la grande nevicata

Verso la fine degli anni 80 nella mia città ci fù una grandissima nevicata, quel giorno ero in servizio e fummo presi di sorpresa, si smontava alle ore 20 ma era impossibile muoversi, tutto era bloccato, il problema, era, che la mattina avremmo dovuto presenziare in servizio per le ore 7.00 e a seguito di ciò la Direzione ci concesse la possibilità di fermarci a dormire sul posto di lavoro. Ci ritrovammo con i colleghi e io riuscii a trovare una sistemazione piuttosto fortunata, una cameretta vuota con degli arredi smontati. Non mi persi d'animo e montai un letto e cosa importante un bel materasso imballato e nuovo. Poi cercammo di cenare , qualcosa riuscimmo a recuperare. Una collega ,Claudia, era rimasta anche lei bloccata, una bella ragazza prosperosa ma con un carattere spigoloso, tanto da renderla pochissimo simpatica, per questo pochi colleghi si resero disponibili ad aiutarla. Io la informai che nei fondi avevo ricavato un giaciglio per dormire che tra le varie cose era parecchio caldo visto la vicinanza del locale caldaia. Accettò e scendemmo a montare un'altro letto per lei. Verso le 23.00 decisi di andare a riposare, mi sdraiai sulla branda vestito, socchiusi la porta ma dopo poco mi resi conto che il caldo era veramente tanto quindi mi spogliai restando con solo gli slip addosso. Dopo circa mezzora arrivò Claudia, io sonnecchiavo, con la coda dell'occhio vidi la sua espressione di stupore o fastidio nel vedermi seminudo, si coricò in silenzio dopo pochi minuti la sentii muoversi, era seduta sul letto , anche lei a causa del gran caldo si stava spogliando. Tolse la maglietta mettendo in mostra un seno fantastico, poi alzandosi si tolse i pantaloni e chinandosi potei gustarmi la visione di quell'opera d'arte del suo culo. Il mio cazzo non restò inerme e prese vigore, diventando durissimo tanto che faticavo a tenerlo negli slip. Mi girai a pancia su, lo feci in modo naturale e Claudia si rese conto della mia situazione vedendo il mio cazzo fare capolino dall'orlo delle mutande, abbozzo un sorriso ,le dissi che era tutta colpa sua se il mio amico si era svegliato e grazie alle sue doti fisiche era diventato così duro. Lei si alzo e in punta di piedi avvicinandosi alla porta la chiuse poi tornando dal suo letto, cercò di unire la branda alla mia mi guardò e disse che avrebbe volentieri fatto una bella sudata godendosi il mio cazzo, così facendo si tolse il reggiseno mettendomi in vista le sue tette esagerate, non persi tempo mi sfilai gli slip e restai nudo, mi saltò sopra iniziando a strofinare i capezzoli sul mio torace, le mie mani iniziarono a toccare la sua pelle morbida e setosa con leggere carezze, il cazzo era duro tanto da farmi male, poi scese e molto lentamente iniziò un lento pompino mi sembrava di esssere in paradiso, le sfilai l'unico indumento che indossava , e potei gustarmi la visione della sua fica contornata da un pelo nero e setoso, iniziammo un 69 lunghissimo, la leccai in ogni dove, la rosellina del suo culo era come un petalo di rosa appena sbocciato, scopammo in ogni modo ed in ogni posizione, lei godeva , gemeva di piacere e questo provocava in me ulteriore piacere poi finalmente mi fece sborrare nella sua bocca , pulì accuratamente il mio cazzo da ogni traccia di sperma, eravamo fradici di sudore ma soddisfatti della piacevole scopata, ci addormentammo .Verso le 5 un rumore di macchianari ci sveglio, lo spazzaneve che passava a pulire le strade, eravamo abbracciati, lei allungo la mano e mi prese il cazzo iniziando una lenta sega, avevamo ancora un'ora buona per noi, ricominciammo a scopare, ero tra le sue fantastiche gambe quando le mi disse se potevo farle il culo, lo voglio nel culo , mi fermai tolsi il cazzo dalla sua fica e le dissi di girarsi, lo fece si mise a pecorina offrendomi una visione paradisiaca del suo culo le allargai le natiche ed iniziai a lavorarle la rosellina con la lingua bagnandola per bene poi mi preparai sopra di lei ed iniziai a deflorarle il culo bastarono due colpi ed entrai , era stretta, ma ci riuscii lei mi agevolava spingendo e allargandosi le natiche , non era certo la prima volta che lo prendeva, il terzo colpo riusci ad entrare tutto la inculai per bene godevamo entrambi ebbe un orgasmo forte tanto che non riuscii a trattenermi e le sborrai nel culo quello che restava . Gocciolavamo di sudore, intanto fuori sentivamo i colleghi che si muovevano per riprendere il lavoro. Dovevamo rimmeterci in moto per iniziare la giornata ma era obbligatorio reperire una doccia, ci rivestimmo, rimisi ogni cosa al suo posto, smontanto le brande . Claudia mi disse che le era piaciuto tantissimo ma che non sarebbe mai più successo, era sposata, io ne ero all'oscuro, e non voleva complicazioni. Le dissi che sarebbe rimasto tutto tra noi due. Le consigliai di uscire prima di me e andare dagli spogliatoi per rinfrescarsi, attesi cinque minuti ed anche io feci la stessa cosa, fuori continuava a nevicare. Passarono una quindicina di giorni senza che ci vedessimo, poi un giorno per caso la incontrai ai timbri, feci finta di nulla, usci salii in macchina quando la vidi dallo specchietto arrivare verso di me, abbassai il finestrino, passo vicino e mi lancio un bigliettino in auto. "vorrei rivederti, stasera aspettami dai timbri" . La sera la aspettai come eli mi aveva detto,la vidi ci salutammo come due colleghi "normali" il tempo di scambiare due parole,"cerca un posto per andare a scopare voglio rivederti e godere con te" poi mi salutò scusandosi per la fretta, perchè poco distante il marito l'attendeva in auto, mi girai e lo vidi accennai un saluto e lei fuggi via. Dopo qualche giorno ci ritrovammo, un pomeriggio, in una camera di un'albergo e fu così la l'antipatica e spigolosa Claudia diventò la mia amante per un bel periodo di tempo.......