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Gay & Bisex

Un sogno diventato un incubo 2


di maledesire
10.01.2024    |    9.280    |    7 9.0
"“Ora Troietta ti mettiamo con le gambe capovolte all’indietro e mentre mi dedico a preparar quel tuo culetto ad accogliere il mio cazzone mi siedo con il mio..."
Non ho scampo, allora era proprio lui insieme con due compari e tutti e tre erano nudi e con i cazzi in erezione. Ma sono al sesto piano e non posso fuggire dalla finestra.
I colpi alla porta si fanno più forti e allora mi decido ad aprire. Non faccio in tempo a girare la chiave che la porta viene spalancata di colpo buttandomi a terra.
Cerco di rialzarmi, ma mentre sono carponi un calcio sul fianco mi ributta a terra a pancia in su e vengo immediatamente preso e immobilizzato da quattro ragazzi che mi bloccano a braccia e gambe aperte, pestandomi e schiacciando con il loro peso ogni mio arto. Urlo ma vengo subito zittito da un mio calzettone infilato in bocca.
Da quella posizione vedo i loro cazzi eretti e le loro cappelle rosse e umide. Un forte odore di sudore, cazzo e piedi ha invaso la stanza. Eccolo, è lui, si avvicina e si mette sopra di me fissandomi con il suo ghigno sadico.
“Ciao Troietta che piacere incontrarti. Sai ci stavamo fottendo quella puttana mentre era bendata, ma quando si è resa conto che si trattava di più dei tre cazzi per cui era stata pagata ha dato di matto ed è scappata. Ora noi cinque siamo fatti, pieni di viagra e abbiamo necessità di svuotarci le palle a ripetizione. Ora tu hai solo due buchi, ma ci darai un aiuto ugualmente. Quindi o fai la brava cagna, e mi aspetto obbedienza assoluta e immediata esecuzione senza discussioni, e così ti puoi anche divertire, o noi ti prendiamo con la forza in ogni caso. Tra poco sarai completamente mio che tu lo voglia o no. Quando ti avrò aperto in due con il mio cazzone da 23 cm e riempito di sborra quel tuo favoloso culo, diventerai la puttana del tuo padrone. Chiaramente poi dovrai soddisfare anche i cazzi dei miei amici che come me useranno il tuo culo e la tua gola per svuotarsi i coglioni al bisogno; vedrai… farai il pieno di sborra e dopo questa serata non potrai più farne a meno ah ah”.
Il mio corpo è percorso da brividi di freddo nonostante l’afa che riempiva quella stanza.
Inizia a strusciare il suo piede caldo, sporco e sudato sul mio viso, io cerco di sfuggire muovendo la testa ma lui inarca il viso in un broncio e quindi mi blocco e lo lascio fare. Le sue dita premono sul naso facendomi inspirare un forte odore, poi con le dita mi libera la bocca dal calzettone.
“Ora Troietta cosa hai deciso dillo al tuo padrone”.
“S.. so.. sono pronto a servire il padrone”
“Il padrone e ..”
“E .. soddisfare i suoi amici”
“Devi essere più chiaro..”.
“Sono.. pronto ad obbedire ai comandi del mio padrone e dei suoi amici”.
Vengo colpito sul viso dal suo piede che inizia nuovamente a strusciarsi sul mio viso e poi a spingere sulle labbra; capisco cosa vuole e inizio a leccare quelle dita nonostante il loro olezzo. Non contento spinge il piede nella mia bocca che spalanco fissandolo negli occhi mentre il suo piede mi riempie la bocca.
“Apri bene quella bocca e tienila sempre spalancata”.
Così subisco le spinte del suo piede dentro la mia bocca circondato delle risate dei suoi amici. Poi la bocca viene liberata e continuo a tenerla aperta mentre lui sempre in piedi si mette sopra di me e mi sputa colpendomi sotto l’occhio e poi direttamente in bocca. Poi si scosta e ognuno di loro inizia a sputare su di me cercando di centrare la bocca, obiettivo che spesso viene raggiunto.
Dopo alcuni minuti, sono una maschera di saliva e grumi di catarro e sento la bocca mezza piena di quello schifo.
“ingoia Troietta e non perdere una goccia”.
Ingoio quello schifo, ma il suo sorriso mi fa capire che non era quello che pensavo; infatti, vedo piegare il suo cazzo verso di me e dalla sua cappella parte un getto di piscio caldo che entra direttamente in bocca e che sono costretto ad ingoiare. Mentre mi stupisco di come possa pisciare così con il cazzo in completa erezione sono costretto a ingoiare tutto quel liquido caldo e schifoso altre due e poi tre volte. Quando il getto inizia a perdere potenza il bastardo lo dirige sulla mia faccia riempiendomi pure i capelli.
“Brava la mia Troietta, questa era la punizione per non essere stato chiaro”.
Sono allucinato, non capisco cosa devo dire e rimango zitto pensando a come tutto questo sia solo l’inizio… quando capisco.. “Sono la puttana del mio padrone pronto a ricevere il cazzo e la sborra del padrone e dei suoi amici”.
Partono risate ed un applauso dei suoi compari che scendono dal mio corpo per vedere se tento la fuga. Ma so che è inutile e resto al mio posto.
“Ora Troietta ti mettiamo con le gambe capovolte all’indietro e mentre mi dedico a preparar quel tuo culetto ad accogliere il mio cazzone mi siedo con il mio culo sopra la tua faccia e tu devi dimostrare quanto sei desideroso di farti aprire lavorando con la tua lingua il mio buco del culo”.
Sale sopra di me e struscia il suo culo sudato e le sue grosse palle sul mio viso. Odore di maschio, sudore, piscio e sesso mi riempiono le narici, ma per fortuna nessun altro odore. Anzi quel mix comincia a piacermi anche se la mia mente cerca di negarlo. Mentre inizio a leccare vengo afferrato per le caviglie e le gambe mi vengono piegate all’indietro, poi qualcuno sputa sul mio buco in bella vista e il padrone inizia a spalmare quella saliva intorno al mio buchetto con un suo dito che viene quindi infilato dentro di me. Poi le dita diventano due e spingono le pareti del mio buco in direzioni opposte.
Provo dolore e godimento e ciò mi spinge a lappare con maggior foga quel culo lievemente peloso che ho sulla mia faccia. Quando sento la sua barba grattarmi le natiche e la sua lingua inizia a roteare sul mio buchetto ed entrare in me faccio pure io la stessa cosa a lui ed entrami gemiamo di godimento. Altre due dita si aggiungono tirando anch’esse da parti opposte e diverse e il dolore supera il godimento.
Questo trattamento prosegue per qualche minuto e dopo diversi sputi il mio buco diventa più elastico tanto che il porco mi stantuffa con due dita mentre sento gli altri sempre più eccitati dati i loro apprezzamenti al trattamento che sto subendo.
Poi le dita vengono tolte e rimane solo la sua lingua mentre lui indietreggia con il culo e ora la sua grossa cappella preme sulla mia bocca, non posso far altro che lasciarla entrare e subire la sua lenta intromissione fino a che si fa spazio nelle mie tonsille.
Inizia a fottermi la bocca e a scoparmi il buco con tre dita. Rimane dentro fino farmi soffocare, vorrei spingerlo via ma non ci tento nemmeno per paura delle conseguenze. Arrivo ad avere sforzi di vomito fino ad espellere muco da naso e lati della bocca, ma il porco mi lascia solo qualche secondo di respiro e ricomincia spingendosi sempre più a fondo.
Poi ad un tratto mi libera e mentre prendo fiato vedo il suo culo alzarsi spostarsi in avanti e riabbassarsi. Non faccio in tempo a prendere coscienza delle sue intenzioni che sento la sua cappella poggiarsi sulla mia apertura e cominciare a spingere, lenta ma inesorabile.
Un dolore intenso e lacerante che mi lascia senza fiato. Urlo ma lui incurante procede inesorabile, rimane fermo qualche istante e poi indietreggia. Ma è solo una finta in quanto affonda nuovamente spingendo sempre più a fondo.
Le mie urla si mescolano alle risate e alle urla di incitamento dei suoi compari, poi il buio. Credo di esser svenuto per qualche momento perché ho la vista annebbiata e sento le loro urla distanti farsi sempre più vicine e forti.
Un mix di dolore e godimento mi parte dal culo e arriva alla testa, mi sento pieno fino allo stomaco e realizzo che il porco è completamente seduto su di me arrivando a fine corsa dei suoi 23 cm.
Lo sento uscire lentamente e mi sembra impossibile che quel coso sia entrato tutto dentro di me, esce dolorosamente con un flop e sento l’aria penetrarmi dentro.
“Mmmmh cazzo lo sapevo che avevi un culo da favola sembra un guanto che ti avvolge il cazzo, dovresti vedere ora come è bello tondo e aperto. Vedrai da qui in avanti sarà godimento anche per te Troietta. Ora ti alzi e ti metti a 90 su quel tavolino, con entrambe le mani ti tieni aperte le chiappe e voglio vedere quel tuo buco muoversi mentre implori il tuo padrone di scoparti a fondo”.
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