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LE VOGLIE DELLA MIA BOCCA E DEL MIO CULO...


di RedTales
23.02.2015    |    14.448    |    2 9.1
"Quando tutti ebbero sbrodolato una, due o forse anche tre volte o dentro il culo o in bocca o dove capitava, il gioco finì..."
Racconto che avevo già pubblicato su Annunci69 ma su un profilo che non esiste più.
Lo ripropongo per raccogliere nuovamente tutti i testi assieme.

La crociera non solo si era dimostrata veramente interessante per tutto quello che offriva sul... catalogo ma , soprattutto, per i risvolti nascosti che avevo scoperto quasi subito grazie alle attenzioni che mi aveva riservato un ufficiale. Oltre ad essere un bell'uomo, gentile e riservato, si era dimostrato intraprendente, deciso e molto concreto. Certo nei pochi giorni di viaggio bisognava possedere queste doti per... trovare divertimento con noi passeggeri. Quel giorno, dopo averlo già incontrato due volte nelle giornate appena trascorse, aveva organizzato una festicciola, invitando, oltre a me, cinque membri dell'equipaggio nella sua cabina per divertirsi. Il piatto forte del pomeriggio ero io.
Mi aveva avvisato della cosa, così ho potuto prepararmi perfettamente. Mi ero depilato totalmente e cercato di selezionare i vestiti più adatti all'occasione. Purtroppo sulla nave avevo solo pochi abiti, ma, per fortuna, ben scelti. Per questa “festicciola” ho dovuto rinunciare ad un'escursione che era prevista per la giornata di oggi, ma quanto mi era stato proposto lo ritenevo ben più eccitante.
All'ora stabilita arrivai nella sua cabina, singola e abbastanza spaziosa e, come d'accordo, mi chiusi nel bagno per trasformarmi in una ragazza appariscente.
Un po' alla volta sono arrivati anche gli altri che sentivo parlottare ma non capivo cosa stessero discendo. Quando c'erano tutti, una mano, bussando sulla porta, mi invitò ad uscire.
Appena aperta la porta rimasi quasi pietrificata dallo spettacolo che si offriva ai miei occhi.
Davanti a me c'erano sei maschi molto piacevoli con i loro sei bellissimi cazzi. Tutti nudi.
Completamente nudi. Inutile che mi dilungo sul fisico di ognuno, credo basti dire che erano tutti marinai e... si vedeva...
Dopo il primo attimo di smarrimento realizzai che avrei sicuramente appagato ogni voglia della mia bocca e del mio culo. Chiaramente avrei soddisfatto anche loro...
In un attimo tutte le loro mani erano su di me. Mi sfioravano, accarezzavano, palpavano ovunque. Non devono aver apprezzato molto la lingerie perché mi sono ritrovata spogliata in pochi istanti.
Camicetta, minigonna, top, reggicalze, tanga e scarpe sono finiti su una sedia, lasciandomi solo con la parrucca e le autoreggenti nere a rete. Restare vestita solo con questo indumento è ciò che mi piace di più perché il nero delle calze si sposa bene con il bianco della pelle.
Nel frattempo allungai pure io le mani su qui piselloni per accucciarmi quindi al centro e, circondata da tanto ben di dio, cominciai a succhiarli uno alla volta.
Ormai erano tutti duri, stimolati da bocca e mani e... pronti all'uso.
Infatti due mi sollevarono letteralmente e mettendomi alla pecorina sul letto e, mentre alcuni offrivano i loro arnesi alla mia bocca un altro cominciò a penetrarmi.
Uno spettacolo. Entrava ed usciva dal mio culo facendomi vibrare di piacere ad ogni colpo, proprio mentre assaggiavo i piaceri di quei bastoni conficcati fino in fondo alla gola.
Se non l'avete mai provato, è eccezionale sentirsi scopati in culo e in bocca contemporaneamente.
La posizione era perfetta. I cazzi erano all'altezza giusta del culo e della bocca.
Mentre godevo di questo trattamento sentivo anche delle mani che mi titillavano i capezzoli aumentando il piacere e altre che mi masturbavano. Un altro mi leccava il collo e sentivo una mano accarezzarmi le cosce e una voce che chiedeva come facevo ad averle così lisce e vellutate. Con la bocca piena non potevo rispondere, ma la cosa aumentava il piacere.
Ma riuscite ad immaginare una situazione così paradisiaca?
Ogni tanto percepivo che il culo si svuotava per poi sentirlo riempire nuovamente da... carne fresca.
Sottolineo anche che, a parte l'ufficiale, gli altri erano tutti giovani ed uno, in particolare, piuttosto ben dotato in fatto di diametro. Quando entrava lui lo sentivo, eccome. Non solo per le generose misure ma pure per quel modo unico che aveva nel... pompare. Si, sapeva muoversi dentro e darmi un piacere ancora più intenso di quella gioia viscerale che stavo provando. Evidentemente non solo andava avanti e indietro ma si spostava in su e in giù e poi rallentava, lo sfilava quasi del tutto per farmi restringere e per rituffarsi dentro. Una vera furia della natura che mi stava portando ad uno stato di agitazione che sfociò in urla di piacere che una mano mi soffocò sul nascere, forse perché troppo forti...
Mi accorgo che non sono in grado di descrivere bene, come leggo in altri racconti, tutto quello che successe, ma la mia testa spesso andava da altre parti, sopraffatta dal piacere così lungo e profondo ed ora mi accorgo di non ricordare con chiarezza quanto ho vissuto.
Mi ricordo che, ad un certo punto, quei cazzi hanno cominciato, uno dopo l'altro, a riempirmi di crema. Sembrava quasi che si fossero accordati per sbrodolarmi addosso tutti assieme.
Prima uno, subito dopo un altro, poi un terzo. Era talmente tanta e loro si alternavano così in fretta dentro la bocca che non riuscivo nemmeno a sputare, finendo con ingoiare gran parte del loro sperma. Ormai non riuscivo più ad aprire gli occhi perché li sentivo ricoperti e appiccicosi. Volevo pulirmi con le mani ma non riuscivo nemmeno a coordinare bene i movimenti o urtavo i loro sessi che erano proprio li. I sapori, anche se molto simili, non erano uguali, ma dal terzo schizzo in poi si mescolarono tra loro facendomi sentire solo un sapore dolciastro ma leggermente acido e tiepido.
Finite le sborrate, pensavo che la festa fosse finita, invece no. Mi hanno girata a pancia in su, sollevate le gambe, sputato per bene nel buco, come se ce ne fosse bisogno dopo quanto mi era già stato slargato, e hanno ricominciato a scoparmi. Ho subito pensato che questo confermava quanto sentito sui marinai. Sempre pronti ad affondare il cazzo nel primo buco che trovano, specialmente se... affamati. Come potevano essere ancora in tiro dopo una bella schizzata? Probabilmente ce ne dovevano essere alcuni che ancora non erano venuti o avevano capacità di recupero... prodigiose. Beata gioventù che riesce a farne anche tre di fila!
Questa volta, vista la posizione, vedevo i cazzi che arrivavano sopra la mia faccia e, abbassandosi, mi venivano infilati in bocca. La posizione non era più così comoda, ma ero bloccata da quelli che continuavano a prendermi da dietro e quindi cercavo di fare del mio meglio con la bocca.
Ogni tanto sentivo che mi mettevano in mano anche un cazzo, ma non riuscivo a fare molto visto lo stato in cui ero. Ormai ero andata. Cotta dal piacere che continuavano a procurarmi.
Fu proprio in quella posizione che sborrai la prima volta mentre, proprio l'ufficiale, mi menava l'uccello. Mi ricordo che si abbassò sulla mia pancia per leccare quanto avevo schizzato.
Ma fu un attimo vederlo. Riuscivo a intravvedere, nei momenti in cui si alternavo i cazzi in bocca, che chi mi scopava il culo era sempre diverso.
Ormai non mi accorgevo più di chi entrava e usciva dal mio sfintere.
Quando tutti ebbero sbrodolato una, due o forse anche tre volte o dentro il culo o in bocca o dove capitava, il gioco finì.
Tutti e sei seduti e sudati mi guardavano, ancora distesa sul letto mentre mi asciugavo. Ero in un bagno di sudore e di sperma.
Mi sentivo colare il culo continuamente, neanche avessi fatto un altro clistere.
Loro erano li, stanchi ma soddisfatti, come me.
E fu proprio li che meravigliai tutti. Scivolai sul pavimento e, gattoni, mi infilai con la bocca tra le le cosce di uno di loro, ricominciando a succhiarlo, poi feci la stessa cosa con il secondo.
Il terzo, proprio il più alto e grosso di tutti loro, me lo trovai in pedi davanti, già quasi duro e, completare l'erezione, fu uno scherzo da ragazzi.
“Dai scopami ancora” gli dissi e lui non aspettò un attimo.
Infoiato com'era, mi sollevò di peso e, abbracciandomi, cercò di prendermi in quella posizione, non riuscendomi però a centrare. Mi strinsi a lui con le gambe che gli cingevano la schiena e, finalmente, senti quel bel palo entrarmi in culo. Pompò un po' di volte, quindi, senza uscire si gettò sul letto e continuò, come indiavolato a darci dentro. Credo per una bella decina di minuti. Io ero sotto di lui che si era completamente appoggiato a me. Mi pesava parecchio e, avendo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia, sentivo il suo sudore colarmi anche negli occhi. E bruciava.
Quando venne si inarcò con forza gridando. Sentii gli altri dirgli di non gridare.
Appena si fermò si sfilò e avanzò di quel mezzo metro sufficiente a fargli sbattere il cazzo sulla bocca, invitandomi a prenderlo. Iniziai a leccarlo e a succhiarlo avidamente. Il sapore era forte e deciso. Variava tra il dolce e l'acido ed emanava un odore vagamente acre.
Poco dopo si alzò del tutto per poi chinarsi al mio fianco e riempirmi di nuovo la bocca con la lingua in un incredibile bacio. Non me lo sarei mai aspettato.
A quel punto tutti mi si gettarono attorno, ricominciando ad accarezzarmi, toccarmi, leccarmi, succhiarmi. Si alternarono sul mio pisellino facendolo tornare duretto e insistettero, sempre avvinghiati a me fin che esplosi di nuovo e lanciando a una decina di centimetri d'altezza ancora un po' di gocce del mio seme. Pochi istanti dopo la mia performance e dopo avermi baciata tutti sulla bocca e riempendomela, questa volta con la lingua, cominciarono a rivestirsi.
Ci salutammo, un po' in fretta e restai sola con l'ufficiale. Mi disse di andare a cambiarmi in bagno.
Appena entrata quasi gridai per lo schifo di faccia che avevo. Il trucco, sciogliendosi, l'aveva trasformata in una specie di maschera degli orrori. Mi sciacquai la faccia, feci la pipì e infine una bella doccia rimise tutto a posto. L'ufficiale era in un angolo che si godeva quest'ultima parte di spettacolo.
Appena finito mi chiese di farlo venire ancora una volta con la bocca.
Anche se stanco e spossato in un modo indescrivibile e che non avevo mai provato, lo accontentai.
Si mise sulla poltroncina e mi lasciò lavorare di bocca senza fare nulla.
Ci misi un bel po', sia a farlo diventare duro sia a farlo venire, quasi esclusivamente con la bocca e senza usare le mani. Inghiotti tutto, come facevo anche le altre volte, lasciandolo, alla fine, immacolato e pulito alla perfezione. Mi sorrise e mi chiese se la festa mi era piaciuta, ma dalla mia espressione non credo ci fosse bisogno di porre la domanda.
Non mi era mai capitata una cosa così, in questi anni di travestimenti.
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