Lui & Lei
"Fumetti e donne" o... "Donne a Fumetti"?
di xNemesi
31.07.2023 |
1.707 |
5
"Lui arriva da un pianeta che si chiama Krypton..."
The Clash - Rock the Casbahhttps://www.youtube.com/watch?v=bJ9r8LMU9bQ
Ci pensavo proprio l'altra sera, quando per la duecentocinquantesima volta hanno riproposto Spiderman in televisione.
Sì perchè io sono uno di quelli venuti su a Buondì Motta nella cartella e fumetti della Marvel, e Lui, "L'uomo ragno" con quel suo modo ironico di vedere la vita, era senz'altro il mio preferito insieme ai quei quattro pirloni dei "Fantastici Quattro".
Per dirla tutta dei "Quattro", me ne interessava solo uno o meglio "Una".
Sì ripensandoci credo di aver passato un pezzo della mia adolescenza con una bella cotta per Susan, la donna invisibile. Quei suoi occhi blu come il mare il suo angelico viso e i capelli biondi sempre così perfetti,(anche dopo una mini esplosione nucleare, un po' come la nostra Eulalia qui sopra), e poi quella tutina aderente blu che le disegnava le natiche e specialmente quelle tette appuntite e accuratamente separate che ancora si vedono in tutti i film americani di quel periodo.
Annalisa, una delle mie prime ragazze ora che ci penso, ci assomigliava proprio.
Un mix di Susan e Doris Day. Stessi occhi, stessi capelli color del grano lisci come spaghetti e tenuti fermi da un cerchietto scuro.
Vabbeh..., per il resto la rassomiglianza era un po' più sfumata, ma oltre all'assoluta mancanza di tette, credo che il momento in cui rimasi più male fu quando scoprii che non aveva il potere dell'invisilità, e suo padre ci beccò a limonare duro, (lei con l'apparecchio dei denti), in un tardo pomeriggio estivo nel parco dietro casa sua.
Comunque tornando a bomba, tutte le settimane mi sparavo fuori tutta la paghetta, che non era certo ricca, senza contare poi che c'erano anche i fumetti del Bonelli.
Tex non mi ha mai entusiasmato (troppo perfettino il ragazzo), a lui preferivo Zagor ed il suo compagno di avventure Cico, (Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales), l'indolente messicano da cui ho appreso molto sull'arte di lasciar scorrere la vita senza troppo affannarsi a ricorrerla, per poi infine incontrare a partire dal primo numero quello che diventò il mio vero e unico maestro di vita: "Mister No", l'uomo con il cuore un po' bambino, che in fondo per tutta la vita e ancora oggi cerco di imitare.
Sì, i fumetti mi piacevano davvero tanto...
E ancora oggi non riesco a non sorridere all'idea di alcuni quesiti che mi ero posto fin dall'adolescenza, ma che tutt'ora sono rimasti disperatamente insoluti.
Così subito dopo la domanda rimasta ancora nell'aria (Eulalia se sai qualcosa, ti prego parla...), su quale tipo di reggiseno indossasse la mia Susan per riuscire ad avere quelle due bellissime ed appuntite pere, altri quesiti ancora oggi mi frullano per la testa ad esempio su quel patatone di Superman.
Sì perchè io questa storia dell'identità segreta non l'ho mai capita per nulla.
Voglio dire, ma secondo Voi..., con la riga da una parte e gli occhiali è Clark Kent; senza occhiali e con la riga dall'altra parte è Superman e la cosa buffa è che nessuno lo riconosce, neanche Lois Lane, la sua collega giornalista di cui è innamorato perso e che nonostante gliela sbatta in faccia tutte le volte che lo vede nei panni di Superman, Lui si scansa.
Ma come?, questa donna ti risolve i casi e le inchieste più intricate grazie al suo intuito fuori dal comune e poi non si accorge neanche di striscio della "Leggera somiglianza" tra il collega che la riempie di attenzione ed il supereroe che finisce per salvarle la vita ogni 5 minuti?
Ma daiiii!!!, in un mondo di cretini del genere uno può andare a fare una rapina in banca invece che con il passamontagna, con un pettine in tasca. Appena gli danno i soldi, sfodera il pettine, si fa la riga dall'altra parte e tutti quanti i presenti a dire: "Ehi, ma dove cazzo è sparito il rapinatore?
Però la cosa che mi ha sempre fatto impazzire sono le origini di Superman. Lui arriva da un pianeta che si chiama Krypton. Anzi, si chiamava, perché è esploso.
Quando il padre di Superman che è uno scienziato ha il sentore che il pianeta esploderà, lo dice a tutti i potenti del posto che non credendogli lo prendono per il culo.
Così, costruisce una navetta spaziale fichissima, e quando il pianeta sta per esplodere ci carica il figlio piccolo e lo spedisce sulle terra, dove dopo l'atterraggio verrà trovato e adottato da una coppia di contadini.
Non ho mai letto, (perché nessuno le ha scritte...), le ultime parole della mamma di Superman, ma le immagino tutte per il marito, e me le immagino così:
"Ma brutto hoglioneee!!!
Non la potevi costruire più grande sta hhhazzo di navetta, che ci si salvava in tre?".
(La "h" aspirata non è un refuso, la mamma di Superman aveva lontane origini toscane)
Ahh, le donne.
Ho sempre pensato che sono sempre un pochino avanti a noi, basterebbe ogni tanto ascoltarle...
Ehi, non approfittatene...
ho detto ogni tanto.
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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