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Gay & Bisex

Prigioniero 3


di maledesire
22.04.2021    |    11.938    |    7 7.5
"Non capendo obbedii mentre i tre ragazzi armeggiavano dietro il bancone bar..."
Un leggero applauso mi fece tornare alla realtà. Mi girai e vidi l’uomo più anziano di prima che sulla porta si smanettava l’uccello le cui dimensioni cominciai a pensare fossero un marchio di famiglia. Fissandomi negli occhi disse: “Cazzo ragazzi è uno spettacolo ogni volta vedervi scopare. Siete da punizione però! Volevo fargli provare la doppia tra qlc gg. ma ho visto che a questa troia è piaciuto molto, ha sborrato senza nemmeno toccarsi”.
“Ah ah sì zio. E ha fatto il pieno di sborra”. Disse quel porco di Peter.
“MMMhh no ragazzi. Vi sbagliate. Ce ne sta tanta ancora. Vero troia? Ti è piaciuto in fretta il cazzo, ma non ti preoccupare che qui ne avrai sempre a disposizione. Stanno rientrando altri che sono impazienti di conoscerti. Preparatelo sulla giostra. Io e Vs padre prepariamo le birre”.
“MMmh zio sei un grande!”.
“Tu troia seguimi”
Così mi alzai e potei vedere chi mi aveva appena inculato in doppia con Ivan. Cazzo pareva un ragazzino ma evidentemente ben navigato visto come mi aveva scopato in sincronia con Ivan; rimasi imbambolato a guardarlo.
“Cosa guardi merda. Lo vuoi ancora? Ora vado a pisciare e poi ti accontento”.
“Che cosa? Vuoi privare la cagna della sua bibita? Fammi vedere se hai imparato come comportarti o se hai bisogno ancora di una lezione” disse Peter dandomi una sberla in testa.
Mi misi subito in ginocchio e con la testa un po’ piegata all’indietro e la bocca aperta.
“Chiedimelo come si deve cagna” disse il ragazzino sputandomi in un occhio.
“Padrone posso avere onore di bere il Vostro piscio?” dissi quasi balbettando dalla paura di sbagliare.
“Cagna lo devi gustare tutto. Ti fai riempire la bocca fino a mio ordine e poi ingoi”
Si avvicinò e indirizzando il cazzo verso la mia bocca cominciò a pisciare. Per fortuna lasciava qlc secondo di pausa tra un giro e l’altro, lasciandomi riprendere un attimo dalla grossa sorsata di piscio a bocca piena che dovetti ingoiare per 4 volte prima che terminasse.
“Bene impari in fretta cagna”. Ora alzati e seguici.
Mi alzai e mi accorsi che il mio culo continuava a perdere sborra. Avevo lasciato una grossa macchia mentre ero inginocchiato. Mi bendarono e il ragazzino mi prese per mano indicandomi la strada da seguire e gli eventuali intoppi.
Dopo qlc minuto scendemmo lungo una scala e una volta scesi mi liberarono gli occhi. Eravamo in una terrazzina. Al di sotto si apriva un salone totalmente strano. Ai 3 lati delle gradinate, in un lato un bancone bar e una specie di consolle e in mezzo alla sala una specie di orologio. Un cerchio con 12 piccoli troni numerati e qlc gradino più in basso un corridoio rotondo di piastrelle bianche che circondava una specie di cavallina rialzata su una piattaforma rotonda a cui erano unite due pezzi di legno a forma di freccia.
Rimasi sconcertato non capivo il senso di quella cosa.
Scendemmo le ultime rampe e ci avvicinammo.
“Cagna ora scendi giù e a 4 zampe ti fai due giro del cerchio e guarda se il pavimento è bello pulito”.
Non capendo obbedii mentre i tre ragazzi armeggiavano dietro il bancone bar.
Mi misi a compiere i due giri richiesti notando che le mattonelle erano ben pulite. Poi mi dissero di salire sulla piattaforma e mi misero delle stringhe ai polsi e caviglie. Mi fecero aprire le gambe e inserirono in mezzo una barra di ferro agganciata alle cavigliere. Quindi mi fecero sdraiare di schiena sulla cavallina e mi legarono ad essa con una corda al centro. Non aveva senso ribellarmi e tentavo di capire cosa avessero in mente.
Infine, mi alzarono le gambe le unirono i polsi alle caviglie. Ora completamente bloccato e con il culo aperto e in bella vista capii il senso di tutto quello, ero io la loro giostra. Cominciai a urlare ma mi misero una morsa in bocca che la teneva spalancata mentre la mia testa pendolava un po’ all’ingiù un po’ oltre il limite della cavallina.
“Ah ora hai capito come funziona vero troietta?”.
“Ma dai ti vedo sciupato. Tranquilla troia, vedrai che nelle prossime ora avrai tanto da bere e mangiare ah ah ah!”.
Di colpo si sentirono si sentirono forti rumori e risa di gente che scendeva di corsa le scale e di nuovo il terrore si impadronì di me per cui cercai di urlare anche se sembravano solo i gemiti di un maiale con quella morsa in bocca.
“Zitto troia e succhia”. In quella posizione e a bocca aperta risultava semplice spingere a fondo il cazzo premendo sulle tonsille e aprendosi una via facilmente.
La sua voce e il suo cazzo erano ben riconoscibili e il porco di Peter si divertiva a sentirmi soffocare per colpa del suo cazzo portandomi al limite mentre sentivo altri avvicinarsi alla pedana.
Due grosse dita mi vennero spinte nel culo e l’affondo inaspettato mi spinse a espellere muco da naso e bordi della bocca a causa del cazzone spinto nelle tonsille.
Una risata generale e venni liberato da ambo le parti, ma solo per pochi secondi sostituiti da due cazzi che vennero inseriti solo per la cappella. Restarono fermi e non capivo perché; pochi secondi e contemporaneamente partirono due getti di piscio caldo. In quella posizione e con la bocca mantenuta spalancata dalla morsa, il getto finiva diritto verso le tonsille rendendo difficile ingoiarla; così tanta ne usciva in rigagnoli lungo mio viso.
La sensazione in culo era stranissima, il tipo evidentemente aveva un forte bisogno di pisciare in quanto il suo getto era molto potente e sentivo il mio culo riempirsi in fretta. Sentirmi riempito di piscio da gola e culo era così umiliante, credevo di aver raggiunto il fondo ma non era così. Quando il cazzo finalmente uscì, non riuscii a bloccare il forte getto che partì dal mio buco aperto espellendo piscio e sborra mentre tutti se la ridevano.
“Bene troia ora che non hai la sborra degli altri dentro ci penso io a riempirti di nuovo”.
Non potevo vedere chi fosse, ma come il resto della famiglia possedeva un tubo al posto del cazzo che mi piantò dentro; il dolore fu forte, ma emisi solo gorgoglii per la bocca piena di cazzo e piscio. In quella posizione, a gambe sollevate e tenute aperte dalla sbarra, il cazzo mi veniva piantato facilmente e il porco si divertiva a uscire completamente per poi affondare senza remore; evidentemente il mio buco era ormai anche bello spanato dalla doppia inculata ricevuta poco prima.
Finalmente la bocca mi venne liberata e tutti se la ridevano quando cercavo di urlare ad ogni affondo. Poi stanchi dei miei versi due si avvicinarono alla mia bocca aperta infilando insieme le loro cappelle iniziando a pisciare.
Pensavo di morire soffocato nonostante continuassi a cercare di mandarla giù in fretta, ma i due getti continui e gli affondi in culo rendevano la cosa complicata.
Qualcuno urlò in una lingua che non capivo e tutti si spostarono, meno il tipo che mi stava scopando il culo che accelerò il ritmo. Ormai conoscevo il momento, la cappella che si gonfia, il cazzo che viene premuto più a fondo e gli schizzi che partono. Infatti, mi ritrovai ancora una volta con il culo pieno e il buco gocciolante di sborra mentre il tipo sbuffante mi dava della troia e della cagna.
“Forza ragazzi ognuno prenda un posto e cominciamo la festa. 5 minuti ogni giro a coppia e nessun limite. Adesso questa troia ci fa vedere quanto le piace prendere cazzi e soddisfare i suoi padroni”
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