che bello risentire nello scroscio dell'acqua, le labbra vaginali di un'adolescente. Quando lo facevo alle mie sorelline avevo 15 anni, ero un ragazzino, ora gusto meglio questo perverso ditalino. Lavo godendomela, anche il forellino del suo adorabile culetto. Sento la piccola fremere, le piace " E' bellissimo papà - e dopo due minuti, ridendo - adesso me lo farai sempre tu caro mio...è comodo e mi piace" In quel mentre entra Anna "Sono lavori che dovresti lasciarli fare a me che sono più pratica" "Anna, tesoro - l'interrompo io - eh nò, tu glieli hai fatti per anni, ora come par-condicio tocca a me, ma poi dando ascolto ad un gioco lubrico che m'era balenato in testa, mi alzo e le cedo il posto, "Fai pure Anna, fai pure, Sara però lo farà a me - e rivolgendomi alla piccola - vero gioia che me lo farai?" Dissi questo porgendo alla sua boccuccia il mio uccellone già rigido. Non attesi la risposta ma il suo sì fu il movimento della sua testolina, che con l'andare avanti e indietro in un voluttuoso SISSIGNORE, accontentava il suo papà.

(Continua) Papy60

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