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Ritorno al Bergamosex


di PattyeFranco
26.09.2016    |    7.664    |    4 9.9
"Sono bloccata, completamente passiva a quel sfiorami, ormai mi aspetto solo che quella mano va ad infilarsi sotto la gonna, sono piena di brividi; il..."
Il Sabato al Bergamosex dopo l'incontro con Luciano, si è trasformato in una giornata e a seguire una nottata stupefacente.
Tutto una sorpresa, un susseguirsi di voglia di trasgressioni e voglia di piacere, fino al compimento di tutto questo.
Ora siamo arrivati a Domenica, Ci svegliamo naturalmente a mattinata molto avanzata, la nottata è stata molto lunga e devastante, nel senso buono.
Mi alzo e preparo da mangiare, poi subito a tavola. Durante il pranzo naturalmente ce ne usciamo a parlare del Bergamosex, delle impressioni varie, di quello che c'era e quello che non c'era, di certi episodi intriganti, di alcune fantasie negli spettacoli, e delle situazioni tralasciate.
Per questa giornata non è previsto nessun programma, ma Luciano ci rivela che nel pomeriggio, sarebbe dovuto tornare al Bergamosex, perché d'accordo con un collega che sarebbero andati assieme.
Naturalmente, ci chiede se anche noi avessimo intenzione di tornarci, la risposta di Franco fu: “Sinceramente non abbiamo nessun programma e nemmeno abbiamo pensato di tornarci, non saprei che dirti”. Guardo Franco sorpresa, mi aspettavo come risposta: “Si ci torniamo”, mi sembra strano, in effetti mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto tornare, per fare altre foto, ma principalmente per fare qualche foto con qualche Pornostar e qualche altra ragazza. Che mistero.
Luciano ci dice che ci sarebbe andato nel pomeriggio verso le 17:00, ma che prima sarebbe passato da casa per cambiarsi, voleva togliersi quei vestiti sudati del giorno prima, per poi passare a prendere il collega.
Dopo il pranzo, un buon caffè, e un bell'ammazza caffè, poi Luciano ci saluta. Ci salutiamo con il proposito di incontrarci ancora presto, anche solo per un caffè, dopo tutti i convenevoli con dispiacere se ne va.
Appena uscito di casa, chiedo subito a Franco del perché di quella risposta, subito ridendo, mi risponde: “In effetti ci voglio tornare, non ho voluto dirgli di si, vedrai che sorpresa quando ci rincontrerà di nuovo. Gli diremo che all'ultimo, vista l'assenza di programmi, abbiamo optato per una nuova giornata di trasgressione e sono convinto che oggi sarà una vera e propria trasgressione.”
Capisco subito, che la giornata di sabato aveva molto intrigato Franco, certi momenti di trasgressione, quel nostro essere un pochino esibizionisti, il trasgredire senza essere troppo sfacciati,e rano un invito a tornarci
Va bene, allora decido di essere alquanto trasgressiva, senza dare troppo nell'occhio.
Visto che la giornata non è proprio calda come il giorno precedente, decido di mettermi delle autoreggenti color pelle, con una gonna tipo plissettata scozzese, sul grigio, naturalmente niente slip. Sopra mi metto un reggiseno a balconcino e una camicetta molto leggera, non proprio trasparente.
Partiamo subito, volendo arrivare prima di Luciano, per poterci gustare per conto nostro qualche spettacolo e nell'occasione giocare un po' tra noi.
Arriviamo, entriamo e notiamo subito che il pubblico è molto meno di sabato, ma come gli altri giorni, molti singoli e forse qualche coppia in più. Ormai conosciamo la fiera alla perfezione, ogni angolo, ogni possibile luogo per riuscire ad appartarsi senza dare troppo nell'occhio, e anche distinguere quali potessero essere i migliori singoli da intrigare. Oggi, avevamo deciso, nel limite delle cose, di intrigare qualche giovane, sapendo che una volta incontrato Luciano, non sarebbe più stato possibile, vista anche la presenza del suo collega.
Infatti ci addentriamo nel buio del locale e andiamo al piano di sopra a goderci qualche spettacolo, già la cosa diventa intrigante, se a qualcuno, di sotto, sarebbe scappato l'occhio verso l'alto, avrebbe potuto anche notare qualcosa di più o meglio, in meno, se solo mi fossi messa in qualche posizione particolare.
La cosa già mi sta eccitando, al pensiero di qualche sguardo furtivo. Gli altri giorni avevamo notato che molti giovani e non, erano più intrigati da coppie e da donne non dello spettacolo, dalla possibilità di qualche eventuale avventura, da quel poter spiare furtivamente. Il voyeurismo, è quasi naturale in quel posto. Per molti sicuramente è più eccitante uno sguardo furtivo, che l'avere la passera decisamente messa sotto il naso.
Dopo poco, noto subito un ragazzo, a prima vista carino e anche timido, che saltuariamente alza lo sguardo verso di me, si nota che la speranza è proprio quella di vedere sotto la gonna. Così che decido di mettermi in posizione da dargli la possibilità di vedere meglio, le luci degli spettacoli a volte illuminano anche dal basso verso l'alto. Lo sguardo di quel ragazzo è sempre più diretto verso di me, che verso il palco, ma non sono del tutto convinta che veda bene se gli slip ci sono o no, quindi chiedo a Franco di scendere e fingendo di niente di dare un'occhiata, gli faccio capire di mettersi appena dietro al ragazzo. Franco scende e dopo poco mi guarda e mi fa quel fatidico gesto con la lingua, alla Fantozzi, ma non torna su, rimane fermo anche lui a guardare. Credo proprio che si veda bene, anche lui si sta eccitando, come pure mi sto eccitando io a quegli sguardi furtivi.
Franco si decide a salire e mi riferisce: “Non sempre si vede bene, tutto dipende dalle luci, ma quando il faro cade lì, si notano bene le autoreggenti e la possibile assenza degli slip.”.
Wow, la cosa mi eccita al punto che mi giro e comincio a baciare Franco con intensità, ora il caldo comincia veramente a salire, ma è quel caldo per l'eccitazione. Durante quel bacio, Franco mette le mani sui fianchi alzandomi un pochino di più la gonna, mostrando sicuramente di più a quel ragazzo. Poi mi rigiro per vedere se qualcun'altro ha notato qualcosa, ma è sempre e solo quel ragazzo che non sa più togliere lo sguardo verso di noi.
Lo spettacolo della ragazza sul palco è al termine e mentre il presentatore sta annunciando la star seguente, il ragazzo si allontana. Ma che fa? Va via? Lo tengo d'occhio e noto che si dirige verso la scala che porta di sopra. Il pensiero che sta venendo verso di noi, mi sta facendo tremare, “E se mi chiede qualcosa? Se volesse toccare? che gli dico?”, il gioco era solo intrigarlo, ma non giocarci assieme.
Non sbagliavo, viene proprio verso di noi, sono tutta eccitata, ma allo stesso tempo impaurita dall'imprevisto. Timidamente si avvicina a noi e restando a debita distanza mi osserva con insistenza, alla camicetta casualmente si era slacciato qualche bottone. Mio marito dietro di me, intanto mi stuzzica, mi alza la gonna dietro, accarezzandomi sotto. Il ragazzo non poteva certo vedere tutto; la situazione era abbastanza statica, ma mi eccitava mio marito che mi toccava la passera da dietro, vicino a quel ragazzo. Improvvisamente mi sussurra: “vado a prendere due birre, ti lascio sola qualche attimo, mi raccomando non combinare guai” e sorridendo si allontana. Sapeva che allontanandosi, mi avrebbe messo sicuramente a disagio, ma sapeva anche che qualcosa sarebbe potuto succedere, infatti non appena Franco scompare, il ragazzo si avvicina ancora di più a me, molto ma molto timidamente. Appoggiandosi alla balausta, lentamente riesce ad allungare una mano verso di me e sempre furtivamente inizia ad accarezzarmi sul braccio, un leggero sfioramento, decido di lasciarlo fare per il momento, vediamo fino dove si spinge.
Ad un certo punto, si lascia scivolare il braccio verso il basso e comincia ad accarezzarmi sul fianco. Lo lascio fare, non sta osando più di tanto. Sebbene inquieta, la situazione mi sta eccitando. Sono bloccata, completamente passiva a quel sfiorami, ormai mi aspetto solo che quella mano va ad infilarsi sotto la gonna, sono piena di brividi; il ragazzo si rende conto che anch'io sono intimorita. Sento che la sua mano è sul bordo della gonna e che tenta leggermente di salire, ma anche lui non sa quanto osare.
Ora che faccio? Lo lascio fare o lo fermo? So che se lo lascio andare arriverà al punto cruciale, ma Franco dov'è con la birra? Dovevo solo provocarlo, non devo giocarci oltre, ma i brividi salgono, la passera ormai si sta bagnando, tutta una strana emozione tra “il vorrei ma non posso”, le sue dita sempre con un sottile sfioramento le sento salire sempre più, passano dalla calza al contatto della pelle, non c'è ancora poi molto per arrivare alla passera umida. Si sta avvicinando sempre più, sono quasi pronta a fermarlo, ma proprio in quel momento arriva Franco con le birre, il ragazzo di scatto toglie subito la mano. Cavoli c'è mancato poco, ma sento che Franco non è arrivato casualmente proprio in quel momento, infatti poi mi sussurra che era dietro alla tenda, proprio per vedere fino a dove si sarebbe spinto il ragazzo.
Andiamo poi a sederci in un angolo in assoluta penombra a berci una birra. Poltroncine e tavolino.
Il ragazzo ci segue a distanza, non si avvicina più di tanto, pur rimanendo a vista.
Franco, preso da un attimo di alienazione, si mette a baciarmi e preso dall'euforia, mi slaccia ancora un bottone della camicetta facendomi uscire il seno in bella vista, non c'è nessun'altro nei dintorni. Sempre molto attenti che oltre al ragazzo non arrivasse nessun'altro, inizia a baciarmi anche il seno. Io pur presa dal piacere, sto molto attenta che nessuno arrivi, ci sono dei limiti anche li dentro, il ragazzo è sempre più arrapato, ma non è il solo, se fosse per Franco, mi spoglierebbe li seduta stante. Mi ha anche infilato una mano sotto, sentendo la passera umida.
All'avvicinarsi di altre persone si interrompe, mi sistemo il seno e continuiamo a berci la birra, in modo del tutto naturale. Il ragazzo è poco lontano e appoggiato al muro, mi rendo conto che non possiamo continuare così, quindi mi faccio coraggio, mi alzo e mi avvicino al ragazzo, lui rimane impalato senza muoversi, non sa cosa sta succedendo. Comunque presa da un attimo di follia, appena gli arrivo vicino, mi fermo e di schiena mi appoggio a lui, allungo le mani dietro la schiena e le appoggio al suo passero che sento tremendamente duro ed eccitato, comincio un movimento come masturbarlo, tutto sopra i pantaloni, lui non fa una piega, rimane impassibile a quel mio folle gesto, ma poco è bastato che lo sento sussurrare: “Vengo, vengo””, al che mi stacco e gli dico: “mi dispiace, ma di più non si può”, credo che abbia capito il senso e subito si allontana dicendo: “Sei fantastica” e vedo che va diretto ai bagni.
Sorpresa di me stessa, ritorno da Franco, che impassibile ha assistito alla scena, decidiamo così di uscire per riprenderci un po' dalla situazione e per prenderci pure un po' d'aria.
Ormai sono già le 18:00, stranamente non si è ancora visto Luciano, non sarà venuto, magari ha cambiato programma il suo collega.
Ma proprio quando ormai siamo convinti che non arrivi più, eccolo in lontananza. Fino all'ultimo non si accorge della nostra presenza, Quando ci vede, si avvicina, ci dice: “Ma cosa ci fate voi qua? Veramente una sorpresa”, poi ci presenta il collega.
“Piacere Stefano, sono un collega di Luciano”, “Piacere Patty”, “Piacere Franco, siamo degli amici”.
Che devo dire ora? Un vero piacere Stefano, veramente un bel pezzo di gnocco, ma parecchio timido, si nota subito. I suoi occhi sono un continuo guardare ovunque. Non riesce a guardarmi negli occhi, si vede chiaramente la sua poca dimestichezza con le donne. Rimane comunque che ha due occhi da sballo e chissà cos'altro.
Franco si rende conto del mio essere colpita da Stefano, il suo essere fortemente timido, lo mette nella condizione di poterci giocare, di portarlo all'intrigo, alla trasgressione. Quindi chiacchierando ci dirigiamo verso l'interno, per osservare altri spettacoli. Sinceramente a me ormai non interessavano più di tanto, ne avevo già visti tanti e alcuni erano gli stessi dei giorni precedenti. Il mio interesse in questa giornata era, un po' di esibizionismo e cercare di intrigare qualcuno. Il ragazzo di prima era stato un bell'inizio, ma ora mi sentivo attratta da Stefano, inconsapevole della mia nottata con Luciano e della mia predilezione all'esibizionismo.
Ad un certo punto mi ritrovo sola con Luciano, che mi conferma i miei sospetti su Stefano, della sua timidezza con le donne, ma mi dice anche quanto lo eccitano. Franco era scomparso nuovamente tra il pubblico per fare altre foto, Io rimango sola con Luciano e Stefano, che vedo attratto da questi spettacoli.
Visto l'orario, mi stava venendo un po' di fame, quindi propongo di uscire e andare al ristorante per mangiare qualcosa, tanto la serata è ancora lunga.
Luciano va a chiamare Franco, e restando sola con Stefano, gli dico: “Allora come ti sembra qua? Ti piace tutta questa trasgressione?”, mi guarda e timidamente mi risponde: “Si, ma è molto meglio il vedo e non vedo, la trasgressione nel vero senso, il voyeurismo”, perfetto, non poteva darmi risposta migliore.
Poi all'arrivo di Franco e Luciano si interrompe. Quindi al ristorante, prendiamo da mangiare e io vado a sedermi proprio di fianco a Stefano, non è un ristorante classico, è un po come nelle feste paesane, con i tavoli lunghi e le panche. Già per sedermi, dovevo scavalcare la panca, quindi alzare la gamba e naturalmente con la gonna diventa difficoltoso, specialmente se sei senza slip. Stefano mi dà una mano per tenermi in equilibrio, di conseguenza il suo sguardo sfugge là dov'era naturale, notando sicuramente le autoreggenti e non so, forse anche di più
Mentre mangiamo, il discorso naturalmente cade sul bergamosex, Stefano data la sua tremenda timidezza parla poco, in compenso noto che i suoi sguardi cadono spesso su donne e ragazze non dell'ambiente, guardava anche qualche sexystar o pornostar, ma con occhi veramente diversi.
Essendo io seduta con le gambe accavallate, la gonna saliva mostrando chiaramente le autoreggenti e a Stefano cadeva spesso l'occhio, questo mi solleticava e mi aizzava a provocarlo ancora di piu'. Ad un certo punto, con il gomito faccio cadere gli occhiali, Stefano subito si abbassa per raccoglierli e nel trambusto naturale, scavallo le gambe e mi scanso un po' per agevolarlo, girata verso di lui con le gambe semi aperte e scoperte, vedo che guarda dritto tra le gambe notando sicuramente che gli slip non ci sono.
Sinceramente non sapevo altro modo per provocarlo senza essere troppo sfacciata, non trovavo molte occasioni per farlo. Guardandomi in giro, notai come parecchi uomini e anche alcune ragazze, stavano seduti mentre parlavano; restavano a cavallo della panca, una gamba di qua e una di là, naturalmente con i pantaloni era quasi normale, ma con una gonna come la mia, sicuramente qualcosina in più poteva si poteva notare.
Infatti nell'alzare la gamba per cambiare la posizione, la gonna scivolò indietro mostrando nuovamente più del dovuto. Lo sguardo di Stefano ormai non perdeva occasione per lasciar cadere gli occhi sempre li, quegli occhi mi stavano fulminando.
Franco si rese conto della situazione, ci eravamo già capiti, quanto non mi dispiaceva giocare con Stefano, finché mi disse: “se tu e Stefano volete fare un giretto andate senza problemi, io e Luciano ci beviamo ancora una birra poi arriviamo anche noi.
Stefano accettò subito l'invito, e io non ci pensai affatto, sicuramente all'interno, qualcosa di più mi sarei inventata, alla penombra è più facile giocare..
Appena dentro, invece di interessarmi agli spettacoli, dico a Stefano se gli sarebbe dispiaciuto fare un giro con me, nello stand del sexyshop, li avrei potuto studiarmi qualcosa di più.
Lo presi per mano dirigendoci al sexyshop non c'era molto da vedere, ma tanto bastava per provocarlo un po'. Dove erano esposti dei vibratori e dei falli, feci finta di interessarmi di quelli più in basso, così da potermi abbassare quel tanto da spingerlo a guardare sempre nel punto cruciale. Sapevo che ogni occasione era buona per far scappare il suo sguardo verso il basso.
Ormai aveva avuto conferma che ero senza slip. Sempre in quel pseudo sexyshop, cercai altre occasioni per intrigarlo, slacciai anche qualche bottone della camicetta, cosi da fargli intravedere un po' di più anche il seno.
Purtroppo non mi riusciva trovare modo migliore per eccitarlo senza essere troppo sfrontata, mi stavo innervosendo. Ero troppo intrigata da Stefano per non riuscire a provocarlo meglio e nel modo migliore. Ad un certo punto compare Luciano senza Franco, subito mi dice che è di nuovo andato a fare qualche foto ad alcune ragazze. Luciano si era inoltre accorto di quanto mi stavo interessando a Stefano e aveva ben capito le mie intenzioni.
Ci propone di andare di sopra, con la scusa che la visuale agli spettacoli è migliore, ma appena passiamo dalle poltroncine in penombra, mi prende per una mano e mi trascina decisamente, cominciando subito a baciarmi di fronte a Stefano, tremendamente sorpreso dal gesto di Luciano. Subito con una mano si intrufola sotto la gonna e va a stuzzicarmi la passera. Ma che piacevole iniziativa, mi lasciai piacevolmente trasportare da quel bacio e da quella mano. Mi scappò anche uno sguardo verso Stefano che era rimasto impalato ad osservare il suo collega che si era buttato su di me. La cosa non poté durare molto per l'avvicinarsi di altre persone, ma bastò per mettermi addosso ancora più eccitazione, e quale modo migliore per intrigare Stefano?
Appena mi rimisi in piedi, Stefano mi guardò con sguardo stupito. Andammo poi a metterci alla solita balaustra, mi appoggiai e Luciano si mise dietro di me, facendomi sentire nuovamente la sua eccitazione, Stefano si mise di fianco a noi, notai che non era per niente interessato dallo spettacolo, ma dalle mani di Luciano che mi accarezzavano. Franco lo vedemmo sotto che era intento a fotografare lo spettacolo, ma si era anche accorto della nostra presenza sopra, infatti ogni tanto fingeva di farci qualche foto.
Stefano era tremendamente incantato, sicuramente era tentato a lasciarsi andare, ma la sua timidezza era troppo forte. Inoltre dopo un po', sussurrò a Luciano: “Scusa ma suo marito? Ti vede non è scemo”, io riuscii a sentire questo e girandomi verso di lui, gli risposi: “Non ci sono problemi, è consapevole dei miei e suoi piaceri e ci piace la possibilità di goderceli come meglio possiamo”. Nel frattempo, Luciano con una mano si era già intrufolato sotto la gonna e si stava preoccupando di accarezzare la mia passera, quando non c'era nessuno nei dintorni, si abbassava velocemente alzandomi letteralmente la gonna e baciandomi le natiche..
Stefano indietreggiò per poter vedere meglio. Ora si stava eccitando anche lui, sicuramente.
Fortunatamente non c'era un gran movimento e molta gente già se ne stava andando, essendo Domenica, restavano solo quelli più assatanati di fronte agli spettacoli e attorno alle ragazze della fiera.
Luciano, pure lui molto eccitato, anche per la presenza di Stefano, si stava veramente impegnando a stimolare sempre più le mie voglie.
Ogni tanto quando vedevamo che Franco guardava verso l'alto, ci divertivamo ad intrigare anche lui, aprivo di più le gambe per far in modo che vedesse le dita di Luciano sulla mia passera.
Ormai eravamo ad un punto di non ritorno, io ero eccitata al punto di lasciar fare Luciano, sapendo anche che Stefano si stava eccitando a guardare, ero riuscita in qualche modo ad eccitarlo.
La mia passera era ormai ben inumidita dai miei piaceri, ma ora aspettavo solo un gesto da Stefano, che naturalmente non osava. Ad un certo punto presa da un attimo di euforia, spinsi Luciano contro il muro ed iniziai a baciarlo con intensità, poi gli sussurrai: “ma cavoli, cosa aspetta Stefano? Non ce la faccio più ad aspettare”, Luciano mi rispose: “Non osa, se vuoi gli faccio cenno io, magari riesce a sciogliersi”, gli strizzai l'occhio e ricominciai a baciarlo. Mi accorsi che con la mano gli stava facendo dei cenni, infatti dopo un attimo, sentii una terza mano accarezzarmi sule cosce, per poi salire sulle natiche.
Mi voltai e vidi che finalmente Stefano si era deciso, l'eccitazione era sempre maggiore, mi trovavo li nel mezzo della fiera in mezzo a due uomini.
Presa dal piacere di sentire finalmente le mani di Stefano, mi giro ed inizio a baciarlo con entusiasmo, la sua mano questa volta, dopo un piccolo tentennamento, va a finire decisamente sulla passera.
Peccato però, che qualcuno si era accorto di ciò che stavamo facendo, quindi cominciò un andirivieni di persone, così da costringerci a smettere.
Cavoli proprio ora che Stefano si era lasciato andare e la mia voglia era all'estremo, se non era perché anche là dentro non si poteva arrivare a certi punti, non mi sarei certo fermata.
Così con dispiacere dovemmo proprio interromperci, quindi scendemmo di sotto.
A questo punto ero troppo eccitata, Stefano si stava dispiacendo di essersi dovuto interrompere proprio sul più bello, specialmente dopo tanta attesa, Luciano pure lui estremamente infiammato di voglia e Franco? Non parliamone, non stava nella pelle. Eravamo tutti vogliosi di goderci momenti di piacere intenso, finché Franco sempre sorprendente propose: “Facciamo una bella cosa, voi avviatevi verso casa, così vi godete in santa pace un po' di piacere in tutta calma, io poi vi raggiungo, voglio vedere ancora uno spettacolo, che mi hanno detto particolare, la star che fa lo squirting, sono curioso di vedere questa cosa dal vivo, vedete voi cosa preferite.”.
Sinceramente a me in quel momento non mi interessava proprio dello squirting, non vedevo l'ora di godere dei miei piacere e di godermi in santa pace dei momenti tanto attesi, naturalmente credo che anche Stefano desiderasse di più approfittare della situazione inaspettata, come anche Luciano.
Quindi decidiamo di andarcene, Franco aggiunge:“Andate tranquilli, vi raggiungo dopo lo spettacolo che sta già iniziando.” .
Dritti di corsa verso casa, con l'auto di Luciano, l'eccitazione era troppo forte, non riuscivo a resistere fino a casa.
Io ero seduta davanti e Stefano si era messo dietro, Luciano pur guidando, mi sollevò la gonna ed iniziò con lo stuzzicarmi la passera, bagnata e vogliosa, Stefano allungò le mani avanti e sempre con un filo di timidezza, mi slacciò la camicetta, fino a liberare il mio seno. Era scomodo per lui, non voleva solo toccarlo ed accarezzarlo, a questo punto voleva sicuramente anche baciarlo e succhiarlo, così Luciano accortosi del problema, gli fece abbassare il ribaltabile.
Ormai si può dire che ero quasi nuda tra le loro mani, Luciano nonostante stava guidando, ma sempre con estrema prudenza, mi accarezzava la passera andando a stuzzicare il clitoride, facendomi provare un estremo piacere. Stefano ormai si era abbandonato sul mio seno, baciandolo e ogni tanto baciando me, nonostante la sua poca esperienza, il modo di baciare era molto piacevole e con estremo entusiasmo..
Io mi stavo letteralmente godendo tutti i piaceri possibili di quel momento. A livello di un piazzale appena illuminato da un piccolo lampione, Luciano si ferma e subito si tuffa con la lingua sulla mia passera, ero già tanto eccitata, che quel gesto mi mandò in visibilio.
Con la lingua persistente sul clitoride e con le dita che già mi penetravano con decisione, mi disse: “non riesco a resistere fino a casa, devo farti godere e voglio sentire nuovamente il gusto della tua passera eccitata” e tornando deciso con la lingua sul clitoride, iniziai a gemere ed ansimare, anche Stefano, si stava sempre più eccitando, lo sentivo dalla sua maggiore intensità nel baciarmi e toccarmi, finché riuscirono senza tanta fatica a farmi avere un forte orgasmo, urlai addirittura per il piacere. Dopo questo deciso e piacevole orgasmo, Luciano si rialzò e prese di nuovo la strada per casa, ormai non molto distante, pochi minuti ancora e avremmo potuto godere meglio dei piaceri che potevano attenderci.
Cosa aspettarmi dall'intraprendenza di Luciano e dalla poca esperienza di Stefano?
Per il tragitto rimanente, rimasi sdraiata su quel sedile, con Stefano sempre intento a baciarmi ed accarezzarmi il seno e Luciano sempre pronto a stuzzicarmi la passera, giocando ben volentieri con il clitoride.
Quasi a casa, mi ricompongo un pochino, parcheggiamo e subito su per le scale, Stefano sembra rinato e aver allontanato la sua timidezza, Luciano nel salire la scala mi ferma continuamente baciandomi intensamente.
Una volta dentro, senza tanto pensarci, Luciano mi trascina letteralmente sul divano, mi slaccia la camicetta, mi toglie quella specie di reggiseno e si butta a baciarmelo, succhiarmi i capezzoli duri per il piacere, baciarmi sul collo, il tutto con un' ardimento impressionante.
Stefano per un attimo rimane incantato a guardarci, quasi non sapesse cosa fare, fino a quando Luciano allunga una mano e mi solleva la gonna, un invito a Stefano di buttarsi proprio li, tra le mie gambe.
Sono tremendamente rapita da questa situazione, aspetto solo che Stefano finalmente trovi il coraggio di buttarsi. Il gesto di Luciano fu un vero e proprio invito a Stefano, che finalmente si avvicina, si piazza di fianco e allunga una mano sulla mia passera.
Luciano però non toglie la sua, che continua a stuzzicarmi sul clitoride.
Stefano con la mano sulla passera, dolcemente comincia ad accarezzarla sulle labbra, un sfioramento leggero e piacevole. Poi lentamente e prendendo confidenza, finalmente si avvicina anche con la bocca e inizia a leccare con piacevole dolcezza..
Questa volta, sta prendendo da solo l'iniziativa e lentamente dopo aver ben gustato il piacere di leccarmi bene le labbra, di essere andato a stuzzicare il clitoride con la lingua, .decide che è l'ora di infilarci anche le dita. Finalmente si decide e inizia a penetrarmi piacevolmente, ma non so cosa riesce a fare, con quelle sue dita nella passera e quella lingua fissa sul clitoride, inizio a gemere di piacere, é molto bravo, ha un modo di penetrarmi con le dita molto particolare, quasi indescrivibile, facendomi provare dei forti brividi di piacere. Non so se è la fortuna del principiante, ma sicuramente mi sta facendo impazzire, scoppio così in un forte orgasmo, il mio gemere e sempre più intenso, tendo quasi ad urlare. Luciano riesce ad impedirmelo, più i miei gemiti e sospiri aumentano, più lui mi bacia con intensità e passione.
Sto provando un piacere immenso, Luciano che mi bacia, mi tocca il seno e con una mano tiene ben aperte le labbra della passera per mettere ben in risalto il mio clitoride, favorendo cosi il corso della lingua di Stefano che inoltre con le sue dita mi sta facendo sentire brividi impensabili, meno male l'inesperienza.
Dopo quell'impressionante orgasmo, decido che è ora di prendere un po' di iniziativa io. Li interrompo entrambi, mi metto seduta ed inizio a spogliare Stefano, mentre gli abbasso i pantaloni, gli dico di togliersi la camicia e la maglietta, cose che Luciano aveva già provveduto a fare da solo.
Di nuovo la visione del membro di Luciano mi manda in visibilio e mi spinge ad affrettarmi a spogliare Stefano, li voglio entrambi nudi, di fronte a me. Ma ecco che anche il membro di Stefano mi appare come una nuova magnificenza, che dire? Mi trovo davanti a due meraviglie della natura e mi piombo decisa a baciarli, leccarli e succhiarli, me li gusto con ingordigia, mi alterno ora su l'uno poi sull'altro. Luciano e Stefano erano assolutamente impazienti di trovarsi in questa situazione, ma devo ammettere, ringraziamo pure la timidezza e l'inesperienza di Stefano, che ora sapeva esattamente come comportarsi.
Ci metto tutto l'impegno possibile, ma poi ecco che vedo comparire dalla porta, mio marito. Già nudo ed estremamente eccitato, facendo la sorpresa ai due che non si erano accorti della sua presenza, dice: “Scusate è permesso? Mi metto tra voi due, vorrei partecipare anch'io se permettete”. Sorridendo i due si aprono mettendo in mezzo Franco.
Che piacevole visione, mi ritrovo con tre fantastici membri a cui dedicarmi, saprò accontentarli tutti e tre? Mi fiondo subito su quello di Franco, che era un pochino in arretrato rispetto ai due, poi ricomincio a dedicarmi ancora anche agli altri, comunque riuscivo a mantenere una certa sincronia su tutti e tre, uno per mano e il terzo con la bocca.
Ad un certo punto Stefano si scosta un pochino, credo che sta per venire, invece mi fa sdraiare, mi sfila la gonna che mi era ancora rimasta addosso, mi fa mettere con i glutei sul bracciolo del divano e tenendomi le gambe sollevate e ben aperte, si tuffa ancora a leccarmi sulla passera. Pur tremendamente umida, me la inumidisce ancora di più. Credo di capire cosa vuol fare, infatti subito si piazza con il suo membro davanti alla passera, ci gioca un attimo sfregandolo sulle labbra, poi con decisione affonda, per la miseria, mi scappa un urlo di piacere. Cosi che comincia la sua penetrazione, non vedeva l'ora, la nostra eccitazione era agli estremi.
Ogni volta che affondava, quando si ritraeva, lo sfilava totalmente, e per un bel po' continuò in quel modo entrando con decisione per poi sfilarlo totalmente. Ogni volta che entrava erano sospiri e gemiti di estremo piacere; di nuovo penso: “Fortuna l'inesperienza, ma questo sa farmi impazzire a modo suo”. Ormai Franco e Luciano si erano presi ad occuparsi dei mie seni, della mia bocca. Succhiavo quello di Luciano, mentre Franco mi stuzzicava i seni. Stefano stava facendo veramente troppo, il suo movimento stava lentamente cambiando, aveva smesso di uscire totalmente dalla mia passera ma stava sempre più aumentando la cadenza, facendomi avere un nuovo orgasmo, i suoi movimenti erano sempre più veloci ed intensi. Così facendo aumentavo anch'io l'intensità sul membro di Luciano, adesso si sentivano solo i nostri gemiti. Stefano era al limite, stava per godere, sentivo la sua tensione, sentivo il suo membro aumentare di intensità, finché esaurito il mio orgasmo, anche lui se ne uscì godendo in modo impressionante. Fortuna si era già premunito di un fazzoletto, per non inondarmi del suo sperma, perché io avevo ancora da godere. Con tanta veemenza e voglia, feci sedere Luciano sul divano e andai decisamente a farmi penetrare anche da lui, gli diedi la schiena, così che potevo giocarmi con piacere anche il membro di Franco. Questa volta ero io che mantenere il ritmo, gestendo tutto il piacere possibile. Luciano allungando un mano riuscì ad andare a stuzzicarmi allo stesso tempo il clitoride, mentre con l'altra mi stringeva e accarezzava i seni, facendomi provare di nuovo piacevoli sensazioni.
Franco era estremamente eccitato, lo notavo per il suo continuo fermarmi, sentivo che stava per godere, ma a questo punto volevo che il suo piacere fosse in contemporanea con il mio, già stavo godendo come una matta, ma questo pensiero, mi spinse ad aumentare sempre più il cavalcare Luciano. Affondavo fino a sentirlo tutto dentro, farlo scorrere per tutto la possibile lunghezza, fino all'arrivo di quell'orgasmo, che doveva concludersi con il godere di Luciano e Franco. Stavo godendo e godendo. TTutta la mia frenesia di quel momento, portò Franco a godere come in preda a convulsioni, sfilando il suo membro dalla bocca e inondandomi decisamente sul seno. Luciano, riusci a resistere qualche attimo di più, ma il mio cavalcarlo era sempre maggiore, finché entrambi ci lasciammo andare in un gemito di gran piacere, sentii il suo membro vibrare in modo impressionante e appena il tempo di sfilarlo, che mi inondò pure lui del suo caldo sperma.
Stefano che stava facendo? Era di nuovo eccitato e si stava masturbando osservandoci, quindi senza pensarci, vista ancora la mia tanta euforia, lo feci avvicinare e continuai io la sua masturbazione, aiutandomi pure con la lingua e la bocca, riuscendo con tutta la passione possibile a farlo godere di nuovo, questa volta anche lui su di me, riverndo altro sperma. Per lui era stata un'eccitazione estrema questa situazione, che di certo non aveva preventivato e mai si sarebbe aspettato.
Eravamo ormai sfiniti, loro seduti sul divano e io sdraiata sulle loro gambe, ancora immersa dalle loro carezze, avevo le loro mani su tutto il mio corpo.
Da questa mia nuova avventura ho avuto conferma che la timidezza e l'inesperienza non sono segno di incapacità, sono segno che con la passione si riesce a fare molto e Stefano me lo ha dimostrato, Luciano anche lui aveva saputo mettere tanta passione e far si che tutti avessimo potuto godere di una situazione particolare. E di Franco che posso dire? Un marito, un amante, un amico, ma sopratutto il suo amore, che ci porta a godere dei piaceri dell'amore, fatto con consapevolezza, sapendo che l'amore tra di noi è sempre maggiore. Lui cornuto e contento? No, non è cornuto, io non l'ho tradito con qualcun'altro, il tradimento in una coppia è il tradire i sentimenti, tradire e approfittare della fiducia dell'altro, tradire in modo meschino, questo è essere e fare cornuti. Ho aggiunto questo punto finale perché qualcuno mi ha fatto notare che mio marito è cornuto e contento, sbagliandosi completamente, contento si, cornuto no. A parte le saltuarie situazioni che ci sono capitate nei tanti anni di matrimonio, abbiamo sempre una vita sessuale anche solo tra noi due, marito e moglie che fanno il vero amore a letto.
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