Il Fotografo Cap.10 – Il silenzio del 3 piano

Mercoledì.
Un giorno tranquillo, senza promesse. Marco si piazza alla finestra con la reflex puntata come sempre sul palazzo di fronte, sgranocchiando biscotti secchi e sorseggiando un tè insapore.

Il terzo piano è silenzioso. La sedia accanto alla finestra — quella del vecchio col giornale — è vuota. Strano. Lui è sempre lì. Puntuale come le campane della chiesa. Ma oggi niente. Nessuna ombra. Nessuna tazza da caffè sul tavolo. Nessuna pagina di cronaca nera aperta a metà.

“Magari è uscito presto”, pensa Marco, ma continua a tenere d’occhio quella finestra più del solito.

Verso le 11:30, qualcosa si muove.
Una figura entra nel soggiorno. Un uomo, alto, più giovane, barba sfatta, vestiti trascurati. Porta una sacca a tracolla e si guarda intorno come se fosse lì per la prima volta.

Marco si irrigidisce.
Clic. Scatta una foto.

L’uomo si avvicina a un mobile basso, apre un’anta, prende una bottiglia e beve direttamente dal collo. Poi si siede sulla sedia del vecchio. Quella finestra ora è il suo trono.
Non ha l’aria di un familiare.
Nessun gesto affettuoso, nessuna attenzione verso l’ambiente.
Si guarda intorno con calma, poi si alza e sparisce in una stanza laterale.

Marco resta immobile.
Il dito sulla macchina fotografica. Il pensiero che martella.
“Dove cazzo sei finito, vecchio?”

Passano dieci minuti.
Poi una donna entra in soggiorno.

Marco stringe lo zoom.

Trent’anni? Forse qualcosa in più. Jeans attillati, top scuro, occhiali da sole sulla testa.
Tiene in mano una borsa. Si guarda attorno. Sembra aspettare.
Poco dopo l’uomo torna, la raggiunge, le dice qualcosa.
Lei sorride. Si avvicina.
Lui la prende per il fianco, la bacia sul collo, poi sul labbro.

Marco segue ogni movimento, ogni contatto.

Poi lui la spinge piano verso la sedia, lei si siede sulle sue gambe.
Iniziano a baciarsi con foga, le mani si muovono, il top si solleva.
I seni della donna sono piccoli e rotondi, si muovono sotto le carezze dell’uomo.
Lei si slaccia i jeans, li apre, lui ci infila una mano.

Clic-clic-clic
Marco scatta ma lo fa senza vera eccitazione. C’è qualcosa che non lo convince.

Una sensazione. Una presenza estranea.
La donna è eccitante, sì… ma anche familiare.

“L’ho già vista?” si chiede, aggrottando le sopracciglia. Ma dove? Non trova la risposta.

Dopo una ventina di minuti lei si alza, prende la borsa, si sistema, si guarda in uno specchio e aggiusta i capelli. Lui tira fuori una busta bianca da un cassetto e gliela porge. Lei la infila nella borsa, gli lancia un bacio con due dita e se ne va. Lui rimane solo. Si versa un altro sorso dalla bottiglia, accende una sigaretta, si stende sulla sedia del vecchio e tira le tende.
Fine della trasmissione.

Nel pomeriggio, Marco gira l’obiettivo.
Le tapparelle dell’appartamento di fronte sono finalmente alzate. La ragazza è rientrata.
Si aggira per casa con addosso solo una vestaglia di raso nero.
Accende delle luci, sistema il telefono sul treppiede, posiziona un anello LED e lo accende.

Marco lo sa, lo ha già visto. Sta per registrare uno show.

Lei si siede al centro del letto, incrocia le gambe, guarda la fotocamera del telefono e sorride.
Con lentezza fa scivolare la vestaglia giù dalle spalle.
Sotto non ha nulla. Il seno pieno, i capezzoli già tesi.
Si accarezza il collo, poi scende lungo il petto. Le mani si muovono con grazia, sfiorano il ventre, risalgono a stringersi i seni, li massaggia, si pizzica i capezzoli con un ghigno eccitato.
Poi si stende.
Allunga una mano al comodino, tira fuori un sex toy sottile e lungo.
Lo guarda, lo bacia in punta.
Lo fa scivolare tra le gambe e inizia a strofinarlo piano sulla figa.

Marco scatta. Il suo cazzo è già duro, ma non si tocca. Vuole vedere tutto prima.

La ragazza muove il toy avanti e indietro, lo sfrega sulle grandi labbra, poi si apre con due dita e lo spinge dentro.
La faccia si tende, il piacere è evidente. Lo muove con ritmo lento, poi più deciso. Le gambe si aprono a V, una mano sul seno, l’altra tra le cosce.
Poi prende un altro oggetto dal cassetto: un plug anale.
Lo mostra alla videocamera.

Marco sussulta.

Lei si solleva, si gira, si mette a carponi, spalanca il culo verso la camera.
Si lecca un dito, lo spinge nell’ano, lo prepara, poi inserisce il plug piano, con attenzione.
Il toy resta nella figa, il plug nel culo.
Due penetrazioni alternate, coordinate.
I movimenti aumentano, il corpo si inarca.

Marco trattiene il respiro.

Le dita volano. Il toy scivola dentro e fuori, il plug si muove ad ogni contrazione. La ragazza geme, stringe i denti, si aggrappa alle lenzuola. Poi esplode.
Un orgasmo violento, le gambe che tremano, il bacino che si alza e si abbassa, la testa che si piega all’indietro.

Marco scatta.
Una raffica intera.

Lei rimane immobile, in posa, con il toy ancora dentro e il plug al suo posto.
Sorride alla videocamera. Poi si alza, spegne tutto e sparisce in bagno.

Marco sospira. Il cazzo duro, il cuore che batte.
Eppure, è distratto.

La mente è altrove.
Il vecchio.
La donna sconosciuta.
E la sensazione che qualcosa di grosso stia per emergere.

Continua nella sezione "Lei & Lui"...