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Problemi elettrici a casa


di PattyeFranco
05.03.2017    |    22.395    |    9 9.6
"Credo che più chiara di così la rassicurazione non poteva essere, poi mentre mi baciava, allungai una mano per prendere il suo eccitato e massiccio pene, ..."
Dopo un po' di assenza dai miei racconti, ritorno con una piacevole esperienza recente.
Durante le festività Natalizie, dopo le varie illuminazioni, luci e lucine, mio marito si rese conto che c'erano dei problemi nell'impianto elettrico.
Fili che si surriscaldavano e un paio di prese che si si stavano annerendo per l'eccessivo calore.
Dopo l'Epifania casualmente ci telefonò Fabio, l'amico elettricista di Sanremo, così che a Franco scappò l'idea di spiegargli i problemi riscontrati. Naturalmente Fabio gli diede delle spiegazioni, ma gli disse che l'impianto era meglio vederlo, prima di dare un giudizio preciso e di chiamare un elettricista del luogo per avere un'idea precisa del vero problema.
Il giorno dopo, prima ancora che Franco avesse avuto il tempo di cercare un elettricista in loco, telefona Fabio dicendo che doveva venire dalle nostre parti per delle commissioni e si sarebbe fermato per tre o quattro giorni e che se non c'erano problemi, avrebbe provveduto lui a dare un'occhiata all'impianto.
Ma che problemi, un vero piacere, Franco si offre subito di ospitarlo, ma Fabio gli risponde di no, perché non è solo, c'è un suo amico che lo aiuta saltuariamente nei lavori, ma dopo averci spiegato chi fosse, Franco gli ribadisce: “non c'è problema, c'è posto anche per lui”. Alla fine Fabio accetta, dicendoci che il giorno dopo sarebbe andato a fare le sue commissioni e poi sarebbe venuto a casa nostra nel tardo pomeriggio. Ok! tutto apposto, la camera degli ospiti è sempre pronta per ogni evenienza.
Io ero sinceramente elettrizzata, era da un po' che non ci vedevamo con Fabio causa i suoi tanti impegni, questa era l'occasione per passare un paio di giorni in sua compagnia.
Il giorno seguente, telefonò dicendo che sarebbe arrivato verso le 18:00, ne approfittai così per andare a fare un po' di spesa.
Fu stranamente puntualissimo, fu un vero piacere rivederlo. Dopo i consueti convenevoli, io mi misi subito ai fuochi per preparare la cena, lui senza nemmeno rilassarsi un momento volle dare una prima occhiata al problema elettrico. E' talmente bravo che capì subito il problema e si offrì di sistemarlo il giorno dopo. Io ci capisco poco, ma capii che il lavoro era abbastanza grosso e avrebbe dovuto cambiare un casino di fili, in sostanza un lavoro non da poco.
La cena fu una vera e bella occasione per parlare di un po' di tutto e fare maggiore conoscenza anche con Enio, nonostante ci conoscevamo già.
Sinceramente per quella cena, mi ero sistemata nel miglior modo possibile. Fabio come sempre gentile e premuroso in tutto, sempre pronto a fare complimenti, mi stava letteralmente intrigando. Occasione per farmi tornare alla mente dei fantastici momenti con lui, quindi aumentare una certa brama.
La serata passo nel migliore dei modi, ridendo e scherzando e parlando anche di lavoro, ma il tutto in modo per niente noioso, anzi proprio in piacevole armonia.
Restammo fino a tardi a tavola, poi vista la loro stanchezza per il viaggio e le commissioni fatte, si decise di andare a letto, si era fatto già un bel orario.
Io finii di sistemare il tutto in cucina, poi anch'io me ne andai a dormire, naturalmente prima di dormire Franco iniziò a stuzzicarmi, tanto bastò per scaldarmi quel tanto che bastava.
Il giorno dopo io sarei rimasta a casa da sola con Fabio ed Enio, Franco aveva un impegno che si era preso già da tempo e non poteva assolutamente disdire, quindi mi stuzzicò nel farmi immaginare strane situazioni, visto poi che tra me e Fabio c'erano già state piacevoli situazioni e nonostante la presenza di Enio seppe pensare ad ogni eventualità. Tutto ciò mi stimolò la fantasia e non solo, ma lo rassicurai, che li avrei lasciati lavorare in tutta tranquillità.
Mi addormentai comunque tra fantastici pensieri.
Il giorno dopo a colazione, io mi presentai in vestaglia quasi che mi fossi dimenticata degli ospiti, ma era una normalità di tutti i giorni in casa mia. Per Fabio era anche normale, ma non per Enio, Naturalmente sotto la vestaglia solo semplici mutandine e reggiseno, così che ogni movimento strano poteva bastare per quel vedo e non vedo intrigante. Tutto si limitò a quello e non di più, poi loro se ne andarono a prendere il materiale per i lavori.
Al loro ritorno, iniziarono subito con i lavori che non sto a spiegare, so solo che in casa si era fatto un gran casino di fili.
Arrivò l'ora di pranzo e Fabio spiegò a Franco i lavori che si prefiggeva di fare nel pomeriggio, un pranzo veloce, in quanto Franco doveva andare di corsa e gli altri due avevano fretta di ricominciare i lavori.
Franco dovette andare per forza, così che sull'uscio della porta, mentre lo salutavo con un bacio, lui ridendo mi disse: “mi raccomando, lasciali lavorare”, poi mi baciò e dopo un mio e scherzoso: “ma vaffanculo!!!” se ne andò.
Da quel momento ero in casa sola con loro, le fantasie e gli scenari della sera prima cominciarono a riaffiorare, ma naturalmente pensai: “sono solo fantasie”.
Fabio ed Enio erano davvero indaffarati nel loro lavoro, gli dissi che se avessero avuto bisogno qualcosa di dirmelo, poi mi misi a sistemare la cucina, ma con quelle strane idee per la testa, mi stavo letteralmente accaldando, Fabio mi ha sempre intrigata.
Mi sono dimenticata di dire che i lavori si erano concentrati nel corridoio, il bagno e parte della sala.
Finito di sistemare la cucina andai a sedermi sul divano, ma non potendo guardare la Tv per la mancanza di corrente, fui costretta a leggere e guardare Fabio e Enio che giravano per casa.
Leggere in quella situazione mi annoiava enormemente, ormai mi ero concentrata a guardare i due lavoratori, iniziando di nuovo a fantasticare certe situazioni che mi stavano letteralmente stuzzicando.
Naturalmente seduta, accovacciata sul divano, con una gonna che in piedi arrivava appena sopra il ginocchio, in quella posizione era salita molto di più e naturalmente le gambe si erano scoperte mica male, motivo per cui Enio ogni volta che passava, gli scappava lo sguardo, Fabio non era da meno, nonostante fosse più intento nel lavoro, ogni qualvolta passava, mi lanciava sguardi furtivi, sembrava volesse rubarmi qualche cosa di più di un semplice sguardo sulle cosce.
Riuscii a resistere per un po' al loro sguardi, ma continuamente mi frullavano davanti scene quasi da film hard.
Se non era per i loro scambi di idee sul lavoro, per il resto era un silenzio quasi impressionante, finché ad un certo punto presa da una forte agitazione, mi alzai e chiesi loro se per caso volessero un caffè o una cioccolata, tanto per rompere un po' quella tensione che sentivo dentro di me. Entrambi accettarono ed optarono per la cioccolata, anche questo ad incrementare certi pensieri. Pronta la cioccolata si sedettero, prendendosi così una piccola pausa, fu proprio Fabio a dirlo: “Eh! Si, ci voleva proprio una piccola pausa, oltretutto siamo già avanti con il lavoro, credevo peggio”, poi Enio ribadì: “In effetti conoscendo Fabio, credevo che si sarebbe perso altrove, perdendo così molto tempo”, facendo chiara illusione al fatto dello spiarmi e guardarmi le gambe, pur essendo all'oscuro delle nostre passate avventure.
Non potei certo evitare di rispondere: “non vorrai che si perda solo per delle cosce, c'è sicuramente ben di più dove perdersi, non certo con me poi”. Dopo questa mia risposta, si alzarono e ricominciarono il loro lavoro, io ormai ero sempre più attirata dagli svariati e fantastici scenari che mi si presentavano davanti agli occhi, cominciavo ad essere sempre più un fremito. Che fare? Fabio mi aggrovigliava sempre più i pensieri, inoltre il suo non far capire ad Enio ciò che c'era già stato tra noi, mi aizzava quasi la voglia di farglielo sapere, aumentando una tremenda voglia di baciare Fabio, ma naturalmente non potevo essere così sfacciata.
Ebbene ero sempre più desiderosa di vivere un momento di estrema passione e azzardo, così che mentre entrambi erano in sala continuando i lavori, mi scusai e andai in bagno. Appena dentro, scossa da questa ebbrezza che mi assaliva, chiamai Fabio con la scusa di mostrargli un problema, arrivò subito, ma non gli diedi nemmeno il tempo di dire parola, chiusi la porta dietro di lui, mi attaccai alla sua bocca con tutto il desiderio immaginabile, baciandolo e sfogando ciò che stavo reprimendo in presenza di Enio. Fabio non si fece prendere certo dalla sorpresa ed assecondò questo mio desiderio. Non potevamo certo dilungarci troppo, ma tanto bastò per aumentare il desiderio e l'eccitazione, Fabio fu preso anche lui da tanta passione, ma poi interrompendoci da quel bacio, gli rivelai quanto in quel momento ero elettrizzata da mille pensieri e che nonostante la presenza di Enio avrei anche potuto lasciarmi andare a tutto, tanto Franco era cosciente che questo sarebbe potuto succedere, in quanto lui stesso aveva stimolato questi pensieri.
Rimase per un attimo senza parole, poi mi disse: “Patty sai che ho sempre rispetto dei tuoi pensieri e certi desideri piccanti mi eccitano sempre, sei tu che decidi, segui i tuoi desideri, i tuoi pensieri e le tue fantasie e io sicuramente ti seguirò, fosse per me io continuerei adesso senza pensarci” ed iniziò di nuovo a baciarmi, facendo allentare ogni possibile freno.
Mi stava baciando con una intensità impressionante, io lo stringevo sempre più a me, ma di là c'era Enio che sicuramente poteva immaginare. A questo punto fu proprio Fabio a proporre i giochi, sapendo quanto per me sarebbe stato difficile iniziare, smise di baciarmi, si abbassò, mi alzò la gonna e mi sfilò le mutandine, poi mi baciò sulla passera, dando una bella passata di lingua sul clitoride, poi mi disse: “Ora, esci e rimettiti di nuovo sul divano come prima e lascia che tutto venga naturale, dalla passione che potrà salire da ognuno di noi”, a questa proposta, mi salirono dei brividi, aumentando ancor di più certi desideri di piacere, quindi acconsentii.
Quando sei presa da certi desideri, poche cose riescono a frenarti, quindi tornai di la e mi rimisi a sedere sul divano come prima, fingendo di leggere. Fabio intanto spiegò ad Enio che in bagno c'era un problema che sicuramente avremmo dovuto risolvere più tardi.
Ripresero i lavori, ma purtroppo il calore dentro di me aumentava, rendendomi sempre più desiderosa delle loro attenzioni. Dal continuo andirivieni di Enio, capii che aveva notato qualcosa di diverso, se prima aveva notato che gli slip erano bianchi, ora sicuramente poteva aver notato qualcosa di diverso e probabilmente la loro assenza. La situazione stava diventando sicuramente sempre più intrigante ed eccitante, ma non riuscivo più ad aspettare, Fabio come al suo solito stava riuscendo nel suo intento, fare in modo che mi accaldassi sempre di più, così da poter poi sfogare tutto il mio ardore con maggior passione, ormai aveva imparato a conoscermi.
Certo non sapevo come comportarmi con Enio ma sapevo che avrebbe fatto parte dei giochi e naturalmente non mi dispiaceva, dopotutto era un bel tipo anche lui.
Fabio notando l'insistenza con cui Enio si era fissato su di me, ma specialmente a quello che vedeva al posto degli slip, si premurò di dirgli: “ma cosa stai facendo? Ora mi sembra che sei tu che ti stai perdendo per un paio di gambe, d'accordo che siamo avanti con il lavoro, ma poi ci sarebbe anche l'altro problema da risolvere, c'è una presa bagnata e si rischia un corto circuito”, cavoli bel gioco di parole, ma aveva veramente ragione, la mia passera era veramente bagnata di desiderio e presto ci sarebbe stato un vero cortocircuito, il mio.
Fabio mi osservò ridendo e in un momento in cui Enio non guardava, mi si avvicinò baciandomi e infilando con decisione una mano sotto la camicetta toccandomi il seno, così che lasciandomi andare alla passione di quel bacio e di quella mano sul seno, scattò in tutti i sensi il cortocircuito.
Ero partita, ormai niente mi avrebbe più fermato, così non preoccupandomi di cosa stesse facendo o vedendo Enio, continuai con quel bacio estremamente passionale, prendendo Fabio per i capelli e stringendolo sempre di più a me, per evitare che interrompesse quel bacio. Durante quel bacio, mi lasciai scivolare, allungandomi sul divano, così che la gonna salì ancora di più, proprio a scoprire meglio quella che era la mia passera bagnata. Anche Fabio era partito per la tangente e non si preoccupò certo di Enio, ma si preoccupò di iniziare a slacciarmi la camicetta e sollevare il reggiseno, fantastica intraprendenza. Enio non si sentiva più, sicuramente ora stava osservando il tutto ma vista la sorpresa poteva essere sicuramente confuso sul da farsi.
Fabio era ormai tanto preso dalla situazione, già mi aveva sfilato la camicetta e il reggino, andando così anche a baciarmi il seno e stuzzicandomi i capezzoli già induriti. Fu in questo frangente che riuscii a far scappare lo sguardo verso Enio, che era fermo in piedi sulla porta a guardare, quasi inebetito. Solo dopo il mio sguardo riuscì a prendere un po' di coraggio ed avvicinarsi leggermente, toccandosi sui pantaloni.
Fabio si stava letteralmente disinteressando di lui, ma sempre più si stava preoccupando di contenere il mio cortocircuito, quindi dopo innumerevoli baci e accarezzamenti sul seno, arrivò alla passera, alla famosa presa bagnata, quindi dopo qualche bacio e qualche colpo di lingua sul clitoride, mi sfilò pure la gonna, lasciandomi così completamente nuda.
Ebbene si, ora ero letteralmente nuda, con Enio che guardava e ormai priva di freni, senza più il minimo senso del pudore.
Fabio era tanto preso ad accarezzarmi piacevolmente le labbra della passera umida, per poi infilaci due dita. Venendo a baciarmi di nuovo, mi fece esplodere ancor di più la voglia di piacere, di desiderio, quindi presa da tutta questa intensità, lo pregai di spogliarsi pure lui. Volevo sentire il contatto caldo del suo corpo. Fu un baleno e proprio durante quel lasso di tempo mentre si spogliava, guardai Enio che era sempre più piacevolmente estasiato dalla situazione, ma senza sapere dove andare a sbattere, stordito da ciò che stava accadendo.
Fabio completamente nudo, si mise in ginocchio di fronte al divano e cominciò di nuovo a baciarmi ed accarezzarmi il seno, per poi ritornare sulla mia passera, accarezzandola dolcemente, poi allargandomi meglio le gambe, ci si intrufolò con la testa iniziando a sfiorarmi le labbra con la lingua. Il piacere era sempre maggiore, tanto da iniziare a contorcermi ed ansimare. Fu nell'istante in cui Fabio mi penetrò dolcemente con le dita, continuando a leccarmi il clitoride, che girai lo sguardo verso Enio che si era messo a pochi passi da noi masturbandosi, e forse fu proprio il mio sguardo pieno di desiderio e piacere, il mio contorcermi e gemere, che lo spinse a spogliarsi completamente pure lui e finalmente arrivare a toccarmi.
Mi resi conto che da quel momento in poi, avrei potuto solo provare tanto piacere, Enio si tuffò con le mani sul seno, accarezzandolo con parsimonia, ma poi deciso verso la mia bocca baciandomi.
I brividi di qualcosa di estremamente stupendo stavano esageratamente aumentando. Fabio sempre più convinto nel suo penetrarmi con le dita e leccare con delicatezza il clitoride, Enio ormai sciolto da quel muro a cui non sapeva dove sbattere, sempre più passionale, si alternava nel baciare me e il baciare i seni, troppo inebriante, tutto questo mi stava portando già ad un primo e straordinario orgasmo, mi lasciai andare a tutto il piacere che stavo assaporando. Le urla, gli ansimi e il contorcermi, erano ormai un tutt'uno, l'esaltazione del piacere era incredibilmente preda di me, ed eravamo solo all'inizio.
All'esaurimento di questo primo orgasmo, ad Enio balenò un pensiero e non seppe trattenersi dal dirlo: “Scusate, ma se arriva Franco? Non sappiamo a che ora rientra, da un momento all'altro potrebbe arrivare, qui succede un macello”, Fabio sollevò la testa lo guardò e senza tante spiegazioni, ma sorridendo gli disse: “Carpe Diem, e non preoccuparti”, allora Enio guardò me sperando in una mia rassicurazione, che fu semplicemente un sorriso, poi lo presi per i capelli e lo tirai verso di me baciandolo.
Credo che più chiara di così la rassicurazione non poteva essere, poi mentre mi baciava, allungai una mano per prendere il suo eccitato e massiccio pene, iniziando ad accarezzarglielo con dolcezza, una dolce e leggera masturbazione.
Fabio era sempre più intento sulla mia passera, baciandola e percorrendola con la lingua, dalle labbra al clitoride. Tra i tanti scenari che mi ero immaginata, questo era forse il più naturale, il più semplice, ma al momento sicuramente molto piacevole, che potevo pretendere di più?
Lentamente, portandomi sempre più avanti con il piacere, mi portai finalmente alla bocca il pene di Enio iniziando un lieve leccare, dalla cappella fino ai testicoli, per poi affondarmelo nella bocca accompagnando il movimento con la mano. Si era messo seduto sul bracciolo del divano, per poter godere meglio di questo mio assaporare quel dolce gelato, mentre Fabio, ancora di più preso dalla situazione, iniziò ad aumentare il movimento delle dita e della lingua, facendomi esplodere in un nuovo orgasmo, soffocando le urla con il pene di Enio che mi riempiva la bocca, ma non i miei ansimi e il mio agitarmi dal piacere, portandomi così ad aumentare conseguentemente anche il percorrere delle mie labbra sul pene di Enio.
Riuscii in quel momento di euforia, a far provare piacere ad Enio senza che esplodesse, per poi rilassarci qualche attimo stravaccati sul divano. Ora volevo che anche Fabio tornasse a baciarmi, ma allo stesso tempo volevo che anche lui godesse delle mie labbra sul suo e già familiare pene.
Infatti ributtandomi tra le labbra di Fabio, lo baciai con passione, letteralmente mi sentivo trasportata da qualcosa verso di lui. Enio, nonostante aveva capito come stava andando la situazione, restò ancora esitante sull'avvicinarsi alla passera, preso da chissà quale timore, un'altra volta ci volle il mio sguardo estasiato, quasi a dargli il consenso sul da farsi.
Ebbene si decise, allungò una mano sulla passera, ed iniziò finalmente ad accarezzarla, poi passò ai baci partendo dal seno, fino ad arrivare al clitoride. Tutto era piacevole, nonostante la sua iniziale esitazione stava facendo un gran lavoro di lingua e di dita.
Cosa ci poteva essere di diverso dalla lingua e le dita di Fabio? C'era sicuramente un diverso modo, dal passare delle dita, dalla penetrazione allo sfioramento dell'ano, dalla sua lingua che si alternava al penetrarmi delle dita per poi tornare sul clitoride, leccandolo con un movimento rotatorio, girandogli attorno, per poi prenderlo tra le labbra quasi fosse un piccolo pene, sensazioni originali, alternative a molte altre. Sicuramente questo suo modo mi portò nuovamente a godere, visto che allo stesso tempo mi stavo assaporando e gustando con piacere il membro di Fabio, scoppiai letteralmente in un nuovo orgasmo, che si dilungò per parecchio, ma il clou fu quando all'estremo piacere, Enio decise di sostituire le dita con il suo pene.
Un'esplosione dentro di me, mi sentii riempire da quel massiccio membro, che tenendomi le gambe allargate al massimo possibile, iniziò una penetrazione incredibile, affondandolo in modo deciso, ma con controllo. Ero nel pieno del piacere, volevo urlare dal piacere, ma fui presa maggiormente dalla voglia di baciare Fabio, infatti mi staccai dal suo pene portando la sua bocca sulla mia, ero fuori di me, stavo esageratamente godendo, Enio questa volta aveva proprio colto l'attimo giusto, godevo e godevo, baciavo Fabio come una folle, mentre con la mano gli masturbavo il pene, ma cosa stava succedendo? Era tempo che non provavo un piacere così intenso e prolungato. Ad un certo punto sembrò quasi che Enio stesse quasi per godere perchè lo sfilò deciso, credendo volesse godere, invece si sedette sul divano e mi pregò di cavalcarlo.
Wowww!!! non che mi dispiacesse, anzi questa volta me lo sarei goduto a modo mio, infatti non ci pensai certo due volte, mi misi sul suo pene e lo feci affondare con moderazione, volevo sentirlo entrare per tutta la sua non indifferente lunghezza. Piacevole sensazione, sembrava quasi che Enio si fosse dimenticato di Fabio, ma non era così per me, perchè sempre cercavo di unire il piacere dell'uno con quello dell'altro, Mentre cavalcavo Enio, cercai nuovamente le labbra di Fabio perchè il suo baciare non era certo trascurabile, ma da prendere tanto in considerazione in questi momenti, il suo baciare aveva un qualcosa di esclusivo.
Come posso continuare a descrivere questi momenti? se non pieni di estasiante piacere, la nostra nudità, il contatto delle nostre pelli, la passione che stavamo trasmettendo l'un l'altro, erano un cocktail di piacevoli sensazioni.
Ed anche in questo stato di euforia, Enio di nuovo riuscì a darmi una nuova scossa, facendomi andare veramente in cortocircuito, durante il mio cavalcare, riuscì in qualche modo ad andare a stuzzicarmi l'ano con le dita, fino a penetrarlo con le stesse. Una vera scossa, iniziai a cavalcarlo fuori misura, ero nel pieno di un nuovo orgasmo esageratamente intenso. Iniziai a quel punto a baciare alternativamente prima uno e poi l'altro con frenesia, mi staccavo dall'uno per passare all'altro, ma vista la tanta frenesia del mio movimento, nonostante la costanza di Enio nel volere resistere, questa volta dovette cedere le armi e godere, mi sollevò di scatto, scoppiando subito in una abbondante esplosione di piacere. Io ero ancora troppo piena di voglia, ero ancora nel pieno di un orgasmo, così che subito mi misi sopra a Fabio, cavalcando pure lui con estrema intensità, questa volta mi dimenticai io di Enio, ero tremendamente presa dal godere con Fabio e fargli provare un estremo piacere pure a lui, un salisacendi dolce ma intenso, con momenti in cui mi fermavo per poi roteare con il bacino, sentendo quella massa dura e vibrante tutta dentro di me.
Nonostante la sua forte eccitazione anche Fabio seppe contrastare piacevolmente quella voglia di esplodere, desiderando prima l'esaurirsi del mio orgasmo. Quando lentamente, quel mio contorcermi ed ansimare andò a scemare, scesi dal suo membro e continuai con la bocca, le labbra e la lingua, fino a farlo decisamente esplodere di un piacere intenso, anche lui urlando per questo piacere, riuscendo addirittura a riempire i miei seni di tutto quel suo liquido caldo.
Ebbene eravamo esausti, tutti avevamo goduto piacevolmente di sensazioni inaspettate, per Enio una piacevole sorpresa, per Fabio una conferma, ma per me il piacere intenso che entrambi avevano saputo imprimere, con la novità Enio. Esausti e piacevolmente soddisfatti, stravaccati e nudi sul divano, dopo un attimo di rilassamento a qualcuno tornò alla mente Franco e fu ancora Enio a ricordare del suo probabile rientro e di ciò che sarebbe potuto succedere. No, io non mi ero dimenticata di lui, nel mio pensiero era sempre presente il desiderio di un suo possibile rientro, ma purtroppo non era stato così, ma ancora una volta sia io che Fabio evitammo di dare a Enio spiegazioni e non fargli capire quanto Franco sarebbe stato solidale a tutto il piacere che avevo provato. Così dissi che era ora di ricomporci prima del rientro di Franco, io per andare a farmi una doccia e rivestirmi, e loro per ricomporsi ma anche rimettere in ordine i loro attrezzi, per oggi i lavori erano terminati. Si era già fatto tardi, l'ora di cena era ormai già passata e sinceramente mi stavo quasi preoccupando del ritardo di Franco, non sapevo ancora se voluto o se per qualche problema, ma dopo poco eccolo entrare dalla porta tutto sorridente, e proprio con il sorriso guardò Fabio dicendo: “Allora avete finito i lavori o siete ancora in alto mare?” Enio era visibilmente in imbarazzo, ma Fabio con tanto di sorriso sulle labbra gli rispose: “No, non sono finiti, comunque abbiamo sistemato una presa che era estremamente umida ed era a rischio cortocircuito, cosa che in effetti è successo, ma ora è apposto, per il resto del lavoro manca poco, lo finiremo domani. Poi dovremmo dare ancora un'occhiata a quella presa, che non si inumidisca di nuovo”, Franco capì subito il senso della frase, ma Enio era sempre più in imbarazzo, quasi preoccupato per le parole di Fabio, infatti nel momento in cui Franco andò in bagno per farsi una doccia, disse a Fabio: “Ma sei scemo? Vuoi che se ne accorga? Cavoli almeno non scherzarci, davanti a lui”, Fabio rise rispondendogli: “Ti sembra che ha capito cosa intendevo? No e allora non preoccuparti, lo conosco da anni”.
Era quasi comico vedere Enio così preoccupato, ma appena ricomparve Franco consapevole che qualcosa era successo, disse: “Ma Patty non hai preparato niente per cena, sono affamato” così che io risposi: “E come potevo? Non c'era la corrente in casa, poi il lavoro su quella presa si è veramente dilungato, sembrava un lavoretto da poco, ma ci hanno dovuto lavorare parecchio, visto il cortocircuito che c'è stato, inoltre Enio era troppo indeciso sul da farsi. Comunque ho un dubbio ancora su quella presa, mi sa che domani ci dovranno dare un'altra occhiata, quindi è meglio che usciamo a cena”.
Ebbene Franco aveva capito benissimo i nostri doppi sensi, ma aveva anche capito che Enio era ancora inconsapevole di tutto.
Così che uscimmo a cena, in una pizzeria vicino casa, passammo di nuovo la serata ridendo e scherzando, Enio si tranquillizzò un po' vedendo che Franco non dava segni di sospetti, nonostante i doppi sensi erano continuati ancora per un po', scoprimmo anche il vero motivo del ritardo di Franco, quando ci disse che tornando a casa aveva trovato una coda interminabile, che si era creata a causa di un camion che aveva perso del materiale, restando chiusa a lungo la carreggiata.
Tornammo a casa e sinceramente eravamo tutti stanchi e stravolti, ma poi...
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