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Insegnami papà 3


di papy60
11.01.2012    |    49.568    |    0 9.6
"- --Arrivai a casa a tarda ora, mia figlia era andata da poco a nanna, ma quando mi udì parlare con la madre, così scalza com'era mi corse incontro..."
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--La frecciarossa sfrecciava attraverso la campagna; Dovevo andare a Berna per un breve corso di aggiornamento; Venti giorni lontano dalla mia piccola; Guardavo il paesaggio dal finestrino senza vederlo;
La mente me l'aveva rapita mia figlia; La sua bellezza, la sua gioventù, la sua semplicità e sopratutto la sua innata predisposizione al sesso avevano occupato tutti i miei pensieri.
--Pensavo e ripensavo con quanta naturalezza m'aveva fatto quella preghiera "insegnami papà" m'aveva detto
e parlava di sesso Dio mio.-
--Erano passati solo tre giorni da quella sorprendente e proibitissima richiesta; Me la sentivo continuamente rimbombare nel cervello.-
--Anche lì sul treno, ripensando al suo corpicino, mi assaliva un turbamento sconvolgente; Venti giorni lontano da lei era una tortura, odiavo quell'incombenza.-
--Mi chiedevo, roso dalla gelosia che contrastava col desiderio di vederla maturare, mi chiedevo, ora di certo la piccola vorrà testarsi con quel ragazzo; Con l'immaginazione la vedevo giocare col suo cazzo, segarlo e forse chissà anche spompinarlo; Speravo non si spingesse più oltre e ascoltasse le tante raccomandazioni che le feci.-
--Al ritorno del corso. ricordavo ben poche nozioni tanto ero preso dalla mia Giulia, dalla mia piccolina;M'ero
ripromesso d'insegnarle sì le belle cosine dell'amore, ma in modo graduale nel tempo e nella forma e ingentilire le cose maialine con vezzeggiativi più adatti alla sua età.-
--Arrivai a casa a tarda ora, mia figlia era andata da poco a nanna, ma quando mi udì parlare con la madre, così scalza com'era mi corse incontro abbracciandomi e mordendomi di baci le guance; Come avrei voluto avventarmi su quelle labbra verginee che tanto sognai in quei venti lunghissimi giorni.-
***Oh papà finalmente....la casa senza di te era vuota.-
***Perchè - intervenne mia moglie contrariata - io non c'ero? Non valgo nulla...-
***Oh mamma...non intendevo offenderti - e l'abbracciò affettuosamente.
--Ero stanco , ma ugualmente,quando si sedette sulla mia coscia, la stanchezza era sparita; La guardavo e la mangiavo con gli occhi; Il mio gioiello fasciato dalla tutina rosa, mostrava le sue tettine in tutto il suo splendente fulgore ; Seppur ancora piccole attrassero tutto il mio animo voglioso di pascermi di quei due teneri monticelli in fiore.-
--Giulia mi seguì anche in bagno e, oltre a lavarmi le mani le rubai un bacio in bocca e non riuscii a frenare le mie mani che corsero a palpare quei tesori andandole sotto, sulla viva pelle; Attimi sublimi con impennate nascoste, però per poco mia moglie non ci becca; Era arrivata silenziosamente con le ciabattine da camera.-
--Andò fortunatamente tutto liscio, ma mi ripromisi di evitare in futuro, simili situazioni; Ebbi modo di informarmi di sfuggita, se con quel suo ragazzo avesse combinato qualcosa; Disse di no e, non so perchè, mi sentii un pò sollevato.-
--Il giorno dopo, sabato, rimasi a letto a poltrire fino a tarda mattinata; Mi feci una bella doccia ristoratrice e, in vestalia mi sdraiai sul divano; Là, con ancora i postumi del viaggio, mi appisolai.-
--Al suo rientro da scuola, mia figlia, gettando a terra il blocco di libri, con passi felpati venne in salotto mentre
dormicchiavo non stavo sognando, ma quando lei poso le labbra sulla mia bocca, pur destandomi, entrai in un sogno tra i più inebrianti ; Tenni di proposito, gli occhi chiusi per gustarmi appieno quel lungo bacio.-
--Giulia s'era inginocchiata sul tappeto toccandomi solo con le labbra, poi quando il bacio divenne più carnale, intrufolò una manina nella mia vestaglia .-
***Oh papà come sono felice d'averti ancora qui...cerca di non andare più via...- e intanto giocherellava con i peli del mio petto; Trovò e si soffermò a titillarmi un capezzolo; Fino a quel momento avevo sempre creduto fossero le donne che amassero d'essere stimolate sui capezzoli, invece m'accorsi che quel vellichio eccitava anche me e non poco, ma..... forse era perchè era la mia bambina a farlo.-
--L'interruppi malvolentieri, il momento e il luogo erano sbagliati, non volevo correre più rischi..-
***Giulietta - le dissi - oggi pomeriggio che la mamma non c'è, se vuoi ti posso dare un'altra lezioncina d'amore...che ne dici? Hai qualche impegno o resti a casa?-
***Resto a casa, resto a casa - s'affrettò a dire illuminandosi il viso, poi, quasi in un sussurro, chiese - e che
cosa mi insegnarai oggi papà...posso saperlo?
***No...è un segreto, non posso - risposi sorridendo e continuai e di proposito smentendomi - oggi ti sorprenderò, voglio baciarti per bene la fessurina...sei contenta? -
***D'avvero mi...-
***Sì amore sì...oggi il tuo papino ti farà provare il piacere del cunnulinguo...lo sapevi che si chiamava così?-
***E' latino vero?.-
***Sì è in lingua latina, ma quella che ti farò sentire oggi, sarà la mia ,- risposi ridendo di cuore - un giorno, quando avremo più tempo, ti farò provare anche l'anilinguo, il tettilinguo - la ghermii ridendo e innondandole
il viso di baci.
--Dopo poche, ma lunghissime ore, arrivò finalmente il pomeriggio; Eravamo soli, nonostante la forte bramosia di lei, riuscii a mantenermi calmo dimostrando alla mia piccola quella serenità d'animo che invece non avevo; Lei al contrario tradiva i suoi sentimenti. dandomi continue occhiate e gironzolandomi sempre attorno.-
-Lo scatto della porta, quando mia moglie uscì, fu lo starter per la mia passerottina; Mi abbracciò da dietro, mentre fingevo di curare la vasca dei pesciolini.-
***Guarda Giulietta che bellezza - le dissi indicandole quei fiori viventi - Mi girai e prima di baciarla le tenni fermo il visetto beandomi delle sue incantevoli fattezze; Roteava i neri e vivaci occhietti guardandomi adoranti
forse più dei miei che la stavano ammirando tutta, bevendone con l'anima i tratti di quel perfetto visino infantile; Come descrivere il bacio che ci demmo, la feci salire sul primo gradino della scala per poterla agevolmente stringerla alla vita; La stringevo con passione nascondendo il suo corpicino fra le mie braccia.-
***Andiamo Giulietta - le dissi volgendole la schiena invitandola a salire a cavalluccio come quand'era più piccola; Salì e si lasciò portare nella sua cameretta; Quanto diversi erano diventati i nostri sentimenti; Allora si rideva fanciullescamente trotterellando come il cavallo, ora trattenendola con le mani sulle polpose coscette
non ridevo più, pensavo alla sua fichetta incollata alla mia schiena.-
-Lì in piedi vicino al suo lettino, mi sono curvato per baciarla, e ancora di più per impadronirmi delle chiappette
tirai su la mini fino alla vita, e dopo aver palpato i glutei da sopra le mutandine, gliele calai un pochino, quel tanto da poter pastrugnare quel mandolino levigato; Palpai quelle superbe e sode guanciotte di velluto; Feci anche qualche incursione sul davanti percependo l'eccitante calore che emanava la sua vulvetta.-
-Sia la posizione che la gonna impedivano la mia opera .-
***Aspetta papà - Attimi di intensa libidine, vedo la mia bambina che in un baleno si cala le mutandine; La sostengo mentre alza prima l'una, poi l'altra gambina e se le sfila.-
-L'ho capita, la mia Giulia ha la fichetta che le tira allo spasimo; Siede sul lettino e coricandosi indietro mi offre la sua intimità, offre al suo babbo il fiore che le pulsa fra le cosce; Trema la piccola, sa che ore il papà la leccherà, ha il viso in fiamme; Anch'io tremo, indugio per gustarmi quella visione da sogno e lei ,vedendomi indeciso e credendo pensassi non fosse pulita, mi fa.-
***Mi sono appena lavata sai? - La mia piccola aveva di questi timori, non sa ancora che un buongustaio apprezza di più se la fica sa un poco di pipì.-
***Lo so amore lo so...tu sei sempre pulita.
-M'inginocchio e comincio a baciarle l'interno delle cosce; La sottana è stretta e trovo disagio.-
***Togliti anche la gonnellina su, io non riesco.-
-Giulia fa tutto lei, la penombra della stanzetta mi impedisce di vederle bene la faccia ma ne sono certo è imporporata e per l'eccitazione e forse un poco per la vergogna.-
-Ecco ora la mia donnina è mezza nuda, è rimasta solo con la camicetta il reggiseno prima misura e una leggera canottierina; Una paperetta le è sfuggita dal piede, Mi attrae quel piedino piccolo e perfetto; Lo prendo in mano, lo accarezzo, le depongo un paio di bacetti, poi risalgo baciando le gambette, avanti avanti arrivo al ginocchio, lo allontana dall'altro e mentre il profumo della sua vulvetta caldo e umido mi invade le narici, continuo a baciare l'interno delle cosce con baci umidi e lascivi, lasciando sulla pelle, come le lumachelle, una lucida scia di saliva.-
-Quando poi i suoi peletti mi solleticano il naso, la mia bimba apre ancora un poco le cosce; Il cunnilinguo che le faccio gustare è un'opera d'arte amatoria; Non corro subito sulla fenditura, prima indugio con la punta della lingua dando leggere toccatine vicinissimo alle labbra vaginali, risalgo sempre con leccate leggere sulla levigata e piatta pancina fino a quasi l'ombelico; Tornando ancora giù afferrando con le labbra i peletti e tirandoli; Due, cinque minuti così, la mia piccola vibra dagli spasimi, il bacino sussulta, lo spinge verso la mia bocca e, giunto il momento;Non voglio farla morire dal desiderio, allora parto, percorro con la lingua la valletta dell'amore, con la punta affondo sempre più nel solco luccicante di umori.
***Mmmhhhuuu....siiiii.....ooohhh....-
-Lappando faccio risalire quei succhi di miele spalmandoli sul bottoncino della piccola clitoride, a quel punto sentendola smaniare, aumento il ritmo e la forza.
***Ooohhh...siiii papà...-
-Spingo la punta della lingua sul buchetto mentre col dito tengo in tensione il grillo; Il tutto sarà durato una decina di minuti, troppo pochi per me anche se vengo premiato con un'abbondante schizzata di sborrina; Un rivolo mi sfugge, va sotto, lo rincorro sul perineo non perdendone così neanche una goccia; Che buona la mia bambina, questo succo é lei, la crema della sua felicità, e il babbo la vuol vedere sempre felice..
-Non potevo vederle il viso, è sempre stata stesa, solo al culmine del suo piacere s'era alzata col busto un
paio di volte lasciadosi ricadere giù ; Non le vedevo il viso, ma vedevo bene la sua preziosissima passerina ricoperta di rari peletti neri che lasciavano intravedere le piccole labbra che gonfie dall'eccitazione si tengono aperte e le posso vedere il buchetto vergine.-
-Io ero allo stremo, mi misi un cuscino sotto le ginocchia portando il mio cazzo al livello del suo bacino.-
***Ferma amore - le dissi, quando tentò di spostarsi - ferma e guarda .
-Presomi in mano l'uccello, lo appoggiai a quel Paradiso.-
***No dentro sai papà - disse timorosa, ma senza allarmarsi troppo tanto, che mi fece pensare che invece lo avesse voluto; Lo feci scorrere su e giù ma, essendo eccitatissimo, dopo una decina di volte,Venni.-
***Stai ferma amore ferma...sto venendo....aaahhh eccoooo...vengooo..vengooo...siiiiii...-
- Mentre lo sperma usciva copioso imperlando tutta la sua fichetta, mia figlia fissava quel fenomeno della natura, logicamente per la prima volta che nei suoi 13 anni di vita; Quando cessò, guardandomi in faccia mi chiese schiarendosi la voce
***T'è piaciuto papà?...Mamma mia ma quanto ne è uscito....ma è sempre così ? -
***Si ma solo se un maschietto gioca con una bella donnina come te.-
-Abbiamo ancora del tempo per noi, siamo tranquilli, abbiamo dato sfogo ai nostri sensi e sopratutto non voglio strafare; Ci godiamo un'infinità di coccole; Baci infiniti, lingue che guizzano tutto condito con mugolii da parte di entrambi; Giulia ha imparato benissimo a baciare, anche il pompino è molto soddisfacente però me ne voglio far fare ancora parecchi, magari mentendo e dicendo che può ancora migliorare.
-Il mio passerottino quando sentì che le cercavo le tettine e che volevo godermele al nudo, mi dice .
***Aspetta papà - e come fece per le mutandine, infilò le mani dietro la schiena e sganciò il reggipetto; So che alle ragazzine piace avere le tette ben sviluppate e non volendo amareggiare la mia piccola, all'inizio fingo di apprezzarle, ma poi pur essendo molto piccole riescono a trasmettere un languorino laggiù e il mio
sesso risorge, merito di queste due montagnole di carnina morbida, di questi due bruni capezzolini che le sormontano; E' giunto il momento, succhio una mammellina cincischiando l'altra; Mia figlia si gode nel vedermi che con tanto ardore le mangio le tette.-
-Con una mano si tiene la mia testa pressata al petto, con l'altra scende e mi cerca il cazzo; Sbuffo come un mantice, è troppo; L'uccello che era ancora fuori dai calzoni semirigido, al tocco della vellutata manina alzò la perlacea capocchia.-
***Si Giulietta si dai...- dissi senza specificare cosa volessi; Lei senza fiatare si tirò a sedere e curvandosi, me lo prese in bocca. - brava amore brava...ne devi fare per imparare bene sai? -
- Dissi così mentendo perchè la piccola era già meglio di sua madre e i suoi bocchini celestiali erano diventati la mia ossessione;
-Dopo una ventina di pompaggi, la mia bimba si spostò, volle godersi il pompino più comodamente, si inginocchiò sul cuscino che avevo usato io, e lì fra le mie gambe cominciò a deliziarmi; Mentre succhiava, lanciava spesso occhiate al mio viso che ridente l'ammirava.-
-I capelli mi nascondevano spesso la visuale di quel lussurioso e proibito pompino; Sul suo visetto si poteva vedere l'impegno che ci metteva e un lieve sorrisino di compiacimento; Voilli ricambiare e, staccandola un poco dal mio uccello, mi tolsi calzoni e mutante; Ora la mia bambina aveva davanti agli occhi il sesso del suo papà, era tutto suo e lei, consapevole di tale disponibilità, usò tutta la sua intelligenza e la memoria, accarezzandomi la pancia sfiorandola, mpastandomi i coglioni e, mettendoci del suo, mise una manina sotto di me andando quasi a giocherellare col mio buco del culo.-
-Tempo fa, un mio amico mi mostrò un libercolo tipo Kamasutra, che illustrava decine di posizioni chiavatorie
era scritto in indiano, non si capivano le didascalie, ma si capivano benissimo i disegni; Mentre la manina di mia figlia si e mi trastullava con quelle ardite carezze, pensai di farmelo prestare, lo avrei dato a lei come una dottrina e, ne sono certo, che in breve tempo la mia piccola le saprebbe mettere in pratica non dico tutte ma quasi; Ormai l'ho capita, rassomiglia a me, il sangue non mente.-
***Cocchina....te la senti di...- e mi fermo timoroso, ma poi oso - te la sentiresti di farmi venire in bocca?-
***Non so...- rispose riportandosi subito la cappella in bocca e rimettendosi a succhiare .-
***Si...sii brava amore...e poi... se vuoi bene al tuo papà...lo devi fare.......Perchè mi vuoi bene vero? -
-Lei tenendo sempre il cazzo in bocca, abbassando due volte la testa mi disse sì confermandolo con gli occhi
-Che perverso e spettacolare lavorio di lingua mi offriva la mia pupa, la dardeggiava sulla violacea cappella, vederla che, tenendola a spatola risaliva dalle palle al glande lappando tutta l'asta, talvolta, con un sadico sorrisino mordeva il tronco con piccoli morsi facendomi sentire i dentini; Pompino Super.
***Fra poco vengo sai Giulietta...bevimi tesoro..sapessi che piacere dai al tuo babbo...dai...-
-Dopo poco, mentre le esplodevo nella boccuccia, temendo mi abbandonasse, le bloccai la testolina; Non era necessario, la mia cocchina mi vuole bene, tanto bene, forse troppo perchè mi volle accontentare ingoiandolo tutto.
-Un lunghissimo bacio suggellò quel meraviglioso pomeriggio d'amore; Precursore di tanti altri.
Continua






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