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Lui & Lei

Disfunzione erettile - cap. 2 il bisogno impellente


di rhapiu
22.12.2023    |    6.214    |    1 9.9
"“Presto, rimani qui e chiudi la porta a chiave!” disse sottovoce Dario alla suocera..."
All’inizio dell’estate 2023, I rapporti fra Maurizio e Greta erano sempre più tesi. Non facevano più l’amore da circa otto mesi, poco prima che lui cominciasse ad accusare il sintomo della disfunzione erettile. Lui si ostinava a dirle di rifarsi la vita con un altro uomo, ma senza che lo venisse a sapere, quando a lei non importava altro che la smettesse di dire simili sciocchezze e che avrebbero potuto vivere benissimo senza il sesso. Con due figli ormai grandi, essere già nonni e volersi bene era più che sufficiente. Si erano divertiti molto da giovani, adesso le priorità potevano e sarebbero cambiate se solo lo avessero voluto entrambi, l’importante era restare insieme e in salute. Dato che Maurizio doveva andare fuori dall’Italia almeno 3 settimane causa lavoro, la figlia Arianna e il genero Dario persuasero Greta a venire a vivere da loro, per non restare sola in quel periodo. L’altro figlio Aurelio era molto spesso fuori casa. D’altro canto l’asilo avrebbe chiuso a breve e sarebbe stato ottimo perché la nonna stesse con la loro bambina durante la giornata, mentre i genitori si recavano al lavoro.
Greta non era molto convinta, non voleva certo mettersi in mezzo come la classica suocera, e fu molto dura convincerla. Però una volta che poteva distrarsi con la nipote, non ci pensò più. Durante la quarta notte di permanenza nella loro casa, quando verso le 3 dovette recarsi al bagno. Aveva un bisogno impellente di orinare, dimenticando che la sera precedente, prima di coricarsi, Dario aveva preparato una tisana speciale. Lei la bevve tutta, anche se era un po’ amara, non voleva farlo rimanere male.
Greta camminò al buio lungo il corridoio, non conosceva la casa come la propria, ma la stanza dove dormiva era vicina al bagno e una piccola finestra illuminava abbastanza per non rendere necessaria la luce della lampada, temendo di svegliare gli altri. La porta del bagno era chiusa, distrattamente non badò che potesse esserci qualcuno a quell’ora e poi lo stimolo era davvero pressante. Aprì bruscamente e beccò suo genero Dario seduto su di uno sgabello davanti al water, con un tablet appoggiato sulla vaschetta del WC e le cuffie wireless alle orecchie, intento a masturbarsi mentre guardava un porno. Greta lanciò un urlo di sorpresa, il ragazzo si voltò di scatto verso di lei e rimase col membro eretto in mano. La signora girò istintivamente il volto verso la sua destra, ma ormai l’istantanea del genero che si trastullava il gingillo non se la poteva cancellare dalla testa. Un attimo dopo, si udirono dei passi, era sicuramente Arianna che si era svegliata a causa dell’urlo della madre.
“Presto, rimani qui e chiudi la porta a chiave!” disse sottovoce Dario alla suocera.
Lei meccanicamente lo fece, senza capirne del tutto il senso in quel momento. Il bisogno di svuotare la vescica era incombente. E poi la mente era ancora offuscata dal sonno, e vedere il marito di sua figlia masturbarsi era già abbastanza scioccante.
“Che succede? Mamma, sei tu?” chiese Arianna che si trovava davanti la porta del bagno chiusa.
“Sì tesoro, mi spiace averti svegliata. Ho visto un insetto grosso e mi sono spaventata” rispose la madre.
“Sei riuscita ad ammazzarlo?”
“Si, non preoccuparti, me la sono cavata.”
“OK… buonanotte mà!”
“Buonanotte tesoro, scusami ancora.”
Si udirono chiaramente i passi di Arianna tornare verso la camera da letto. Nel frattempo Dario si era rimesso i boxer. Non aveva nient’altro da indossare, nessun pigiama, d’altro canto faceva molto caldo. Si poteva vedere ancora chiaramente una vistosa erezione. Quella tanto agognata dal suo Maurizio nell’ultimo periodo.
“Mi spiace caro, è colpa mia che dovevo bussare. Ma devo far pipì al più presto, sto per farmela addosso” bisbigliò Greta.
“Oddio, che imbarazzo! Mi spiace davvero, adesso penserai male di me” disse Dario mettendosi una mano sugli occhi per la vergogna.
“Sono cose che possono capitare anche alle coppie sposate, credo. Ma io sono tua suocera e non voglio fare di certo l’impicciona, anche se non capisco perché mi hai detto di chiudere la porta con me dentro… oh, ho la mente annebbiata dal sonno e…” ci era arrivata Greta, ma venne interrotta.
“L’erezione non potevo farmela scendere a questo punto. Ce l’ho ancora, nonostante l’imbarazzo. Se la porta fosse rimasta aperta, non avresti fatto in tempo a tornare in camera e Arianna ci avrebbe trovati così, e cosa avrebbe pensato?” finì di supporre Dario.
“Giusto, adesso per favore puoi uscire? Devo usare il bagno subito” chiese con urgenza Greta.
“Io uscirei anche, ma sicuramente Arianna sarà ancora sveglia, sentirà la porta aprirsi e chiudersi e poi nuovamente quando uscirai tu Greta… meglio se mi volto qui contro la porta e giuro che non ti guardo. Quando avrai fatto, usciamo insieme” stabilì il giovane ragazzo.
Ormai rischiava davvero di farsela addosso, il che sarebbe stata una figura ancora peggiore. Così il genero si voltò, lei abbassò i pantaloni e le mutandine e poco importava che lì ci fosse il marito della figlia. Iniziò un lunghissimo rilascio dalla vescica che durò più di mezzo minuto, incurante del rumore inequivocabile che emetteva nel cadere nella tazza d’acqua del water. Quando ebbe finito, andò dal bidet per lavarsi. Una volta finito, disse a Dario che era presentabile e poteva voltarsi. Lei notò immediatamente che l’erezione sembrasse addirittura aumentata, con una evidente chiazza rilasciata sul tessuto intorno la punta del pene. Maledizione, e cosa poteva sperare? Penso fra sé, è un giovane ragazzo con gli ormoni a mille. Il suo corpo avrà trovato questa situazione eccitante, si sa che generalmente i ragazzi pensano più con il loro organo maschile che col cervello, pur se qui si parlava di Dario, un ragazzo da sempre carino ed educato con lei. Lo classificava come un figlio.
“Mi spiace Greta per la situazione…” disse Dario mentre guardava in terra e coprendosi la zona pubica con le mani meglio che poteva.
“Tranquillo, non è successo niente di grave” tentò di rassicurarlo Greta.
“E invece sì. Ora penserai che io sia un depravato. La verità è che Arianna me l’ha negata finché sarai qui. Ha vergogna nel caso dovessero scapparci dei lamenti o rumori inconfondibili. Non vuole girarti il dito nella piaga” confessò il genero.
“Oddio, no! Ci manca solo che metta a repentaglio il vostro matrimonio. Già so quanto a Maurizio pesi la cosa del sesso. Domattina tornerò a casa mia” decise la suocera.
“Per l’amor di Dio, sembrerebbe troppo sospetto. Arianna mi ha detto che le cose non vanno bene tra te e tuo marito, mi spiace. È stata molto vaga e capisco che non sono affari miei…” affermò Dario.
“Stai sereno tesoro, domani sei a casa dal lavoro e ti racconterò tutto, tu sei di famiglia. È giusto che sai come stanno le cose. Sei tanto un caro ragazzo, sono felice e fortunata di averti come marito di mia figlia” detto questo, Greta si alzò in punta di piedi per dargli un bacio da mamma sulla fronte, scompigliandogli i capelli con una mano. Nel fare questa mossa si era sporta un po’ troppo e sentì la sua possente erezione sulla propria pancia.
“Ti conviene finire quello che hai cominciato” disse ammiccando la suocera.
“O… okay. Grazie per avermi compreso” disse un po’ spiazzato Dario.
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