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107 - Più grosso di una lattina di birra


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
16.09.2024    |    11.131    |    45 9.9
"Bruno si è avvicinato alla porta di una baita e ha trovato la porta aperta, mi ha chiamata e siamo entrati, dentro era mal messa nella prima stanza c’era un..."
107 Più grosso di una lattina di birra

Paolo, il camperista che si era parcheggiato vicino a noi nella mattinata se ne è andato e noi a mezzogiorno abbiamo mangiato e dopo pranzo mio marito mi ha chiesto se andavamo nuovamente a fare delle foto nella borgata di ieri e io ho acconsentito, sono salita in camper e mi sono messa un top rosso e un paio di mutandine inesistenti, un gonnellino e una camicetta. Siamo saliti sullo scooter e siamo partiti, la strada è asfaltata fin quasi alla borgata e fa un giro tortuoso toccando diversi gruppi di case e viene percorsa da molti ciclisti, arrivati abbiamo posteggiato lo scooter e Bruno mi ha fatto notare una bicicletta nascosta dietro un cespuglio.
_ “Se sei fortunata è del guardone di ieri che ci aspetta” mi dice Bruno.
_ “Facciamo foto però con l’inculata di ieri sera ne ho abbastanza di cazzo”.

Ci siamo avviati sulla stradina erbosa che dopo circa un chilometro arriva alla borgata, Bruno cercava di convincermi a fare qualcosa se trovavamo qualcuno che ci spiava così lui poteva fare delle foto, ma io non gli ho assicurato niente. Arrivati ci siamo messi sotto la tettoia del forno comune e mentre Bruno preparava la macchina fotografica io mi sono messa a guardare in giro per vedere se individuavo il qualcuno, ma non ho visto nessuno, si vede che si era nascosto bene o era da qualche altra parte. Non mi sono spogliata ed abbiamo iniziato a fare delle foto con lo sfondo delle case della borgata, e poi abbiamo fatto una pausa. Bruno si è avvicinato alla porta di una baita e ha trovato la porta aperta, mi ha chiamata e siamo entrati, dentro era mal messa nella prima stanza c’era un camino, un tavolo con 4 sedie sgangherate e un armadio antidiluviano con bicchieri e piatti spaiati, nell’altra stanza due brande e un armadio. Bruno mi ha fatto togliere le mutande e la camicetta ed ha iniziato a fotografarmi in diverse pose.

Siamo poi usciti e siamo tornati sotto la tettoia ed abbiamo ripreso a fare foto ma del guardone neanche l’ombra. Allora mi sono nuovamente spogliata fino a rimanere solo con il top rosso. Continuando a fare foto e guardandomi in giro dopo un po’ sono riuscita ad individuare il guardone che adesso non si nascondeva più di tanto, forse vedendo che io ero nuda aveva preso coraggio, aveva una tuta da ciclista abbastanza sgargiante, aperta sul davanti, il cazzo un po’ nascosto dalle mani e se lo menava, mio marito gli ha fatto cenno di avvicinarsi e lui è venuto vicino a noi sempre tenendo le mani sul cazzo nascondendolo, gli abbiamo chiesto se non gli dispiaceva essere fotografato e lui si è mostrato molto disponibile. Avrà avuto 35 anni, ci siamo presentati si chiamava Roberto, molto robusto ma non grasso, e spostando le mani ha messo in mostra un cazzo spaventoso non esageratamente lungo ma grosso più di una lattina di birra, dopo la cappella che era piccolina, diventava subito grosso, a metà si ingrossava di brutto e più si avvicinava all’inguine più diventava grosso, era mostruoso, anche mio marito è rimasto meravigliato.

Roberto orgoglioso del suo cazzo si è spogliato nudo e Bruno ha ripreso a fare foto immortalando quel grosso cazzo mentre io lo soppesavo con una mano, anche io ero tutta nuda, mi sono avvinghiata a lui toccandolo e accarezzandolo, sapeva un po’ di sudore, gli ho preso il cazzo in mano, era duro come il marmo, lo guardavo stupefatta e lo accarezzavo, poi mio marito mi ha fatto sdraiare sulla panca a gambe aperte, Roberto e venuto tra le mie cosce appoggiando il cazzo sul mio pube, mi ha accarezzata tutta, la pancia, il seno, mi ha pizzicata a lungo i capezzoli, i miei occhi erano fissi sul cazzo e la mia mente fantasticava, poi si è spostato un po’ e le sue mani sono scese sul pube, si è inginocchiato ha appoggiato le mani sulla mia figa, ha fatto passare le mie gambe sulle sue spalle poi ha iniziato a leccarmela infilando la lingua tra le grandi labbra, ero a gambe aperte e molto eccitata, la mia mente pensava solo a quel cazzo, il cuore mi batteva forte e la mia vagina ha iniziato a bagnarsi, i miei pensieri erano improponibili, avrei desiderato quell’enorme cazzo dentro di me sia in figa che in culo, Roberto mi ha leccata a lungo mentre io provavo un piacere intenso che mi hanno portata lentamente all’orgasmo. Bruno ha fatto mettere Roberto in piedi davanti a me con quel cazzo a pochi centimetri dal mio volto, io l’ho peso nuovamente in mano e l’ho accarezzato e poi l’ho masturbato con una mano e con l’altra gli ho accarezzato i testicoli e li ho strizzati, lui mi ha appoggiato la mano sulla testa e tenendomi ferma ha avvicinato la cappella al mio volto, l’ho presa in bocca ma il cazzo entrava solo in parte poi diventava subito troppo grosso anche per la mia bocca, allora mi sono messa a leccarlo e a succhiargli la cappella.

Roberto era eccitatissimo e mi ha chiesto se poteva scoparmi, io ho guardato Bruno per capire cosa pensava, ma lui era intento a fare foto, io volevo provare ad infilarmelo dentro allora ci siamo spostati nel prato Roberto si è sdraiato a terra con il cazzo che puntava in alto, ho ripreso a leccarlo inumidendolo per bene con la mia saliva, avevo il cuore che batteva forte, gli sono andata a cavalcioni, mi sono allargata con le dita le labbra della vagina che era tutta bagnata e ho diretto la cappella verso il buco, una volta appoggiata ho messo le mani sul suo petto e mi sono lasciata andare lentamente cercando di farlo entrare. Ho cercato di rilassare i muscoli e mi sono calata sopra, è entrata la cappella che era più piccola, è entrato ancora di qualche centimetro dentro di me ma poi ho iniziato a sentire che sforzava per entrare, mi sono mossa su di lui cercando di farlo entrare un po’ alla volta ma la mia vagina pur desiderandolo si contraeva, mi sono scopata con quella parte di cazzo che mi entrava dentro ed ho raggiunto l’orgasmo, mentre godevo ho cercato di farlo entrare un po’ di più, ma i miei muscoli si contraevano, avevo ancora voglia di godere allora l’ho fatto uscire e tenendolo tra le labbra della vagina mi sono strusciata sopra stimolandomi il clitoride fino a raggiungere un altro orgasmo, mi sono alzata e girata per fare un 69, gli ho messo la figa sulla bocca e lui ha iniziato a leccarmela, nel frattempo io ho preso il cazzo con due mani e l’ho masturbato, non è durato molto ed è venuto e con il primo schizzo mi ha raggiunto la faccia e gli occhi, per fortuna che portavo gli occhiali, l’ho subito preso in bocca, poi da quel cazzo è uscita una enorme quantità di sperma, buona parte l’ho bevuta ma un po’ è colata lungo il cazzo finendo sui peli, io con la lingua ho raccolto tutto, aveva un buon sapore.

Mi sono alzata e dopo essere stata fotografata con il volto sporco di sperma mi sono pulita poi mi sono girata verso Roberto che era in piedi ed aveva ancora il cazzo bello duro.
_ “Ma non ti viene molle?”.
_ “E’ rimasto duro perché ho ancora voglia”.
_ “Sei sposato?”.
_ “No quando vedono il mio cazzo scappano tutte”.
_ “E come fai a soddisfare i tuoi bisogni, con chi scopi” gli ho chiesto incuriosita.
_ “Vado in giro a fare il guardone e a spiare le coppiette che si appartano e poi mi faccio delle seghe, o me le fanno ma di scopare non se ne parla”.
_ “Nemmeno con le prostitute”.
_ “Peggio ancora” mi ha risposto lui.

Io ne ho presi di cazzi grossi e anche due insieme, mi ricordo Cazzone e l’arabo che in Toscana uno davanti e l’altro dietro mi avevano distrutta, ma quello era impossibile infilarselo dentro senza problemi, era molto più grosso di quello del carcerato che mi aveva scopata e distrutta quando ero giovane, solo la mia amica Ornella poteva prenderlo in figa tranquillamente. Gli ho chiesto se voleva che gli facessi un’altra sega e lui mi ha ringraziato, l’ho fatto appoggiare alla parete del forno e mi sono inginocchiata davanti a lui ed ho ripreso a leccarlo passando la mia lingua sulla sua cappella ancora gocciolante di sperma poi lungo l’asta e infine gli ho leccato le palle per bene mentre con due mani lo masturbavo. Il cazzo era sempre duro ma non come prima, mi sono alzata in piedi e mi sono appiccicata a lui, Roberto mi ha baciata mentre continuavo a masturbarlo, poi ho preso il cazzo e me lo sono infilato tra le cosce con la cappella tra le labbra della vagina, la voglia di provare ad infilarmelo dentro era grande, poi mi sono mossa simulando una scopata, nonostante fosse solo uno sfregamento ero eccitatissima e mi faceva godere, il piacere e il desiderio aumentava, mentre lui mi stringeva forte a se, l’ho abbracciato e baciato sul collo e gli ho mordicchiato i lobi belle orecchie, poi lui ha girato la bocca verso di me incollando le sue labbra alle mie e mi ha baciata infilandomi subito la lingua dentro, io ho risposto con entusiasmo al suo bacio e ci siamo limonati a lungo, ho stretto di più le cosce attorno al suo cazzo, ho continuato a muovermi come se lo scopassi, lui mi pizzicava i capezzoli e io godevo sempre di più e infine ho raggiunto l’orgasmo tremando tutta.

Sono rimasta ancora un po’ abbracciata a Roberto stringendo sempre il suo cazzo tra le mie cosce poi ho visto mio marito che aveva posato la macchina fotografica e si abbassava i pantaloncini, aveva il cazzo duro, mi ha presa per mano e ci siamo spostati nel prato dietro al forno, ha fatto coricare Roberto e io sono andata sopra di lui, ho nuovamente puntato la cappella tra le labbra della mia vagina e mi sono calata su di lui, questa volta il cazzo è entrato per metà nella mia figa, Roberto si è mosso sotto di me scopandomi con delicatezza, lo desideravo tutto dentro e ho provato a farlo entrare di più ma non ci riuscivo, nel frattempo ho raggiunto un multi orgasmo incredibile e sono crollata su di lui, mentre sussultavo dal piacere ho ancora provato a spingermelo dentro ma poi ho desistito, quando mi sono ripresa mi sono girata per fare un 69, mi sono coricata dandogli la mia vagina grondante di umori da leccare, davanti agli occhi avevo quell’enorme cazzo, l’ho preso con due mani e mentre lo masturbavo me lo sono portato alla bocca e l’ho leccato raccogliendo con la lingua i miei umori. Roberto nel frattempo mi leccava e infilava la lingua nella mia vagina.

Mio marito mi è venuto dietro, si è chinato e mi ha infilato il cazzo in figa mentre Roberto continuava a leccare il mio clitoride, sentendo la grossa cappella che mi entrava dentro ho chiuso gli occhi ed ho immaginato che fosse in grosso cazzo che stavo masturbando ad entrarmi dentro, Bruno si è messo a scoparmi, sentivo la cappella che sbatteva contro l’utero, io in una manciata di secondi ho raggiunto l’orgasmo. Quando ho smesso di sussultare mio marito è uscito dalla mia vagina e subito Roberto ha leccato i miei copiosi umori. Bruno ha fregato la cappella sul mio sfintere e senza tanti complimenti mi ha penetrata entrando tutto dentro il mio intestino, ho stretto il cazzo che avevo tra le mani leccandolo e mordicchiandolo con foga mentre Roberto mi leccava e mordicchiava il clitoride e con le mani mi pizzicava a sangue i capezzoli, mio marito mi ha presa per i fianchi e si è messo ad incularmi muovendosi lentamente per permettere a Roberto di continuare a leccarmi senza bruschi spostamenti, il piacere era tantissimo ed è sopraggiunto un multi orgasmo incredibile, io non connettevo più e mi sono accorta che mi erano scappate alcune gocce di pipì e che Roberto aveva incollato la bocca sull’uretra per poterla bere.
_ “Scusami” gli ho detto un po’ mortificata.
_ “Falla pure a me piace” mi ha risposto lui.

Era una situazione fantastica, godevo e cercavo di trattenere la pipì ma alcune gocce continuavano a scapparmi quando mio marito affondava con tutto il cazzo dentro di me, venivo inculata e avevo un enorme cazzo in mano, poi da quel cazzo ha iniziato ad uscire sperma, mi sono infilata la cappella in bocca bevendola tutta, quando ho raccolto l’ultima goccia, mi sono accorta che Roberto aveva ancora le labbra sulla mia uretra e mentre mio marito continuava a stantuffare nel mio culo, ho lasciato uscire la pipì lentamente per quel che potevo e lui ha cercato di berla tutta, poi Bruno si è fermato e mi ha eiaculato nell’intestino mentre io raggiungevo il culmine dell’orgasmo, poi si è fermato tutto e quando ho smesso di sussultare per l’intenso piacere, ho fatto spostare Roberto lui è scivolato in avanti e quando la sua bocca è stata vicino alla mia ci siamo baciati, io gli ho restituito un po’ di sperma e il bacio è continuato a lungo finché non ho sentito il piscio di mio marito che mi inondava l’intestino, è stata l’apoteosi del piacere.

A malincuore ci siamo puliti e rivestiti, non mi sono liberata del piscio che avevo dentro e lo sentivo gorgogliare nell’intestino, Bruno era molto soddisfatto delle foto che aveva fatto e di come era andato il pomeriggio, beh eravamo tutti soddisfatti, Roberto era venuto più volte, Bruno aveva fatto un sacco di foto e mi aveva inculata, e io avevo ancora la figa tutta intera. Prima di andare via mi sono fatta dare il suo numero di telefono e gli ho chiesto dove abitava.
_ “Sono di Borgo San Dalmazzo e abito da solo, se volete venire a trovarmi siete i benvenuti”.
_ “Ti sposti fino a Torino, io ho un paio di amiche che il tuo cazzo lo prenderebbero volentieri”.
_ “Vengo dove volete se c’è una figa da infilarlo dentro”.
Ci siamo salutati e noi siamo tornati al camper, io pensavo a Ornella e forse anche Lina avrebbe preso un cazzo così.
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