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Gay & Bisex

Bondage model - Parte 2


di foxtied
07.04.2018    |    4.724    |    3 9.7
"Un brivido mi pervade e arriva fino ai genitali, che iniziano a spingere… il pene si indurisce e le cordicelle che lo legano rendono l’eccitazione leggermente..."
Come da richiesta inizio a spogliarmi: tolgo la camicia e sbottono i pantaloni, poi mi siedo sul letto e slaccio le scarpe che poi tolgo… sfilo i pantaloni restando in boxer, poi sempre seduto sul letto tolgo i calzini mettendo a nudo i piedi che so piacergli in modo particolare e che quindi sono sempre ben velati di crema. Mi accomodo sul letto, molto spazioso, con testiera in ferro battuto, ai cui quattro angoli sono già fissate delle corde di canapa abbastanza lunghe… “Sdraiati sulla schiena, ma prima togli i boxer, ti voglio legare nudo…” Obbedisco e sfilo i boxer, poggiandoli su una sedia al lato del letto, insieme ai vestiti. Ho il pene abbastanza duro, la situazione mi eccita alquanto…
“Allarga bene braccia e gambe, voglio legarti a croce ben divaricato…” Obbedisco nuovamente, poi lui si avvicina al letto ma non prima di aver posizionato i due cavalletti con le videocamere e aver preparato la fotocamera sul comodino accanto al letto. Mi lega prima il polso sinistro, avvolgendolo con diversi giri di corda che poi sapientemente blocca al letto; passa dall’altro lato e fa la stessa cosa con il polso destro, avendo cura di allargami al massimo le braccia, visto che il letto è molto grande. Legati i polsi prende una palla di gomma, di quelle per la ginnastica delle mani, abbastanza grande ma morbida… comunque tale da riempirmi sicuramente la bocca: “Ti imbavaglio bene, voglio applicarti un vibrostimolatore al pene e ai testicoli, dopo averli ben legati e poi un plug anale… ok?” – “Va bene, ma non volevi mettermelo in bocca?” – “Certo che sì, ma abbiamo tutto il tempo… Anzi, avrei un’altra richiesta…” – “Dimmi…” rispondo... “Ci sono problemi se ti vengo dentro la bocca?” – “No, fallo pure… vuoi che ingoi?” – “Si, vorrei che ingoiassi…” – “Va bene, ingoierò… fai ciò che vuoi…” Questa breve conversazione ha l’effetto di eccitarmi ancora di più, e infatti il pene mi è diventato duro e dritto.
Viene verso di me con la palla e il nastro adesivo: “Apri bene la bocca, te la riempirà completamente ma è sopportabile a lungo, essendo morbida…” – “Ok” rispondo e poi apro la bocca… Mi infila la palla dentro, spingendola bene a fondo e, in effetti, mi riempie completamente il palato e mi blocca la lingua con le mascelle ben aperte: articolare suoni è impossibile. Mi fascia strettamente la bocca con il nastro adesivo e quei pochi suoni che erano emettibili diventano impercettibili.
Passa a legarmi i piedi, avvolgendo con la corda prima la caviglia destra e poi quella sinistra, tirando le gambe verso l’esterno e divaricandole il più possibile: ora i genitali e il culo sono completamente esposti. Per immobilizzarmi ancora più strettamente utilizza un’altra corda che passa tra quelle che già mi bloccano le caviglie, stavolta verso l’interno e, serrandola, le caviglie risultano completamente bloccate al letto.
Si ferma a guardarmi, prendendosi in mano il pene che è diventato un macigno da quanto ce lo ha duro e dritto… si masturba per un po’, poi inizia a scattare foto, mentre le due videocamere stanno riprendendo tutto dall’inizio. Viene verso il letto con una corda fina, mi avvolge i testicoli per poi risalire alla base del pene che strizza con un cappio… infine avvolge la base del glande, aprendo il prepuzio… Scatta molte foto ai particolari… poi prende un plug anale vibrante e lentamente me lo infila nel retto, a fondo… e lo accende. Un brivido mi pervade e arriva fino ai genitali, che iniziano a spingere… il pene si indurisce e le cordicelle che lo legano rendono l’eccitazione leggermente dolorosa.
Mi accarezza i piedi, mettendosi davanti al letto… gli è sempre piaciuto farlo, ma questa volta lo fa masturbandosi e vedendo quanto lo ha duro inizio a pensare che verrà presto. Si sposta verso la parte superiore del letto e inizia a sollecitarmi i capezzoli con le dita: non appena diventano turgidi e sensibili mi applica un morsetto ciascuno, stringendoli quanto basta, poi con un’altra cordicella collega gli anelli dei morsetti alla cordicella che mi stringe il glande, mantenendo il pene eretto e collegato ai capezzoli e si ferma a guardare l’opera, con il pene in mano.
Non pago, mi applica un vibrostimolatore ad anello alla sacca scrotale e al pene già fasciati dalla corda, accendendolo alla massima intensità: mi eccito in maniera esagerata e stavolta inizio a pensare che sarò io a venire presto in queste condizioni di immobilizzazione e sevizie.
Continua a fare foto e a masturbarsi, finché poggia la fotocamera ai piedi del letto e inizia a muovermi il plug anale avanti e indietro, in pratica scopandomi… la cosa lo eccita molto e attiva l’autoscatto della fotocamera per riprendere tutti i particolari mentre mi lavora il pene che, seppur costretto dalla legatura, reagisce vistosamente alla sollecitazione manuale… Dopo qualche minuto di queste sevizie va a prendere un plug più grande e più lungo che, dopo avermelo fatto vedere, sostituisce all’altro, riprendendo poi a scoparmi. Questo mi causa un po’ di dolore e i mugolii dietro al bavaglio che mi riempie e stringe la bocca si fanno più intensi.
Mi lascia il plug inserito nel culo e si dedica a leccarmi e succhiarmi i piedi, prima il destro e poi il sinistro, leccando tra le dita e sotto le piante, mordendomi più volte… poi vi strofina la punta del pene, la infila tra le dita… si sta lasciando andare a tutte le fantasie che evidentemente aveva sempre covato e represso, ma che stavolta trovano libero sfogo. Il tempo passa, abbiamo entrambi il pene durissimo e carico e forse sarebbe ora di lasciarsi andare ad un orgasmo, ma lui sembra non volerne sapere.
Mi stringe i morsetti ai capezzoli, tendendo di più la cordicella che li collega al pene, poi con mia sorpresa prende una bacchetta flessibile… mi frusta le piante dei piedi e ogni vergata, seppur abbastanza soft, mi causa una contrazione che ha l’effetto di sollecitare pene e testicoli, facendo tendere la corda… continua a frustarmi risalendo dalle piante dei piedi all’interno cosce e questo aumenta ancora la tensione della corda ai capezzoli che si tendono sempre di più nel contraccolpo.
Arriva una vergata leggera sul pene, alla base… poi un’altra e un’altra ancora… i mugolii si fanno sempre più forti… e allora mi frusta direttamente i capezzoli, ritmicamente… il dolore mi fa inarcare causando il tiraggio delle corde, trasmettendo così una costrizione maggiore al glande e ai genitali… Mi sta torturando come non pensavo che avrebbe mai fatto, ma la sensazione di dolore e piacere, mixata con l’immobilizzazione completa e l’impossibilità di parlare, mi eccita ancora di più.
Ormai non ha più freni inibitori e infatti sale su un lato del letto e mi poggia il pene sulla bocca fasciata dal nastro adesivo… “Voglio infilartelo in gola, sai? Mi stai eccitando come un porco…” Me lo strofina sul viso, sugli occhi, su naso… è umido di umori… “Ora ti slego dal letto e ti incapretto stretto, poi te lo spingo in gola” Scende dal letto e mi libera sistematicamente dalle legature e dalle costrizioni ai genitali, mi toglie il plug dal culo, poi mi libera prima i piedi e le gambe e poi i polsi… Rimuove il bavaglio, liberandomi la bocca e, mentre mi fa voltare sulla pancia per incaprettarmi, vedo che ha il pene esageratamente eccitato e duro… non durerà molto una volta che me lo metterà dentro la bocca.
Con il respiro pesante e accelerato mi lega i polsi molto stretti dietro la schiena, poi mi avvolge le braccia sopra i gomiti e mi fascia il petto immobilizzandomi. “Ti lego stretto, ok?” – “Va bene…” rispondo, mentre mi sento infilare nuovamente il plug nel culo, a fondo… mi volta su un lato e mi lega nuovamente genitali e pene, separando la sacca scrotale dalla base dell’asta, che poi avvolge in una legatura costrittiva e dolorosa, essendo duro ed eccitato: stringe sul glande e me lo strizza molto, poi mi volta di nuovo sulla pancia e ala costrizione diventa pesante, in quanto le parti basse così legate affondano nel letto. Mi prende i piedi e li lega incrociati, strettissimi, per poi tirarli verso i polsi e inarcarmi la schiena… stringe sempre di più e, una volta soddisfatto, mi avvolge anche il collo per tenermi la testa ben rialzata. Il senso di soffocamento mi spinge indietro per allentare la morsa, costringendomi a tenere la testa alta, cosa che a lui serve per penetrarmi agevolmente la bocca.
Ormai è completamente infoiato, mi apre la bocca con le dita e mi applica un ring-gag molto largo che mi fa spalancare completamente le mascelle: lo serra a fondo e solo a questo punto, pago di come mi ha legato, si prende un attimo di contemplazione: “Ora te lo metto in bocca e ti scopo fino ad allagarti… ingoia, tutto…” Anche solo dire queste parole gli fa rizzare il pene… mi sistema meglio sul bordo del letto e inizia a pregustare quello che probabilmente voleva fare da tempo. Sono completamente immobilizzato, incaprettato e con un bavaglio che mi obbliga la bocca aperta e penetrabile… Mi volta su un fianco per avere modo di toccarmi tra le gambe mentre fa quello che vuole con la mia bocca e devo dire che apprezzo questa cosa. Me lo prende in mano, avvolto dalle corde, e mi sollecita il prepuzio scoperto con un dito… un brivido di dolore e piacere mi attraversa e mi fa chiudere gli occhi… e proprio in quell’istante sento il suo pene entrami in bocca dal bavaglio… è molto largo ma il pene ci passa a malapena… lo spinge dentro, supera il palato e arriva in fondo, alla gola… la mia lingua resta sotto, cerco di limitare la penetrazione ma lui continua a spingere fino a quando sente i miei conati per quanto è arrivato dentro… inizia a scoparmi, con forza, mentre mi masturba il pene legato… “Dio che sensazione… voglio riempirti la bocca di sperma e poi sentire che lo ingoi…” Riesco a malapena a respirare, tra le corde che mi incaprettano e mi stringono anche il collo e il suo pene dentro la gola, credo che sia una delle posizioni e sevizie più costrittive che abbia subito in tutti questi anni… sento il pene diventargli sempre più turgido, lo vedo ansimare di piacere mentre mi scopa la bocca avanti e indietro e ogni volta il suo glande mi sbatte in gola…
Diversi interminabili minuti di questo trattamento, poi lo vedo inarcarsi sulla schiena mentre mi spinge un dito sulla punta del mio pene… mi esplode dentro la gola dei fiotti di sperma incontenibili, mi allaga letteralmente la bocca e se non ingoiassi soffocherei per quanto ne viene… “Ingoia… ingoia tutto…” continua a dirmi… ma a questo punto anche io inizio a fiottare sperma sulla sua mano, in una sensazione indescrivibile di piacere e dolore… con il mio pene così legato i fiotti sono molto lenti e amplificano il piacere, ma anche il dolore… ho un orgasmo di durata indescrivibile mentre continua ad avere il suo dentro la bocca…
Appagato, lentamente il pene si riduce di dimensioni e lui me lo toglie dalla bocca, fermandosi a guardare lo sperma che ho ancora sul palato attraverso il bavaglio ad anello… mi strofina il pene umido di sperma sulle labbra, poi mi infila in bocca le dita della sua mano bagnate dal mio… “Indescrivibile… ma penso sia piaciuto anche a te a giudicare da come mi hai coperto la mano… “ Posso solo annuire leggermente, il cappio intorno al collo e tutto il tempo durante il quale mi ha scopato, si stanno facendo sentire. Mi slega completamente e mi toglie il bavaglio… “È stato incredibile, sono distrutto… ma volevo farlo da tanto tempo… e ho ripreso tutto…” – “Hai perso tutti i freni inibitori…” gli dico… “Ho esagerato?” – “No… va bene così… solo non credevo che avessi questa voglia perversa” – “Dobbiamo rifarlo… che ne dici?” – “Perché no…” rispondo.
Sono le 2.30, ho perso completamente il senso del tempo. Faccio una doccia, mi rivesto. Abbiamo entrambi bisogno di riposo… ci salutiamo e mi avvio verso la macchina per tornare a casa. Ora al prossimo sms saprò cosa mi aspetta.
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