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Lui & Lei

La vigilessa


di rhapiu
02.03.2010    |    66.015    |    3 5.9
"Quando Alice finì la vigilessa sorrise e fu ampiamente soddisfatta, tanto che emise un rutto sonoro..."
Un dolore molto forte la pervadeva all’addome, doveva trovare un bagno e anche velocemente. Ormai era sul punto di farsela sotto, anzi qualche goccia di orina era fuoriuscita bagnando il perizoma verde e trasudava fino al jeans. Essendo in strada alle sette di sera, in piena città, dove poteva trovare un bagno? In un luogo pubblico! Così decise di posteggiare l’auto, con le quattro frecce inserite, nel parcheggio degli invalidi. Fece una corsa verso un bar ed entrò. C’era molta coda, dannazione. Non ce la fece più: la corsa, l’ansia, la voglia di liberarsi fu tale che iniziò ad orinarsi in pieno pubblico. Una macchia si estese velocemente e iniziò a sgocciolare in terra, una ragazza la guardò e si coprì con la mano una risata spontanea. Alcuni furono inorriditi, altri ridevano di gusto indicando quella poveretta fuori dal comune. Rimase così per qualche decina di secondi, poi scappò fuori dal bar e ritornò in macchina, ma una vigile le stava facendo una multa. “Oh no la prego, guardi!” “Ho visto benissimo: sosta nel parcheggio per diversamente abili senza tessera autorizzata” Alice allora tuonò “E questo allora!!!” indicando l’enorme chiazza di pipì sui jeans “Questa non può essere un’invalidità, un’emergenza? Tra l’altro ho rimediato una gran figura di…”.
La vigilessa sgranò gli occhi verdi (originale come scusa, ne ho viste tante ma questa è incredibile), si sfilò il guanto destro con la mano sinistra e con l’indice toccò una parte piuttosto bagnata del jeans di Alice, poi se lo infilò in bocca assaggiandone il sapore, che risultava salato. “Non ci posso credere, se l’è fatta davvero addosso? Accidenti, è proprio sfortunata, oltre il danno la beffa” Alice capì che anche se le aveva creduto la multa ormai se l’era bella che presa; lesse però qualcosa di insolito nello sguardo della vigilessa, che la stava fissando. “Guardi, non so come dirglielo, ma la situazione che ho appena visto mi ha fatto bagnare… diversamente da lei, anche se nello stesso punto.” Alice rimase a sua volta stupita, e incominciò ad intravedere una piccola chiazza sulla gonna dell’uniforme. “Poi la sua urina è molto deliziosa… se le interessa potremmo patteggiare, io le pagherei la sua multa se in cambio” Alice concluse la frase ironicamente “Se in cambio cosa? Le piscio in faccia? Tra l’altro la vescica non mi si è ancora svuotata del tutto, ne avrei per mezzo minuto almeno, perché sono riuscita a trattenermi. Guardi, non mi sembra il caso, quanto è la multa?” L’ufficiale in divisa disse “Sono 250 euro” “Oh cazzo, a ‘sto punto mi dica cosa posso fare per lei, se le va bene davvero solo la mia pipì, io non sono lesbica e questo è il massimo che le possa offrire” chiarì Alice. “Capisco benissimo, io sono disposta a pagarle 250 euro della multa se in cambio mi orina sul viso, ma deve farlo lentamente e farlo durare un po’, anzi, le vado a prendere dell’acqua e mi aspetti nella sua macchina sul lato del passeggero, così ne cumulerà un altro bel po’” disse la vigilessa leccandosi le labbra. (Proprio una gran troia) pensò Alice, che eseguì “l’ordine” impartitogli. Dopo 10 minuti la donna entrò in macchina e con fare suadente le passò la bottiglietta intimandola di bere durante il viaggio, anche se non ne aveva molta voglia, visto che si sentiva gonfia. Uscirono dalla città e si trovarono nel Grande Parco Azzurro, che a quell’ora era praticamente deserto. Parcheggiarono l’auto e si diressero in una zona di penombra, poco illuminata dai lampioni, e Alice si abbassò i jeans, poi scostò il perizoma. L’ufficiale si era già abbassata ed era a pochi centimetri dal pube della ragazza, con la bocca aperta, in attesa che gli orinasse. Cominciò lentamente, poi si lasciò andare con un fiotto lunghissimo e fortissimo, che durò quasi un minuto. Verso la fine si passò la mano sopra imitando una leggera masturbazione, mentre la vigilessa cercava di bere il più possibile la sua bevanda proibita preferita, facendosela fuoriuscire un po’ dalla bocca e bagnandosi completamente la divisa. Quando Alice finì la vigilessa sorrise e fu ampiamente soddisfatta, tanto che emise un rutto sonoro. Quello che era successo fu incredibile, Alice per colpa dell’incontinenza improvvisa riuscì a rimediare una multa che le fu pagata dalla vigilessa che gliela fece e rimediò uno strano rapporto con quest’ultima orinandole proprio in bocca.
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