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Gay & Bisex

Cerco attivi (2)


di crigio
10.08.2015    |    4.069    |    4 9.6
"Quindi, si rituffa sulla minchia e la divora letteralmente..."
“Ragazzi, è tutto vostro!”, ansima Ahmed scendendo dal letto.
“Sì, ancora… ancora…”, mugola Roberto, rotolandosi di qua e di là. Allora, si alza Paolo, che mi sembra il più adatto a dare un minimo di tregua al porcone, dopo la cavalcata col turco. Il mio amico si spoglia lentamente e poi si sdraia sul letto avvinghiandosi a Roberto. Lo abbraccia e lo accarezza con passione. Gli infila una mano tra le cosce e gli solletica il buchino dolorante. Il troione geme, ma stavolta di vero piacere: la sua pelle si accappona e si gira verso il secondo stallone per guardarlo meglio.
“Mi piace così. Sei bravo!”, si complimenta, mentre la mano di Paolo continua a trastullarsi nel suo solco. Allora Roberto prende un’iniziativa: si mette sopra lo stallone, ma al contrario, in posizione di sessantanove. Gli sbatte il suo culone in faccia, mentre lui si china sul ventre del mio amico e inghiotte la sua nerchia. La lingua di Paolo si allunga sulla rosellina e si concentra sull’attaccatura bassa, quella che fa impazzire anche me.
“Oh, mio Dio!”, esclama il puttanone non appena la punta della lingua gli solletica l’anellino. Poi, è la volta delle labbra: si incollano allo stesso punto del buco e cominciano ad aspirare, come se stessero succhiando un clitoride. “Che bocca che hai! E che lingua!”, sbotta ancora Roberto, che subito riprende a pompare la nerchia dello stallone. Le sue guance si incavano così profondamente che sembra quasi che voglia staccare l’asta dall’inguine, tanto è potente la suzione. È chiaro che le lappate di Paolo stanno amplificando il suo desiderio, che si traduce in un pompino fatto proprio ad arte.
D’improvviso, dal divano si alza Tony. Nessuno protesta, quindi dovevano già essere d’accordo così. Roberto, però, non se ne accorge, perché è rivolto dall’altra parte. Il mio amico si avvicina al letto e si china sul culo del puttanone, proprio sopra la faccia di Paolo. Estrae la lingua e la unisce a quella del suo compare, iniziando a titillare anche lui l’anellino di Roberto. Non appena questo sente un’altra lingua sul suo buco, sobbalza e, sputando il cazzo di Paolo, si gira indietro.
“Oh, sì! Due… mmmmmm… mi fate morire così… mmmmmmmm…!”, geme, e poi si rituffa sulla mazza dello stallone, mentre la sua rosellina si spampana.
Mentre lecca, Tony comincia a spogliarsi fino a denudarsi completamente. Quindi, sale sul letto, posizionando le gambe ai lati della testa di Paolo, il quale alterna una lappata alla rosellina di Roberto ad una allo scroto del suo amico. L’asta del secondo stallone si impenna in men che non si dica e si appoggia al solco di Roberto. Tony ci sputa sopra e la lubrifica ben bene; la punta al buco e spinge, precipitando senza ostacoli nello sfintere di Roberto.
“MMMMMMMMM!!!”, mugola il troione, che adesso viene contemporaneamente penetrato da una verga di tutto rispetto e solleticato dalla lingua insistente di Paolo. La stimolazione è doppia e, in teoria, dovrebbe provocargli (almeno con me funziona) un orgasmo anale con i fiocchi. Ma chissà se questo stronzone ne ha mai provato uno o, addirittura, se sa che cosa sia!
“OH! Che porci che siete! Così mi fate godere!”, mormora, sputando per un momento il cazzo di Paolo, ma continuando a masturbarlo con la mano. Quindi, si rituffa sulla minchia e la divora letteralmente. Il suo bacino si muove a piccoli cerchi per favorire la scopata e forse anche per godere di più. Va incontro al ventre di Tony con movimento lento ma deciso e a volte si abbassa un po’ per sentire meglio la lingua di Paolo.
All’improvviso, un brivido percorre tutto il suo corpo nerboruto e solleva il capo inspirando profondamente e digrignando i denti. La sua pelle si accappona e trema. “Porca puttana!”, impreca. “Cazzo se mi fate godere!... MMMMMMMMMMMM!!!”, aggiunge, riprendendo subito a spompinare Paolo, mentre con la mano gli massaggia i coglioni. Poi, d’un tratto, arriva un secondo brivido, più violento del precedente: sputa la minchia dello stallone e si solleva sulle braccia inarcando la schiena. Spalanca la bocca, tutta insozzata di saliva, e sgrana gli occhi. “Oh, merda! Che mi sta succedendo… ooooooo… ooooooooohhhhhhhhh!!!”, sbraita, intanto che Tony insiste nell’andirivieni e Paolo nella pesante lappata. Il troione gira il capo indietro, quasi per chiedere una risposta ai miei amici, ma nessuno dei due gli dà una risposta, lasciandolo invece cuocere nel suo brodo.
“Oh, che roba, ragazziiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!”, strilla, poi, forse quando l’orgasmo anale comincia a scatenarsi in tutta la sua potenza. E infatti, dal divano lo vediamo venire un po’ indietro, mentre le sue chiappone si dilatano leggermente, tanto che sembra che il cazzo di Tony gli scivoli dentro con maggiore facilità. “Sì, continuate così!”, rantola, e si porta una mano al bassoventre, il punto in cui si concentra il massimo calore al momento dell’estremo piacere. Si massaggia un po’ la pancia, non riuscendo a capire il perché di quella reazione del suo corpo, ma, a quanto pare, non riesce a smorzare quello che è un effetto ormai inevitabile della doppia stimolazione dei due stalloni. Quindi, la sua mano stringe il ventre e il suo busto si accascia sopra Paolo. La sua faccia sbatte violentemente contro il letto, proprio tra le cosce dello stallone sdraiato, e il puttanone comincia ad ansimare. Il suo corpo viene scosso da un primo spasmo che gli fa spingere per aria il culo.
“Che stronzo! Che stronzo! Bastaaaaaaaaaaa!!!”, urla, mentre con una mano infilata sotto di sé cerca di fare smettere Paolo di leccargli la rosellina. Il mio amico, naturalmente, non ne ha la minima intenzione e, anzi aumenta l’intensità delle leccate e la loro velocità. “No! Noooooo! NOOOOOOOOOOOOOOO!!!”, sbraita ancora Roberto e un altro spasmo lo fa sobbalzare sul letto. Il terzo arriva subito dopo ed è una vera a propria convulsione, che lo mantiene rigido per qualche secondo e lo fa andare anche in apnea. Quando si riprende, sputa muco dal naso e bava dalla bocca e il suo viso è paonazzo.
“Che mi avete fatto, cazzo? Che… mi… a… ve… te… fa… tto…?”, chiede singhiozzando, a causa degli spasmi che continuano a susseguirsi.
Tony si china su di lui e gli dice: “Tranquillo! Ti abbiamo fatto solo del bene! Adesso godrai ancora di più e ancora meglio di prima, vedrai! E avrai ancora più voglia!”. Lo stallone si rialza ed estrae l’asta dallo sfintere del puttanone, mentre il suo compare sguscia da sotto. Roberto rimane a pecorina, ancora tremante e spaesato. Poi, Tony gli gira davanti e gli s’infila sotto, mentre Paolo si posiziona alle sue terga. Il primo stallone gli mette una mano sul culo e lo invita così ad impalarsi sulla sua nerchia. Roberto, ormai come in trance, esegue senza protestare e, non appena il cazzo comincia ad entrargli dentro, riprende a tremare tutto. Quindi, Tony lo attira a sé facendolo piegare in avanti; Paolo inserisce il suo arnese ben rintostato dalla pompa di prima nel solco del nostro ospite e spinge. Anche la seconda verga trapassa il buco e subito Roberto inarca la schiena e reclina il capo spalancando la bocca e sgranando gli occhi, mentre un suono gracchiante gli esce dalla gola.
“MMMMMMMM!!! Sì… due cazzi… Ho due cazzi su per il culo… mmmmmmmmm!!!”, mugola il torello. “Dai, scopatemi! Fatemeli sentire bene!”, implora, e i miei due amici non se lo fanno certo ripetere. Tony appoggia i palmi delle mani sul letto e, spingendo sugli stessi, inizia a percuotere le chiappe del troione dal basso verso l’alto; Paolo, dal canto suo, afferra Roberto per il collo e inizia a fotterlo da dietro con una certa veemenza. “Sì… così… così! Li sento così bene!”, commenta il puttanone mentre riceve colpi su colpi nelle viscere.
La scena è talmente eccitante che anche la minchia di Ahmed, adesso seduto sul bracciolo del divano, comincia a rialzare la testa. Enrico e Faruk, invece, si accarezzano il pacco, serafici, aspettando pazientemente il proprio turno. Luca, poi, è accoccolato accanto al suo amante turco e ammira quanto sta accadendo, forse invidiando Roberto. Come me, d’altronde!
“Sì, ancora, ancora! Non venitemi nel culo, però! Voglio bere! Ho tanta sete!”, chiede il troione.
Ma Paolo, avvicinandosi al suo orecchio, gli fa: “Ti conviene farti riempire di sborra la passerona: ti servirà per dopo!”, e un’altra espressione di preoccupazione si dipinge sul volto di Roberto. Anche stavolta starà pensando a che cosa mai può succedere di peggio (o di meglio), dopo quello che ha appena provato e che sta provando ancora.
“O… ok…”, risponde remissivo e lascia che i due stalloni continuino a lavorargli lo sfintere con le loro mazze finché non arriveranno a svuotarsi lì dentro i loro coglioni. Tony, mentre prosegue nello stantuffo ascendente, si aggrappa ai pettorali gonfi del torello e glieli impasta ben bene, soffermandosi spesso sui capezzoli e torturandoglieli tra pollice e indice. Paolo, invece, gli infila una mano tra le cosce e gli stuzzica l’anellino già sovrastimolato dalla dilatazione e dallo strofinio inarrestabile delle due verghe.
L’effetto è un secondo e più dirompente orgasmo anale, con l’aggiunta di strizzata di cazzi. Infatti, se prima lo sfintere inesperto di Roberto si è limitato a spingere in fuori quando arrivavano gli spasmi, stavolta ha imparato anche a contrarsi, cosicché le due minchie vengono trattenute in una morsa fatale che le porta inevitabilmente a schizzare. Il momento clou è testimoniato dalle smorfie sui volti dei due stalloni, i quali cominciano a muoversi in modo scomposto e ad accartocciarsi su se stessi, mentre le loro chiappe si tendono nell’atto di eiaculare, una, due , tre, cinque e sei volte. Roberto, dal canto suo, si accascia appoggiato sulle mani e, con la testa in giù, sbava, senza ormai alcun controllo, sulla faccia di Tony.
Scaricatisi i lombi, i miei amici scivolano fuori dal retto del troione e si allontanano, tornando verso il divano, lasciando Roberto a contorcersi sul letto, con una mano a solleticarsi un capezzolo e l’altra tra le cosce a massaggiarsi il buco martoriato.
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