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Gay & Bisex

SVERGINATO


di almenodue
30.11.2019    |    5.720    |    5 9.9
Avrò avuto 13/14 anni e qualche avventurella l'avevo già vissuta ma nulla di esagerato, al massimo ci si era segati in gruppo sfogliando una rivista, poi conobbi Giancarlo, forse un paio di anni più di me, io studiavo e lui lavorava presso un negozio di macelleria. Un giorno mi disse che aveva delle vere foto porno in negozio e che volevo andare da lui le avremmo viste insieme, non ci pensai due volte. Alle due e mezza puntuale come un Rolex ero da lui, ci chiudemmo nel retro del negozio e tirò fuori un sacco di fotografie, tutte porno ,erano fantastiche,erano le prime foto porno che vedevo e c'era di tutto cazzi culi fiche, sesso tra donne e con uomini e sesso anche tra uomini, la conseguenza era che i nostri cazzi avevano preso vigore, Giancarlo lo tirò fuori lo aveva più grosso del mio, io lo osservai mentre se lo menava e mi salì la voglia di toccarlo, probabilmente Gian capì e all'improvviso allungò la sua mano sul mio cazzo iniziando a menarlo, lo lasciai fare ma era comprensibile che volesse lo stesso da me, gli presi in mano il cazzo ed iniziai a segarlo, prima lentamente poi copiando i suoi gesti accelerai il movimento dopo cinque minuti mi venne in mano copiosamente, li iniziò la nostra amicizia particolare, ci frequentavamo ed appena possibile ci segavamo a vicenda.
Un giorno mi disse che voleva che lo spompinassi, non ero molto convinto ma mi dispiaceva deluderlo così un pò contro voglia arrivai anche a quello, però mi sborrava in faccia oppure veniva nelle mani, io mi rendevo conto che la cosa mi piaceva, eccome se mi piaceva, la sera mi addormentavo pensando al suo cazzo e alle porcat che mi faceva fare. Un giorni ci incontrammo per decidere come e dove vederci, il negozio non era disponibile, mi disse che da lui c'era casa libera tutto il pomeriggio, ma che un suo amico gli interessava vederci, probabilmente gli aveva accennato di noi, mi garantiva l'assoluta serietà e discrezione, e che se avevo piacere potevo succhiarlo ad entrambi, il tizio era già grandino sui vent'anni. Accettai, all'ora stabilita suonavo il campanello di Gian, apri, entrai e soliti convenevoli, eravamo io e lui, l'altro ci avrebbe raggiunto da li a poco, lo aspettammo seduti sul divano nudi toccandoci il cazzo ,ero eccitatissimo, avevo paura, ansia, vergogna , mille sensazioni ma più che altro ero eccitato da morire. Suonarono il campanello ed arrivò il tizio, carnagione bruna, era di origine Marocchine o Tunisine, un fisico asciutto e atletico, non fece troppi convenevoli e si spogliò nudo in un'attimo, me lo ritrovai in piedi davanti a me con il cazzo in tiro all'altezza della mia bocca, un profumo misto di urina e sesso maschile mi riempì le narici riempiendomi il cervello, afferrai il cazzo e senza pensarci troppo me lo infilai in gola, lo succhiavo e lo leccavo salivo e scendevo con la bocca lo strofinavo sulle mie labbra, Gian si posizionò tra di noi così mi alternavo tra un cazzo e l'altro la mia testa era un turbinio di cose non avevo la minima cognizione di cosa facevo o di dove ero, so solo che mi piaceva e che lo facevo con gusto, poi mi fermarono, Gian si mise seduto con il cazzo bene in mostra mi fecero inginocchiare con la testa in mezzo alle sue gambe, ero una cosa senza volontà, obbedi in silenzio mi misi in ginocchio e ripresi a succhiargli il cazzo,Il suo amico si posizionò dietro di me ed inizio a lavorarmi il culetto prima con un dito poi due e poi la sua lingua mi fece sussultare di piacere ero al settimo cielo, lo implorai di fare piano, poi senti il suo glande sul mio buchino, mi accomodai meglio per permettergli di aprirmi senza farmi troppo male ero bagnatissimo, inizio a spingere entrò per metà, non ebbi molto dolore ma lo pregai di fermarsi un'attimo, si fermo, ripresi il cazzo in bocca di Gian era durissimo lo affondai in gola , tutto fino alle tonsille, chiusi gli occhi e spinsi con il culo lo senti entrare tutto dentro si fermo per qualche secondo poi iniziarono a cavalcarmi, prima piano poi aumentarono il ritmo fino a quando li senti godere ,per la prima volta Gian mi sborrò in bocca , il suo amico nel culo ero pienissimo ma il dolore iniziava a sentirsi, ero soddisfatto ed ancora eccitato nonostante il mio culo pulsava e qualche fitta di dolore la sentivo,andai in bagno a pulirmi ma ricordo ancora il piacevole gusto della sborra amarognola che mi restò in bocca per parecchio, tornai da loro, io non avevo ancora sborrato, Gian mi fece posto sul divano al suo fianco ed inizio a segarmi, il suo amico seduto a fianco a me inizio a baciarmi sul collo e scese sui capezzoli ero in tiro e mi piaceva un sacco, durai poco finendo per sborrare sulle mani di Gian, pensavo fosse finita ma non era così, Gian ed il suo amico erano nuovamente in tiro, Gian mi sussuro' all'orecchio che ora avrei dovuto dargli il culo, mi doleva ancora un pò, gli dissi di fare piano , entrò in un'attimo tutto dentro, sentivo i suoi coglioni sbattere sui miei ero in ginocchio come un animale mi riempiva il culo infilandomi il cazzo tutto dentro, in suo amico posizionato davanti alla mia faccia si stava segando, dopo un paio di minuti mi innondo' la faccia con l'ultima sborra che aveva con la lingua gli pulì per bene il cazzo poi anche Gian arrivo ,lo sentivo pompare con maggiore foga si aggrappava ai miei fianchi riempiendomi il culo,io lo sentivo entrare ed uscire ma nessun segno di dolore anzi sentivo uno strano piacere salire , lo invitai a non fermarsi, mi piaceva troppo, poi lui non riuscendo a trattenersi oltre mi innondo' il culo di sperma, sentii chiaramente due ,tre schizzi caldi poi ebbi come un lungo brivido di piacere che mi partiva da dentro, stavo godendo anche io dal mio cazzo uscì dello sperma. Ci ricomponemmo, ora sentivo il mio buchino lamentarsi, mi accorsi nel lavarmi che avevo un pò di sangue lo dissi ai ragazzi e mi tranquillizzarono, mi fecero usare della carta igienica come assorbente, non volevo che nelle mie mutande si vedesse e che mia madre potesse sospettare. Mi chiesero se mi era piaciuto, sorrisi, eccome se mi era piaciuto li invitai a rivederci, e così fu ci rivedemmo altre volte , ci furono volte dove prendevo il cazzo ed altre dove lo davo conoscendoli scopri che anche loro avevano il culetto aperto, giocammo per parecchio poi come tutto la vita cambia le cose, si cresce e si prendono altre strade, io comunque il cazzo non lo ho mai abbandonato, mi è sempre piaciuto prenderlo e darlo sia a uomini che a donne ........così è la vita.
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