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trio

Dal Farmacista


di PattyeFranco
24.12.2013    |    17.340    |    17 9.8
"Io ero abbastanza tesa, perché non sapevo cosa mi attendesse e cosa precisamente fare, mio marito si alzò e venne vicino a darmi un bacio di quelli che..."
Stasera stavo raccontando ad un amico una mia avventura di qualche anno fa, e mi è venuta la voglia di scriverlo e portarla a conoscenza dei lettori di questo sito.
Qualche anno fa, nel periodo estivo ero in vacanza con mio marito in Costa Azzurra, esattamente a Menton. Un giorno arrivò un amico a trovarci, per cui decidemmo di andare a fare un giro fino a Saint Tropez. Arrivammo in città che era quasi sera, quindi andammo a cena in un bel ristorantino e poi a girare per la città e come si sa la vita in questi posti è completamente di notte, girammo locali vari, arrivando fino a mattino.
Cominciava a fare giorno, quindi decidemmo di andare in spiaggia, il sole si era già alzato, di conseguenza mi misi in topless; ma complice la stanchezza, ci addormentammo tutti e tre sotto il sole, quando mi risvegliai potrete capire come ero messa, se non abbrustolita, poco ci mancava.
Sul corpo era abbastanza sopportabile, ma sul seno scottava decisamente, decidemmo di conseguenza di andare a pranzo per poi tornarcene a Menton. Dopo aver mangiato, partimmo per il ritorno e più passava il tempo più il seno mi bruciava; arrivati a Menton, visto che era ancora presto, volli andare fino in Italia per andare in qualche farmacia, per prendere qualche crema da mettere sul seno. Mio marito proseguì senza obbiettare, aveva capito come stavo, ma invece di fermarsi a XXmiglia, proseguì fino a Sanremo, perché il nostro amico abitava lì e ci consigliò lui una buona farmacia, appena arrivati si fermò in una farmacia nella via principale, entrai subito e spiegai il problema al farmacista un po’ imbarazzata, capendo il mio imbarazzo mi invitò ad entrare nel retro dove c’era una specie di studio medico e mi fece sedere sul lato del lettino. Mi fece togliere la maglietta per vedere lo stato della bruciatura, ovviamente non avevo il reggiseno; subito sorrise, dicendomi che ero fortunata e che la bruciatura non era eccessivamente forte e andò subito a prendere una crema, ritornò e cominciò subito a spalmarmela molto lentamente, anche perché quello sfregare, mi dava abbastanza fastidio, si sa le scottature come sono. Continuò per un po’ a spalmare bene la crema, io ero sempre molto imbarazzata, inoltre mi sembrava che lui ci stesse provando gusto, infatti mi resi conto che il suo cazzo era già bello duro, perché muovendo una gamba, urtai del tutto involontariamente proprio sul membro eccitato, avvertendo questa sua eccitazione. Fu proprio in quell'istante che si interruppe, dicendo che così andava già bene e che avrei dovuto spalmarmi la crema un paio di volte al giorno per almeno una settimana. Mi disse anche di passare dopo questa settimana, per controllare a che punto era la scottatura e che avrebbe avuto il piacere controllare personalmente, meglio stare tranquilli. Uscii dalla farmacia sollevata per il fatto che la bruciatura era abbastanza leggera, poi raccontai il tutto a mio marito e al nostro amico che era ancora in macchina con noi, quando gli dissi il fatto che al farmacista era venuto duro, si mise a ridere e il nostro amico ribattè: “ci credo chissà come se le è godute, con un seno come il tuo, mi sembra normale”.
Passata la settimana tornammo dal farmacista, anche se si capiva che la scottatura era molto migliorata. Con mio marito decidemmo di andare ugualmente, anche per vedere come si metteva questa volta con il farmacista, visto che non avevo più il bruciore dell’altra volta.
Entrai in farmacia, e subito nel vedermi al farmacista gli si illuminarono gli occhi, subito mi invitò ad entrare di nuovo nello studio sul retro, mi disse di sistemarmi, mentre finiva di servire una signora, entrai subito nello studio e mi misi nuovamente seduta sul lettino come l’altra volta, ma molto meno imbarazzata.
Appena entrato si avvicinò e venne subito a controllare il seno, lo toccava proprio bene, quasi accarezzandolo, a questo primo controllo disse che andava bene, ma che sarebbe stato il caso di passare ad un’altra crema, infatti andò a prendere una nuova crema e ricominciò a spalmare anche questa. Era molto fresca, una bella sensazione. Questa volta, però non involontariamente, andai di nuovo ad incocciare sul suo membro, e anche questa volta era già bello duro.
Questa volta però decisi di giocarci un po’, con il ginocchio continuavo ad andare a sfregargli il pene. A questo punto era lui, più imbarazzato di me, ma non smetteva di massaggiarmi il seno. La situazione cominciava a piacermi, ma non potevo continuare più di tanto, c’era il rischio che la collega farmacista entrasse, che per quello che sapevo io, poteva essere anche la moglie, oltretutto non mi andava per mio marito che era fuori. Mentre lui massaggiava il seno, si può dire che io lo stavo masturbando con la gamba, anche lui ormai si appoggiava volentieri. Rendendosi conto che da quella situazione non potevamo andare oltre, forse era anche venuto, si fermò, dicendomi che tutto andava bene e che la bruciatura era apposto, ma subito volle fare un passo avanti e mi disse che se avessi avuto dei problemi, per sicurezza, di tornare subito da lui per fare un controllo più approfondito, con il seno non si sa mai. Lo ringraziai ed uscii, assicurandolo che in caso di qualche fastidio sarei tornata.
Appena fuori raccontai il tutto a mio marito, che sorridendo mi disse: “sono sicuro che fra un paio di giorni avrai sicuramente qualche fastidio” e rise, capii subito cosa voleva dire.
Comunque nei giorni a seguire ne riparlammo, capendo chiaramente cosa ci passasse per la testa, la cosa ci stava eccitando, di conseguenza decidemmo di giocarci. Era comunque la prima volta che parlavamo di questo tipo di situazioni, che ci passava per la testa di arrivare a certi punti. Ma anche Franco voleva essere presente e possibilmente anche partecipare. Decidemmo che questa volta sarei andata con niente sotto la gonna, praticamente senza mutandine, per il resto avremmo dovuto vedere come si metteva la situazione, era tutto un imprevisto.
Tornammo due giorni dopo, era già il pomeriggio tardo, quasi le 19:00 decidemmo per quell’orario presupponendo di trovare meno clienti e appena entrati notammo subito che il farmacista era solo, fece subito un gran sorriso, rimase sorpreso della presenza di mio marito. Mi chiese se c’erano dei problemi, al che io gli risposi che mi sembrava di sentire qualcosa nella parte bassa del seno e che mi preoccupava. Subito mi pregò di accomodarmi nello studio e che sarebbe venuto subito non appena finito di servire i clienti, gli chiesi se poteva entrare anche mio marito in quanto anche lui era preoccupato, lui fece un cenno di assenso, e continuò a servire le persone presenti. Noi entrammo, io andai a mettermi sul solito lettino, e mio marito si mise a sedere su una sedia proprio di fronte a me, l’attesa purtroppo si stava dilungando, anche perché continuavano ad entrare clienti, ad un certo punto sbucò dalla porta pregandoci di avere pazienza, che purtroppo non poteva fare altro visto che era solo e siccome era ormai in orario di chiusura non appena sarebbe uscito l’ultimo cliente avrebbe chiuso e sarebbe venuto a controllare il mio seno, gli risposi che non c’era problema e che capivamo.
Io ero abbastanza tesa, perché non sapevo cosa mi attendesse e cosa precisamente fare, mio marito si alzò e venne vicino a darmi un bacio di quelli che tranquillizzano, uno di quei lingua in bocca che tolgono il fiato, dando anche una carezza alla mia passerotta scoperta sotto la gonna di jeans, cominciai così anche ad eccitarmi un po’. Poi tornò di nuovo a sedersi sulla sedia, così che io approfittai per giocare un poco con lui, aprendo le gambe leggermente in modo che vedesse bene, il sotto la gonna niente.
Finalmente dopo un po' arrivò il farmacista sbuffando, e con un: ”finalmente è uscita anche l’ultima, non volevo farvi attendere così tanto, ma quando sono qui da solo purtroppo è così”, mio marito gli rispose gentilmente, “non si preoccupi capiamo il problema, forse siamo venuti il giorno sbagliato”, lui ci spiegò che era rimasto solo perchè l’altra commessa era a casa di riposo, perchè avrebbero dovuto tenere aperto la domenica, facendoci capire che era semplicemente una dipendente. Quindi, si avvicinò dicendomi: ”Vediamo un po’ che problema c’è, però questa volta la faccio sdraiare, per poter controllare meglio, e stia rilassata”, mi fece togliere la maglietta, naturalmente ero anche senza reggiseno. Cominciò così a toccarmi il seno ma questa volta in modo molto professionale, proprio per controllare bene, dopo un bel toccare preciso, cominciò a toccarlo con un semplice accarezzamento, mio marito non vedeva come mi toccava, perché restava dietro al farmacista, che furbescamente sapeva che in quel modo, mio marito non avesse visto bene, inoltre il grembiule bianco aperto copriva proprio bene.
Poi disse in modo serioso: “non c’è nulla, mi sembra tutto apposto, ma le consiglio comunque ancora un po’ di quella crema fresca , non fa altro che bene, non sento problemi è sicuramente un semplice fastidio a conseguenza della scottatura, ma sicuramente niente di preoccupante”, e si allontanò per andare a prendere la crema. Approfittai in quell’occasione, per allargare un po’ le gambe e visto che la gonna si era leggermente alzata, al ritorno avrebbe sicuramente notato che sotto non c’era niente, infatti non appena rientrò vidi i suoi occhi spalancarsi, proprio dritti in quel punto. Forse a questo punto intuì il mio vero intento, si avvicinò e poi girandosi, chiese a mio marito se lo avesse disturbato, lo spalmarmi la crema lui, mio marito gli rispose che non c’era problema e che da mani professioniste era sicuramente meglio. Mi fece restare sdraiata, e cominciò così a spalmarmi nuovamente la crema in modo veramente carezzevole, mio marito aveva capito che eravamo al dunque perché riusciva a vedermi in viso e gli feci l’occhiolino per fargli capire che il gioco stava per cominciare.
Non potendo con le gambe avvicinarmi al suo membro, essendo sdraiata ero però in condizione di farlo con il braccio, infatti mossi l’avambraccio così da constatare in che stato era, era proprio duro. Non spostai il braccio, anzi lo appoggiai ancora di più sfregandogli ben bene il pene, era eccitatissimo forse più delle altre volte, forse lo eccitava la presenza di mio marito, credendo anche che non sapeva niente. Il suo accarezzamento si faceva sempre più intenso e io cominciavo ad eccitarmi sempre di più, fino al punto che non resistetti dal farlo. Spostai la mano e andai proprio a toccarglielo bene, fu una sensazione particolare e strana, ma mi stava piacendo, mio marito poteva immaginare cosa succedeva solo dalle espressioni del mio viso e dal movimento del braccio. Poteva immaginare, ma non vedere ciò che stavo facendo, il farmacista non reagì a quel tocco, anzi continuava quel carezzevole massaggio al seno, come niente fosse; sicuramente avrebbe osato di più se non c’era mio marito, ma vedevo nel suo viso una certa soddisfazione, pensando anche a quello che aveva visto sotto la gonna. Ormai mi stavo lasciando andare, la situazione si stava scaldando, quindi feci proprio quello che lui, mai si sarebbe aspettato, gli abbassai la lampo dei pantaloni e gli tirai fuori la sua eccitata asta dai pantaloni, alla sua vista era ancora meglio di quello che avevo sentito ed era tremendamente di marmo, cominciai ad accarezzarglielo e a stringerlo forte nelle mani. Mio marito non vedeva che ero già con l’attrezzo in mano, ma con uno sguardo soddisfatto glielo feci capire, anche lui era eccitato e ogni tanto mi faceva gesti come se avesse voluto partecipare, ma io gli facevo capire di aspettare, volevo prima divertirmi e a sorprendere sempre di più il farmacista, certa che quel grembiule bianco mi aiutava a non far vedere a mio marito, ma solo a farlo immaginare.
Dopo averglielo ben massaggiato e accarezzato, la voglia di continuare quello strano gioco mi portò ad un altro passo, con la mano con cui tenevo e massaggiavo il suo cazzo lo tirai verso il mio viso, lui si avvicinò molto lentamente, e non appena vicino alla mia bocca, gli diedi un bacio e me lo infilai in bocca. Ormai “Alea icta est”, il dado era tratto, non gli stavo facendo proprio una pompa, era solo un anticipo, ma intanto ce l’aveva bello duro nella mia bocca. Purtroppo così non vedevo mio marito, quindi lo lasciai con un secondo bacio a quella cappella turgida e lo feci tornare alla posizione precedente, appena mio marito fu visibile ai miei occhi, mi fece cenno per chiedermi se già l’avevo preso in bocca, schiacciando l'occhiolino, gli fece capire di sì.
Sinceramente non vedeva l’ora di alzarsi e partecipare ma io gli facevo capire di aspettare il momento clou, che non era lontano dall’arrivare. A quel punto guardai in viso il farmacista che ormai non sapeva proprio che fare, anche a causa della presenza di mio marito, così gli dissi sottovoce: “avrei anche un prurito più giù, che mi sta facendo impazzire, non potrebbe dare un’occhiata anche li?”, lui mi sorrise, poi mi fece cenno con gli occhi, della presenza di mio marito, gli risposi: “non si preoccupi, ci penso io”, a questo punto prima che si muovesse, gli slacciai la cintura dei pantaloni e il bottone e gli feci scivolare a terra, pantaloni e slip, dicendogli poi: “Ora può controllare anche più giù”. Questo fu il via libera anche per mio marito, che disse: “Era ora non resistevo più” e scoppiammo a ridere, pure il farmacista, che non vedeva l’ora di andare più giù, ormai non più preoccupato della presenza di mio marito, si tolse scarpe e pantaloni che gli impedivano i movimenti, e dal seno con la mano andò giù cominciando ad accarezzarmi ben bene la passera, ormai già fradicia di umori, ero già molto eccitata. Anche mio marito si tolse i pantaloni e gli slip, quindi si avvicinò, piantandomi subito la lingua in bocca baciandomi con una frenesia inaspettata, un intrecciarsi di lingue, impressionante, accarezzandomi contemporaneamente il seno, mentre io con la mano cominciai ad accarezzargli il pene.
Il farmacista nel frattempo, si abbassò e si mise a leccarmela di gusto, allungava la lingua sulle labbra fino a leccarmi pure il clitoride, un piacere immenso. Io ormai ero eccitata all’inverosimile, lui continuava a leccare, finchè poi lentamente andò ad infilarmi anche un dito, non tardai molto ad avere un orgasmo, ero troppo eccitata, la situazione era caldissima. Con mio marito interruppi quel bacio estremamente passionale, per andare ad infilarmi il suo cazzo tra le mie labbra, per poi affondarlo nella bocca. Era bello granitico anche il suo, era eccitatissimo; il farmacista intanto più godevo più aumentava il ritmo della lingua sul clitoride e di quel dito nella passera, facendomi godere sempre di più.
Lentamente, cominciò anche a stuzzicarmi il buchino dietro, una sensazione molto piacevole, ma non volevo lo infilasse, era ancora vergine li, preferivo dare l’onore a mio marito. Infatti li fermai invitandoli a scambiarsi il posto, quindi toccò a mio marito a trastullarmi clitoride e passera, mentre mi presi decisamente in bocca il cazzo del farmacista tremendamente duro, questa volta me lo stavo gustando in tutti i sensi, lo leccavo, lo succhiavo, lo baciavo, ero indiavolata, stavo provando sempre più, un piacere mai provato.
Mio marito sapeva come farmi godere, tra lingua e dita .Poi a seguito di quel dito, con cui il farmacista aveva voluto stuzzicare il buchino dietro, allungai una mano per indirizzare un dito di mio marito proprio su quel buchetto. Così che anche lui prima iniziò con lo stuzzicarlo, ma poi finalmente e dolcemente cominciò ad infilarmelo dentro, che piacere, un piacere che non avevo mai provato, sentivo il dito che era dentro la passera e quello dietro che mi sfregavano sulle pareti simultaneamente. A questo punto ricominciai a godere nuovamente, stavo avendo ancora un orgasmo impressionante, la passera sempre più fradicia di umori e mentre godevo assaporavo sempre con frenesia il cazzo del farmacista, questo mi aiutava a non gridare, ma solo a mugolare. Avevo goduto di nuovo, ma adesso era il momento di sentirmi dentro anche un cazzo, volevo proprio sentirmelo dentro quel cazzo portentoso che mi ero finora trastullato. Di conseguenza mi alzai dal lettino e feci sdraiare il farmacista, porca miseria era già lì bello dritto in piedi e grosso pronto ad entrare, subito salii dalla scaletta e mi misi bene sopra il suo cazzo lo puntai sulla passera e mi abbassai facendolo entrare tutto molto lentamente, non finiva mai. Talmente ero bagnata, scivolava dentro proprio dolcemente; di nuovo fui presa dal piacere, facendomi assalire da un nuovo orgasmo, quindi mi misi a cavalcarlo su è giù sempre più velocemente, entrava e usciva che era un piacere, ero talmente bagnata dai miei umori, che non faticava a rientrare, mio marito nel frattempo mi accarezzava e baciava il seno; in tutto questo saliscendi sentii che il farmacista era arrivato al limite, quindi io avendo già goduto, mi fermai, volevo sentirmi il suo caldo sperma sul seno, ma non era il momento. Quindi dopo essere scesa da sopra il farmacista, mi sdraiai di nuovo sul lettino per farmi scopare questa volta da mio marito, infatti mi venne sopra e me lo infilò di tutta furia, non vedeva l’ora, cominciò così a penetrarmi con tanto desiderio, intanto al farmacista lo tenevo in mano per impedirgli che masturbandosi venisse, ma visto ormai che entrambi erano al limite e sentendo che anche mio marito era pronto, lo feci scendere e scesi anch’io dal lettino, li misi uno di fronte all’altro, mi inginocchiai e cominciai a pomparli un po’ l’uno e un po’ l’altro. Non potevano durare molto ancora, con il mio succhiarli con convinzione; non appena sentii che il farmacista stava per godere, lo stava urlando, che stava per venire, mi fermai e finii con il masturbarglielo, diretto verso il seno, così che venne proprio dove volevo io. Subito a seguire anche mio marito fece lo stesso, mi ritrovai piena di sperma sul seno, non ne avevo mai avuto cosi tanto addosso, anche perché il farmacista, era stato una vera fontana.
Mi spalmai bene lo sperma sul seno e facendo una battuta al farmacista, gli dissi: “penso proprio che questa crema sia un toccasana, non crede?” e tutti scoppiammo a ridere, specialmente il farmacista che mi rispose: “se fosse stato per me le avrei spalmato questa già dalla prima volta”.
Avevo goduto veramente da pazza, ma anche loro erano super soddisfatti, pensando poi che il tutto era partito a causa di una scottatura, sicuramente molto sgradevole per me, che poi continuò come un gioco, finendo in un fantastico spasso. Non avrei mai creduto che il gioco sarebbe andato a finire in questo modo, al massimo mi aspettavo di arrivare solo a qualche toccatina, invece fu una cosa fantastica. La sera sul tardi uscimmo a cena con l’amico che ci aveva portato in quella farmacia e mio marito volle raccontargli l’avventura, così che lui gli rispose, molto eccitato dal racconto: “Visto che è merito mio, che vi ho portato casualmente nella farmacia giusta, e vi siete divertiti, mi sa che ora mi merito un premio anche io, e divertirmi un po’ pure io, non ti pare Patty?” sorrisi a questa frase, e gli risposi semplicemente: “Questa sera non pensarci proprio, sono già apposto e se capiterà l’occasione vedremo. Dovrà essere una cosa del tutto inaspettata, quindi i premi arrivano quando meno te l’aspetti.” Lui annuì alla mia frase e continuammo la cena su altri discorsi.
Dopo qualche giorno ci incontrammo di nuovo a Montecarlo, tanto che …… e no questa è un’altra storia, adesso non posso raccontarla….
Ebbene alla fine devo ammettere che questo era il mio primo e vero rapporto trasgressivo, il primo rapporto oltre mio marito.
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