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Le inconfessabili voglie di Diabla...


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
28.02.2022    |    4.053    |    2 8.7
"Ti stai eccitando, mi confesserai più tardi che ascoltando i suoi gemiti ti stavi toccando..."
Cafe Americaine "L'amour"
https://www.youtube.com/watch?v=IssIxtiPk4w


Sì, lo ammetto.
Ti avevo notato quasi subito su quel forum, con quel tuo nick e quell'avatar così foriero di ammiccanti promesse. Avevo poi seguito divertito, il folto stuolo di ammiratori adoranti e scodinzolanti, pronti a commentare tutti i tuoi post, a dir la verità non sempre all'altezza del significato del tuo nick.

Ma non è mia prerogativa unirmi al gruppo per la caccia.
Preferisco essere io a decidere se e quando agire, rapido in solitudine, in assoluto silenzio e discrezione. Sono rimasto ai margini della radura ad osservarti quasi distratto, mentre ti divertivi ad eccitare tutti i maschi del branco, ed è stato così, osservandoci e annusandoci l'un l'altro a distanza, che un giorno hai finito tu per avvicinarti a me.

Il tuo primo messaggio privato non mi ha sorpreso, hai iniziato a scrivermi incuriosita dai miei racconti. Curiosa di sapere, di conoscere qualcosa dell'insolito uomo, che aveva scritto quelle storie che avevano colpito la tua fantasia. Volevi forse solo delle conferme alle tue intuizioni, prima di arrivare a confessarmi i tuoi desideri più segreti e intimi insieme alle tue paure. Così un passo alla volta sei entrata nel mio cerchio abbassando le tue difese. La tua mail e infine il tuo telefono. Le indicazioni su come e quando poterti raggiungere, anche con il mio numero oscurato, talmente forte era la tua voglia di sentire la mia voce.

Molte donne dicono che abbia una sensibilità fuori dal comune, per altrettante invece sono solo un grandissimo bastardo, e quasi sempre tutte..., oltre ad aver ragione, amano cambiarsi di ruolo modificando questo loro parere nel tempo e a seconda dell'occasione.

Te lo dico qui, con te sono stato particolarmente bastardo.
Ti ho voluto subito mettere alla prova e poi..., non era forse questo quello che volevi?
Ti ho telefonato la mattina dopo con il numero oscurato.
Mi hai risposto subito, e appena hai sentito la mia voce hai capito che ero io.

Quasi nessun convenevole, poche mie parole e la richiesta precisa e secca di mollare i tuoi impegni, per raggiungerci entro un'ora in quell'albergo, proprio lì, nella tua città dove stavamo arrivando.

Un momento di silenzio imbarazzante, poi tu che sottovoce mi dici che non puoi parlare, che non sei sola...

- "Tra mezz'ora ti richiamo, fatti trovare sola, e intanto pensa a Noi, a me e a Lei che è qui con me. Pensa a tutto quello che vorresti che io le ordinassi di fare, per te, solo per darti piacere"

Non ti lascio il tempo di riflettere su cosa rispondermi, perchè interrompo subito la comunicazione.

Avrai pensato che ero solo un pazzo.
Sì ora lo sai e ne hai la certezza, un po' lo sono, almeno in certe cose.
Un pazzo, forse anche bastardo, ma almeno di parola.

E' passata la mezz'ora,
e il tuo telefono suona libero.

- "Sono io..., hai pensato alla mia proposta?"
- "Stai arrivando?".

- "Veramente io...", e balbetti qualche scusa.

E' così. Non sei ancora pronta a far diventare realtà la tua fantasia di essere scopata insieme ad un'altra donna.
Non pensavi che ti avrei richiamato, abituata a tutti quegli uomini che parlano..., promettono per poi dileguarsi alla prova dei fatti.
Non pensavi che potesse essere tutto così tremendamente semplice, eccitante e vero.

- "Bene", ti dico,
- "Per colpa tua, della tua indecisione, adesso Lei, dopo che le avrò infilato il cazzo in gola fino a piangere e soffocare, verrà inculata senza pietà, spaccata, dilatata, aperta, riempita, frustata. Perchè Lei è una vera Troia, mentre tu invece lo devi ancora diventare".

Ora passo il telefono a Lei che è già nuda e carponi in ginocchio sul bordo del letto con il culo in vista e già arrossato dai miei colpi, pronta a ricevere la sua punizione.

Il suo "Pronto", mentre le passo il telefono e inizia a parlarti al telefono, viene storpiato dai suoi primi gemiti di dolore, mentre con due dita le dilato il culo.

Lei ti parla. Ti racconta nei minimi particolari quello che le sto facendo.
Quello che il mio grosso cazzo che le sta aprendo e riempendo la carne senza alcuna delicatezza, insieme alle mie dita che le stringono forte i capezzoli le stanno facendo provare. Tu sei dall'altra parte che ascolti muta le sue parole, i suoi gemiti di piacere. Ti stai eccitando, mi confesserai più tardi che ascoltando i suoi gemiti ti stavi toccando..., la mano infilata nelle mutandine, protetta alla vista dalla scrivania, nell'ufficio dove lavori.

Lei ora ti chiama urlando, invoca il tuo nickname. L'unica cosa che conosce di te..., ti dice che ti vorrebbe qui con noi, sdraiata sotto di lei, le gambe oscenamente spalancate per poterti leccare e mangiare la fica mentre il mio cazzo ti pompa nel culo.
Intanto è il suo culo che asseconda le mie forti spinte.

Ti invita ancora una volta a raggiungerci.
Ed io ti immagino nel silenzio del tuo ufficio con il cuore che batte più forte, le guance arrossate e quel desiderio di raggiungerci che solo la tua paura ti fa trattenere.
Scommetto che ti ricordi ancora il nome dell'albergo e il numero della camera.

Eppure, sono sicuro che una parte di te, non riesce ancora a credere a quello che ti sta succedendo e pensa che in fondo sia solo uno scherzo, ben architettato, ma comunque uno scherzo.
No, non è uno scherzo.
Te l'ho detto... Non mi piace scherzare su queste cose.

Se fossi vissuto ai tempi del Marchese De Sade, le avrei impresso per sempre col fuoco sulla pelle il tuo nickname ma oggi i tempi sono cambiati.
Mi sono dovuto accontentare di stamparle sulle natiche arrossate e devastate dal mio passaggio, una scritta con un pennarello nero di quelli indelebili:
il tuo nickname, "Diabla", insieme alla data di oggi e al numero di quella stanza.

Le ci vorrà almeno una settimana per farlo sparire completamente.

Questo, è tutto il tempo che ti lascio per prendere una decisione.
Per decidere se la prossima volta ti unirai a noi.
Lo sai..., non ci saranno altre chance.

Ah dimenticavo...
Spero che le fotografie che abbiamo fatto solo per Te mentre scopavamo...,
Ti siano piaciute.


Nemesi
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