Racconti Erotici > Lui & Lei > Le Terroriste Sexy
Lui & Lei

Le Terroriste Sexy


di rhapiu
16.01.2010    |    13.368    |    1 5.4
"Capelli castano scuro, amava portare delle treccine che le ricadevano fin sui bei seni, una quarta misura molto invitante..."
29 Agosto 2001, Colonia, Germania. Xaviera aveva appena perso il lavoro, a causa del fallimento della ditta in cui militava da ormai dodici anni. Mora di capelli, occhi azzurri, nata il 25 marzo 1970 (quindi allora trentunenne), faceva ritorno a casa ragionevolmente abbattuta. Sposata con un uomo di nome Heinz di trentacinque anni, classico tedesco alto, biondo con gli occhi azzurri, baffi e con una pinta di birra in mano quando poteva. Mentre pensava a cosa avrebbe fatto adesso squillò il telefonino, accostò la macchina sul lato della strada e rispose.
Xaviera: “Pronto”
Voce femminile: “Pronto Xaviera, sono Alexandra!”
Xaviera: “Oh ciao, come stai?”
Alexandra: “Bene, al settimo cielo, e tu?”
Xaviera (con voce rotta dall’emozione): “Beh, mi hanno appena licenziata”
Alexandra: “Oddio, mi spiace tantissimo. Se te la senti possiamo incontrarci al All bar One, visto che sono a Colonia, e ti voglio presentare un uomo che ho conosciuto qualche giorno fa”
Xaviera: “Te lo sei già scopata?”
Alexandra: “Devo dire di sì, e ci sa fare”
Xaviera: “Lo hai saputo che mi sono sposata due anni fa?
Alexandra: “No, ma dai? Contatta tuo marito così combiniamo un aperitivo a quattro, d’accordo?
Xaviera: “Va bene, ci vediamo tra poco, ciao”
Xaviera aveva leggermente dimenticato il dolore per la perdita di lavoro grazie alla telefonata di sua cugina, dato che non si vedevano da tre anni. Alexandra viveva a Francoforte ed era nata il 14 febbraio 1975 (allora ventiseienne). Capelli castano scuro, amava portare delle treccine che le ricadevano fin sui bei seni, una quarta misura molto invitante. Un ottimo corpo, bramato da molti uomini, ne troppo magra ne troppo grassa. Xaviera chiamò Heinz e gli propose di incontrare sua cugina all’All bar One di Colonia ma lui s’inventò una scusa. La donna conosceva bene il marito e sapeva quando trovava una balla. Così ci dovette andare da sola. Alexandra era già lì, più bella che mai, pensò Xaviera. Le due si salutarono con un bacino e un forte abbraccio.
Xaviera: “E il tuo presunto ragazzo?”
Alexandra: “E’ dovuto scappare dopo una strana telefonata”
Xaviera: “Ah, uomini. Anche mio marito non ne aveva voglia, eppure dico: un gran bel pezzo di gnocca come te non si dovrebbe snobbare a questo modo”
Alexandra: “Grazie, sei sempre troppo gentile! Anche tu sei molto migliorata, il biondo ti stava davvero male. Tu sei sempre stata mora da bambina e hai fatto bene a tornare al tuo colore originale.”
Dopo una lunga chiacchierata al tavolo con l’aperitivo le due si salutarono perché Alexandra doveva andare a casa del suo fidanzato, dove la attendeva una bella sorpresa.
Alexandra: “Poi domani mi farai vedere dove abitate adesso, eh?”
Xaviera: “D’accordo Alex, ti voglio bene, mi hai risollevato la giornata, lo sai che sei la mia cuginetta preferita sin da bambina!”
Xaviera andò alla macchina ma non la trovò, guardò meglio e notò che aveva parcheggiato in rimozione coatta! Dovette perdere un paio d’ore per riprendersi l’auto e pagare la multa. Esausta di quella giornata tornò a casa, sembrava che suo marito non ci fosse. Poi udì degli strani rumori provenire dalla camera da letto. Non era possibile: lo stava tradendo con un’altra donna! Evitando di far rumore salì le scale e si accostò alla porta, poi la spalancò di colpo. La scena fu una mazzata per Xaviera, che a cospetto di tutte le disavventure capitate in tutta la giornata questa le superò di gran lunga. Heinz era girato di schiena, seduto sul letto, e seminascosta si trovava una ragazza intenta a fargli un pompino.
Xaviera: “Heinz, cosa cazzo combini?”
Voce femminile: “Xaviera?”
Xaviera (con voce stupita): “A… Alex?”
Era sua cugina!
Alexandra: “Cosa ci fai qui Xaviera?”
Xaviera: “Ci vivo, Alex! Ma ora ho capito perché oggi non si è presentato il tuo fidanzato e mio marito… perché sono la stessa persona. Chiamandolo, visto che era con te, ha capito che avrebbe incontrato sua moglie con la sua amante, ovvero tu, mia cugina”
Alexandra: “Cosa? Heinz, gran figlio di…”
Xaviera (in tono crescente): “Guarda Heinz, ti conviene scappare di corsa perché sennò ti potremmo uccidere, bastardo”
Heinz senza proferir parola accettò il consiglio e uscì di corsa rivestendosi strada facendo.
Alexandra si rivestì ed entrambe rimasero diverso tempo sul letto matrimoniale.
Xaviera (trovò finalmente la parola): “Dobbiamo vendicarci!”
Alexandra: “Hai ragione, siamo state inculate da un bastardo, gliela faremo pagare”.
Il giorno dopo Heinz aveva una riunione di lavoro molto importante, e teneva delle foto in un cd da mostrare ai suoi superiori. In modo quasi furtivo entrò in casa sua verso le sei del mattino e prese il cd dalla scrivania e andò a lavorare. Alexandra e Xaviera avevano dormito insieme in camera da letto, almeno avevano finto. In realtà lavorarono tutta la notte al computer, Xaviera gli aveva fatto delle foto nudo ad Heinz in questi anni e Alexandra, abilissima nell’usare Photoshop, le ritoccò in modo da farle sembrare foto porno con lei e sua cugina, ovviamente coprendo i loro due visi con una mascherina nera. Per fare questo dovettero spogliarsi entrambe e scattarsi a vicenda delle foto in modo da poter fare un fotomontaggio con quelle di Heinz. Ovviamente l’uomo credeva di aver preso il cd giusto e la conseguenza fu il licenziamento in tronco, nonché la demolizione come persona. Tornò a casa su tutte le furie, ma trovò un biglietto con scritto:
“Caro Heinz, ti è piaciuta la sorpresa? Le cuginette ti hanno servito bene. Non cercarmi maritino mio, perché sarà inutile. Cambierò totalmente vita, sentirai parlare di me, e l’unica cosa che mi rammarica e non aver visto la tua faccia al momento dello sputtanamento più totale!
Con odio, la tua Xaviera e la cugina Alex”
21 aprile 2002, Francoforte, Germania. Xaviera trovò alloggio da sua cugina, riuscì a trovare un nuovo lavoro sempre in un azienda tessile, ma la vita le andava stretta, ed aveva un piano per evadere, da condividere con Alexandra.
Xaviera: “Alex, ci ho pensato bene! Noi due, che di uomini stronzi ne abbiamo conosciuti parecchi, potremmo fare qualcosa per vendicarci, visto che sono tutti uguali!”
Alexandra: “Che cosa vorresti fare?”
Xaviera: “Intanto provati questa!”
Era una tuta su misura per Alexandra, tipica delle pornostar, nera e molto attillata di quel materiale simile al nylon, con una maschera a ricoprire buona parte del viso.
Alexandra: “Wow, l’hai fatta per me?”
Xaviera: “Sì, ne ho anche io una! La mia intenzione è di diventare un misto tra “terrorista” e trasgredire oscenamente in pubblico insieme a te, tipo come le eroine dei fumetti”
Alexandra (in tono sarcastico): “Magari ci facciamo chiamare le Terroriste Sexy…”
Xaviera: “Ottima idea, e convincerò Elena ad unirsi con noi”
Alexandra: “Chi è?”
Xaviera: “E’ una mia collega e… non solo”
Alexandra: “Cosa? Siete insieme?”
Xaviera: “Sai, anche le donne mi sono sempre piaciute, peccato che con te ci abbia sempre provato ma è inutile, sei eterosessuale al 100%”
Alexandra: “Più che farti leccare i miei piedi non voglio. Comunque dovremmo usare dei nomi d’arte”
Xaviera: “Ci ho già pensato, tutte le Terroriste Sexy dovranno avere un nome che cominci con la X, io ad esempio potrei chiamarmi Xaveria mentre tu Xalendra, che ne dici?”
Alexandra: “Ci sto, Xaveria, volevo dire Xaviera, mi piace molto questa idea, cugina. E tu sarai il capo e io la tua spalla, mentre la tua amichetta Xelena sarà la nuova entrata”
Xaviera: “Hai capito subito il concetto, Elena-Xelena”
Elena è una ragazza bionda, di bassa statura e tutto pepe. Nata il 3 gennaio 1977, ha conosciuto Xaviera al lavoro, quando si è presentata il 15 gennaio 2002. Diventarono subito amiche, poi un pomeriggio dove c’era poco lavoro Elena andò in bagno, aprì la porta e trovò Xaviera mentre si infilava una mano nella fica. Elena si passò la lingua sulle labbra e chiese se poteva entrare. Xaviera, nota anche come bisex, la fece entrare. Elena si sfilò la gonna e le mutandine e cominciò ad orinare, mettendo bene in mostra la deliziosa fessura, avvolta da una leggera peluria bionda, mentre Xaviera sbrodolava umori e la osservava appoggiata alla porta del bagno. Elena disse che era finita la carta igienica e chiese a Xaviera come potersi asciugare la patatina bagnata. La mora prese un fazzoletto di carta pulito dalla tasca e glielo passò sulle grandi labbra, strofinando ben bene e cercando di asciugarla completamente. Durante quel trattamento Elena ebbe un orgasmo e con assoluta calma Xaviera prese un altro fazzoletto e riuscì a pulirla completamente. Quando la biondina uscì dal bagno le strizzò l’occhiolino in segno di complicità come dire “la prossima volta passiamo dai preliminari ai fatti!”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 5.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Le Terroriste Sexy:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni