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Che Tombola


di PattyeFranco
21.12.2017    |    27.013    |    17 9.5
"Io ero trepidante, ero sempre più intrigata dal nuovo desiderio..."
Siamo nuovamente nel periodo Natalizio e naturalmente mi viene da raccontare di una serata un po' particolare dei tempi passati, diciamo l'anno dopo la storia del famoso Cinepanettone e del suo seguito.
Naturalmente eravamo sempre in vacanza per il periodo Natalizio a Menton, con puntate a Sanremo per trovare il nostro amico Fabio e Famiglia.
In una delle serate prima di Natale, ci troviamo con Fabio che ci invita a casa sua per una cena in compagnia dei suoi parenti e familiari, accettiamo ben volentieri l'invito, è sempre bello festeggiare in compagnia di amici durante questo periodo.
Ci proponiamo di portare almeno un dolce, per non presentarci proprio a mani vuote.
Mi preparo per la serata, in modo abbastanza normale, gonna a tubino appena sopra il ginocchio, camicetta con un golfino sopra, naturalmente tacchi a spillo alti e le immancabili calze autoreggenti con balza in pizzo.
Siamo tra amici e parenti, meglio non esagerare nell'essere sexy.
Ci presentiamo nel tardo pomeriggio a casa di Fabio, già c'erano i suoi genitori indaffarati ad aiutarlo a preparare, così che anch'io do una mano. Franco e il papà di Fabio si mettono comodi sul divano a chiacchierare. All'avvicinarsi dell'ora di cena, cominciano ad arrivare i parenti, prima un fratello con la moglie, poi l'altro fratello, ultimi ad arrivare sono la sorella di Fabio con il Marito e a sorpresa il cugino di Fabio, si proprio lui il cugino Giovanni. Una sorpresa inaspettata per tutti, era arrivato da poco dal suo paese, ma anche per Giovanni fu inaspettata la sorpresa nel trovare me e Franco tra gli invitati.
Per la miseria, nel rivederlo dopo un anno da quella fantastica serata condivisa con lui, mi salì un gran bollore addosso, ricordavo perfettamente quanto avrei voluto rivivere le emozioni di quella sera.
Fabio non aveva mai saputo di quella sera, ma Franco si ricordava benissimo, anche quanto gli avevo rivelato il giorno dopo, sapeva benissimo quanto Giovanni mi ispirava ancora qualcosa di piacevole.
Scambio dei consueti saluti, baci e bacetti, poi andammo a sederci tutti a tavola. Giovanni lo vedevo felice e triste nello stesso momento, vedevo in lui momenti di allegria e dei momenti di silenzio assoluto quasi estraniandosi dai discorsi.
Si era messo a sedere proprio di fronte a me, e per me risultava quasi difficile nascondere un pochino di impaccio a causa di una forte eccitazione, ricordando ciò che c'era stato.
La cena procedeva con tanta allegria, ma ogni tanto mi frullavano per la testa i ricordi di quella serata, per poi essere assalita da forti brividi, da nuovi desideri, ma naturalmente dovevo stare buona e tranquilla. Franco aveva capito benissimo il mio stato d'animo. Durante una pausa, tra una portata e l'altra, ebbi occasione di parlarne con Franco, che scherzosamente mi disse: “guarda che questa sera non posso ubriacare tutti”, facendosi anche una risata. Era sottinteso che non poteva essere la serata giusta, quindi con l'animo in pace proseguimmo la cena.
Giovanni mi stava rendendo facile anche questa situazione, tornando quel ragazzo timido, che avevo conosciuto prima di quella serata.
Arrivammo alla fine della cena con dolce, caffè e ammazza-caffè, una fantastica serata in ottima compagnia, con amici che potevano essere quasi dei parenti anche nostri, vista il rapporto di amicizia che c'era con Fabio.
Finita la cena, si sgranocchia un po' di frutta secca, si parla, si ride e si scherza, finché qualcuno comincia ad andarsene, a cominciare dai genitori di Fabio, poi un fratello con la moglie.
Naturalmente l'assenza dei genitori di Fabio rende il proseguimento della serata meno formale.
A quel punto se ne esce il fratello di Fabio: “Dai facciamoci un giro di tombola, non si può non fare almeno un giro”, quindi tutti d'accordo, Fabio va a prendere la scatola ed iniziamo il gioco.
Rimane che io continuavo ad avere di fronte Giovanni, che nonostante non lo dava a vedere, qualche turbamento lo aveva. Io certo non ero da meno, tornando spesso a ricordare le emozioni di quella sera e aumentando quei forti desideri espressi nel dopo serata di quella fantastica esperienza..
Ero sempre più intrigata da lui e il continuare a reprimere certi istinti, risultava pesante, ma sempre più inebriante. Durante il gioco, tutti erano ben concentrati sui numeri, era stato designato Giovanni ad estrarli dal sacchetto. Ad un certo punto un numero gli scivolò dalle mani cadendo in terra, non so se lo fece apposta o fu per caso, ma so che io non potei esimermi di accavallare le gambe proprio nel momento in cui era sotto il tavolo per raccogliere il numero. So solo, che tanto bastò per turbarlo, lo notai dal suo sguardo elettrizzato dritto verso di me. La tombola finì con la vittoria di Fabio, i premi minori se li presero gli altri, io e Franco proprio niente, nemmeno un semplice ambo.
Alla fine anche l'altro fratello di Fabio e la sorella decisero che era ora di andare, sembrava ormai una serata destinata a morire, se ne sarebbe andato anche Giovanni, visto che era arrivato con la sorella di Fabio, ma la sorpresa fu forte, quando Fabio, inconsapevole dei miei pensieri, gli propose di restare a dormire da lui e Giovanni non se lo fece certo ripetere due volte, accettando ben volentieri.
In quel momento mi salì forte una certa calura, sapevo che se non fosse rimasto Giovanni, la sarebbe potuta ugualmente finire con qualche fuori programma con Fabio, ma la presenza di suo cugino stava rendendo il tutto più stimolante.
Franco aveva ben capito il mio stato d'animo, il mio forte turbamento, ma nonostante eravamo rimasti gli stessi della famosa serata di un anno fa, la situazione era ben diversa. Anche se Giovanni sembrava tornato il timido di sempre, la mia esaltazione nei suoi confronti era sempre più forte.
Ma stavo facendo prendere veramente troppo e Franco ne era consapevole, solo Fabio nonostante aveva notato in me qualcosa di strano, non immaginava lontanamente cosa mi stesse passando per la testa. Franco ad un certo punto, forse per sbloccare un po' la situazione, chiese a Fabio se gli andava di preparagli un caffè, così che mentre Fabio si diresse in cucina, Franco lo seguì, lasciando me e Giovanni soli in sala.
Giovanni rimase seduto, guardandomi, non sapendo che fare. Era chiaro l'intento di Franco, darmi qualche minuto per sfogare anche solo una parte di quel desiderio che mi frullava dentro.
Infatti mi alzai decisa dalla sedia, mi avvicinai a Giovanni, che mi guardava quasi timoroso di quello che stavo per fare, poi senza tante parole, lo tirai fuori sul terrazzo ed iniziai a baciarlo, lasciandomi trasportare da tutta la passione che avevo dentro. Giovanni non esitò certo a lasciarsi andare e far intrecciare la sua lingua con la mia, anche il suo trasporto fu molto convincente.
Un bacio passionale per calmare i bollori? Assolutamente no, quel bacio aumentò l'ardore che c'era dentro di me e sicuramente anche quello di Giovanni. Ma era meglio rientrare, faceva freddo li fuori, nonostante entrambi stavamo emanando un enorme calore. Prima di rientrare Giovanni mi disse: “Non mi aspettavo certo di trovarvi qua questa sera, ma quando ti ho vista, il ricordo di quella serata e di quelle sensazioni, mi hanno fortemente condizionato la serata, tutta la sera a far finta di niente e senza sapere i tuoi pensieri, mi stavo letteralmente impazzendo, ma tuo marito sa di quella sera?” gli risposi: “Certo che sa, infatti ha trovato la scusa del caffè per lasciarci 5 minuti”.
Rientrammo in casa proprio nel momento in cui stavano tornando Fabio e Franco, con il caffè anche per noi. Alla presenza di Fabio, tutto tornò nella normalità, ma Franco aveva capito del mio breve sfogo, ed aveva anche capito quanto tutto questo aveva ancor di più accaldato la situazione, ma sinceramente restava l'incognita Fabio, che fare?
Il dunque era che Fabio non sapeva della passione espressa da me e Giovanni in quella serata e non sapeva nemmeno che Giovanni aveva visto lui e Franco a far l'amore con me, nella serata del cinguettatone, quindi se in questa serata mi sarei lasciata trasportare dalla passione che mi incalzava e lasciarmi andare ai miei istinti, a Fabio avremmo rivelato questa specie di segreti, ma il pensiero fu anche: “Ma che problema c'è”, fu chiaro questo intento tra me e Franco
Franco convinto di lasciarci trasportare dal piacere e dai desideri, e sapendo delle poche occasioni per sfogare certi istinti, sempre pieno di ispirazione se ne usci con una delle sue idee:”Gente ci stiamo ammosciando, dai facciamoci ancora un giro di Tombola noi quattro, però rendiamo la posta un pochino piccante, altrimenti che gusto c'è per poche lire?”, Fabio lo guardò un po' stupito e disse: “Si ma che posta? In che senso renderla piccante?”.
Giovanni non disse niente, restando semplicemente in attesa di una decisione. Franco dopo aver avuto conferma sulla mia disponibilità, dove sicuramente non avrei avuto niente da perdere, anzi avrei avuto tutto da guadagnare, bastarono pochi sguardi per capirci, quindi continuò: “Allora la Tombola dovrà essere un premio molto ambito da tutti, ognuno dovrà scrivere il premio che desidera su un biglietto, naturalmente resterà segreto fino al momento opportuno, lo stesso sarà per l'ambo, terno e via di seguito, ma mi raccomando, il gioco deve essere veramente piccante, altrimenti non avrebbe senso, naturalmente il premio in modo graduale dall'ambo alla Tombola”.
Il gioco non poteva che essere puntato su di me, tre uomini e una donna, facile immaginare la direzione che avrebbe preso il gioco.
Certo loro avevano una scelta sola, ma difficile in quanto immaginavo Giovanni stare tranquillo per non svelare i segreti a Fabio e lo stesso per Fabio, chi giocava facile eravamo io e Franco.
Ognuno scrisse i suoi biglietti con il proprio ambito premio, poi cominciammo subito a giocare e Franco si propose di estrarre i numeri. Ebbene il gioco iniziò, io già fremevo, sapevo che comunque sarei stata il punto focale del gioco e questo mi elettrizzava parecchio, una eccitazione molto intrigante, non riuscivo ad immaginare cosa potevano aver scelto Fabio e Giovanni a seguito dei loro segreti reciproci.
Ecco che l'ambo toccò proprio a Franco, che aprì lentamente il biglietto, creando la prima suspense, fu un semplice bacio con me, naturalmente un bacio molto passionale, infatti ci alzammo in piedi baciandoci con vera passione, un bacio tanto passionale che si prolungò parecchio, al punto che Fabio scherzando ci interruppe; “Adesso basta o non finiamo più”.
Giovanni era tranquillo, quasi distaccato, non esprimeva emozioni, ma molto concentrato sui numeri, quindi continuammo. Arrivò quindi anche il momento del terno, questa volta toccò a Giovanni, anche lui con calma aprì il biglietto, l'ansia da parte mia era tanta, ma cosa poteva aver scelto? Ebbene la sua richiesta fu, a sorpresa di tutti, quella di potermi accarezzare i seni. Opssss!!! Fabio si mostrò veramente sorpreso da questa sua richiesta. Naturalmente io accettai ben volentieri, slacciai la camicetta e sollevai il reggiseno, così da permettere a Giovanni di poterlo accarezzare con comodità, si avvicinò e con tutto il desiderio che aveva dentro, allungò le mani accarezzandolo dolcemente, anche lui si prolungò con quell'accarezzamento, ma anche lui fu fermato da Fabio, ma nel momento che si stava per abbassare a baciarlo, infatti il bacio al seno non era compreso nel desiderio.
A questo punto la tombolata, stava prendendo una piega molto intrigante, cominciava a smuovere le acque chete. Giovanni ormai aveva svelato a suo cugino una parte dei suoi desideri nascosti, e a me aveva già fatto capire, dove avrebbe voluto andare a finire.
Ognuno aspettava solo di poter esprimere il proprio desiderio, eravamo alla quartina, di conseguenza il gioco sarebbe proseguito con qualcosa di più piccante, quindi ognuno sperava.
Il caso volle che anche la quartina toccò a Giovanni, Fabio sbuffò, Franco rise ed io ero trepidante di scoprire questo nuovo desiderio, se alla terzina si era buttato al seno, chissà cosa avrebbe preteso per la quartina.
L'attesa fu estenuante perché prima di aprire il biglietto, Fabio fermò tutto e andò a prendere una bottiglia di spumante e un panettone, tanto per rompere un po' la tensione. Io ero trepidante, ero sempre più intrigata dal nuovo desiderio. quindi dopo aver riempito i bicchieri, un piccolo brindisi. Bevvi veloce, svuotai in un fiato quel bicchiere e poi dissi: “su dai, sentiamo un po' che cosa desidera ancora Giovanni”, anche lui sempre nascosto dietro la sua timidezza, aspettava. Nel silenzio più assoluto, Franco si prese il compito di leggere il biglietto: “Per la quartina come premio desidero semplicemente poter vedere Patty sfilarsi le mutandine qui davanti a tutti e permettermi di baciargli la passera”. Fabio restò stupefatto da questa richiesta e disse: “Giovanni, ma sei sicuro di quello che hai scritto? Come puoi chiedere certe cose?”. Giovanni lo guardò e gli rispose: “Scusa Franco ha detto di chiedere cose piccanti, ed io sono stato al gioco, i miei desideri erano questi, se non facevo terzina e quartina di seguito, sarebbero rimasti solo dei desideri”. Ebbene toccò a me intervenire: “Ha ragione Giovanni, lui è stato alle regole, è giusto che io esaudisca il suo desiderio premio”.
In effetti aveva sorpreso un po' tutti, perché era proprio andato deciso nei desideri, certo per Fabio era una sorpresa inusuale, suo cugino così timido fare certe richieste già alla quartina, e cosa avrebbe desiderato per la tombola? Veramente intraprendente il ragazzo.
Quindi, fingendo di fare un po' la vergognosa, mi alzai la gonna e mi sfilai lentamente gli slip.
Ero elettrizzata, non vedevo l'ora di risentire le sue labbra sulla passera, dopo quasi un anno riuscivo ancora ad assaporare quelle forti emozioni. Dopo aver sfilato gli slip, restai con la gonna sollevata, Giovanni mettendosi in ginocchio si avvicinò per baciarla, ma vidi subito che la sua lingua era già pronta a fare altro, allargai un pochino le gambe per agevolarlo, ed infatti appena fu vicino, passò la sua lingua sulle labbra della mia passera, e non si limitò di passarla una sola volta, perché con la scusa del bacio a tutti gli effetti, la lingua andò ad infilarsi tra le labbra quasi un bacio alla francese alla passera. Per la miseria, mi sentii un brivido attraversare tutto il mio corpo. Giovanni stava letteralmente sorprendendo Fabio e in piccola parte anche Franco. Ma questa cosa non aveva eccitato solo me e Giovanni, perché vidi che anche Fabio e Franco armeggiavano, anche se da sopra i pantaloni, con i loro eccitati passeri.
Ormai i freni inibitori si erano rotti, tutti i timori si erano trasformati in una grande spregiudicatezza, in momenti di desiderio ed eccitazione
Nessuno questa volta fermò Giovanni, che naturalmente si lasciò andare a ben più di un bacio, infatti continuò a passare la sua lingua sulle labbra della passera, soffermandosi spesso sul clitoride.
Già ero ansimante e già avrei interrotto quella tombola per lasciarlo continuare, ma tutti eravamo curiosi di sapere come sarebbe continuato il gioco, quindi fui proprio io a malincuore ad interrompere quel piacevole momento, sapevo che bene o male, in qualche modo la cosa sarebbe proseguita..
Riempimmo nuovamente i bicchieri di spumante e dopo un brindisi, ricominciammo con il gioco. Questa volta per la cinquina, ma ormai vedevo Fabio, Giovanni e Franco parecchio distratti, non che io ero da meno, ma loro nel sapermi senza mutandine, con la camicetta aperta e anche eccitata per quel giochetto di lingua, proprio non riuscivano a concentrarsi al solo gioco della tombola. Arrivò finalmente anche la cinquina, e chi la fece? No questa volta non toccò a Giovanni, ma guarda caso fui io a beccare i cinque numeri e dopo un controllo dell'esattezza dei numeri, Franco lesse il mio biglietto: “Per la mia cinquina, come premio, vorrei sentire la vostra lingua passare sulle labbra della mia passera, cominciando da Giovanni”, nemmeno a farlo apposta.
Per la miseria quando scrissi il biglietto, mai avrei pensato, che Giovanni avrebbe potuto anticipare questo mio desiderio e sinceramente credevo di essere stata io la più trasgressiva, solo il caso aveva scelto che il desiderio di Giovanni fosse arrivato prima del mio e fosse quasi uguale. Comunque il mio era ben più intraprendente, ma dopo quello di Giovanni, sarebbe stato ancora meglio in quanto l'eccitazione era già alta, proseguendo così ciò che avevamo appena interrotto. Ero ormai convinta che la tombola sarebbe finita a questo punto.
Giovanni che prima aveva dovuto interrompere con dispiacere, si avvicinò tornando con la lingua sulla mia passera, iniziò di nuovo a leccare con dolcezza su tutta la passera e sempre soffermandosi con piacere sul clitoride, l'eccitazione ormai era alle stelle, di nuovo Giovanni mi stava facendo impazzire, con tanto ardore e convinzione continuava con quella lingua e naturalmente non riuscì a resistere dal penetrarmi anche con le dita, quindi tra lingua e dita mi lasciai andare ad ansimi e gemiti di piacere.
Le regole sul desiderio ormai se ne erano andate, ormai tutto andava oltre al desiderio preciso.
Ma gli altri due? Che facevano? Beh non seppero resistere al solo guardare e Fabio nonostante il cugino fosse così intraprendente con me, si avvicinò e mi tolse camicetta e reggiseno e le sue mani andarono subito ad accarezzarmi il seno, per poi avvicinarsi a baciarlo e leccarlo, mentre Franco sempre con la sua passione del bacio, venne a baciarmi in modo spassionato e vorticoso, mentre io mi lasciavo trasportare a gemiti di piacere.
Giovanni stava dimostrando la sua capacità nel farmi provare forti emozioni, le sue dita intraprendenti mi penetravano con decisione, stimolandomi anche il buchino dietro, ma solo sfiorandolo. Con la lingua era sempre più insistente sul clitoride, ed io ormai, ero prossima ad un orgasmo, era passato un anno dall'ultima volta che mi aveva fatto provare questo e ora stava confermando la sua capacità, facendomi avere, finalmente e nuovamente, un orgasmo veramente super.
Venne poi a baciarmi spassionatamente, sostituendosi a Franco che era passato a dare attenzioni al seno.
Fu Fabio che subito si premurò a farmi saggiare altri piaceri sulla passera con la sua lingua, anche lui voleva gustare il sapore della mia passera e farmi sentire la sua abilità nel farmi avere un altro orgasmo, infatti dopo aver ben leccato le labbra e ben stuzzicato il clitoride, mi penetrò con la sua lingua, mentre con un dito andò ad infilarsi deciso nel buchino dietro, già pronto alla penetrazione dopo essere stato ben stuzzicato e lubrificato con piacere da Giovanni.
Tutto ormai procedeva senza più seguire alla lettera il desiderio sul biglietto, tutto seguiva solo ed esclusivamente il piacere e la passione.
Ero lì sdraiata sul divano, piena di piacere, di passione, con tutto l'ardore che potevano esprimere, certo era impressionante tutto ciò che sentivo dentro di me, gemevo sempre più, i miei ansimi erano solo attutiti dal bacio appassionato di Giovanni. Franco dopo aver dato tanta attenzione al seno, si avvicinò lentamente alla passera e in un attimo, mi ritrovai penetrata con due dita diverse e con la lingua di Franco che passava sempre più decisa sul clitoride, facendomi così scoppiare decisamente in un nuovo orgasmo, lasciandomi andare a delle vere urla di piacere.
A questo punto, ero pronta a lasciarmi andare ad una penetrazione esaltante da parte di Giovanni, ma Franco, da buon giocatore in questa situazione, disse: “Ok!!! il tuo premio ti è stato dato, ora dobbiamo continuare il gioco, c'è ancora la Tombola, quindi a questo punto dobbiamo vedere chi vincerà il premio più ambito”.
Lo avrei letteralmente mandato a quel paese, avrei proseguito anche senza continuare la tombola, ero troppo trepidante di risentirmi penetrata e amata da Giovanni.
Ormai era fatta, ognuno non sapeva il desiderio dell'altro, ma ognuno sapeva il proprio, e vedendoli tutti d'accordo era quasi facile immaginare il loro desiderio, pur essendoci sempre un'incognita, chi avrebbe vinto la Tombola?
Io rimasi con la gonna e le autoreggenti, e stranamente avevo ancora le scarpe, ma loro erano ancora completamente vestiti, quindi li invitai a togliersi tutto tranne gli slip, almeno per botto finale, e per non farmi sentire un pesce fuor d'acqua. A questo punto il desiderio di continuare a giocare per il premio più ambito, si faceva sempre più forte e il desiderio di sentirmi amata con passione da loro, superava ogni possibile altro desiderio. Ormai era chiaro l'esito finale del gioco, se non con qualche sorpresa.
Eravamo tutti eccitati, accalorati ed euforici, quindi iniziammo subito a giocare con la tombola e numero dopo numero la tensione aumentava sempre di più.
Nonostante tardasse ad arrivare, finalmente la tombola arrivò e a sorpresa chi la vinse? Ebbene anche la Tombola toccò a me, io ero la vincitrice della Tombola. Per loro fu una dura attesa la lettura del mio desiderio, perché prima di leggere il mio desiderio, proposi un brindisi alla bella serata che stavamo vivendo.
Bevvi quel bicchiere di spumante quasi con ingordigia e tanta festosità, sapevo quello che stava per succedere ed ero impaziente di continuare quello che poco prima era stato interrotto, quindi diedi il via Franco per leggere il premio che desideravo.
Franco lentamente aprì il biglietto e senza essere sorpreso da quello che vi era scritto, iniziò a leggerlo: “Come premio di questa tombola, desidererei divertirmi sola con Giovanni, godere sola con lui, ma vorrei che Franco e Fabio restino a guardare senza toccare, niente domande e se ci sono, solo alla fine”.
Per Fabio fu un'autentica sorpresa, nonostante ciò che era successo precedentemente, non si aspettava un desiderio del genere. Anche per Giovanni fu una sorpresa, forse lui si aspettava un desiderio che avesse riguardato tutti e tre, l'unico non sorpreso fu Franco che già immaginava il mio desiderio, e devo ammettere che tutte i miei desideri, a parte la cinquina, erano rivolte solo a Giovanni.
Certo per lui era una novità arrivare a questa situazione davanti agli altri, con degli spettatori, ma il mio animo esibizionista, aumentava ancor di più il desiderio di lui.
Per Fabio era uno spettacolo del tutto inaspettato, il vedermi tra le braccia di suo cugino e non poter intervenire, era veramente dura, ma sicuramente molto intrigante.
Giovanni si avvicinò a me e un po' timorosamente iniziò a baciarmi, non era certo facile con mio marito e Fabio che guardavano, entrambi comunque molto eccitati. Per incoraggiarlo gli sussurrai: “Mostragli ciò che sai fare, e non ti curar di loro”. Iniziò con un bacio interminabile, lì in piedi, con una mano che mi accarezzava il seno e l'altra dietro la testa, tenendomi stretta a lui, un bacio da far mancare il fiato, in vera apnea, le lingue si intrecciavano, rincorrendosi con intenso piacere. Nel frattempo una mia mano, era già andata ad infilarsi negli slip di Giovanni e stringere quel magnifico passero estremamente eccitato, duro, vibrante e desideroso anche lui, di tante attenzioni.
Fabio e Franco si erano già tolti gli slip restando nudi di fronte a me, quale migliore visione? Ero decisamente elettrizzata nel ritrovarmi di nuovo tra le braccia di Giovanni. Dopo quel lungo bacio, mi misi in ginocchio e gli abbassai gli slip, trovandomi di fronte quel massiccio passero al massimo della sua erezione, perfettamente uguale a come lo ricordavo. Cercai di mettermi in modo che Fabio e Franco potessero vedere chiaramente tutto ciò che stavo facendo, lo masturbai dapprima lentamente, poi cominciai con la lingua a gustarmelo lentamente come fosse un dolce gelato, per poi passarlo per tutta la sua lunghezza fino a farlo poi affondare tra le mie labbra, la mia bocca lo accolse con tanto piacere. Continuai ad affondarlo nella mia bocca con dolcezza, stringendo bene le labbra, facendogli sentire piacevolmente quello scorrere, per tornare poi a leccarlo sul glande quando sentivo forte le vibrazioni di quel pene esasperato dal piacere. Giovanni gemeva di tutto questo piacere, mi pregava di fare piano, che avrebbe voluto godere con tranquillità, infatti dovetti interrompermi e per evitare una sua esplosione prematura, mi rialzai e tornai a baciarlo di nuovo.
Giovanni approfittò per sollevarmi di peso e portarmi sul divano, per poi passare ancora la sua lingua tra le labbra della mia passera e di farmi godere con quella sua piacevole devozione.
Vedevo Franco e Fabio esasperati, si masturbavano lentamente, osservandoci, ma interrompendosi spesso da quella masturbazione, per non godere solo dello spettacolo.
Giovanni, con intraprendenza e decisione, continuò a far scorrere la sua lingua di nuovo sulla mia passera umida e pronta a tutti i piaceri possibili, scorrendola tutta e soffermandosi spesso al clitoride, per poi succhiarlo quasi come fosse un piccolissimo pene. Lentamente arrivò ancora una volta a penetrarmi con le dita. Ero ormai fuori di me, l'eccitazione era straordinariamente tanta, ero presa da tanta euforia, mi contorcevo alle sue sollecitazioni, le sue dita erano frenetiche dentro di me. Mi stava masturbando con passione e piacevolezza, facendomi provare qualcosa di impensabile fino a poche ore prima. Esplosi letteralmente, quando dopo aver dapprima stuzzicato l'ano, lo penetrò. Masturbandomi con le sue dita nella passera e dietro e con la lingua perennemente sul clitoride, mi fece letteralmente esplodere in urla di piacere, iniziando pure a contorcermi sempre più, un orgasmo pieno ed intenso, e più godevo, più lui aumentava d'intensità quella penetrazione, per la miseria stavo letteralmente impazzendo di piacere.
Quasi deliravo, ero tutta un fremito, finché sentii che era il momento di sentirmi penetrata da quel suo maestoso pene, quindi lo pregai, gli sfilai le dita dalla passera e gli gridai: “Ti prego infilalo, voglio sentire il tuo passere entrare tutto, voglio sentire tutto il tuo ardore nel penetrarmi”.
Non se lo fece certo ripetere, non aspettava altro che affondare il suo passero dentro di me. Mi sollevò le gambe tenendole ben divaricate, proprio di fronte a Franco e Fabio, poi dopo aver appoggiato il suo glande tra le labbra, affondò deciso. Tanto ero bagnata, scivolò dentro nella passera super lubrificata, dandomi una forte sensazione di piacere, mi sentivo tremendamente piena di desiderio, ebbra di piacere, Giovanni consapevole del piacere che stavo provando, mi penetrava facendomi sentire tutta la lunghezza del suo pene, ogni tanto lo sfilava per poi rientrare con decisione, stavo avendo un nuovo orgasmo, godevo come una pazza, più lui spingeva, più io godevo.
Mi scappò l'occhio anche su Franco e Fabio pieni di concitazione, si stavano masturbando vedendo il pene di Giovanni che entrava ed usciva dalla mia passera, godevo e lo pregavo di non interrompersi, ero letteralmente esplosa di piacere.
Finalmente dopo un anno, lo sentivo ancora dentro di me, con maggior convinzione e tanta passione.
Esaurito quell'orgasmo, Giovanni lo sfilò e si mise a sedere, così che io andai a cavalcarlo, ma girata verso Franco e Fabio.
Questa nuova penetrazione fu ancora più impressionante, sentirlo affondare, poter comandare il mio piacere e potendo vedere Franco e Fabio impazzire dal desiderio di entrare in gioco, mostrandogli quanto era forte il piacere di Giovanni, di quanto quel pene entrava dentro di me con intensità e vigoria.
Infatti non ci misi molto ad avere altri momenti di esaltazione, specialmente dopo che Giovanni riuscì in qualche modo a baciarmi, accarezzandomi allo stesso tempo il seno.
Questa volta fui io ad aumentare l'intensità nel cavalcarlo, fino ad esplodere in un ennesimo orgasmo, ma talmente tanta era la voglia di baciare fortemente Giovanni, che durante questo orgasmo, mi girai verso di lui, ed iniziai una indiavolata cavalcata, finché non sentii che il gemere di Giovanni era sempre più in aumento. La sua richiesta di non interrompermi era sempre più convincente, stava per godere, lo sentivo vibrare forte dentro di me, finché con una forte spinta, mi sollevò di peso, sfilando il suo pene schizzante, lo sperma mi schizzò letteralmente addosso, sinceramente in quel momento, lo avrei lasciato anche schizzare dentro di me, tanto ero piena di euforia.
Ebbene a questa visione, anche Franco e Fabio non seppero resistere dal godere e si avvicinarono schizzandomi addosso il loro sperma in contemporanea.
Mi lasciai andare sfinita sul divano, mentre Fabio e Franco iniziarono a spalmare quello sperma sul mio corpo, accarezzandomi. Finalmente anche le loro mani erano tornate su di me, che godimento sentirmi accarezzata dopo un così intenso piacere, dopo la forte emozione di essermi risentita desiderata e penetrata da Giovanni.
Ebbene ero troppo soddisfatta, piena di un piacere che da tempo desideravo riprovare, e il piacere di rivedere Giovanni trasformarsi dal timido ragazzo, al focoso amatore.
Per Fabio fu una vera sorpresa, vedere questa intesa e sintonia con Giovanni, infatti dopo alcuni momenti di rilassamento, mi chiese da dove era nata tutta quella euforia e tutto quel feeling che c'era tra me e Giovanni, tutto quel mio desiderio di trovarmi amata da lui.
Glielo spiegammo davanti ad un altro buon bicchiere di spumante, gli raccontammo come tutto era accaduto quasi un anno prima, così che alla fine si girò vero il cugino, gli diede una pacca sulla spalla e gli disse: “...e bravo Giovanni, prima ci spii, e poi fai tutto di nascosto, comunque buon sangue non mente, ahahah!!!” e si fece una risata.
A questo punto, sentivo che la notte era ancora lunga e sentivo quanto quel vedermi godere tra le braccia di Giovanni, aveva reso Franco e Fabio ancora più desiderosi di potermi far godere e godere loro stessi allo stesso modo.
Dopo una rilassante doccia, coperta da appena un asciugamano, ebbi appena il tempo di tornare in salotto, che Fabio si avvicinò e.....
Vabbè questa è un'altra storia, la racconterò prossimamente.
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