Racconti Erotici > orge > Moglie tifosa, marito cornuto
orge

Moglie tifosa, marito cornuto


di pato3
13.11.2013    |    59.413    |    4 8.7
"Riuscii comunque ad entrare, allungando il contenuto del mio portafoglio al magazziniere: 250€..."
Sono Sandro, ho 42 anni e sono sposato con Giulia, 38. Siamo tifosissimi di una squadra di serie b, un paio di anni fa quando la squadra militava in serie c balzammo agli onori della cronaca locale, in particolare mia moglie, per un'esultanza che sarebbe stata più appropriata per un uomo: si tolse la maglietta, in preda all'euforia, a pochi metri dal terreno di gioco, mostrando le tette a calciatori e fotografi.

Giulia non è solo una super tifosa, allo stadio perde la testa, ma è anche un' esibizionista. Va sempre allo stadio con la maglietta della squadra, senza nient'altro sotto, è un rito scaramantico. Siccome le piaceva la notorietà, aveva cominciato anche a uscire di casa in questo modo, andava a comprare il pane, a fare la spesa, a prendere Davide a scuola con la maglietta di calcio e niente sotto. Per strada incontrava ragazzi che la salutavano e mimavano il gesto di togliersi la maglietta. Mia moglie era felice, amava la squadra e le piaceva esserne quasi una mascotte.

Dopo la promozione in serie b successe l'inimmaginabile. Invasione di campo, festeggiamenti con i giocatori e i tifosi, schizzi di spumante. Un giocatore riconobbe mia moglie, la indicò agli altri e si avvicinarono a lei, che era qualche metro più avanti di me. Si abbracciarono, saltarono e la toccarono un po' dappertutto nel tentativo di alzarla in trionfo. Arrivarono anche altri giocatori, adesso mia moglie era davvero la mascotte, quasi tutti intorno a lei, felici, sudati e molti di loro in mutande la alzavano al cielo e la lanciavano in alto. 

Io esultavo con altri tifosi e qualche giocatore un po' in disparte guardando mia moglie da lontano. Quando i festeggiamenti stavano per spostarsi negli spogliatoi, e quindi per pochi intimi, non credevo di certo che mia moglie si sarebbe fermata con me. È la tipica donna che si lascia prendere dall'entusiasmo e in quei casi non capisce più niente, diventa euforica oltre ogni limite e sembra quasi stupida. Infatti continuò correndo e saltando con i giocatori verso gli spogliatoi, io allora cominciai a rincorrerla e quando mi dissero che non potevo entrare negli spogliatoi, mentre lei era già nel sottopassaggio, provai a spiegare che c'era mia moglie dentro ma ovviamente il mio interlocutore rideva di questa cosa. Riuscii comunque ad entrare, allungando il contenuto del mio portafoglio al magazziniere: 250€. 

Una volta dentro raggiunsi lo spogliatoio, mia moglie mi sorrise, non sapendo quanto mi era costato entrare, e con la massima leggerezza di cui è dotata, vedendo la mia faccia, mi chiese se non ero felice. Non attese neanche la risposta e si ributtò nei festeggiamenti, perché si stava cantando il coro 'chi non salta...'. Il capitano si avvicinò a Giulia e la portò in mezzo, attorno si era creato un cerchio. Chiese: "Posso?". Mia moglie rispose affermativamente gridando senza alcuna dignità. E il capitano le tolse violentemente la maglietta e le sbatteva le mani sul seno al ritmo del coro, come fosse un tamburello. Sapevano bene che c'ero io, mi avevano visto, ma a me piaceva quello che stava succedendo. I calciatori poi si sentivano padroni del mondo, e in particolare in quel momento. Fecero partire un coro che faceva più o meno così "Ci scoppiamo la mignotta! Ci scopiamo la mignotta!". Un giocatore panchinaro, senza mutande si mise a saltare strisciandosi addosso a lei. 

Mia moglie è rossa naturale, ha i capelli ricci, lunghi fino alle spalle, gli occhi sono verdi, poche lentiggini e naso piccolino leggermente orientato all'insù. Labbra carnose e rosse. Il fisico è quello di una casalinga che si teneva in forma andando a correre ma non di una vera sportiva, la pancia per via poco gonfia e il seno molto, una terza abbondante, su cui era bello battere le mani a ritmo di coro.

Forse avevano superato il limite, ma mi aspettavo che a quel punto sarebbe stata Giulia a porre un freno. O magari semplicemente a non tradurre in realtà uno stupido coro. Invece lei cantava con loro, saltando, sempre a seno nudo. Non so come spiegarvi il comportamento di mia moglie, ammesso che sia possibile farlo, comunque era come se la devozione fosse totale e non potesse essere limitata da un marito, tra l'altro nemmeno geloso. Una devozione alla squadra, e al tifo in sé: se il coro dice di saltare, si salta. Se il coro dice di scopare, è evidente, chi siamo noi per opporci? A grandi linee sono questi i suoi processi mentali. 

Poi in un momento di lucidità Giulia si avvicinò a me, e mi disse "Amore stiamo scherzando". Lì fui io invece a invertire la rotta. "Scherzando? Amore abbiamo vinto il campionato!!!" urlando ed ereditando la sua euforia iniziai a toglierle i pantaloni e leccarle le tette bagnate di spumante. Quel gesto era un via libera, un lascia passare alla figa di mia moglie.

Da una parte i giocatori più seri e sobri cantavano nudi sotto la doccia. Dall'altra noi, con i giocatori che volevano scopare mia moglie e anche qualche dirigente totalmente ubriaco. C'erano: il secondo portiere, tre difensori (i numeri 2,3,5), di cui uno di colore (3), due centrocampisti (7,10), due attaccanti (9,18). Inoltre c'era il preparatore atletico e un importante dirigente. Gioia, spumante e musica alta facevano da sottofondo. 

Giulia continuava a cantare i cori che sentiva arrivare dalle docce, e guardava quei corpi nudi da lontano, ma adesso anche quelli vicini restavano nudi. Mia moglie si avvinghiò al numero 10, idolo indiscusso anche per me. Iniziarono a masturbarsi vicendevolmente, sempre al ritmo del 'chi non salta'. Un dirigente riprendeva la scena col telefonino. Io saltavo abbracciato al numero 18. Si era ricreato un cerchio attorno a Giulia, il 10 senza troppi preliminari comincia a scoparla a pecora. Lo sguardo di mia moglie è quello di una bambina che non sa cosa sta facendo ma si diverte molto. Il giocatore mi cerca con lo sguardo per qualche secondo poi quando mi trova mi chiede "Posso venire dentro?", avrei dovuto dirgli di no subito, invece mi avvicinai per dirglielo e quando lo feci, mi disse ridendo che era troppo tardi, ed estrasse il cazzo che ancora sputava sborra, la stessa che gocciolava dalla figa perfettamente rasata di mia moglie. Il 10 mi guardò ridendo e mi dette una pacca sulla spalla. Si era servito e ora andava a farsi la doccia, sempre ridendo e saltando, giustamente. 

Ma chi ero io per fare il guastafeste? Quando nemmeno mia moglie era minimamente preoccupata? Anzi, rilanciai urlando che tanto avevano inventato la pillola del giorno dopo. Allora il numero 18, che fino a tre secondi prima guardava mia moglie scopata al mio fianco, prese il posto del 10. Dopo aver preso una borraccia e averne spruzzato il contenuto (sali minerali) nella figa di Giulia con l'intento di pulirla. Il 18 aveva un bel pene rispetto al 10 sia per lunghezza sia per forma, era circonciso, aveva una gran cappella pronunciata, un signor cazzo. Quando si spinse nella cavità di mia moglie finalmente lei si risvegliò, sembrò per un attimo essere tornata sulla terra, mi guardò come per dire "Cazzo quanto è grosso" e tornò nel suo mondo. Il 10 era venuto con grande rapidità, invece il 18 si dilungava, quindi gli altri stanchi di guardare si avvicinarono e cominciarono chi a toccare e chi a masturbarsi, il famoso dirigente non ce la faceva più a trattenersi e iniziò a masturbarsi, lo mise in bocca alla mia signora che glielo indurì subito e ricominciò a masturbarsi, accontentandosi di venirle in fronte e sui capelli. Anche qui dopo la pioggia di sborra seguì quella di risate. 

Il 3 (nero) era uno dei pochi che aveva ancora i pantaloncini. Mia moglie lo osservava quasi infastidita da questa cosa. Allora tutti i suoi compagni che lo conoscevano iniziarono a fare battute, consigliandole di non sfidarlo, di non farlo spogliare. Effettivamente le forme del pene si vedevano già bene coi pantaloncini. Quando si spogliò mia moglie lo chiamò a sé, prese in bocca la cappella, e lo masturbava con una rapidità quasi malata. Sembrava posseduta. Era ancora sporca di sborra sulla fronte, il che le dava un'aria comica. Lo succhiava, lo masturbava e lo guardava con fame. Chiese al 18 se ne aveva ancora per molto, voleva il nero dentro. Il 18 le disse con irriverenza che glielo metteva volentieri nel culo, mia moglie gli chiese di fare spazio ad altri. Allora il numero 5 da buon centrale di difesa si fece sentire, e spostò di peso il 18. Così si inserì in profondità nell'ano. Il nero si sdraiò per terra, si infilò sotto mia moglie e le sfondò la figa, lei gli sbatteva le tette in faccia, ad un certo punto sembrava volerlo soffocare talmente era infoiata. Il 18 ancora una volta in panchina si accontentò della bocca, dove mia moglie presto riuscì a farlo venire, tuttavia con tanto di sborra in bocca continuava a succhiarglielo senza lasciarlo. Poi dopo averla bevuta tutta lo lasciò. Intanto man mano che i giocatori lasciavano la doccia si divertivano a farci foto e video. Il preparatore atletico e il 2 ora si alternavano in bocca. Il 2 venne subito, anche lui aggiunse sborra alla faccia di mia moglie. Il preparatore invece sembrava più allenato e si godeva il pompino in attesa che si liberasse un posto migliore. Il 7 si masturbava e sembrava volersi accontentare di venire sulla schiena di mia moglie. Mentre il 9 seduto a terra giocava con le tette di Giulia quando queste non soffocavano il grosso e nero numero 3. 

Il 3 venne nella figa di mia moglie, tanto il giorno dopo avremmo provveduto. Il 5, pronto a venire, si spostò rapidamente nella vagina, dove gli sembrava più opportuno e divertente venire, così fece e la sborra che scendeva da mia moglie sembrava essere a litri. Il preparatore allora scelse il culo, mentre il 7 senza alcun timore si inserì nella figa ed entrando spinse un po' di sperma dei suoi compagni più in profondità. A questo punto mia moglie mi chiamò a sé voleva baciarmi, perché era contenta, perché i giocatori la volevano, perché la squadra era salita in serie b e perché mi amava tanto. Avrei tanto voluto baciarla ma mi faceva schifo, allora le ficcai il cazzo in bocca, e non curandomi del fatto che non me l'aveva mai preso tutto in bocca, stavolta lo cacciai con forza fino in fondo. Forse stava perdendo il respiro ma doveva ritrovarlo, volevo così, doveva cedere. Infatti riuscì perfettamente nell'impresa. Si riscoprì un'ottima gola profonda. Erano passati tutti quei cazzi e mia moglie era stata inondata, adesso i cazzi erano finiti. Era sfinita, distrutta, soddisfatta e appagata. Si diresse sotto la doccia per lavarsi. Io chiesi ad alcuni giocatori, me le dettero senza problemi. Un giocatore che ancora non si era fatto la doccia raggiunse Giulia sotto l'acqua. Si baciarono, lui rideva guardando i suoi compagni e le metteva la lingua in bocca. Parlava poco l'italiano e diceva: "Puttana, succhia cazzo, succhia puttana". Lei da puttana quale era lo fece e prese l'ultimo carico di sborra della giornata. 

Si asciugò con l'asciugamano di uno dei giocatori e si rivestì, ma non riuscì a trovare le mutande, che forse un giocatore aveva preso come souvenir. Si rivestì come poté e tornammo a casa da nostro figlio che ci aspettava con mia madre.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Moglie tifosa, marito cornuto:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni