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Il piacere di Laura - Voglio andare in Africa


di pato3
22.04.2012    |    41.316    |    1 9.5
"Ti va di fare una cosa a cinque stasera?"  "Sei impazzito?" "Dai so che ti piacerebbe, per favore facciamo sta cosa, non abbiamo mai..."
Salve, sono un ragazzo di ventidue anni, fidanzato con Laura da sei, una ragazza comune, piacevole, con un bel fisico ma probabilmente la sua part del corpo migliore è il viso, dolce e infantile, con i capelli chiari, gli occhi verdi, un sorriso da bambina e le lentiggini.
Fino al quarto anno di fidanzamento eravamo una coppia "normale", ovvero noiosa, facevamo sesso solo tra di noi, almeno io. Finché un gran bel giorno, dopo qualche mese in cui mi confessava che fin dalla prima adolescenza aveva un'attrazione per i ragazzi di colore, in spiaggia incontrò un ragazzo di colore.
Io mi ero allontanato un attimo per andare a prendere due gelati al chioschetto, tuttavia riuscivo a vedere la scena: il ragazzo stava andando verso il bagnasciuga e facendo slalom tra gli ombrelloni si imbatte in Laura, non so se fu Laura a chiamarlo o se lui si fermò di sua spontanea volontà, comunque quello che mi ricordo molto bene è che aveva il costume a slip e io, nonostante la distanza di cinquanta metri, riuscivo a vedere la gran verga di cui la natura lo aveva dotato, un rigonfiamento non indifferente tra le gambe.
I due parlavano, mi avvicinai lentamente perché volevo godermi la scena, quando finalmente arrivai da Laura e il cazzutissimo negro salutai con un sorriso, le porsi il gelato e a lui domandai se potevo offrirgli qualcosa. A quel punto Laura dovette presentarmi al suo nuovo amico " Lui è il mio fidanzato." il negro rimase deluso, salutò con un gran bel sorriso devo ammetterlo e lui e il suo grosso cazzo se ne andarono.
"Proprio grosso eh, ti sarebbe piaciuto succhiarlo?"
"Che domande, sai che mi piace succhiare solo il tuo!"
"Come mai si era fermato?" 
"Sei geloso? Ah ah, si era fermato perché per sbaglio mi aveva buttato un po' di sabbia addosso e mi ha chiesto scusa, poi l' occhio mi è caduto sulle mutande e così ha iniziato a parlare credendo di potermi rimorchiare."
"Non sono geloso, anzi voglio realizzare il tuo sogno di farti un nero."
"Io non voglio tradirti, quella è solo una fantasia che non intendo realizzare finché sto con te!" sorrise e si mise a prendere il sole.
Intanto io che non avevo perso di vista il ragazzo lo vedevo nuotare, mi ero immaginato la scena della cosa a tre con quel bel pezzo di nero, che oltre ad avere un'asta minacciosa aveva anche un fisico perfetto con gli addominali ben scolpiti.
Quando uscì dall'acqua gli andai incontro, era con due amici, bianchi, quindi loro non mi interessavano. Gli chiesi se voleva unirsi a noi per qualche minuto "La mia ragazza si è bagnata tutta quando ti ha visto, vieni a farci compagnia!". Era evidente che a lui piaceva Laura così venne con me, appena lei lo vide rimase quasi sconvolta, non si aspettava quella mossa da parte mia. Si mise seduta e lo salutò, lui sfacciatamente le disse "Mi ha detto il tuo ragazzo che ti sei bagnata per me!" e rise eccitato, io anche ero eccitato, Laura sicuramente la più eccitata cominciò a farfugliare " No... Non è vero... Io... No...".
Mi sedetti accanto a Laura le baciai il collo e le dissi all'orecchio "Se ti scopiamo insieme non lo considero tradimento." poi ad alta voce rivolgendomi a entrambi "Ci facciamo un bagno insieme?" il nero, che si chiama William, disse "Io sono appena uscito dall'acqua ma ci torno volentieri", Laura disse no, ovviamente voleva e ci misi poco a convincerla.
Andammo in mare, l'acqua è estremamente bassa e quindi camminammo a lungo prima di avere l'acqua a livello del petto, cominciai a toccare e palpeggiare la mia ragazza, ovviamente invitai William a fare altrettanto, Laura inizialmente era restia a farsi palpeggiare poi cedette, le sfilai il reggiseno, lo tenne su con le mani, si incazzò, non voleva restare nuda, anche perché  il seno era solo per metà coperto dall'acqua. "Dai non fare la rompi palle!" le dissi, me lo fece riallacciare, però spostò il reggiseno in modo de farci vedere le tette, la misura è una seconda, ma a parte la grandezza, per la quale non si distinguono, i due seni avevano una bellissima forma ed oltre ad essere belli da vedere erano anche decisamente sodi e belli da toccare, inoltre con l'acqua marina i capezzoli erano indicibilmente eretti, così come il mio cazzo da 19 centimetri e quello di William che ancora non avevo avuto l'onore di vedere ma che mi immaginavo arrivasse sulla trentina di centimetri o poco meno.
A quel punto abbassammo i nostri costumi e lei iniziò a masturbarmi, mentre il nero continuava a toccarla, c'era gente a meno di cinquanta metri, ma questo è il bello del sesso in mare.
"Dai gioca anche col suo cazzo. Non fare la timida che non lo sei" le dissi ridendo e così cominciò a fargli una sega, io intanto le spostavo le mutande e chiedevo a William se gli piacesse la fica pelosa, lui mi rispose di no, Laura si imbarazzò perché ce l'aveva leggermente pelosa, con il taglio alla moicana, io gli dissi che questa doveva provarla. La penetrai nella fica da dietro, dopo qualche tentativo a vuoto a causa dell'inerzia dell'acqua. Le piacque e non poco avere il mio cazzo dentro e un altro cazzo per le mani.
Non volle assolutamente prendere il nero nella fica, e i miei tentativi di convincerla furono vani purtroppo. Così lo fece venire con una sega, è veramente bello veder eiaculare sott'acqua la sborra va a rallentatore e ti puoi godere piano piano la vista dell'orgasmo, io venni nella fica di lei perché prendeva la pillola.
Non era finita lì perché volevo assolutamente farla scopare da William, tornammo ai nostri asciugamani, io parlai un attimo con William senza farmi sentire da Laura, gli chiesi se potevamo fare qualcosa in privato, che magari ci si poteva spingere più in là lui mi disse che o venivano anche i suoi a ici oppure niente. Benissimo, adesso avevo la possibilità di dare quattro cazzi alla mia donna. Non vedevo l'ora e speravo di convincerla.
William salutò e andò dai suoi amici.
"Amore ti prego dimmi di sì... Ti va di fare una cosa a cinque stasera?" 
"Sei impazzito?"
"Dai so che ti piacerebbe, per favore facciamo sta cosa, non abbiamo mai trasgredito in tutti questi anni, stasera ho casa libera e William mi ha chiesto se poteva invitare anche i suoi amici. Vado a confermare ok? Dai!"
Accettò annuendo con la testa. Andai all'ombrellone di William che mi presentò i suoi due amici Mario e Beppe dissi che ci stava e che dopo potevano seguirci in macchina e andavamo a casa mia. 
Tornai da Laura e stesi due ore a fantasticare e a pensare a quali giochi si potessero inventare in cinque. Quando fu il momento di tornare a casa ci facemmo la doccia in spiaggia, ovviamente non volevo sporcare di sabbia e sale il mio letto. William venne in macchina con noi, i suoi amici ci seguirono con la loro. Laura non aveva il costume sotto il pareo e la canottiera.
Arrivati a casa Laura continuava ad essere intimidita e molto chiusa, piano piano si sciolse mentre in quattro sul letto, meno male che ho il letto a due piazze, la baciavamo, era senza pareo ma con la canottiera, William e i suoi amici dimostrarono di apprezzare quel pelo castano chiaro delicato. Lo tolsi la canottiera, ora era completamente nuda e bagnata fradicia. 
Proposi un gioco, la feci mettere a pecorina e la bendai con la canottiera, doveva indovinare chi la sfondava.
Ancora lei non aveva visto i cazzi doveva quindi indovinare completamente a caso. A parte il cazzo di William che era facile da sentire.
Beppe aveva il cazzo abbastanza piccolo ma grosso, mentre l'altro ce l'aveva all'incirca come il mio. William come detto ce l'aveva spropositatamente grosso.
Laura era a pecorina pronta a ricevere il primo cazzo.
"Il primo te lo faccio scegliere, quale vuoi?" le chiesi, e per non offendermi disse che voleva il mio, feci segno a Beppe di metterglielo, lei pensava fossi io, non si accorse anche perché le misure erano simili,  ansimò di piacere, le parole erano finite, c'erano solo gemiti di godimento. Intanto io glielo misi in bocca e lei disse "mmh questo non so, sarà di Mario", feci dire a Mario di sì mentre ero io a farmi spompinare, la troia succhiava con piacere, col cellulare feci un breve video per farle veder come succhia bene quando crede che sia un altro.
Era ora di cambiare cazzo nella fica.
Glielo mise Mario, "Immagino sia Beppe a sto punto.." disse lei, io continuavo a farmelo succhiare facendole credere che io fossi Mario. Le tolsi la benda,e si ritrovò me davanti, aspettandosi invece un altro. Era eccitatissima e cominciò a succhiarlo con maggiore foga, "quindi prima chi era?" chiese, risposi che prima era Beppe e ora era Mario, William intanto si mise accanto a me e lei cominciò succhiare anche il suo cazzo, ormai era completamente disinibita finalmente.
La differenza tra i due cazzi che succhiava era enorme, adesso però era ora che prendesse il nero nella fica. 
Eravamo quattro, e quindi tutti i buchi non bastavano, inoltre era vergine nel culo, c'era però troppo bisogno del culo, così la convinsi a darmelo.
William si sdraiò sul letto, lei si posizionò sopra di lui rivolta verso di lui, mettendo le sue mani sui suoi addominali. Che fatica fare entrare quel camion in quella piccola galleria. Ma entrò, lei stava godendo e soffrendo come non mai, io intanto le masturbavo il culo vergine, le sputai dentro e piano piano infilai il pene dentro, tanta fatica ma alla fine entrò.
Urlava, e probabilmente tutto il condominio sentì il suo piacere. Era così occupata a soffrire che non poteva succhiare o masturbare gli altri due che intanto le toccavano il clitoride, i seni, e le appoggiavano il cazzo in faccia, lei però era troppo intenta a godere per accorgersi di loro.
Io le ero venuto nel culo e sfilai il pene, il nero era ancora li con il suo pilastro saldo nella vagina della mia ragazza. Visto che i due stavano senza far niente li invitai a metterlo in culo, nel culo che dopo la mia sborrata era ancora più pronto a ricevere cazzi.
Beppe glielo infilò in culo, continuava a godere, intanto io mi ero messo in posizione pompino, mi diede retta e me lo succhiò anche se dallo sguardo capivo che era persa nel suo godimento e non si rendeva conto che stava succhiando il cazzo del suo fidanzato, con gli occhi chiusi me lo succhiava mentre aspettava di bagnare tutti quanti con il suo orgasmo. William le stringeva le tette con vigore e ormai erano completamente rosse, lei era sfinita, William era pronto, tolse il cazzo dalla fica perché voleva venirle in faccia e così fece, lei ormai non capiva niente e si fece venire in faccia come una troia, era sdraiata sul letto, sembrava quasi priva di sensi, in realtà era strafatta di sesso, Mario che aveva ancora il cazzo duro, su mio invito glielo mise nella fica, mentre lei non se l'aspettava, probabilmente dopo quel treno merci nero non si era neanche accorta di lui. Le venne dentro.
Per un po' restammo sdraiati a riprendere fiato, soprattutto lei, piena di sborra sulle tette, nel culo nella fica e in faccia. 
Gli amici ci salutarono e io e lei andammo a farci una doccia per ripulirci.
È stata la scopata più bella della nostra vita. Lei ancora non si era ripresa mentre le pulivo la sborra dal corpo con le mani.
Dopo la doccia mi disse" Pensa se anche gli altri due erano neri! Voglio fare un viaggio in Africa!"
" Non serve andare in Africa, la prossima volta te li porto tutti neri."
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