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Una particolare seduta di fisioterapia, il seguito


di PattyeFranco
16.09.2017    |    9.751    |    6 9.6
"Concludo scrivendo che questo inaspettato fine serata, è stato veramente pieno, oltre che di piacere, anche di tanta di gratificazione, rendendomi conto, ..."
Il dopo cena si era stabilizzato in un assoluto relax, Claudio era ancora eccitato dalla situazione che si era venuta a creare. Non gli era mai capitata una situazione così particolare e piacevolmente eccitante, così che vedendomi girare per casa vestita della sola camicia di Franco, ad un certo punto non riusci a trattenersi e si avvicinò slacciandola totalmente, voleva vedere di nuovo il mio corpo nudo con tutta tranquillità. Poi mi chiese: “Non hai una paio di calze autoreggenti nere? Mi eccitano molto, sono qualcosa di estremamente piacevoli da vedere”, naturalmente la risposta fu positiva, vuoi che non avevo delle autoreggenti? Quindi continuò: “Se non hai niente in contrario, potresti metterle? Sempre che Franco sia d'accordo”. Franco rispose che per lui non c'era problema, mentre io stupita un po' dalla richiesta, gli risposi: “Certo che me le metto, che problema ci deve essere?”, era la prima volta che qualcuno mi chiedeva di indossare le autoreggenti, perché solitamente in certe situazioni le avevo già, quindi andai in camera a prenderle. Voleva guardarmi mentre me le infilavo; strana richiesta, comunque sempre piacevolmente intrigante, diciamo uno spogliarello al contrario. Avevo appena finito di infilarmi le calze, che suonò il citofono, chi sarà mai a quest'ora, chi sarà che arriva ad interrompere qualcosa che sta per sfociare in altri momenti di piacere? Vado a rispondere e subito riconosco la sua voce, è Martino che è venuto per vedere il procedere della mia guarigione, quindi gli apro il cancello e lo invito a salire, nel frattempo vado in camera e mi infilo i pantaloncini sempre senza mutandine sotto la camicia, mentre anche Franco e Claudio si ricompongono in qualche modo. Non volevamo certo riceverlo, così sfacciatamente mezzi nudi, lui non si sarebbe certo fatto problemi, ma sinceramente non mi sembrava il caso.
Quando arrivò alla porta, gli aprii e lui entrando, mi fissò e con la sua naturale semplicità mi disse: “Hei!!! quanto sei sexy, disturbo per caso? Ho interrotto qualcosa? Spero di no, semplicemente sono passato per vedere come ha lavorato Claudio, fammi vedere come cammini” poi si fece una risata maliziosa, non si era reso conto della presenza di Claudio che era di là. Naturalmente, accompagnandolo in sala, gli risposi scherzosamente: “Certo che disturbi , inoltre hai interrotto ore di impegno per stuzzicare Claudio, comunque grazie della visita e dell'interessamento, la gamba va molto meglio, Claudio ha saputo fare miracoli”, poi mi feci una camminata sexy. Scoppiammo tutti in una fragorosa risata, poi naturalmente andò a salutare Claudio e Franco, non si aspettava certo di trovare Claudio in casa a quell'ora.
Dal mio abbigliamento, Martino intuì quello che poteva essere successo o che stesse per succedere, quindi cercò di defilarsi dicendo: “Ragazzi io scappò subito, ho visto che lei è guarita, inoltre non voglio disturbare”, ma Franco subito, lo fermò dicendogli: “ma che disturbo, siediti e bevi un caffè in compagnia”.
Certo Martino era inaspettato, ma in questo momento era entrato involontariamente negli ingranaggi di certi pensieri, aveva già stimolato certe voglie, sia in me che in Franco. Forse l'unico che lo credeva un disturbo era Claudio, non immaginando quanto Martino poteva far parte alla situazione a cui si stava approcciando.
Andai in cucina a preparare il caffè, lasciando i tre uomini a parlare, poi dicono di noi donne, bisognava sentirli.
Il mio cervello era ormai in pieno fermento, stava già immaginando quali strane situazioni sarebbero potute accadere ora che si era unito anche Martino. Sentivo dentro di me ancora tanta voglia di sfogare desideri da recuperare, sentivo anche che la visita di Martino, era quella ciliegina sulla torta, quella torta che ci stavamo accingendo a gustare, prima del suo arrivo. Naturalmente lui non si aspettava certo di trovare Claudio e tanto meno di interrompere qualcosa, ma ora era parte di quegli ingranaggi, che stavano iniziando a muoversi di nuovo. Franco, Claudio ed io eravamo ancora eccitati e vogliosi, mentre Martino era quell'imprevisto che avrebbe cambiato il susseguirsi di nuove piacevoli sensazioni.
Martino comunque aveva capito che qualcosa stava per succedere, le mie autoreggenti ben visibili sotto la camicia non potevano far altro che accendere certi desideri. Io ero ancora più piena di desiderio, l'arrivo di Martino aveva contribuito ad accendere nuove fantasie e nuovi desideri. Sparecchiando le tazzine del caffè, fui presa da un certo fremito e venni colta dalla bizzarra idea di fingere una fitta al ginocchio. Claudio saltò decisamente in piedi e facendomi sedere sulla sedia, si premurò di controllare qualche eventuale problema, anche Martino e Franco in un primo momento si spaventarono, ma dopo qualche piegamento del ginocchio, Claudio li rassicurò che tutto era apposto, dicendo che la causa era semplicemente un po' di affaticamento.
In verità, lui si rese subito conto che la mia era solo una finta e capì anche di stare al mio gioco. Quindi si premurò di continuare come fosse una seduta delle tante, prima qualche piegamento del ginocchio e poi a massaggiare la coscia. Mentre Claudio massaggiava, Franco e Martino si rimisero a sedere sul divano, senza immaginare quale tipo di massaggio avesse iniziato ad effettuare. Loro erano dietro di me, quindi non vedevano le mani sapienti di Claudio che andavano a lambire la mia passera, nuovamente desiderosa di attenzioni. Il massaggio in pochi istanti si era decisamente fermato sulle labbra della passera e naturalmente stavo piacevolmente gioendo di quel massaggio. Un massaggio che iniziò ad essere sempre più intenso, andando inoltre ad infilare le dita, masturbandomi dolcemente, il piacere andò sempre più aumentando, così che iniziai a contorcermi ed ansimare.
I due si resero finalmente conto di che tipo di massaggio stavo effettivamente beneficiando, così che Franco si alzò e si avvicinò vedendo quanto quel massaggio era eseguito sul punto di maggiore stimolazione e disse: “Ma diavolo, ti è salito fino lì il dolore?”, Claudio fu pronto a dargli una risposta: “No, è che il dolore, si subisce sempre dove sei più sensibile, ed in questo momento la parte più delicata e sensibile è concentrata proprio qua, quindi bisogna di massaggi dolci e leggeri”. Franco fece un sorriso, poi senza rispondere, si premurò di baciarmi, mentre stavo godendo di quel massaggio.
Poco dopo, mi sentii delle mani slacciare la camicia, era Martino,che non poteva certo restare solo a guardare. Mi ritrovai in pochi istanti al centro delle attenzioni di tutti e tre. Uno che mi baciava appassionatamente, l'altro che mi baciava e accarezzava i seni e il terzo impegnato a farmi godere della masturbazione che mi stava attuando. Ero tremendamente stimolata, ero infiammata di desiderio e stavo bruciando di piacere.
Tutta questa stimolazione durò abbastanza a lungo, ma restare su quella sedia risultava abbastanza scomodo, così che Franco e Claudio prendendomi in braccio mi posarono sul tavolo.
Claudio mi sfilò all'istante i calzoncini, mentre Martino mi sfilò la camicia, ritrovandomi così nuda solo con quelle autoreggenti che Claudio aveva tanto voluto che indossassi.
Mi sentii a questo punto, travolta da intensi brividi, non certo brividi di freddo ma di forte desiderio. Claudio era tornato a dare attenzioni alla mia passera, prima percorrendola nuovamente con la sua lingua sapiente, poi anche con le dita, stuzzicandola sulle labbra per poi infilarsi dentro, iniziando una nuova piacevole masturbazione. Martino si stava dedicando al mio seno, ma non prima di essersi sfilato pantaloni, slip e maglietta. Si era decisamente spogliato, mettendo subito in mostra la sua eccitazione, approfittai così di cogliere al volo con una mano, il suo sempre massiccio pene, mentre Franco mi baciava molto intensamente con estrema passione, sapeva che certi baci in quei momenti, aiutano ad aumentare il piacere.
In pochi istanti a seguito di quell'intensità di attenzioni, mi ritrovai a gioire di tutto questo piacere, iniziai così ad ansimare, a contorcermi e ad esprimere tutto ciò che stavo provando in quegli istanti. L'orgasmo fu solo una parentesi di tutto quello che sentivo dentro, mi sentivo come ubriaca, ed eravamo solo all'inizio. Esaurito questo orgasmo, mi tranquillizzai un attimo, ma ero ancora tanto piena di desiderio. In questo attimo di apparente calma, anche Claudio e Franco si spogliarono, stimolando ancor di più i miei sensi. Vederli tutti e tre eccitati in quel modo, mi diede nuovo e forte brio, mi fece sentire fortemente attratta da nuove sensazioni, sensazioni che capitano solo saltuariamente. Feci così avvicinare Claudio e Martino con i loro gioielli vibranti e tesi, cominciando ad accarezzarli, coccolarli con le mani, per poi passarli con la lingua, leccandoli per tutta la loro lunghezza, alternandomi ora sull'uno ora sull'altro, mentre le loro mani accarezzavano il mio corpo, i miei seni, i miei capelli. Franco invece si era preso cura della passera, che non poteva essere dimenticata e lasciata senza attenzioni.
La sua lingua aveva iniziato con il percorrerla tutta, dal clitoride al perineo, per poi sprofondarci dentro, penetrandomi con la lingua, poi lentamente sostituì la lingua con le dita, così che la sua lingua potesse dedicarsi esclusivamente al clitoride.
Che situazione travolgente, mio marito mi stava facendo esplodere nuovamente, mentre Claudio e Martino ero intenti a resistere alle mie cure sui loro membri, cure che subivano cambiamenti di intensità a seguito della diversa intensità di piacere che avvertivo. Franco fu talmente energico, che iniziai nuovamente a contorcermi dal piacere e ansimare, scoppiando in un nuovo ed intenso orgasmo.
L'intensità sui due membri iniziò a farsi smodata, la mia frenesia era talmente tanta che prima Claudio e poi Martino dovettero sottrarsi dalla mia bocca e dalle mie mani, dedicandosi esclusivamente al mio seno e baciandomi intensamente. Riuscii comunque a riprendermi tra le mani il membro di Martino, cercando di non lasciarlo assolutamente, stringendolo in modo esagerato.
Fu un orgasmo estasiante, mi lasciai trasportare totalmente dal piacere, tanto che durante i decisi baci di Claudio, riuscii a staccarmi e a gridare a Franco di non fermarsi, di continuare e di farmi impazzire.
Vista la tanta frenesia e concitazione di questi momenti, una volta esaurito questo nuovo orgasmo, ci prendemmo decisamente un po' di pausa, ma sempre con piacevoli momenti di carezze e baci, il tutto traslocando sul divano.
Vedevo Franco e Claudio estremamente eccitati da questa situazione, sicuramente dalla inaspettata partecipazione di Martino che non era da meno, eccitati oltremodo anche nel vedermi così estasiata, ero effettivamente euforica a seguito di tutte quelle attenzioni.
Durante quella breve pausa, dopo esserci anche dissetati con della birra fresca, anche per il gran caldo, mi ritrovai sdraiata sul divano sopra Franco che mi accarezzava i seni e mi baciava continuamente e Claudio che mi accarezzava ovunque potesse, Martino invece si era seduto in terra di fronte al divano e mi guardava con insistenza, quasi a chiedermi qualcosa, alla fine si alzò e venne a stuzzicare la passera, iniziando a scorrere la mano sul monte di venere, accarezzandomi il pelo, poi lentamente sfiorando le labbra, era l'unico fino ad ora, che non aveva ancora avuto il piacere di giocarci facendomi impazzire.
Fatto sta che si era reso conto che tra sedia, tavolo e divano, il tutto risultava alquanto scomodo, quindi senza tanti preamboli, mi prese decisamente in braccio, favorito dalla mia posizione sdraiata sulle gambe di Franco e Claudio e allontanandosi disse loro: “Io vado in camera, è più comodo, voi fate come volete” e ridendo mi portò deciso in camera. Ci arrivò allo stremo, perché alla fine non sono proprio un peso piuma, quindi mi buttò sul letto e senza tante premesse si buttò tra le mie gambe, con tanto di lingua e dita, sensazionale approccio su quel letto, sicuramente più comodo.
La sua lingua era già profondamente intenta a stuzzicare i miei piaceri sul clitoride, mentre con le dita si stava facendo piacevolmente strada tra le labbra, affondandoci dentro e masturbandomi con decisione. Ero nuovamente preda di nuovi e intensi piaceri, ci stava mettendo tutto il suo impegno per portarmi decisamente al massimo del piacere. Franco e Claudio tardarono ad arrivare, ma sentendomi gemere di tanto godimento, fecero il loro ingresso in camera, così che Franco si dispose al mio fianco iniziando a baciarmi nuovamente, mentre Claudio passò ad accarezzarmi il seno. Ma da quel momento fu un continuo intrecciarsi di situazioni, la migliore possibilità di movimento su quel letto permetteva a loro e a me di riuscire a far emergere tutte le possibili fantasie. Io ero irreversibilmente ubriaca di piacere e loro stavano riuscendo perfettamente a farmi godere di tutto questo piacere.
Mi ritrovai addirittura con Claudio seduto sopra di me, infilare il suo gioiello eccitato nel mezzo dei miei seni muovendosi avanti indietro, Franco col ritrovarsi nuovamente il suo pene accarezzato dalla mia lingua per affondare saltuariamente tra le mie fauci, mentre Martino continuava imperterrito sulla mia passera sempre più umida, e sempre più desiderosa di sentirsi riempire da quei membri eccitati.
Ero in balia delle loro fantasie, della loro benevolenza a farmi sentire sempre più stregata dal piacere mio e loro.
Un altro orgasmo mi aveva colta, così che quel pene che si massaggiava tra le mie tette, andò a finire pure lui tra le mie fauci alternandosi con quello di Franco. Claudio decise anche, di dare una mano a Martino, così che in qualche modo si girò quasi in un 69 e con un dito andò a stuzzicarmi l'ano, che dopo essersi ben lubrificato dai miei umori che colavano, mi penetrò anche lì.
Mi ritrovai così con un dito che mi penetrava dietro, un paio che mi penetravano la passera, le lingue di Martino e Claudio che si alternavano sulla mia passera, e Franco che si alternava, un po' baciandomi, un po' facendomi assaporare il suo membro estremamente eccitato, le sue mani su un seno e altre mani sull'altro, ormai ero talmente piena di piacere, che non capivo più di chi erano le mani che mi accarezzavano in ogni dove..
Gemevo tremendamente forte, quasi urlavo. Ero a questo punto, arrivata al desiderio di sentirmi penetrata, così che nel pieno di questo orgasmo pregai che qualcuno mi penetrasse, che volevo sentirmi riempire da uno dei loro membri. Martino, era quello nella situazione migliore per poterlo fare in modo repentino, infatti sfilò le dita e allargandomi bene le gambe si sollevò e decisamente mi penetrò.
Per la miseria che godimento sentirmi affondare con così piacevole decisione, ma cosa ancora più sensazionale fu quando risentii il dito di Claudio rientrare dietro. Scoppiai decisamente in un urlo di piacere, una sensazione straordinaria. Martino restando dritto in ginocchio, spingeva con decisione, mi stava facendo sentire il suo membro in tutta la sua lunghezza, mentre non so come, Claudio era riuscito oltre al dito dietro ad andare anche a stimolare il clitoride con l'altra mano.
Quell'orgasmo fu esageratamente forte, un piacere troppo intenso, non riuscivo a trattenere tutto il piacere che stavo provando. Mai mi sarei aspettata di trovarmi in uno stato simile, ero partita nel pomeriggio con le sole attenzioni di Claudio, ora mi ritrovavo riempita di tutto il piacere che anche Martino e Franco riuscivano ad infondermi.
Anche se nel naturale scemare dell'orgasmo, ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire, Martino insisteva a spingere, per volermi far esplodere di nuovo. Ad un tratto con una buona intesa, si scostò facendo sdraiare Claudio che mi pregò di cavalcarlo. Un susseguirsi di emozioni, quindi non ci pensai molto, Claudio era tremendamente eccitato. Mi andai a posizionare sopra il suo gioiello e affondai decisa, era massiccio ed estremamente vibrante, la sua eccitazione era al massimo livello, quindi decisi di cavalcarlo lentamente, per godermelo il più possibile.
Stavo assaporando una piacevole serenità mentre cavalcavo dolcemente sopra Claudio, quando Franco si dispose dietro di me, stringendomi i seni e baciandomi. Ero fuori di me, era un piacere continuo e l'ebbrezza del piacere ricominciava a salire ancora, fino a quando Franco mi sussurrò di piegarmi in avanti, e dopo avermi prima infilato un dito nell'ano e dopo averlo ben lubrificato, puntò il suo pene proprio li, cercando di affondarmi anche dietro. Ma che fa? È impazzito? Al momento fu abbastanza doloroso, era da tempo che non mi trovavo in questa situazione. Franco fu comunque dolce e quando fu decisamente dentro, fu un tripudio di piacere, Claudio e Franco con intesa perfetta, riuscivano a muoversi perfettamente e l'iniziale dolore si stava trasformando in un immenso piacere. Ormai ero al settimo cielo, stavo godendo esageratamente, ma Martino non poteva e restare solo a guardare, quindi gli urlai di avvicinarsi, volevo il suo pene tra le mie labbra, sentirlo affondare nella mia bocca. Martino saltò sul letto, e subito si avvicinò alla mia bocca, me lo presi in mano e lo accompagnai sulle mie labbra iniziando a baciarlo, leccarlo e poi succhiarlo. A questo punto le sorprese non erano assolutamente finite, in quella situazione Claudio si trovò di fronte ai suoi occhi la mia bocca che si gustava il pene di Martino, al momento credevo che la cosa potesse infastidirlo, ma sorpresa delle sorprese, anche Claudio allungò la lingua ed iniziò anche lui a leccare il pene di Martino, incrociando ogni tanto la sua lingua con la mia.
Per la miseria, che succede? Mi ritrovavo a dividere il pene di Martino con Claudio, la cosa in un primo momento mi sorprese, ma sapendo le tendenze bisex di Martino mi resi conto della normalità della cosa, così che continuai a dividerlo con Claudio. Ma ormai ero allo stremo, l'eccitazione e il piacere erano al massimo, tanto che esplosi di nuovo urlando di piacere, Franco e Claudio con i loro peni sempre in movimento, mi stavano facendo sfociare in momenti di delirio, spingevano sempre più convinti e spinti dal mio gemere e ansimare. Claudio aveva smesso di saggiare il pene a Martino e aveva lasciato tutto il compito a me, cercando di concentrarsi, per non lasciarsi andare ad esplodere anzitempo.
Quando ormai quest'ultimo orgasmo andò ad esaurirsi, me li sfilai decisamente, per portarmeli alla bocca ed iniziare a passarli inizialmente con la lingua, purtroppo Franco appena lo sfilò, esplose decisamente, purtroppo era al limite. Anche Claudio e Martino erano all'eccitazione massima, quindi dopo avermi fatta sdraiare sul letto, finirono con il masturbarsi da soli e riempirmi del loro caldo seme. Esplosero godendo e esprimendo tutto quello che avevano dentro, ritrovandomi coperta da tutto il loro seme.
Non paghi di tutto il piacere prodotto, mi ritrovai stesa sul letto ancora piena delle loro attenzioni, con baci, carezze, coccole, riempiendomi di nuovo di piacevoli sensazioni.
Purtroppo tutte le cose belle sono destinate ad arrivare ad una fine, cosi che pensai com'era possibile che accadesse, che una cosa così piacevole dovesse finire, non mi sarebbe dispiaciuto ritrovarmi a passare la notte stretta tra i loro caldi corpi nudi.
Purtroppo Claudio doveva per forza tornarsene a casa, il giorno dopo aveva una giornata piena ed intensa, Martino pure lui doveva tornare da sua moglie che lo aspettava, per avere notizie sulla mia guarigione e per lui sicuramente la notte non sarebbe finita di certo.
Così dopo una doccia rilassante e rinfrescante, arrivò il momento dei saluti.
Con Claudio ci saremmo ritrovati ancora per le ultime due sedute, secondo lui ormai quasi inutili, avendolo constatato in questa lunga giornata, l'ormai completa guarigione era chiara, ma ritenne che due massaggi ancora non avrebbero mai fatto male.
Due sedute che comunque ci furono, ma come inizialmente era successo, con la massima professionalità, senza per forza cadere nelle tentazioni, avremmo trovato altre occasioni per sfogare probabili desideri.
Martino il giorno dopo mi confermò che quella notte fu veramente lunga, dovendo fare il suo dovere coniugale, specialmente dopo aver ben dettagliato a sua moglie la mia lunga fisioterapia serale .
Concludo scrivendo che questo inaspettato fine serata, è stato veramente pieno, oltre che di piacere, anche di tanta di gratificazione, rendendomi conto, quanto a volte il piacere sessuale è come certe droghe medicinali: per ottenere un migliore risultato bisogna raddoppiare la dose. Facendo anche presente la mia fortuna nel trovare uomini che non pensano al loro unico piacere, ma pensano prima a darlo e condividerlo.
Inoltre vorrei aggiungere, che purtroppo non è facile raccontare certe emozioni in poche righe, raccontare proprio tutto, tutti i dialoghi, le emozioni, le sensazioni mie e degli altri, senza cadere in ripetizioni o errori grammaticali.
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