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C'è stata anche la Festa della Donna


di PattyeFranco
07.04.2018    |    17.543    |    13 9.3
"Certo che la lingua di Franco stava facendo un gran lavoro, leccando quasi con avidità quelle labbra già di per sé umide, bevendosi anche dell'ottimo..."
Si, c'è stata anche la Festa della Donna, certo sarebbe una festa in cui non c'è nulla da festeggiare, ma noi ci facciamo influenzare da tutto, le donne si uniscono e festeggiano tra amiche, alcune vanno solo a cena e poi a ballare, alcune solo a cena, alcune approfittano per godersi qualche spettacolare maschione spogliarellista.
Io, quest'anno, non essendo pienamente in forma, declino alcuni inviti con delle amiche, volendomi trastullare sul divano, a casa tranquilla con mio marito. Essendo anche un Giovedi e quindi giornata di lavoro, di conseguenza stanca, preferisco riposarmi.
Ma come spesso succede, le cose non vanno mai come dovrebbero andare, quel Giovedì, nel pomeriggio mi vedo entrare in negozio, mio marito Franco, ma che ci fa qui? Non viene quasi mai in negozio, se non per qualche imprevisto, in un primo momento mi preoccupo nel vederlo, ma poi noto che il suo viso è abbastanza rilassato e sorridente, quindi mi tranquillizzo.
Gli chiedo: “Ma che ci fai da queste parti? C'è qualche problema?”, lui subito sorridente e rilassato mi risponde: “No, nessun problema, ma siccome oggi è la Festa della Donna e non ti ho comperato nessun regalo, ho deciso di portarti fuori a cena, sapendo che non hai altro in programma”.
Che sorpresa!!! Non mi aspettavo certo una uscita a cena, la cosa mi fece veramente piacere, accettai ben volentieri, per di più non avevo proprio voglia di tornarmene a casa e preparare la cena. Chiesi a Franco se avessi dovuto vestirmi elegante o Casual, naturalmente la sua risposta fu: “Beh un po' elegante dovrai esserlo sicuro, questa è una serata in cui le donne faranno a gara per chi sarà la più Chic e la più sexy, ma decidi tu, tu sai sempre essere all'altezza, sicuramente avrai qualcosa di adatto qui in negozio, non torniamo a casa, andiamo direttamente al ristorante da qua, ho già prenotato”
Per la miseria, dovrò prepararmi qui in negozio, è vero, non ho problemi, ho sempre qualcosa qui in negozio, per ogni evenienza; dovrò anche truccarmi e sistemarmi i capelli, ma non è un problema, sono attrezzata anche per quello, in negozio sono ben attrezzata, c'è anche la doccia per darmi un rinfrescata.
Franco mi saluta e si allontana, dicendomi, “arriverò a prenderti all'ora di chiusura”.
Quindi decido che per mio marito dovrò essere elegante ed anche intrigante, mi piace essere desiderabile ai suoi occhi, oltretutto vorrei che i suoi occhi in questa serata fossero solo per me.
Ebbene ho tutto il tempo di pensare a come vestirmi. Un'oretta prima della chiusura, vado a farmi la doccia e mi preparo, tanto in negozio c'è la mia collega.
Ebbene opto per un abito lungo, con un fantastico spacco da una parte, e dall'altra con una striscia di pizzo, che lascia intravedere qualcosa. Mi piace, è elegante e nello stesso tempo intrigante e sexy, sul davanti sempre con del pizzo che lascia intravedere una bella scollatura,, sopra un copri spalle, è ancora freschino fuori.
Naturalmente calze autoreggenti e tacchi alti, capelli sciolti e ben fonati, trucco leggero. Per l'ora di chiusura sono pronta, anche la collega mi fa i complimenti per la scelta dell'abito.
Quando Franco entra in negozio, si blocca sull'ingresso e mi dice: “Sei troppo per me questa sera”, poi rimane fermo a guardarmi, non sa più che dire, ci pensa la mia collega a sbloccarlo: “su Franco muoviti e andate, si è fatta bella per te”.
In effetti si decise, e disse: “Ok!!! andiamo”. Vedevo Franco veramente sorpreso, quasi impacciato, non sapeva che dire, guardandomi insistentemente, solo ad un certo punto si riprese, una volta saliti in auto, mi prese la mano, se la portò sul suo passero e mi disse: “Guarda che mi hai fatto”, per la miseria era eccitatissimo, aveva quel che si può definire un pezzo di marmo tra le gambe..
A quel punto gli risposi: “Vabbè resisti il tempo della cena”, e vigliaccamente continuai ad accarezzarglielo. Questa cosa mi intrigò, svegliando anche in me un certo desiderio, vabbè resisteremo.
Non mi rivelò dove mi avrebbe portata, non mi disse il nome del ristorante, tutto era una sorpresa.
Capii che non era un ristorante che frequentavamo solitamente, solo all'arrivo.
Comunque Franco era sempre più strano, parcheggiammo, ma prima di scendere, mi prese, mi abbracciò e mi baciò con estrema passione: Ma che gli succede? E' veramente fuori di sé, era estremamente eccitato, non capivo tutto questo suo essere così elettrizzato.
Dopo questo fantastico bacio, che mi accalorò ancora di più, scendemmo dall'auto ed entrammo nel ristorante, al cameriere si presentò e disse: “Ho prenotato a nome …....”, il cameriere rispose: “Sì, ho già preparato il tavolo, se volete accomodarvi”, quindi ci accompagna al tavolo e sorpresa delle sorprese, noto che il tavolo è apparecchiato per quattro, guardai Franco con sorpresa e con fare interrogativo, non capivo.
Appena si allontanò il cameriere mi disse serio: “accomodati e non preoccuparti, stanno arrivando”, senza dire altro, non capivo chi dovesse ancora arrivare, un'altra coppia? No perché c'è solo un rametto di Mimosa su un solo piatto, ero imbambolata, non capivo, che cavolo aveva organizzato?
Ad un certo punto, ecco la sorpresa, mi vedo arrivare Claudio, il mio amico fisioterapista, che mi aveva risollevata solo poco più di un mese fa, e Luciano l'amico famoso esperto di culinaria, con cui per un periodo ci fu un piacevole scambio di soddisfazioni. Due personalità diverse, ma entrambi molto piacevoli ed intriganti, in modo diverso ma devo ammettere, anche due ottimi amatori.
Per un attimo ci fu come un senso di imbarazzo, mai mi sarei aspettata una cosa del genere, non capivo il senso di questa cosa, proprio il giorno della Festa della Donna e perché proprio loro due?
Lo scambio dei saluti, qualche risata vista la sorpresa, poi le spiegazioni da parte di Franco: “Allora questa sorpresa è dovuta al fatto che non volevi uscire per festeggiare e non mi sembrava giusto. Si, avrei potuto portarti fuori da solo, ma siccome molte tue colleghe e amiche e molte altre donne, questa sera andranno a divertirsi con cene e spogliarelli vari, io ho deciso con la loro complicità, che non potevi essere meno delle altre, anche se senza spogliarellisti. Naturalmente la scelta di Claudio è caduta dal fatto che ti ha risollevata con i suoi massaggi nel momento del bisogno, Luciano semplicemente dal fatto che era una vita che non ci vedevamo, e dopo un incontro casuale in questi giorni, mi sono sentito di invitarlo. Diciamo un regalo che ho deciso di farti, un regalo strano e diverso, libero da mille interpretazioni”.
Ringraziai a quel punto Franco per la sorpresa, naturalmente ringraziai anche Claudio e Luciano per la loro disponibilità. Così che poi ci mettemmo comodi ed iniziammo la cena, diciamo che ero un pochino spaesata e anche un pochino in imbarazzo, mi aspettavo una serata strana con Franco, ma ora si stava rivelando molto più strana e sicuramente molto diversa dalle aspettative.
Mi resi subito conto, che Claudio e Luciano non sapevano niente l'uno dell'altro, perché entrambi nel parlare evitavano certi discorsi e certe battute, anche se molto probabilmente nei loro pensieri, qualche sospetto l'avevano. Ma sembrava chiaro che non erano venuti a cena con strani pensieri proprio per la presenza di uno e dell'altro.
Comunque la cena procedeva nel modo migliore, un menù molto piacevole e all'altezza, scoprendo subito lo zampino di Luciano, lo aveva scelto lui. Un menu che in qualche portata portava a dei naturali doppi sensi. Partendo dal vino, un Passerina, un vino bianco veramente ottimo, poi del culatello, poi gnocchi alla bava, Patata dolce al forno, per dolce una specie di pasticcini, di pasta frolla con ripieno di crema di latte dal nome “minni di virgini”, che solo al vederli sembravano dei seni con tanto di capezzolo, Diciamo che era solo un esempio di ciò che poteva sembrare il menu, Ora era chiaro che Luciano conosceva il locale e qualcuno del personale e la scelta del menù era sicuramente opera sua..
Ebbene, cosa dovevo pensare di questa cena? Franco mi aveva già intrigata a modo suo prima della cena, già ero eccitata al pensiero di un dopo cena, ma dopo questa novità tutto si era rivoltato.
Certo che conoscendo le particolari abilità amatorie dei due, qualche formicolio mi assaliva. Durante la cena, mi era capitato anche di scontrarmi con qualche sguardo e anche qualche piede sotto il tavolo, tutti e tre erano comunque pieni di attenzioni nei miei confronti.
Ero onorata di questa cena, ma anche parzialmente timorosa dei loro pensieri. Forse, complice quel buon vino, ma certamente non solo quello, mi stava salendo un certo calore, già due bottiglie erano state svuotate ed un'altra era sulla buona strada. Nel proseguire della cena, tra Claudio e Luciano si era dissolto quella specie di impaccio e timore iniziale, ed iniziava a farsi strada una sorta di complicità.
Entrambi iniziarono con complimenti di ogni genere nei miei confronti, ma anche sul mio abito, ecc...
Claudio arrivò a farmi notare, che dal pizzo laterale dell'abito era ben visibile che portavo le autoreggenti e che si vedeva la striscia degli slip, che sarebbe stato meglio non si vedesse, riuscendo in questo modo anche a farmi arrossire, ma senza turbarmi più di tanto, anzi....
A questo punto non capivo se era il vino che li stava sciogliendo o se era un chiaro invito a lasciarmi trasportare dalla mia passione, stava diventando un corteggiamento a tutti gli effetti, con Franco che quasi li incoraggiava, facendomi complimenti continui.
Ormai mi stavo convincendo che a questo punto, più che festeggiare la Festa della Donna, si stava preparando una Festa alla Donna.
Avevo ancora ben acceso nella mente, l'ultimo incontro con Claudio, molto recente e sicuramente molto confortante, senza dimenticare i giochi di Luciano, sempre fantasioso ed intrigante, che dire? se Franco aveva fatto una selezione per farmi festeggiare questa serata, aveva saputo trovare il binomio perfetto.
Naturale che con questi pensieri, il desiderio cominciava a farsi forte. La cena era cominciata in sordina, ma ora si stava facendo sempre più intrigante, tanto che nell'attesa che arrivasse il dolce, decisi di aumentare quel desiderio che stava assalendo sicuramente tutti, vedevo nei loro occhi, tanto desiderio.
Ebbene, chiesi il permesso di alzarmi ed andai in toilette. Appena dentro e chiusa la porta, presa come da una furia, mi sfilai gli slip, facendo sparire quella striscia che si vedeva sotto il pizzo, mostrando chiaramente che ormai sotto l'abito era sparito qualcosa, e solo le autoreggenti erano rimaste.
Questo gesto, mi fece salire ancor di più quell'eccitamento che già mi aveva assalita. Tornai di là con la passera libera, sapendo che a questo punto, ero io ad incentivare il desiderio e la passione in quei tre.
Ebbene uscii dal bagno e tornai al tavolo, Claudio notò subito che sotto il pizzo era scomparsa la striscia degli slip e non riuscì a resistere dal dire: “Ecco, adesso sicuramente sta meglio”.
All'arrivo dei dolcetti, fu Luciano a lasciarsi andare, facendo subito notare la somiglianza a dei seni, ma che non c'era paragone con il mio, adulando a questo punto il mio seno.
Mi stavano letteralmente provocando, un corteggiamento assiduo e profondo, contribuendo ad aumentare il desiderio, sinceramente mi sentivo un poco in imbarazzo, ma pronta a lasciarmi trasportare da questo loro incalzare, ormai erano complici l'uno dell'altro, si erano letteralmente sciolti i timori iniziali e sicuramente anche i probabili dubbi.
Sapevo delle loro capacità amatorie, e non solo a parole, e tutto questo stava provocando un certo turbinio dentro di me.
Certo che anche quel buon vino stava contribuendo alla mia disinibizione, tanto che allungai una gamba, arrivando col piede a toccare proprio il passero di Franco, che era naturalmente in piena eccitazione, veramente come il marmo, lo stuzzicai un po' con il piede, poi lo tolsi per non esagerare.
Ebbene erano ormai iniziati i giochi dell'intrigo, della provocazione reciproca, in questa situazione non c'era altra scelta, e come sempre quella del tovagliolo è sempre funzionante, dopo aver sollevato l'abito lentamente fin sopra le ginocchia, ecco che lascio cadere il consueto tovagliolo, proprio sotto il tavolo, e subito Luciano si affretta a chinarsi per raccoglierlo, e naturalmente per dare uno sguardo dove non poteva farne a meno.
Anche questo contribuì ad aumentare quell'eccitazione che mi assaliva, ormai mi avevano attirata e catturata in questo loro avvincente gioco del desiderio.
A questo punto, il mio maggior desiderio era andarcene da quel ristorante, stava diventando incontenibile quel desiderio di festeggiare, ma festeggiare nel migliore dei modi.
Naturalmente c'era ancora il caffè, che naturalmente fu accompagnato da del fresco Limoncello offerto dal ristorante, Limoncello che contribuì ad istigare i giochi provocatori di Luciano e Claudio, con le consuete battute a rima.
Mi era quasi impossibile nascondere il desiderio che c'era in me, mi tratteneva solo il fatto di essere in un ristorante, è pur vero che guardandomi in giro, ognuno pensava per sé, ma era pur sempre sconsigliabile lasciarmi andare oltre certi limiti.
Sentivo la mia passera già umida, quindi prima di uscire dal ristorante, mi feci coraggio bevendomi un paio di bicchierini di Limoncello, per iniziare ad accendere la miccia.
Accendere la miccia? Bhè semplicemente quella di baciare in modo passionale, prima Luciano, poi Claudio ed infine Franco, appena fuori dal ristorante, nonostante uno dei camerieri, si era affrettato ad avvicinarsi alla finestra per vedere, lo avevo notato dall'inizio che non mi toglieva gli occhi di dosso e sicuramente chissà cosa immaginava dentro di sé, più di una volta verso la fine, si era avvicinato strofinandosi a me, mentre sparecchiava. Forse anche lui aveva notato l'assenza di quegli slip sotto l'abito?
Era la festa della donna e a questo punto volevo festeggiare nel migliore dei modi, perlomeno non con degli sconosciuti.
Nell'organizzare la serata, avevano deciso che dopo la cena si sarebbe andati a ballare, ma questa cena si era rilevata ben diversa dalle aspettative e sinceramente a questo punto nessuno aveva molta voglia di andare a ballare.
La decisione fu subito presa di andare tutti a casa nostra, avremmo continuato a festeggiare a casa, in frigo c'era una torta mimosa che avevo preso per l'occasione (prima di sapere della cena) e del buon spumante. Quindi ora, con chi tornare a casa? Per evitare favoritismi o incomprensioni, Franco disse: “Patty viene con me, voi ci seguite con la vostra auto”. Senza pensamenti, subito in auto e dritti verso casa, ero trepidante, eccitata, accalorata, desiderosa di baci e carezze, tanto che durante il tragitto, non riuscii ad evitare di prendere la mano di Franco e portarmela tra le gambe, la mia passera aveva bisogno di carezze. Franco riuscì ad intrattenermi fino a casa, con le sue dita che sfioravano piacevolmente le labbra della passera, senza mai esagerare, non dovevo esplodere prima del tempo.
Stavo vivendo momenti tremendamente forti, ripensando ai tocchi rigeneranti di Claudio e i giochi di Luciano.
Arrivati a casa, dopo aver parcheggiato, salimmo tutti assieme la scala, non c'era nessuno in giro, solo noi che rientravamo, quindi qui avvenne il primo e vero attacco concreto nei miei confronti.
Appena fatti alcuni scalini, Claudio da dietro mi sollevò l'abito e con le mani iniziò a massaggiarmi le natiche, Luciano mi venne di fronte e abbassandomi le spalline dell'abito, fece uscire i seni e iniziò a baciarmi e succhiarmi i capezzoli.
Franco nel frattempo proseguì andando ad aprire la porta di casa, andando a preparare la torta e lo spumante.
Su quelle scale, con Claudio intento ad accarezzarmi e baciarmi le natiche, andando anche a stuzzicare tra le labbra della passera, già umida, e Luciano che si era parato di fronte baciandomi con passione e carezzando il seno, mi sembrava di impazzire, una situazione veramente travolgente. A cena erano riusciti con sguardi e parole ad accendere in me il desiderio e la passione, ora stavano accendendo un vero fuoco.
Nel giro di poco le loro mani e le loro labbra le sentivo ovunque sul mio corpo, anche loro stavano ardendo di passione e desiderio.
Si interruppero solo, per salire definitivamente in casa. Wow!!! che fuoco avevo dentro, ma loro sapevano ben dosare il modo di incrementare il desiderio e il piacere, e farmi gustare i momenti con parsimonia.
Infatti appena entrati in casa, andarono entrambi a sedersi sul divano, io approfittai per ringraziarli della sorpresa, e tagliai la torta, mente Franco stappò lo spumante, versandolo nei bicchieri.
Poi il brindisi tutti in piedi, il brindisi poi i baci, infatti a turno vollero baciarmi, iniziando naturalmente da Franco. Lui aveva organizzato la serata, quindi meritevole di un bacio tanto passionale, poi fu il turno di Claudio, naturalmente anche lui con la sua estrema passionalità e infine Luciano, che con la sua solita mania di giocare con gli alimenti, nell'avvicinarsi, finse di scivolare, versandomi lo spumante sul vestito, ma più che altro sul seno, quindi subito pronto ad abbassare l'abito, per andare a ripulire con la lingua, il seno gocciolante.
Come naturale era riuscito a riattivare quel piacevole gioco, così che mentre leccava il seno, Claudio da sopra versava lentamente lo spumante.
Nonostante i due si erano conosciuti da poco, già viaggiavano complici e in sintonia, sapendo cogliere l'attimo.
Mentre giocavano, versandomi spumante sul seno e bevendolo attaccati uno ad un capezzolo e uno all'altro, come se lo stessero ciucciando proprio da lì, Franco mi sfilò l'abito, lasciandomi così letteralmente nuda con le sole calze autoreggenti e le scarpe.
Non riuscivo più a pensare, mi stavo godendo ogni attimo, Franco si mise seduto in terra, con la testa tra le mie gambe, leccando la passera, e gustandosi anche lui lo spumante che continuava a scendere sempre più giù, spumante che Luciano aveva iniziato a versare lentamente dalla bottiglia.
Certo che la lingua di Franco stava facendo un gran lavoro, leccando quasi con avidità quelle labbra già di per sé umide, bevendosi anche dell'ottimo spumante che non doveva essere sprecato, nessuna goccia sarebbe dovuta scappare.
Arrivò alla fine anche lo spumante, ormai se lo erano bevuto quasi tutto, versandone anche nella mia bocca, quando la aprivo per ansimare del piacere.
Ebbene ora toccava a me gustarmi un po' di loro, così che li feci spogliare, anch'io volevo gustarmi delle loro nudità, e anche del loro sapore, ma decisi di gustarmeli nello stile Luciano.
Li feci sedere tutti e tre sul divano, con i loro massicci membri eccitati, presi tre pezzi di torta e in qualche modo la misi su quei massicci membri, ed iniziai a leccarli, lentamente con gusto, mi stavo gustando quella dolce torta, ma volevo alla fine sentire il vero sapore di quei membri.
In ginocchio, intenta ad assaporare quelle dolci eccitazioni, era uno spasso, li guardavo nei loro occhi, vedendoli impazienti e pronti a fare godere me. Mentre con le labbra mi impegnavo su uno, con le mani intrattenevo gli altri due, ma sinceramente sentivo la mia passera desiderosa di attenzioni, sentivo il bisogno di lasciarmi coccolare da loro, sentivo già le loro mani e le loro bocche su di me.
Fu Claudio che comprese questo mio desiderio, quindi si alzò, mi prese in braccio e mi portò a sedere sul tavolo, fu veloce Franco ad alzarsi e spostare i bicchieri, per permettermi di sdraiarmi. Solo la torta rimase su quel tavolo, che subito Luciano approfittò per spalmarmela sul seno così da iniziare a leccarlo di nuovo, e poi baciarlo.
Ed eccomi che mi ritrovai di nuovo al centro delle loro attenzioni, Claudio che con le mani mi massaggiava a livello delle cosce, per arrivare ad accarezzare le labbra della mia passera fino ad insinuarsi tra di loro, Luciano intento a succhiarmi, baciarmi ed accarezzarmi il seno, mentre Franco anche lui con una mano a massaggiarmi il seno, mi baciava intensamente.
Claudio era intento con mani e dita a stuzzicare la passera, per poi arrivare ad insinuarsi pure con la lingua, facendola scorrere e poi soffermarsi sul clitoride, io ero già ansimante e stupendamente elettrizzata, allungai una mano a prendere il membro di Luciano, che era vicino per baciarmi il seno. Lo strinsi, masturbandolo lentamente, sempre presa da quel bacio con le lingue che si intrecciavano e rincorrevano intensamente tra me e Franco.
Non ci misi molto ad arrivare ad un primo ed intenso orgasmo, iniziando ad aumentare gli ansimi e il contorcermi, Claudio era indiscutibilmente penetrato con le dita, in un'intensa penetrazione e facendomi sentire la lingua battere freneticamente sul clitoride. Per la miseria, come era da aspettarsi stava mantenendo il suo modo di essere, quello di sapermi mantenere ad un alto livello di piacere. Continuava ad accarezzarmi, a modo suo le gambe, per poi soffermarsi alla passera e andare poi a stuzzicare l'ano, Claudio era sempre più intenso, sia con le dita che con la lingua, com'erano sempre più intense le bocche di Franco e Luciano che a turno mi baciavano, per poi passare, uno su un seno e uno sull'altro, come le mani che mi accarezzavano ovunque potevano, andando a volte ad incontrarsi con le dita o la lingua di Claudio.
Stavano facendo un vero lavoro d'equipe, Dopo questi primi spasmi di piacere, dovuti a questo intenso orgasmo, si presero un piccola pausa, facendo prendere un attimo di respiro anche a me, approfittando per fare un nuovo brindisi, Franco era andato a prendere una nuova bottiglia di spumante e che fortunatamente riuscimmo a berlo nel modo più naturale, dal bicchiere.
Nonostante la pausa, le loro mani non riuscivano ad evitare di accarezzarmi e con le loro bocche di baciarmi.
Dopo questa breve pausa, fu Luciano ad andare ad intrufolarsi tra le mie cosce, e come prevedibile, lo fece iniziando a versare lentamente altro spumante sulla passera, e subito con la lingua a leccare intensamente. Ma no, non così intensamente, io ero troppo eccitata e desiderosa, quindi presi Claudio e lo portai a baciarmi con la passione che anche lui mi sa dare, Franco era ancora impegnato a stuzzicare i miei seni, accarezzandoli a baciandoli.
Che posso dire di questi momenti, se non che stavo provando qualcosa di forte, qualcosa di molto travolgente, e sempre più desiderosa di loro, dei loro membri eccitati, Erano riusciti a farmi avere nuovamente un forte orgasmo, anche la lingua di Luciano era andata a fondo nella passera, per farmi aumentare il piacere, per farmi avvertire forti ed intensi brividi di piacere, ma era tutto l'insieme di questa situazione a farmi godere.
Ebbene dopo questo secondo orgasmo, all'insegna di urla e gemiti di piaceri, arrivai a pregare Franco di penetrarmi, sentivo forte il bisogno del suo membro, volevo che fosse lui a penetrarmi in quel momento, infatti Luciano si scostò lasciando a Franco il piacere di soddisfare il mio desiderio. Franco si avvicinò alla passera con il suo duro ed eccitato membro, desideroso di affondare decisamente in quella calda e ben lubrificata passera.
Fu qualcosa di estasiante, lo poggiò tra le labbra, poi lentamente lo fece affondare, facendomelo assaporare quel poco alla volta, fino al completo affondo. Iniziò poi a muoversi lentamente, ritraendosi per poi affondare nuovamente, nel frattempo mi sentivo le mani di Luciano e Claudio sui seni, ma anche i loro membri me li trovai a livello della mia bocca, così che potessi gustarmeli piacevolmente. Un bacio, una breve leccata, poi affondarli tra le labbra nella bocca, gustandomi il sapore di quei membri eccitati, prima uno e poi l'altro, mi alternavo su entrambi i membri, mentre Franco continuava ad affondare sempre più intensamente.
Questa sua intensità andava sempre più ad aumentare in conseguenza all'aumentare dei miei sospiri e dei miei gemiti.
Stavo letteralmente impazzendo di piacere, i miei gemiti stavano diventando urla di godimento, Più Franco mi vedeva piena di godimento e sempre più ansimante, più lui intensificava la sua penetrazione, tanto da farmi esplodere in un nuovo orgasmo, quindi spinta a succhiare sempre più avidamente i membri di Claudio e Luciano, e nonostante questo, i miei gemiti e ansimi erano sempre ben udibili.
Purtroppo a seguito della tanta intensità di Franco nell'affondare con decisione e passione, arrivò anche per lui il momento di godere, quindi dopo averlo sentito vibrare fortemente, sfilò con decisione il suo membro, evitando di schizzarmi addosso.
Purtroppo ero ancora piena di voglia e di passione, quindi mi sollevai dal tavolo e mi portai Luciano e Claudio sul divano, li feci sedere entrambi, poi andai a sedermi decisa sulle gambe di Luciano. Più che a sedermi, mi misi a cavallo, poi iniziai a baciarlo tanto intensamente, sentendo il suo membro eccitato ben deciso a voler entrare dentro di me. Mi gustai per bene quel bacio, prima di farlo penetrare, nonostante l'euforia. Mi muovevo con la passera sul suo membro strofinandola quasi a masturbarlo, poi allungai la mano, lo strinsi bene e dopo averlo ben posizionato tra le labbra della passera, affondai lentamente gustandomi ogni centimetro di quell'entusiasmante totem.
Cominciai così a cavalcarlo, su e già, su e giù, in modo esagerato, ansimavo e godevo. Durante questo entusiasmante cavalcare, mi alternavo a baciare lui e poi Claudio al quale con la mano masturbavo lentamente il pene. Ero letteralmente invasa dal piacere, vedevo forte l'impazienza di Claudio, anche lui in attesa di poter godere di una profonda penetrazione, i suoi baci erano sempre più frenetici.
Luciano era ancora tanto intenso quanto inarrivabile al godere e già io stavo avendo un nuovo orgasmo.
Ma come diavolo riusciva ad avere così tanta resistenza? Io cavalcavo piena di piacere godendo sempre più, finché dopo l'ennesimo orgasmo, si decise a sfilare il suo membro, permettendo così a Claudio di farmi continuare in questo mio cavalcare. Mi sollevò decisamente, per poi farmi sedere sopra Claudio, dandogli le spalle. Mi ritrovai cosi che appoggiandomi con la schiena a Claudio, lui riusciva anche a stringermi i seni e stuzzicarmi i capezzoli, trovandomi però a gambe ben aperte di fronte a Luciano che ben vedeva il pene di Claudio che entrava ed usciva tra quelle labbra, tanto che si avvicinò con la lingua ed in qualche modo iniziò a leccare il clitoride. Ebbene in quella posizione dove sentivo il membro di Claudio affondare con decisione e la lingua di Luciano che batteva sul clitoride, in pochi attimi l'ebbrezza andò ad aumentare, ricominciando a muovermi e contorcermi come una pazza, stavo avendo l'ennesimo orgasmo, ansimi e gemiti e cavalcando Claudio come posseduta dal demonio, Luciano dovette smettere di stuzzicare il clitoride, tanta era la frenesia dentro di me. In quei frenetici momenti, piegati, girati, muoviti, tutto un susseguirsi di movimenti strani, mi ritrovai sul pavimento sulle ginocchia, con Claudio che mi penetrava da dietro in modo esagerato, assecondato dai miei movimenti, e ritrovandomi a questo punto piegata in avanti con la bocca intenta a saziarsi del membro di Luciano.
Claudio era sempre più frenetico nel suo spingere e ritrarsi, sentivo il suo membro dentro di me affondare con decisione, e nello stesso modo facevo io con il membro di Luciano, mi gustavo il suo membro, affondandolo nella mia bocca sempre con maggiore intensità. Dopo questi frenetici momenti di piacere e godimento, arrivò anche per loro il momento di godere, di esplodere finalmente e mostrarmi tutto il loro seme che aspettava solo di inondare il mio corpo, così che dopo ultimi attimi di forte ardore, Claudio lo sfilò, mi fece sdraiare ed in contemporanea con Luciano, finirono con il masturbarsi e schizzare tutto su di me. Mi sentii quel caldo sperma riempire il mio corpo, accompagnata dai loro gemiti di piacere, anche loro si stavano godendo al limite quegli attimi. Alla fine entrambi si abbassarono a baciarmi.
E Franco? Bhè certo non si era lasciato scappare la scena di vedere tutto questo e di goderne, tanto che nonostante aveva già goduto, anche lui si avvicinò nuovamente eccitato e masturbandosi, scaricò altro sperma su di me.
Cavoli, ancora una volta ero estasiata da tutto ciò che era stata una spettacolare serata, una sorpresa dopo l'altra, ma sicuramente una delle tante e piacevoli situazioni che Franco era riuscito a combinare.
Mi ritrovai sdraiata a terra, nuda, con loro che ancora mi accarezzavano e baciavano, nonostante la fiacchezza momentanea che subentra dopo certe situazioni..
Che forse tutto era finito? No, non credo proprio, un seguito era ancora in agguato, perché il piacere di forti emozioni, non basta mai, quindi dopo momenti di rilassamento e di ripresa delle forze, un semplice e nuovo brindisi non poteva bastare.

Si era fatto tardi, ma.......................
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