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Mentre io ero nei campi, Franco....


di PattyeFranco
05.07.2018    |    14.308    |    8 9.8
"Venne a sedersi proprio in mezzo a noi due, con il suo consueto grembiule tipico da casalinga di campagna, slacciato fino a meta coscia, tanto che nel..."
Ebbene chi ha letto la mia avventura nei campi, nel finale, si sarà reso conto che nel frattempo, c'era stato un parallelo e particolare momento di piacere anche per Franco.
Comunque dopo le prima avvisaglie, cioè dopo il discorso che mi aveva fatto Arianna, avrei dovuto capire dove voleva andare a sbattere e capire chi era il famoso tipo che la intrigava.
Forse mi ero tanto preoccupata per suo fratello, che non ho pensato ad altro. Comunque al ritorno verso casa, Franco mi spiegò come andarono le cose.
Dopo che io e Giorgio ci eravamo allontanati per andare a riprendere gli attrezzi che avevamo lasciato, ma per la verità, per continuare quei momenti interrotti precedentemente, Franco rimase in casa con Arianna e Gianni, consapevole che mi sarei sicuramente persa tra quei campi su qualche mucchio di fieno.
Lui e Gianni rimasero seduti fuori casa a chiacchierare, mentre Arianna entrò in casa, facendo credere che andava a lavare i piatti.
Ora continuo il racconto come se fosse Franco a descrivere il tutto.
Appena Patty e Giorgio si allontanarono, già sapevo come sarebbe andata a finire per loro, ma mai avrei immaginato novità in casa, non sapevo dei discorsi di Arianna con Patty.
Nel momento in cui Arianna entrò in casa, fu Gianni a farmi domande su certe situazioni, dicendomi che aveva notato in Arianna nuovi atteggiamenti, che si erano ravvivati in lei certi pensieri, pensieri su situazioni che lui gli aveva proposto, ma che lei aveva sempre rifiutato. Proprio in quella giornata, in un attimo in cui erano rimasti soli, proprio lei era tornata su quel discorso, chiedendogli se era ancora disposto a mettere in pratica ciò che lui aveva sempre desiderato.
Mi disse: “Qualche tempo fa, e per più di una volta, ho proposto ad Arianna di sfogare certi piaceri sessuali con un terzo, naturalmente con qualcuno che sarebbe stato gradito a lei, ma lei ha sempre rifiutato categoricamente con dei secchi no. Oggi invece in un attimo in cui siamo rimasti soli, proprio nei campi, mi ha chiesto se ero ancora disposto a quei piaceri, che si sentiva attratta da uno, e si sentiva pronta a provare, lasciandomi così senza parole, rifiutando inoltre di dirmi chi era il tipo”.
Bhè a queste parole gli risposi: “Bhè dovresti essere contento, si è convinta a sciogliere tutte le sue riserve, quindi accontentare te e nello stesso tempo soddisfare anche dei suoi piaceri, non ti sarà subentrata la gelosia proprio ora”.
Comunque questo rivelare a me , cose così intime e così riservate, mi fece pensare: “Ma perché fa a me questo discorso, mica poteva sapere che io e Patty eravamo poi così aperti in queste cose, o era chiaramente evidente?”, bhè decisi di chiederglielo, e lui mi rispose: “Non so a chi confidare questi miei pensieri, e tu mi sembri il tipo giusto a cui dare fiducia, basta opsservare il tuo rapporto con Patty”.
A questo punto mi aprii anch'io, ammettendo quanto liberi eravamo noi come coppia, pur amandoci veramente molto”.
Eravamo rimasti fuori seduti sulla panchina al fresco a chiacchierare per qualche attimo su questo tema, quando ad un certo punto uscì di casa Arianna, tutta sorridente con una bella caraffa di Birra e Gassosa, tanto per dissetarci un po', “Avrete sete, non avete ancora finito di parlare, peggio delle donne”.
Rimase che Gianni non aveva capito, chi era il papabile, ma tanto meno io, finché osservando bene Arianna, notai un suo diverso atteggiamento nei miei confronti, che mi fece pensare.
Venne a sedersi proprio in mezzo a noi due, con il suo consueto grembiule tipico da casalinga di campagna, slacciato fino a meta coscia, tanto che nel sedersi e nell'accavallare le gambe, mostrò uno stupendo slancio di coscia.
A quel punto capii che qualcosa stava per succerde, scese un impressionante silenzio, i miei occhi andarono a cadere proprio su quella coscia scoperta, quasi al limite, poi lei poggiò la caraffa sul davanzale della finestra e andò decisa ad abbracciare e baciare Gianni.
Fu una cosa improvvisa, diciamo inaspettata, così senza preavviso, forse voleva togliersi il dente senza pensarci troppo; sono situazioni particolari, non è facile lascarsi trasportare così facilmente, specialmente alla prima occasione.
In quel momento ci fu un attimo di imbarazzo anche da parte mia, Gianni restò piacevolmente sorpreso dal gesto di Arianna, quel bacio si prolungò parecchio, così che lentamente le mani di Gianni andarono ad accarezzare le cosce ormai scoperte. Mi resi conto dei loro timori, delle paure di chi inizia una nuova avventura in questo campo. Li lasciai fare, capivo benissimo il loro stato d'animo, ma ora anch'io cominciavo ad eccitarmi e naturalmente aspettavo solo un gesto da parte loro. Prima il rispetto verso Arianna, lei doveva essere il centro dell'attenzione, ma solo lei doveva decidere come muoversi, come lasciarsi trasportare dal piacere. Ormai la mano di Gianni si era già intrufolata sotto l'abito, e dai sospiri di Arianna capivo che già stava sfiorando il dolce frutto proibito, dei desideri e dei piaceri, finché fu proprio lei, con uno scatto improvviso a girarsi verso di me e baciarmi, non aspettavo altro, sapevo che quel momento sarebbe finalmente arrivato. Un bacio veramente intenso, mentre la mano di Gianni continuava a stuzzicare la passera di Arianna, stimolando sempre più i suoi desideri.
Sentivo il mio membro sempre più indurito ed eccitato. Durante quel bacio, mi lasciai trasportare, allungando un mano e slacciare quel grembiule a livello del seno, scoprendo che il reggiseno non c'era e trovandomi nella mano, quel suo fantastico seno, liscio e sodo, con i capezzoli che si erano già induriti al piacere. Arianna baciava in modo superlativo, sapeva estrarre tutto il piacere da quel bacio.
Fu Gianni che pur continuando eccitato, se ne usci dicendo: “Ma se tornano Patty e Giorgio?”, gli risposi di botto: “Tranquillo, per un bel po' non li vedremo sicuramente, si saranno già persi a guardare le stelle, se poi tanto mi dà tanto, Patty si addormenterà come ha già fatto oggi”.
Arianna mi guardò come dirmi: “Non dire cazzate, si sta divertendo anche lei con mio fratello”, ma poi continuò con quel fantastico bacio. Gianni a quel punto, quasi rassicurato, si mise in ginocchio, e si buttò deciso tra le cosce di Arianna, andando a baciare e gustarsi la sua passera, in preda al desiderio, facendola gioire.
Io ormai mi ero sciolto, quindi andai a slacciare gli ultimi due bottoni rimasti di quel grembiule, così che aprendosi totalmente, mi ritrovai di fronte, il fantastico corpo nudo di Arianna, un seno fantastico, una pelle liscia e piacevolmente carezzevole, era già senza mutandine. Quindi mi buttai a baciare, leccare e succhiare quel seno, mentre lei già iniziava ad ansimare e gemere sotto la lingua di Gianni, sempre più intenso e piacevolmente eccitato da questa nuova situazione.
Naturalmente la casa era isolata dal paese, quindi ci si poteva tranquillamente lasciare andare, sapendo anche, quanto Patty e Giorgio persi tra quei campi, non avrebbero certo sentito altro che i loro ansimi e i loro gemiti.
Arianna era veramente un qualcosa di fantastico, una donna di grande fascino e così “quasi” nuda, era ancora più eccitante.
Mentre ero intento a baciarle il seno, e ogni tanto andando ad incontrare di nuovo le sue labbra e la sua lingua, mi sentii una mano trafugare nei pressi del mio passero, era lei che cercava di prenderne possesso; mi slacciò i pantaloni, abbassò la cerniera e subito quella mano fu sotto gli slip, prendendo quell'eccitato pene, lo strinse forte per qualche attimo, poi cominciò ad accarezzarlo, ero tremendamente eccitato.
Fu molto prudente nell'accarezzarlo, temeva forse che per la mia eccessiva eccitazione esplodessi anzitempo. Gianni si accorse di quanto stava facendo Arianna, quindi la sua masturbazione con lingua e dita nei suoi confronti, divenne ancora più intensa, tanto che lei fu presa da un forte orgasmo. Arianna si lasciò decisamente andare a quel piacere e venne a prendersi tra le sue labbra il mio pene. Subito lo affondò nella sua bocca e per qualche momento lo fece scorrere decisa, credevo volesse farmi esplodere dentro la sua bocca, ma poi iniziò a scorrerlo esclusivamente con la lingua, era fantastica, sapeva perfettamente quello che stava facendo, era decisa e delicata, godeva e ansimava, e nello stesso tempo sapeva farmi provare un immenso piacere senza farmi esplodere. Poco prima di esaurire quell'orgasmo, tornò a baciarmi, ma con la mano continuò a tenere al caldo il mio pene accarezzandolo dolcemente.
Un attimo di pausa per prendere fiato, poi fui io a ricominciare i giochi, facendola sdraiare su quella panchina, ed iniziando finalmente ad andare a sfiorare quella passera che finora avevo visto solo in qualche modo, sfiorando dolcemente con le dita quelle labbra già ben inumidite dai suoi umori. Che piacevole sensazione, la scorrevo dolcemente, procurandogli dolci brividi, le mie dita erano leggere, ma sensibilmente intense.
Gianni era rimasto incantato a guardare, mentre accarezzavo la passera di sua moglie, ed osservare lei che si muoveva a quel piacevole sfioramento, lo eccitava in modo particolare, quindi iniziò ad accarezzargli il seno.
Certo entrambi erano alla prima esperienza di questo tipo, ma mentre Arianna si lasciava trasportare dai suoi desideri e dal piacere, Gianni era impacciato, indeciso sul cosa fare, al che mi scappò, una frase: “Conosci tua moglie, sai quali sono i suoi desideri, lasciati trasportare”, così dopo averlo spronato a lasciarsi andare, si abbassò a baciarla.
Arianna era letteralmente sdraiata su quella panchina, ancora con quel grembiule aperto che cadeva a terra, era uno spettacolo di corpo, da adorare, infatti le mie mani erano andate ad accarezzarlo di nuovo dal seno fino a scendere, per poi piazzarmi tre le sue gambe, andando finalmente a gustarmi il sapore di quella passera piacevolmente desiderosa. Allungai la mia lingua tra quelle labbra, scorrendola delicatamente, assaporando il piacere. Arianna era piacevolmente disposta, sussultava, si muoveva ansimando. Con la lingua andavo a penetrarla, poi a leccare di nuovo quelle labbra per poi andare a stuzzicare quel clitoride, fonte per lei di altro piacere.
Arianna era pronta a godere nuovamente, finché decisi di penetrarla dolcemente con le dita, insistendo con la lingua sul clitoride, finché piena di piacere allungò una mano sulla mia testa, spingendola sempre più sulla sua passera, sentivo forti i suoi gemiti. Sinceramente mi sembrava di sentire in lontananza altri gemiti, forse solo una sensazione, ma quelli di Arianna erano sicuramente reali, si contorceva, con una mano apriva maggiormente le labbra per permettermi di leccare meglio, di pompinare quasi quel clitoride.
Ebbene arrivò un altro fatidico orgasmo, sentii i suoi umori aumentare. Le mie dita erano talmente ben inumidite, che lentamente feci scivolare una delle mie dita sul buchetto posteriore, e lentamente dopo averlo ben stuzzicato, lo feci affondare dolcemente, aumentando ancora di più il piacere di Arianna, sempre più impazzita dal piacere, gemeva, mi pregava di aumentare sempre più l'intensità, di insistere a ciò che le stava procurando tutto quel piacere.
Suo marito era li che leccava e baciava il suo seno, e osservava me che stavo facendo godere all'inverosimile sua moglie, e questo lo stava eccitando sempre di più. Nel frattempo si era tolto anche i pantaloncini e gli slip, dando così maggiore possibilità ad Arianna di impossessarsi con le mani e a volte con la bocca del suo imponente membro.
Arianna era sempre più piena di piacere, e io ero estremamente eccitato da quella donna, dal suo sapore e dalla sua bellezza. Ebbene finito quell'impressionante orgasmo, mi fermò e volle baciarmi, di nuovo, poi disse: “Ragazzi e meglio che andiamo dentro, sul divano sarà ben più comodo, questa panchina è parecchio dura.”, infatti era una di quelle panchine di sasso, e sicuramente era molto scomodo per lei restare sdraiata.
Infatti dopo un attimo di rilassamento, entrammo in casa, poi Arianna mi fece togliere pantaloni e slip e subito prese me e Gianni per il pene, e ci trascinò sul divano facendoci sedere; poi si buttò con fervore a baciarli e a succhiarseli. Dapprima quello di Gianni, leccandolo fino ai testicoli, per poi tornare su e affondarlo nella sua bocca, quasi con voracità, era tremendamente presa da questa situazione, con estrema intensità stava facendo un impressionante pompino a Gianni, con tanta decisione, mentre con una mano teneva stretto il mio masturbandolo lentamente. Ad un certo punto Gianni gli gridò:”Frena, così mi fai esplodere”, così che lei si tuffò sul mio, e con la stessa decisione iniziò un saliscendi con la sua bocca, ma per favore non quella intensità, era anche piacevole, ma sarei esploso subito anch'io.
Dovetti forzatamente farla rallentare, era troppo inebriata da quello che le stava succedendo, e con quell'estrema intensità saremmo esplosi entrambi, in pochi attimi.
Infatti si rese conto del rischio e rallentò decisamente, diventando consapevole di quanto riusciva a godersi meglio il piacere, e di assaporare quei due membri eccitati con parsimonia.
Ma per Arianna e Gianni la novità era davvero forte ed estsiante, tanto che Gianni non riuscì a resistere, e volle penetrarla, si alzò dal divano, facendo sdraiare lei e facedole poggiare le chiappe sul bordo del divano, e dopo averle ben aperto le gambe la penetrò deciso. Iniziò dapprima con delicatezza, ma poi vista la forte eccitazione, non riuscì a trattenersi dall' aumentare l'intensità di quella penetrazione, più la vedeva godere con il mio membro affondato nella sua bocca, più la sentiva ansimare, più la vedeva contorcersi, più la sua eccitazione aumentava, così che non riuscì a resistere, arrivò a godere, appena il tempo di estrarlo e si girò schizzando a terra poco più in là.
Ora Arianna non la si poteva lasciare con un vuoto dentro, e quel vuoto volli riempirlo lasciando a lei il piacere di godersi ogni momento, era lei quella che aveva deciso di prendersi dei piaceri e sfogare dei desideri, quindi mi misi seduto sul divano permettendo a lei di cavalcare sopra di me, di gestirsi tutto il piacere che voleva, pensando comunque che anch'io ero molto eccitato.
Infatti salì sopra di me, si prese il mio membro nella mano, portandolo tra le labbra della sua passera e decisa lo fece penetrare, lasciandosi sfuggire un sospiro di piacere, poi lentamente iniziò a muoversi, su e giù, con parsimonia, si stava letteralmente godendo il momento, su e giù, poi si avvicinava a me baciandomi con la passione che solo una donna riesce ad esprimere in quei momenti, lei stava letteralmente provando nuovi piaceri, nuove sensazioni.
Mi baciava e cavalcava con vero godimento, gemeva, ansimava e si contorceva, mentre Gianni si era avvicinato da dietro, iniziando a toccargli i seni. Il piacere di Arianna era sempre più forte e naturalmente iniziò ad aumentare l'intensità del suo cavalcare, stava gemendo.
Proprio in quel momento mi resi conto di sentire delle voci che si avvicinavano e vedendo fuori dalla finestra un'ombra, riconoscendo Patty, ma non potevo certo fermarmi e nemmeno potevo permettere ad Arianna di lasciarsi andare ad urla di piacere, c'era anche suo fratello fuori. Ero comunque consapevole che Patty, che ci aveva chiaramente visti, avrebbe trovato il modo di distrarlo, così continuai a lasciar cavalcare Arianna, baciandola quasi senza prendere fiato, sentivo che stava godendo, l'intensità del suo cavalcare era sempre maggiore, sentivo che stava godendo, sentivo che voleva urlare, ma tutto feci per impedirglielo: “Non urlare potrebbero sentirti tuo fratello e mia moglie” gli sussurrai.
Ma era all'esplosione di un orgasmo veramente tanto intenso, mi pregò di godere dentro di lei: “Tranquillo prendo la pillola” e continuò a cavalcarmi come una indiavolata, contorcendosi, baciandomi, fino a che anch'io dovetti esplodere, mentre lei continuava sempre più intensa.
Si rese conto che stavo godendo, ma la pregai di continuare quel movimento, volevo che continuasse a cavalcarmi, sospiri e ansimi di piacere per entrambi, poi la fine. Lei rimase impalata sul mio membro ancora per parecchi attimi: “Mi spiace sfilarlo” mi disse. Ma poi dovette farlo. Andò subito di sopra, di corsa in bagno a darsi una ripulita, aveva capito dal vociare, che fuori c'era il fratello con mia moglie Patty, tanto che li spiò per un attimo dalla finestra, vedendo quando mia moglie lo stava intrattenendo.
Si sistemò, e scese, si era infilata pure le mutandine e il reggiseno, e appena capimmo che anche fuori tutto era apposto, uscimmo fingendoci assonnati, capimmo subito che Giorgio era chiaramente all'oscuro di tutto.
Quindi la cosa proseguì, come io Patty avevo già raccontato nel mio precedente racconto.
Non è facile spiegare come sia possibile che Giorgio non sentisse gli ansimi di Arianna e Franco, di come Gianni non sospettava la tresca tra me e Giorgio, ma vi garantisco, che dalla fontana non si sentiva assolutamente niente, si sentivano solo il nostro vociare, il suo e il mio respiro, l'acqua che scendeva dal rubinetto copriva molto, inoltre Gianni all'interno era troppo preso nel vedere sua moglie godere in quello che lui aveva troppe volte sognato, in un'avventura a tre, tenendo conto che la televisione copriva molto i rumori esterni.
Ma poi credo che alla fine, non sarebbe stato un male se anche si fossero accorti, o forse se ne erano accorti e hanno fatto finta di niente?
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