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Sono pazzo di lui 2


di maledesire
03.12.2018    |    9.340    |    4 9.3
"Sentirmi pieno di cazzo mi fa impazzire, provo per un po’ a muovermi da solo ma la posizione non mi aiuta dovendo fare movimenti contrari per gustare..."
I due ridono. Lui mi guarda con ribrezzo. “Cazzo da non credere. Ora però hai il pegno per essere arrivato ultimo. Se vuoi il mio cazzo te lo devi guadagnare lavorando i miei piedi con quella lingua da succhiacazzi che ti ritrovi cagna schifosa. Ti spogli e vieni qui da me a 4 zampe come la cagna che sei deve stare”.
Mi tolgo canotta, pantaloncini e scarpe e a gattoni mi dirigo verso il mio adorato cognato.
Tolgo la prima sneacker e un odore intenso mi perfora il naso. I calzini di spugna sono leggermente sporchi, segno che sono stati usati più volte e questo si fa sentire, provocandomi una smorfia di disgusto.
“Senti troia, se vuoi il mio cazzo te lo devi guadagnare. Poi non voglio che la sborra di Ivan nella tua gola finisca sul mio cazzo. Prima succhi per bene i miei calzini e ripulisci bene i piedi sudati, voglio sentire la tua lingua in ogni punto. Poi vediamo che pegno decide Ivan per te e se ci soddisfi mi svuoto le palle dentro di te e ti faccio l’onore anche di bere la sborra che di solito riempie la figa di tua sorella”.
Non rispondo, ma avvicino la mia bocca a quella stoffa calda e comincio a succhiare le prime due dita. Il sapore e l’odore sono schifosi, ma sono in ballo e disposto a tutto per avere Luca dentro di me.
Dopo aver reso ancora più umide quelle calze, libero entrambi i piedi e con la lingua mi dedico alla parte superiore infilandomi in mezzo alle dita. Mi sento proprio come una cagna in calore e quella situazione, quell’odore, quella umiliazione mi fanno impennare la voglia di cazzo. Sembra scattata una scintilla dentro di me; Ivan aveva ragione sono una cagna affamata di cazzo e bisognoso di sborra come di una dose per il peggiore dei tossici.
Mentre sono impegnato nelle mie azioni a testa in basso e culo in alto sento due mani aprirmi le chiappe. Sento il calore dell’alitata di Ivan e la sua lingua che titilla il mio buco. Gemo di piacere mentre sto succhiando l’alluce di Luca.
“Merda Luca, il tuo cognatino è più troia di quello che pensavo. Il suo buco del culo sembra palpitare dalla voglia di cazzo.”
“Aprigli il culo a questa merda mentre mi pompa il cazzo, così me lo prepari. Gli sfascio il culo piantandogli dentro anche le mie palle così non si siederà più per un po’!”.
“Sei un vero imbecille. Le cagne vanno addestrate con dolcezza per ripagarti poi in ogni tuo desiderio. Se gli spacchi il culo in primis non lo potrai usare per un po’, secondo rischi casini a casa e terzo, ma principale ragione, vedrai che se segui quello che ti dico il tuo cazzo diventerà per lui più importante dell’aria per respirare. Però sarà anche la mia troia visto che l’ho scoperta io”.
“Ok sei tu il coach quindi sei tu a darmi le istruzioni. Poi se questa troia vuole il mio cazzo deve prima soddisfare il mio coach”.
Ivan mi prende per i capelli e mi tira su il busto mentre un suo dito si fa strada dentro il mio culo lubrificato dalla sua lingua, scatenando in me un gemito di godimento.
“Credo che questa cagna ci stupirà sempre più pur di ottenere la sborra del suo cognatino vero puttana?”
“Ooohh siii…” rispondo mentre le dita diventano due e uno sputo di Luca mi centra il viso.
“Sei una delle più cagne che ho mai visto. Ho notato che il sudore di maschio ti rende bisognoso di cazzo. Fammi sentire il tuo buco pulsante mentre annusi e lecchi le palle di tuo cognato” così dicendo spinge la mia testa in mezzo alle palle umide e odorose di Luca.
Ispiro più volte come fosse cocaina e il mio culo risponde immediatamente lasciando entrare più a fondo le dita di Ivan, che nel giro di poco diventano tre mentre prendo in bocca entrambe le palle di Luca.
Quel sapore, il loro calore, l’intenso mix di sudore e piscio mi mandano fuori di testa mentre Ivan sostituisce le dita con la sua lingua che lavora il mio culo salendo dalle palle lungo il solco, roteando attorno al buco mentre le chiappe vengono aperte dalle sue mani per permettere di entrare a fondo.
Il mio culo pulsa desideroso di essere riempito e Ivan se ne approfitta.
“Mettigli il cazzo in bocca ma lascia fare a lui, non soffocarlo”.
Luca mi dà alcuni colpi in viso con il suo cazzo. E’ talmente duro che sembra un bastone, da un lato mi fa male e dall’altro mi rende voglioso di sentirlo affondare nelle tonsille.
Mi alzo leggermente mettendomi proprio a 4 zampe, osservo la cappella umida di precum e la mia lingua la ripulisce immediatamente.
“Ora sei tu a prendere il comando. Quello che tu fai al cazzo di Luca io lo faccio al tuo culo. Più lo ingoi e più il mio cazzo affonderà nel culo. Ti piace questo gioco?
“MMMMMMhhh siiii. Da morire.”
“Più assapori il mio cazzo e più Ivan gusta il tuo bel culo. Il mio cognatino ripieno di cazzo.“
Ruoto la mia lingua attorno alla sua cappella e poi la mia bocca la ingloba cominciando a succhiarla.
Mi unisco ai gemiti di godimento di Luca mentre la grossa cappella di Ivan comincia a spingere leggermente sul mio buco come quando qlc che apre leggermente l’uscio per non farsi udire. Entra la punta e poi si ritrae, per poi spingersi dentro qlc mm in più. Mi fa impazzire e quando lo sento spingere per l’ennesima, volta mentre la mia bocca scende lungo l’asta spingo il culo indietro e sento il cazzo di Ivan affondare dentro di me.
Entrambi rimangono piacevolmente sorpresi mentre io gemo di lieve dolore e massimo godimento. Sentirmi pieno di cazzo mi fa impazzire, provo per un po’ a muovermi da solo ma la posizione non mi aiuta dovendo fare movimenti contrari per gustare autonomamente ambo i cazzi. Così seguo le indicazioni di Ivan dedicando a ingoiare quanto più possibile del cazzo di Luca mentre Ivan spinge il suo sempre più dentro di me.
Sentire la gola riempirsi e il mio culo aprirsi per far entrare quei due pali dentro di me mi manda in estasi. Sento dolore ma un dolore che provoca intenso piacere. Apro la bocca al massimo, spingo la lingua verso il basso e sento il cazzo di luca spingere nelle tonsille. Respingo gli spasmi e mi concentro sulla respirazione dal naso mentre il cazzo di Luca entra sempre più a fondo. E’ così grosso che ne sento le vene tramite le pareti anali mentre spinge per farsi strada.
Sto scoppiando, sono al limite mentre il mio naso ispira l’odore dei peli pubici di Luca, cerco di resistere ancora abbassando la mia testa verso di essi mentre Ivan dà ultima spinta poggiando il suo bacino alle mie chiappe.
Mi stacco di colpo dal cazzo di Luca e lancio un grido di godimento mentre il mio cazzo erutta come una fontana.

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