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Fantasia dal sito 01 - Il Camionista Dalle Puglie


di PattyeFranco
18.04.2016    |    10.406    |    10 9.2
"Presa dall'euforia del momento, inzio a togliere la camicia anche a lui e poi la maglietta..."
Ultimamente un mio contatto qui sul sito, mi ha fatto una domanda, alquanto legittima: “I tuoi racconti da quel che ho letto, sono realmente accaduti, ma non hai mai fantasticato su qualche tuo contatto qui sul sito? Che poi si è realizzato o no?”. Ebbene la mia risposta è stata questa: “Si, su qualche contatto ho fantasticato situazioni particolari, ma finora nessuno si è realizzato per motivi vari, l'impossibilità di far coincidere i tempi per un incontro, la distanza, e il più delle volte la vita privata. Naturalmente non sono sempre a pensare al sesso, ho anche una vita del tutto normale, con amici, parenti, un lavoro e così via, al di fuori da queste situazioni. Di conseguenza anche per noi, a volte risulta difficile far collimare le cose.”
I miei racconti sono sempre stati vissuti in momenti particolari della mia vita coniugale e non, e naturalmente diluiti in parecchi anni, dalla gioventù ad oggi. Quasi mai situazioni di cui prima fantasticavo e poi cercavo di realizzare, ma situazioni che nascevano spontanee e da particolari circostanze, il più delle volte con persone amiche o qualche volta con persone con cui nasceva una certa familiarità e intimità e poi diventare una forte amicizia.
Finora solo con uno, conosciuto sul sito è nata una certa storia e una forte amicizia.
Dopo questa piccola premessa, vorrei tornare al discorso del fantasticare situazioni con qualcuno dei miei contatti, naturalmente chi non fantastica? tutti abbiamo fantasie e a volte alcuni contatti, involontariamente ti portano a fantasticare situazioni particolari a seguito del loro lavoro, del loro porsi in un certo modo, della loro personalità nel messaggiare.
Quindi dietro consiglio dell'amico Martino, ho deciso di provare a descrivere alcune di queste mie fantasie, naturalmente eviterò di mettere il vero nick, per evitare problemi, e se il nick ci sarà, sarà volutamente tra le righe, qualcuno sicuramente si riconoscerà, vedremo come proseguirà questa mia nuova esperienza sulle fantasie.
Uno mi scrive dicendomi che è un camionista, che gira parecchio l'Italia e viene poco e raramente dalle mie parti, ci scambiamo con lui parecchi messaggi. Mi ringrazia per i miei racconti che gli tengono compagnia quando è fuori con il suo camion, alla sera se li legge sul suo camion prima di addormentarsi. Dopo un considerevole scambio di messaggi, mi parla della moglie, ci scambiamo idee, sul suo rapporto coniugale, riesco a farmi descrivere il suo camion, suo compagno di vita, purtroppo è più con lui che con la moglie, così mi dice, però ama molto la moglie.
Non riusciamo ad avere un appuntamento, nemmeno per il caffè, ma inizio a fantasticare un nostro probabile incontro, naturalmente sempre in compagnia di mio marito Franco.
Un pomeriggio mi messaggia dicendomi che è in zona, ma purtroppo lui non può muoversi perchè stanno scaricando il suo camion, io purtroppo non posso muovermi perchè sono al lavoro. Riusciamo in qualche modo a trovare un accordo, trovarci per cena, un incontro conoscitivo. Lui con il camion non puà muoversi più di tanto, quindi decidiamo di andare noi da lui, c'è un ristorante lì vicino a dove si trova. Naturalmente mi vesto in modo abbastanza sensuale, ma non troppo esagerato, mi metto una gonna appena sopra il ginocchio, con uno spettacolare spacco laterale, naturalmente un bel paio di autoreggenti nere, sopra una camicetta rossa, lasciando in buona visione parte del mio seno, sorretto da un reggiseno a balconcino. Siamo al primo incontro, sono tutta vibrante, nel piazzale vedo il suo camion, lo riconosco bene, da come me lo aveva descritto non era difficile, lui invece non sa con che macchina arrivo. Lo vedo scendere dal Camion impaziente, non lo vedo bene in volto è buio, sono pochissimo in ritardo, ma tanto basta. Noi con l'auto fingiamo di niente e dico a mio marito di non fermarsi, di mettersi in modo che io possa arrivargli a piedi da dietro, di sorpresa.
Infatti dopo essersi parcheggiato dietro ad un'altro camion, scendo e nonostante i tacchi, cerco di arrivargli da dietro senza farmi notare. Gli arrivo dietro alle spalle e lo saluto, lui con un sussulto, si gira quasi spaventato e con un sorriso mi abbraccia, mi da due baci sulla guancia, poi mi allontana per osservarmi, e mi dice: “proprio come ti immaginavo”, anch'io lo guardo meglio e gli rispondo: “Meglio di quanto immaginavo, non il solito camionista con pancia, ma un gnocco da paura”. Poi si guarda in giro per cercare Franco che era rimasto nascosto, naturalmente volevo fargli credere in un primo momento che ero venuta da sola, ma poi anche Franco se ne esce e si salutano molto cordialmente.
Andiamo subito dentro il ristorante per cenare, c'era molto da parlare, da dire, ma anche se era solo un incontro conoscitivo, tramite messaggi si era creata una notevole complicità, inoltre mi intrigavano i suoi occhi, il suo accento pugliese.
Mi stavo letteralmente accaldando, finalmente un bel camionista, parla molto della moglie, ma a me intriga sempre di più lui, lo osservo, lo ascolto, ci scambiamo idee, parliamo di tutto, il sesso è lontano dalle parole, non certo dai pensieri. Poi mi dice che la notte si fermerà nel parcheggio a dormire, non vuole guidare nel buio.
La cena è letteralmente volata, ma io sono sempre più vogliosa di trasgressione, di intrigare questo nuovo amico, di giocare con lui, come il gatto con il topo, o meglio con la topa.
Dopo aver osservato Franco, alquanto eccitato anche lui dalla possibile situazione, gli faccio capire in qualche modo, della mia voglia di divertirmi per quanto possibile.
Già per buona parte della cena, ho intrigato Vincenzo (nome di fantasia), lo spacco della gonna aveva messo bene in evidenza, il pizzo delle autoreggenti e parte della pelle bianca della mia coscia.
Naturalmente Vincenzo non osava proporre, era solo un'occasione per conoscerci, senza nessun'altro fine, ma io ormai lo avevo conosciuto abbastanza. Dopo la cena e un buon caffè, mi allontano per andare in bagno, intanto che loro si bevono l'ammazzacaffè. Penso subito al modo di intrigare ancora maggiormente Vincenzo, quindi invece degli slip, mi tolgo il reggiseno, così che dalla camicetta, possa notare meglio i miei capezzoli duri, ed eccitati.
Franco per iniziare il gioco, gli chiede come si dorme sul camion, com'è grande la cuccetta, si finge interessato di come dorme un camionista, arrivando al punto naturale, che lui gli dice che dopo cena, gli avrebbe mostrato la cabina del camion.
Torno dal bagno e subito si accorge del reggiseno sparito, prima un poco lo si notava sebbene sotto la camicia, ora non c'è più.
Prima di uscire Vincenzo va a pagare la cena, anche se Franco non vuole, lui lo fa lo stesso.
Usciamo e dirigendoci verso il camion, dice: “ora te lo mostro”. Ho capito che intende il camion, ma gli faccio la battuta: “Scusa, me lo mostri proprio qui, c'e gente che va e viene, non mi sembra il caso dai, poi oggi dobbiamo solo conoscerci” e scoppiamo in una risata, lui naturalmente corregge la frase, ma ormai è terdi. Io sono sempre più vogliosa di giocare di divertirmi con lui.
Arriviamo al camion, apre la portiera del camion e invita Franco a salire, poi invita me: “prima gli ospiti”, è proprio nel salire che inizio ad intrigarlo, mi tiro su la gonna per poter salire, mostrando proprio un bel po' di gambe, naturalmente le autoreggenti fanno la sua parte. Fingo di non riuscire a salire, sembro una povera rincoglionita, finchè gli dico: “Dai, dammi una mano a salire, ma come cavolo fate? E' troppo alto”, quindi lui abbastanza intrigato dalla situazione, con un: “mi permetti?” mette una mano sul di dietro e finge di spingermi su. Veramente mi sta tastando il dietro, mentre salgo, faccio di tutto per fare in modo che abbia sempre una bella visuale sotto la gonna. Certo forse lui si aspetta che sono senza slip, lo ha letto spesso nei miei racconti, che in certe situazioni le tolgo, ma sfortunatamente questa volta ho cambiato, non voglio essere ripetitiva. Comunque avendo un bel perizoma, si gusta ugualmente una buona visione, quella mano sul di dietro, mi ha fatto aumentare la voglia di conoscerlo in modo più approfondito.
Con tutto il trambusto nel salire, si slaccia qualche bottone della camicetta, tanto che il seno si mostra per quasi la sua totalità; una volta nella cabina, mi scappa la mano sul pacco di Franco e sento che è eccitato, ha voglia pure lui di continuare a divertirsi.
Conseguentemente appena sale anche Vincenzo, sento una forte eccitazione, sento dei brividi assalirmi, ma che fare aspettare ancora? No, non aspettiamo, gli chiedo: “ma dove dormi tu?”, lui mi guarda un po' frastornato, è indeciso sul da farsi, ma di fronte al mio seno, che sbuca fuori dalla camicetta, mi risponde: “Scusa Patty, non posso farti vedere dove dormo, proprio ora, se posso vorrei toccare quel bellissimo seno che sto vedendo, sapevo che eri intrigante, ma tra un po' scoppio, sempre se Franco permette”, lo guardo e gli rispondo: “si lui permette, tranquillo, ma prima di lui, te lo permetto io” poi mi fissa con quei due occhi fulminanti e si fionda diretto sul mio seno, inizia ad accarezzarlo, stringerlo per poi avvicinarsi con la bocca e baciarlo.
Subito mi sale una forte calura unita a dei forti brividi, ormai non mi interessa più di vedere la cuccetta; seduta su quel sedile, mi lascio andare complettamente alle sue attenzioni, ormai non si limita ad accarezzarmi e baciarmi il seno, mi slaccia completamente la camicetta aprendola del tutto, fino poi a togliermela.
Mi sta lentamente denudando, non ne può più, anche lui è pieno di voglia ed eccitazione.
Presa dall'euforia del momento, inzio a togliere la camicia anche a lui e poi la maglietta. Per la miseria che fisico, non è da palestrato, ma poco ci manca.
Mentre Vincenzo continua deciso sul mio seno, Franco mi bacia, aumentando sempre più il desiderio.
Vincenzo, è molto intraprendente, non vede l'ora di toccare e vedere dal vivo, ciò che fino ad ora ha sempre immaginato. Mentre continua ad affogare tra i miei seni, con una mano lentamente si abbassa sempre di più, arriva al ginocchio e lentamente sale, sale e sale. E' arrivato? No, c'è vicino ma esita ad arrivare alla passera, sta aspettando che la mia eccitazione aumenti? Ma che fa perchè non tocca? Proprio lì? E' già tutta bagnata e piena di desiderio.
Franco pure lui, sempre più eccitato, comincia a togliersi pure lui camicia e maglietta. Ma ecco perchè Vincenzo non è arrivato proprio là, si era reso conto che sicuramente stavamo dando spettacolo, quindi si interrompe, si alza un attimo, tira tutte le tendine del camion e mi dice consapevole del mio dubbio: “non potevo iniziare a torturare la tua passera, sapendo di interrompermi” poi ritorna al mio seno e di nuovo con la mano, fino ad arrivare alla passera già bagnata di umori e piena di voglia.
Sono smisuratamente eccitata, me lo immaginavo proprio così intraprendente, poi con le dita si intrufola sotto le mutandine e mi fa finalmente sentire il contatto con le sue ditta, le strofina, le muove, cerca il clitoride, è tremendamente assorto a toccarla, accarezzarla, mi fa sentire le sue dita con tanto vigore.
E' eccitatissimo, non aveva messo in conto questo, lui pensava ad una semplice cena, ora invece si trova ad accarezzare ciò che aveva desiderato.
Ora sempre con più sicurezza, si abbassa, mi solleva la gonna fino al bacino, con la mano prende il perizoma e lentamente me lo sfila.
Basta sto veramente provando un forte piacere, quindi gli dico: “ora però devi spogliarti anche tu, ora voglio vedere se ho immaginato giusto”, quindi si alza per cominciare a togliersi i pantaloni, ma lo fermo, voglio essere io a spogliarlo.
Il cuore sta battendo a mille, non so cosa succederà, ma gradualmente gli slaccio la cinghia, poi il bottone, poi abbasso la cerniera e a questo punto decido di abbassare pantaloni e slip assieme, lo faccio in modo veramente pacato, ma eccolo che mi si presenta di fronte, un pene in perfetta erezione, massiccio, vibrante e di dimensione notevole, glande perfettamente a vista. Non riesco a resistere, me lo prendo letteralmente tra le mani, lo massaggio, lo accarezzo, me lo sento caldo ed imponente tra le mani, lui però è ancora deciso di abbassarsi verso la mia passera, mi dice che l'ha desiderata tanto e che ora se la vuole proprio gustare, non vuole perdersi un attimo di quel piacevole desidero.
Quindi inizia di nuovo con le dita me la accarezza, poi si abbassa e parte con la lingua, me la passa tutta, quasi con avidità, la lecca, la baccia, si sofferma sul clitoride, poi fanno capolino le dita che iniziano a penetrare dentro di me.
La lingua devota a stimolare il clitoride, mentre le dita continuano un roteare dentro di me, con un movimento estremamente eccitante, ansimo e godo; dentro e fuori quelle dita, sempre con un cenno rotatorio, ebbene a questo punto scoppiò un un fantastico orgasmo.
Ma Franco? Bhe nella fantasia me lo sono un po' perso, ma rientra al momento di quei suoi baci fantastici, che mi aumentano la libidine, mi aumentano il piacere, ma principalmente mi impediscono di urlare dal piacere.
Si sto godendo come una matta, Franco mi bacia e mi accarezza pure il seno, Vincenzo, sempre più con la lingua a stimolare quel piccolo punto tremendamente sensibile ad ogni tocco, le dita sempre più insistenti e piacevolmente penetranti; poi decide di stimolare un'altro punto, cosi che un suo dito dopo aver stuzzicato anche il buco dietro, penetra lentamente anche da quella parte, aumentando sempre più il piacere. Mi stimola continuando a farmi sentire le dita in continuo movimento, le sento perfettamente all'interno che quasi si toccano e di nuovo riesce a farmi scoppiare in un nuovo ed eccessivo orgasmo. Franco sentendomi di nuovo al massimo dell'eccitazione, sente che il mio respiro è sempre più affannato, i gemiti sono in continuo aumento, quindi ritorna dal seno alla bocca baciandomi di nuovo, ma questa volta non riesce a soffocare quell'urlo di piacere. Fremo, vibro, mi contorco come indemoniata, sto letteralmente impazzendo di piacere, quelle dita dentro la mia passera e il mio ano, sono un vero tormento di piacere, un dentro e fuori sempre più intenso, e la lingua che insiste sul clitoride.
Cavoli Vincenzo è una cosa spettacolare, ci sa fare veramente un maestro nel farmi godere. Ma a questo punto decido di passare io all'azione, ho esaurito anche questo orgasmo, lo faccio sedere, mi metto in ginocchio e di fronte a quello spettacolo di pene, inizio a massaggiarglielo, è duro e vibrante, è decisamente in attesa delle mie attenzioni, lo massaggio con dolcezza, poi mi avvicino con la bocca ed inizio con la lingua a passarglielo decisamente sul glande, mentre lo masturbo per la lunghezza; dopo averci giocato con insistenza con le mani e la lingua, decido di farlo affondare nella mia bocca, cavoli non ci sta tutto è enorme, ma riesco allo stesso modo a tenerlo con la mano e farlo inabissare nelle mie fauci vogliose.
Il mio deciso e costante su e giù lo sta facendo impazzire, sono troppo intenta a godermi quell'eccezionale totem.
Vincenzo è inebriato di piacere, mi fa rallentare, si ritrae per non venire, dice di fermarmi che è al limite, così mi fermo e passo a quello di Franco che nel frattempo si era limitato a masturbarsi guardandomi.
Anche lui è esageratamente al limite, troppa l'eccitazione, questa situazione non l'aveva prevista nessuno, sono seduti uno in fianco all'altro, mentre insisto con la mia stimolazione orale sul membro di Franco, continuo ad accarezzare quello di Vincenzo, che è sempre più trepidante, ha paura di godere troppo presto, ma io sento la voglia di farmi penetrare da lui, mi fermo un attimo, lascio che si fermi quel suo stimolo a godere, poi gli salgo sopra e con tanta decisione e tanto piacere, lo faccio entrare dentro di me, la mia passera attendeva solo di accoglierlo con piacere; tanto bagnata dei miei umori non fatica ad entrare, mi sento riempire all'inverosimile da quel membro.
Non inizio subito a cavalcarlo non voglio che venga subito, me lo voglio godere, faccio solo un leggero movimento avanti e indietro, cerco di farlo durare. Gli dico di resistere, di non godere prima che io abbia avuto un nuovo orgasmo grazie a quel suo duro e massiccio membro. Mi assicura che saprà resistere, così inizio a cavalcarlo, su e giù, mi sta piacendo troppo, il mio orgasmo è in procinto ad arrivare, mentre lo cavalco mi bacia il seno, poi finalmente riesce a baciarmi e mi infila la sua lingua alla ricerca della mia, che subito si va ad intrecciare con estremo trasporto.
Non c'è niente da fare, troppo piacevole questo incontro conoscitivo, ci stiamo conoscendo proprio in profondità, mi sento il suo membro quasi in gola, poi ecco, inizio ad ansimare e naturalmente a godere sempre più, un nuovo orgasmo, così inizio a cavalcarlo con maggior vigore, mi lascio trasportare dal piacere, sento il suo membro che sta vibrando, gli urlo: “resisti, resisti, sto godendo”, ma non per molto può resistere, quindi appena esaurito il mio orgasmo, mi solleva e mi passa con decisione su Franco, che subito mi penetra sdraiandomi sul sedile.
Mi aspettavo di vedere Vincenzo schizzare, invece riesce a fermarsi e inizia un leggera masturbazione, mentre osserva me e Franco che mi solleva le gambe per meglio farmi sentire il suo membro. Vincenzo si avvicina alla mia bocca con il suo membro, così riesco a leccarlo ancora con avidità, sento il sapore dei miei umori. Tutti siamo al punto di non ritorno, mentre lecco il membro di Vincenzo, con la sua leggera masturbazione, Franco è al culmine, quindi sfila il suo pene e anche lui si mette vicino alla mia bocca, così da poterli leccare e baciare entrambi, ma dopo essermeli di nuovo affondati nella bocca per pochi istanti, eccoli che esplodono entrambi, schizzandomi a più non posso sul seno, mi sento riempire di quel caldo sperma, lo sento che lentamente scivola sempre più giù, così che per concludere l'opera, prendo le loro mani e li prego di spalmarmi tutto il corpo come se fosse una crema. Sono talmente eccitati, che non si fanno certo pregare. Così che poi mi lascio andare sfinita sulle loro gambe.
Si è fatto tardi, il giorno dopo si deve andare a lavorare, Vincenzo deve partire e ha la sveglia presto, quindi ci rivestiamo e ci salutiamo. Vincenzo non la finisce con i complimenti e si augura di vederci al più presto, ha ancora molte cose da farmi vedere, nemmeno la cuccetta è riuscito a farmi provare, vabbè sarà per la prossima occasione.
Ecco come va a concludersi la mia fantasia su Vincenzo, Nei suoi messaggi mi ha stimolato tutto questo, ma naturalmente la fantasia non è realta, questo e come ho fantasticato e fantastico un probabile incontro.
Naturalmente essendo di fantasia, non so perfettamente come sono i camion di oggi, quindi mi piacerebbe proprio vedere come me lo mostrerebbe.
Certo che rileggendo questa mia fantasia, penso, quando mai sarà possibile? La fantasia e la realtà sono due cose ben diverse. Sono consapevole che se dovessimo incontrarci veramente, non credo che accada proprio allo stesso modo, ma fantasticare non fa male.
Potrebbe anche succedere che in un incontro, non nasce quell'affinità tale da poter realizzare certe fantasie, potrebbe essere che lui rimanga deluso da me o mio marito, di noi come coppia, tutto si sa può succedere.
Ma intanto è riuscito a farmi fantasticare e sono sicura di avere delle giuste sensazioni.

A riguardo questi nuovi racconti, essendo di fantasia, non so se riesco e far sentire le forti emozioni che provo in quelli reali, vediamo come andrà poi deciderò se continuare con il descrivere le fantasie con qualcun'altro dei miei contatti. Naturalmente non con tutti ho fantasticato, ma qualcuno è riuscito a farlo.
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