Prime Esperienze
La prima volta di Sofia.
di xNemesi
28.04.2023 |
1.014 |
3
"Tu in ginocchio, la testa fra le mie gambe, usi abilmente labbra e lingua..."
Salut d'Amour (Edward Elgar) - Esther Abrami and Iyad Sughayerhttps://www.youtube.com/watch?v=N5z3ZO0QfFE
Occhi chiusi.
Buio…, vuoto, silenzio.
E' solo questo che cerco.
Non voglio nient'altro che concentrarmi su questi momenti che mi stai regalando.
Non ho fretta, non ti incito, ti lascio fare di me quel che vuoi, libera da tutti i miei recenti dolori e ricordi.
Lascio che le sensazioni evolvano e si espandano come cerchi nell'acqua, senza la mia complicità. Ogni brivido, ogni tremore sotto la pelle è diverso, li riconosco ad uno ad uno, li chiamo a me per nome.
Tu in ginocchio, la testa fra le mie gambe, usi abilmente labbra e lingua.
Mi appoggio sui gomiti, affondo la testa nel cuscino.
Occhi chiusi.
Mi piace non guardare, non poterti vedere.
Sentire le tue braccia e le tue mani grandi che mi incatenano, senza poter fare nulla.
Posso concentrarmi solo su me stessa.
Sento arrivare piano il piacere. Lo sento crescere da lontano come un'onda. Riesco a cogliere ogni minima sua variazione di colore, avanza sino a prendere possesso del mio corpo e della mia mente.
Non posso e non voglio fare altro che abbandonarmi.
Lasciarmi attraversare da infiniti e incontrollabili sussulti di piacere, stringere forte le tue mani intrecciate alle mie, mordendo il cuscino.
Mi riempi col tuo cazzo ora.
Colpi veloci e profondi sembrano seguire il ritmo dei mie ultimi spasmi che fanno ancora tremare il mio corpo.
Ti fermi e rimani in silenzio. Non ti vedo, eppure sento il tuo sguardo percorrere lentamente tutto il mio corpo. Per un breve istante sei ancora sopra di me. Sfiorandomi ti allunghi verso quel piccolo mobile, afferri qualcosa.
Click…
Ora sei fermo sopra di me.
“Apri gli occhi” mi dici...
Ti guardo, ho davanti a me la tua erezione, e l'occhio curioso di una delle tue reflex che stringi in una mano.
Ti odio.
Ti adoro.
Non avrei mai accettato di farmi fotografare, lo sai.
Ma tu, sei tu...
Poteva succedere solo con te, per quel tuo modo di godere di me anche in questo modo.
Mi siedo sul letto, tu dietro di me, mi abbracci portando le mani avanti e metti a fuoco.
Click...
"Guardati", mi dici…
Sei proprio uno stronzo...
Un fottutissimo stronzo...
Conosci il mio imbarazzo nel rivedermi mentre godo.
Mai l'avrei permesso a nessuno di confondermi così.
Ma tu, sei tu e mi lascio cadere.
Mi affido a te.
Tu godi della mia ritrovata timidezza, nel vedere il contrasto tra il prima e il dopo.
Amiamo entrambi i contrasti, fanno parte di noi, del nostro strano rapporto.
E così il mio imbarazzo muta nella mia mente e torno a godere.
Godo del ricordo degli istanti appena passati.
Godo di te che mi scopi di nuovo da dietro.
Godo sapendo quanto ti eccita questo gioco.
Occhi aperti ora.
Ho la mia immagine davanti allo specchio.
La tua voce, un sussurro caldo nel mio orecchio.
La mia testa si inclina lentamente indietro per guardarti.
Il tuo piacere su di me.
Click.
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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