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Il ragazzo della finestra


di aramis2
07.05.2019    |    19.836    |    11 9.1
"Cominciò a togliersi gli slip ma lo fermai dicendo: "Amico non toglierle, mi fanno impazzire!” Scivolai più su nel letto mentre lui si tirava nuovamente..."
Abito in un condominio che guarda il mare. Le torri gemelle sono connesse da un atrio comune e non più di 30 metri le separano.
Una sera di circa un anno fa mi stava preparando per andare a letto quando con la coda dell’occhio vidi un giovane nel condominio di faccia al mio. Sembrava che si stesse preparando per fare una doccia. Rapidamente spensi le luci per poterlo osservare meglio mentre si svestiva. Non avevo idea di quanti anni avesse ma mi sembrava che ne avesse meno di venti. Aveva un corpo snello e bellissimi capelli biondi. Le torri sono state costruite in modo che non si possa vedere negli appartamenti dell’altra torre. Come potevo essere così fortunato da riuscire a vedere in quella finestra?
Lo vidi lasciar cadere sul pavimento i jeans, la scena provocò vibrazioni in tutto il mio corpo ed un calore alle mie estremità inferiori.Girò lentamente per la stanza per alcuni minuti toccandosi di tanto in tanto l’inguine. Poi si tolse la t-shirt blu mettendo in mostra il torace senza peli e liscio. Le mie pulsazioni stavano aumentando.
Ora indossava solo un paio di slip a vita bassa ed io potevano vedere completamente la protuberanza. Il pensiero di quello che poteva esserci là sotto lo fece crescere anche a me: mi avvicinai di più alla finestra e presi un binocolo dal comodino.
Muovendosi come se stesse facendo uno striptease, abbassò lentamente il nastro della vita. Io infilai una mano nella patta dei pantaloni del pigiama, con una mano stringevo il binocolo ed usavo l'altra per menarmi il cazzo ormai completamente eretto. Mentre lui continuava ad abbassarsi le mutande, quando il suo pube dorato apparve, vidi che era un biondo naturale.
Con un gesto quasi coreografico gettò le mutande sul pavimento. Si girò di circa 45 gradi e fui in grado di vedere l’addome sodo ed il cazzo rigido; non sembrava molto grosso ma ciononostante era piacevole. Non sembrava timido ed io benedicevo la fortuna di assistere a quello spettacolo. Mentre lui si carezzava il pene, io all’unisono facevo lo stesso. Ero così eccitato che stavo trovando difficoltà a resistere e non sparare il mio carico. Non dovetti aspettare a lungo e vidi la crema bianca fuoriuscire dal suo uccello. Mentre lui esplodeva io pompavo il mio fluido seminale sul tappeto sotto dei miei piedi.
Dopo di allora attendevo la sera in attesa spasmodica che lui facesse di più. Ed infatti ebbi molte opportunità, Non furono solo normali mutande ma molte volte indossava delle mutande sexy, come tanga e cose del genere.
Di quando in quando lasciavo deliberatamente accesa la luce mentre mi svestivo per andare a letto, divenne ovvio che ci stavamo intrattenendo a vicenda. Le nostre esibizioni si trasformarono in muta ammirazione.
Volevo vedere fino a dove si sarebbero protratte le cose ma ero preoccupato per la differenza d’età. Io ero abbastanza vecchio per essere suo padre. Tuttavia lo spettacolo serale divenne la normalità col passare del tempo. Così le sessioni masturbatorie divennero frequenti, tanto che il mio tappeto dovette essere lavato.
Ogni tanto vedevo il giovane nell'atrio e passandoci vicino ci sorridevamo. La maggior parte delle volte lui era con sua madre e dovevo evitare di mostrare il mio interesse.
Un pomeriggio mi spaventai quando sentii: "Salve signor Vanni.”
Doveva aver fatto qualche indagine altrimenti non potevo capire come conoscesse il mio nome.
"Oh ragazzo, buon giorno anche a te.” Risposi e continuai: “Come fai a conoscere il mio nome?”
“Ho chiesto in giro ed il portiere me l’ha detto.”
“Ora tu sai il mio nome, ed il tuo qual’è?”
“Mi chiamo Tommaso Santi, ma può chiamarmi Tom” disse.
"Tom hai un minuto? Ti posso offrire una bibita al bar della piscina e possiamo chiacchierare un po'. "
“Benissimo,non ho niente da fare."
Andammo nella zona della piscina ed ordinai un tè freddo per Tom ed una birra per me. Anche se non ci eravamo mai incontrati prima non eravamo estranei, arrivammo subito al punto e discutemmo delle nostre attività di voyeuristiche.
"Allora Tom non sei mai stato prima con un uomo più vecchio?" “Sì, ma se glielo dico mi promette di non dirlo a nessuno?”
"Ehi amico, le miei labbra sono sigillate, non so a chi potrei dirlo ad ogni modo.”
“Ben, vede, prima che la mamma divorziasse, io ed il mio patrigno ci divertivamo insiueme. Lui mi sorprese a succhiarmi con un amico. Alcuni giorni più tardi mi chiese se sapevo come farlo veramente bene. Dopo quel discorso accadde qualche cosa e noi lo facevamo un paio di volte alla settimana fino a che un anno fa mia madre divorziò.
"Wow! Una cosa interessante, quindi da allora niente?”
“No, c’è un ragazzo della mia età al terzo piano ed ogni tanto lo facciamo l’un l’altro.”
“Ragazzo, potresti presentarmi a lui?”
Con un grazioso sorriso rispose, "Ehi il bellimbusto, non si sa mai. Scommetto che noi tre potremmo divertirci parecchio.”
Curioso chiesi: "Sei attivo o passivo?”
"Scommetto che tu pensi attivo, ma io preferisco il sesso orale.”
Eccitato dissi: “Preferisci stare sopra in un 69.”
Il nostro dialogo mi aveva realmente eccitato, seduto al tavolo del bar della piscina non resistetti e delicatamente appoggiai una mano sulla sua gamba. Con mia sorpresa Tom fece lo stesso, appoggiò una mano sulla mia gamba e la strinse delicatamente. Il mio pene si stava contraendo e potevo vedere la secrezione della mia pre eiaculazione. Quel bel ragazzo mi eccitava ma mi balenava nella testa che doveva avere 15 o forse 16 anni.
Dovette leggermi nella mente perché sorridendo disse: “Non ti preoccupare, ho l’età legale, ho compiuto 18 anni alcune settimana fa.”
Anch’io gli sorrisi e domandai: “Ti piacerebbe salire a vedere il mio appartamento?”
“Perchè no?”
Raramente lascio una birra a metà ma in quel momento una piccola birra era l’ultimo dei miei pensieri, senza por tempo in mezzo andammo all’ascensore, la mia mano tremava mentre pigiavo il pulsante del sesto piano, il mio cuore correva.
Uscito al sesto piano girai a destra e percorsi il corridoio. Ebbi difficoltà ad infilare la chiave nella serratura, ero così eccitato, mi sentivo come un adolescente
"Oh bel tipo, è figo quello!" Esclamò. "Cosa intendi con quello? " Chiesi. "Il tuo appartamento è il numero 69!”
Entrammo e gli feci fare un giro dell’appartamento, supponevo che fosse uguale al suo ma lui trovò alcune differenze.Una volta in camera da letto chiese di andare in bagno.
"E’ proprio lì.”
Quando tornò ero seduto sul bordo del letto ed audacemente gli chiesi: “Allora Tom, ti piacerebbe una piccola azione?”
Senza dire una parola si tolse le scarpe da tennis, si sfilò la t-shirt, aprì la cerniera degli shorts e li lasciò cadere sul pavimento. O Dio, che cosa magnifica! C’era qualche cosa di perfetto nel suo corpo abbronzato, nei bei capelli, nei magnifici occhi blu, con indosso nient’altro che un paio di slip rosa cangiante con lacci alla vita. Come avevo già detto non ero mai stato con uomini in mutande, ma questa presentazione cambiò il corso dei miei pensieri. La cosa era così sexy, vedere il suo cazzo sotto la stoffa velata. Sentivo il mio uccello spingere contro la zip degli shorts.
Poi si avvicinò al lato del letto dove ero seduto e si fermò a pohci centimetri dal mio viso. Misi le mani sulle sue natiche e lo avvicinai a me. Il suo uccello gonfiava la stoffa. Lentamente abbassai i suoi piccoli slip rosa osservando per la prima volta i suoi peli pubici d’oro. Poi abbassai ulteriormente le mutande e il suo bel pene circonciso balzò fuori come se fosse stato spinto. Era così invitante che immediatamente me lo misi in bocca. Oh, era paradisiaco e quell’angelo stava godendo delle mie attenzioni!
“Oh mio Dio, che bello! Si lamentò e poi continuò: "Per favore lasciami prendere il tuo cazzo, lo voglio maledettamente!”
Lo tolsi momentaneamente e sdraiai il mio corpo sul letto. Mentre tentavo di slacciare la fibbia Tom stava gia aprendo la zip. Da quel punto lui prese il controllo togliendomi scarpe, shorts e mutande.
"Oh uomo, il tuo cazzo è magnifico, devo averlo. " Esclamò.
Cominciò a togliersi gli slip ma lo fermai dicendo: "Amico non toglierle, mi fanno impazzire!”
Scivolai più su nel letto mentre lui si tirava nuovamente su le mutandine. Quindi gettò una gamba sopra di me e si mise nella posizione del 69. Delicamente gli accarezzai i testicoli ed il pene per qualche momento mentre li osservavo nelle mutande.
Sentii le sue calde labbra e la lingua abbracciare il mio cazzo in attesa. Era passato molto tempo da quando avevo avuto un'opportunità come questa ed era come il vecchio adagio: le cose buone vengono, basta aspettare.
Presi l’elastico della gamba delle sue belle mutandine rosa e lentamente gli tirai fuori il cazzo e le balle che erano state rasate ed erano perfettamente lisce. Presi in bocca il suo uccello e glielo succhiai allo stesso ritmo che lui teneva su di me.
Era sensazionale! Avrei voluto che durasse per sempre. Sentii che stava diventando sempre più eccitato e tolsi il suo pene dalla mia bocca per fare in modo che la sensazione durasse più a lungo. Guardai il suo cazzo e le palle in eccitazione assoluta. Lo pompai delicatamente e lentamente; la vivida sensazione e la vista del suo giovane cazzo era più di quanto avessi potuto sognare, per quanto fosse difficile tentai di ritardare il mio orgasmo ma il piacere mi sopraffece Lo sperma scoppiò dal mio uccello pulsante mentre lui succhiava. Il mio caldo latte provocò un’eccitazione incomprimibile e sentii la sua asta pulsare. Il getto di crema sgorgò dal suo cazzo in quel momento. Sentire la sua eiaculazione era un’estasi oltre qualsiasi descrizione e continuammo finché il bagliore post orgasmico non finì. Il nostro gratificante incontro non fu l’ultimo.

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