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Gay & Bisex

Il Venditore Ambulante - Marco e.. XII -


di Soundserio
29.02.2016    |    4.766    |    3 9.8
"Ripulii i due uccelli per bene sotto i loro ultimi sussulti di piacere..."
Quando mi voltai alla porta notai in penombra un corpo estremamente virile e nudo che si godeva la scena. Avvolto da una scura peluria su tutta la pancia e il petto, Bachisio stava fisso con lo sguardo, eccitato e curioso, su noi. La sua mano destra si segava il giocattolo che teneva tra le gambe. Non era palestrato, una piccola pancia gonfia sormontava quel palo di diciotto centimetri che si scappellava con ritmo a poca distanza. Davanti a quel nuovo corpo maschile e prestante il momento di stupore, che poco prima si insidiò nei miei pensieri, fu subito sostituito da una grande eccitazione. Il cazzo di Marco perse un po’ di consistenza per via di quella sorpresa, ma tenendolo ancora in pugno dalla base, ripresi a segarlo lentamente mentre i miei occhi erano rivolti a quell’uomo che si presentava alla porta. La mia bocca affondò ancora sul palo che poco dopo riprese completamente vigore e i mugolii di piacere invasero la stanza. Spompinavo Marco con estrema passione sotto gli occhi di Bachisio che in piena eccitazione continuava a segarsi il cazzo. Il suo scuro sguardo dritto su di me mi eccitava, non avrei mai pensato che farmi guardare da sconosciuti mentre succhiavo un cazzo mi sarebbe piaciuto cosi tanto. L’uomo a passo lento si avvicinò continuando a menarselo, non staccai gli occhi dai suoi e la bocca dal cazzo di Marco. Con una mano presi subito in mano quel nuovo uccello turgido iniziando una sega. Che sensazione fantastica avere due cazzi duri tra le mani. Iniziai a leccare e succhiare un po’ qua e un po’ là. I mugolii di piacere non tardarono ad arrivare anche da parte di Bachisio, che appena affondò per intero la sua mazza nella mia gola emise un gran sussulto di piacere. Senza staccarmi da quel cazzo nuovo mi inginocchiai sotto il nuovo gusto che assaggiavo, Marco ne approfitto per spogliarsi e alzarsi, posizionandosi accanto al suo amico, io stavo al centro mentre i loro due cazzi duri che segavo e succhiavo contemporaneamente mi ricoprivano il volto. Provai a prenderli insieme, ma oltre le due cappelle gonfie non riuscii a ingoiarli, i loro cazzi erano troppo grandi. Mi fecero alzare e le loro quattro mani mi spogliarono completamente. Una sensazione unica e indescrivibile sentire cosi tante mani maschile e vogliose sul mio corpo. Mi misero al centro, di spalle avevo il nuovo uomo che mi poggiava la sua mazza tra le chiappe e di fronte Marco, al quale avvolsi al collo le mani e baciai a lungo. A Bachisio la cosa non pareva dispiacere, tanto da farmi voltare contro lui e infilarmi la lingua dritta nella bocca, le sue mani scivolarono sul mio corpo accarezzandolo. Stavo per sborrare senza essere toccato, sentire le labbra carnose sulle mie, la sua lingua rovistarmi dentro e la sua folta barba pungermi mi provocava davvero un gran piacere. Nel frattempo dietro di me l’altro stallone si era chinato e mi leccava tra le chiappe iniziando a lubrificarmi. Volevano scoparmi. Quando le nostre bocche si staccarono da quel bacio, dal quale non avrei voluto staccarmi perché quell’uomo baciava estremamente bene e la sua lingua era un ben di Dio, mi misero in piedi faccia al muro inclinandomi con il culetto rivolto verso di loro. L’uno accanto all’altro iniziarono a sculacciarmi le chiappe a turno. Uno sculaccione Marco, uno Bachisio, uno Marco, uno Bachisio e cosi via. Non so quante sculacciate invasero il mio corpo, ma un eccitazione pazzesca, a ogni manata ansimavo come una maiala, oramai mi ero trasformata, il lato da troia era completamente uscito allo scoperto. Il primo a chinarsi fu Marco che dopo avermi allargato bene i glutei percorreva con la lingua tutto il tratto anale, poi toccò a Bachisio che mentre mi scopava il culo con la lingua continuava a lanciarmi manate sulle chiappe. Una volta dilatato e lubrificato Marco accomodatosi sul divano mi fece sedere di spalle sul suo trono che senza perdere tempo iniziò a spingermi tutto dentro con foga. Un sussulto di piacere riecheggiò in cucina –“Oh siii cosi”- ansimavo su quel cazzo. Bachisio, in piedi davanti a me, spingeva il suo dentro la bocca che accoglieva con gran piacere la sua nerchia turgida –“Dai troia”- continuava a dirmi mentre i due cazzi mi riempivano completamente –“Succhi meglio delle donne”-. Lo tirai lentamente fuori per avvolgere le sue palle con una leccata pazzesca mentre il suo cazzo duro strusciava sul mio viso. Marco sotto mi stava sfondando come una troia, mi teneva stretta per i capezzoli e il suo cazzo continuava a entrare e uscire dal mio culo infoiato come una bestia. –“Dai troia facci sentire quanto ti piace il cazzo”- disse Bachisio mentre mi sollevava dal palo dell’amico. –“Tanto”- dissi con una voce da porca mai avuta prima. L’uomo prese il posto del mio coinquilino e mi posizionò la mazza tra i glutei affondandola per intero. Poggiò i miei piedi sulle sue gambe larghe e tenendomi stretto per i fianchi mi faceva saltare sul suo cazzo mentre gli davo le spalle. Marco in piedi si godeva la scena segandosi. –“Puttana si cosi! Ti piace il mio cazzo?”- disse alle mie spalle il toro –“Siii non fermarti”- sussurravo io tra un salto e l’altro completamente posseduto. –“Che puttana che sei!”- , -“Si sii sono la vostra puttana”-. Bachisio continuava a farmi saltare sul cazzo e Marco improvvisamente salì in piedi sul divano tenendomi per la testa infilò tutta la sua nerchia in gola iniziando a scoparla. La nuca era poggiata allo schienale del divano leggermente inclinata all’insù che accoglieva tutta la mazza, il viso di Bachisio era accanto al mio che mi leccava il collo e diceva porcate all’orecchio –“Sei una vacca”- , “Cosi ti piace, martoriata di cazzo”, -“Ti sfondiamo”- . Non potevo rispondere perché la mazza di Marco me lo impediva. Le mani del calciatore inaspettatamente scivolarono sul mio cazzo che iniziò a segarmi velocemente mentre il suo palo mi sconquassava il retto. –“Dai vieni troia”- , -“Sborra!”- . Al suono di quelle parole anche Marco si eccitò talmente tanto che levò subito la mazza dalla gola e iniziò a segarla sulle mie labbra finché quattro schizzi di sborra invasero il mio viso, la bocca, il naso e la fronte. Lo ripulii per bene, nel frattempo Bachisio mi fece sborrare con la sua sega. Tremai sopra il suo corpo virile, mi fece alzare e posizionandosi davanti al mio volto mi riempì di sborra calda anche lui. Wow ero ricoperta di nettare bianco e gustoso. Ripulii i due uccelli per bene sotto i loro ultimi sussulti di piacere. Un piacevole silenzio avvolse la stanza, gli stalloni soddisfatti si rinchiusero nelle rispettive camere, io andai a sciacquarmi e di rientro in camera presi il telefono alla mano. Due messaggi: uno era di Marta e l’altro del sessantenne. Il primo recitava –“Non puoi capire, l’amico di Marco ci sa proprio fare”- il secondo e ultimo invece diceva –“Ho una sorpresa per te domani, sono sicuro che gradirai piacevolmente”- . Non sapevo a cosa si riferisse il venditore ambulante, ma quel dubbio mi fece compagnia per l’intera notte, non restava altro che aspettare.
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