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FRESCO DI GIORNATA


di RedTales
10.07.2021    |    17.773    |    19 9.6
"“Che troia! Sai che sei una vera troia? Cazzo! Ma non ne ti basta mai? Risi seguito da tutti gli altri e, a quel punto, forse per liberarsi dalla mia voglia..."
Un racconto fresco di giornata. I fatti si sono svolti durante la giornata e lo ho scritto e pubblicato in serata. Più veloce di così... Gran bella cosa le ferie...

Pochi giorni fa sono stato con un amico al ponte di Pieris dove voleva esibirmi e giocare con il mio corpo davanti ad eventuali spettatori magari interessati a partecipare. L’idea mi stuzzicò molto fin dall’inizio e ci andammo. Come ho scritto nel commento relativo ai luoghi di scambio di Annunci69 di qualche giorno fa, l’esperienza fu davvero intensa ed interessante. Per farla breve, perché non è questa la storia che voglio narrare, in poco più di tre ore trovai cinque maschietti con cui fare sesso. Sia io che Franco, il mio amico, ci eccitammo moltissimo al punto che rientrati a casa volle salire e ci regalammo un’altra ora di sesso. Quando se ne andò mi disse che avremmo dovuto ripetere l’esperienza.
E’ successo oggi. Mi ha chiamato in tarda mattinata dicendo che sua moglie andava al mare e che lui aveva tanta voglia di ritornare a Pieris. Provai a convincerlo che forse non era la giornata ideale: “ma è sabato, ci sarà tanta gente che andrà a prendere il sole…”
Non volle sentir ragione e così mi feci una bella doccia, una pulizia intima e ci recammo sul posto. Arrivammo in tarda mattinata trovando la strada piena di macchine e, addentrandoci nella zona solitamente frequentata dai “curiosi del sesso”, trovammo parecchi ombrelloni piantati in riva al fiume e tanti costumi…
Proseguimmo per il sentiero spingendoci abbastanza avanti e qui, finalmente, cominciammo a trovare dei “piselli al vento”.
Adocchiammo un angolino tranquillo e, neanche finito di spogliarci, vedemmo arrivare verso di noi due uomini.
“Ti ricordi? Ci siamo incontrati lunedì scorso.”
Pur non riconoscendolo, pensai subito che fosse uno dei cinque con cui aveva fatto sesso e gli sorrisi. Venne subito al sodo chiedendoci se avevamo voglia di andare da lui dove, con il suo amico, mi avrebbero scopato in tutta calma e tranquillità.
“Abito a dieci minuti da qui. Casa appartata e riservata. C’è anche il clima e facciamo al fresco e con calma. Ti va? Lui può guardare come lunedì.”
Guardai Franco e trovando uno sguardo d’intesa, accettammo l’invito.
Mezz’ora dopo entrammo nella casa restando colpiti dall’ambiente perché il piano terra era un enorme open space diviso in tre parti: angolo cucina, grande sala centrale e zona salotto con mega televisione.
“Andiamo sopra che stiamo più comodi.”
Saliti al primo piano trovammo un’enorme zona notte con grande letto matrimoniale mentre da una parte si trovava una vasca da idromassaggio veramente larga di fronte alla quale c’era un comodissimo divano a forma di U con al centro un palo per la lap dance.
Restammo davvero a bocca aperta e i complimenti di Franco per quell’ambientino si sprecarono.
Poco dopo ci ritrovammo tutti e quattro nudi e guardai quei due uccelli tutti per me. Ovviamente mi diedi immediatamente da fare e, inginocchiato davanti a loro iniziai a toccare, leccare quindi assaggiare i loro sessi. Cercai di fare il tutto lentamente e, soddisfatto di ciò, Gennaro ci invitò a spostarci sul lettone. Qui, comodamente sdraiato e pienamente a mio agio, iniziai a leccare i loro corpi spostandomi da uno all’altro, cercando di soffermarmi sui punti che li facevano fremere.
Percorsi la pelle con la lingua e con le mani, dappertutto. Immagino con loro grande soddisfazione viste le due notevoli erezioni che mi trovai a succhiare.
Non so quanto durarono quei preliminari ma, ad un certo punto, fu Gennaro a chiedermi di sdraiarmi sulla pancia: “mettiti giù che adesso ho voglia di scoparti. Mi scoppia. Lo vedi che mi scoppia?” Lo accontentai e, dopo essersi messo il preservativo si mise sopra ed entrò dentro. Avendo un cazzo di dimensioni normali, scivolò con facilità nel culo fino alle palle e, sostenendosi con le braccia tese iniziò la sua cavalcata con rapidi movimenti del bacino. All’inizio fu come tante altre volte, piacevole ma nulla di speciale, ma ad un certo punto mi accorsi che le spinte mi facevano frugare il cazzo tra il copriletto e la pancia provocandomi una sensazione assai piacevole che continuò ad espandersi in tutto il basso ventre. Mi concentrai su quanto provavo lì davanti e cominciai a solleticarmi all’idea che sicuramente, continuando così, sarei certamente venuto. Purtroppo Gennaro arrivò prima di me e quindi si fermò facendo cessare quello stimolante piacere che mi procurava. Girai la testa da un lato e lo vidi uscire notando che aveva riempito il sacchettino e, proprio allora sentii la mano dell’altro che mi spingeva per farmi rimettere giù. Mi stesi e lui prese subito il posto del suo amico e, quasi per magia, ricominciò anche quella eccitante stimolazione che mi faceva vibrare il pene. Lasciai che il mio corpo assecondasse le sue spinte e, pur non provando granché dietro, restai soddisfatto… davanti. Ricominciò quel crescendo di piacere che, dopo un poco, prese a mescolarsi con quanto stavo iniziando a provare dietro e le due stimolazioni si sommarono aumentando il piacere che divenne decisamente intenso.
Però anche questa volta il mio partner raggiunse l’orgasmo, che segnalò con intensi grugniti, lasciandomi nuovamente a… bocca asciutta.
“Peccato, mancava poco… magari a casa faccio qualcosa con Franco” pensai ancora bocconi sul letto e fu proprio mentre provai a rotolarmi di lato che le mani del mio amico mi bloccarono il collo.
“A vederli scopare mi è venuta una voglia… Adesso ti scopo anch’io” esclamò tra i commenti divertiti degli altri due.
Un attimo e si sprofondò dentro, finalmente senza preservativo e, con la sua solita irruenza, si mise a fare anche lui. I movimenti erano decisamente più forti di prima e il piacere sul cazzo esplose immediatamente. Me lo gustai lasciando che si mescolasse con quanto le vigorose spinte mi procuravano anche dietro ma, per non restare ancora a metà strada, spostai, con un po’ di fatica, una mano sotto e, afferrato il pene, incentivai i movimenti con una sana masturbazione. Non smisi, deciso a raggiungere il traguardo e, incredibilmente, proprio mentre iniziai a mugolare per il piacere con le prime gocce giunte a bagnarmi la mano, un urlo roco, dritto nell’orecchio, mi segnalò che anche Franco mi stava rovesciando dentro la sua crema.
Provai un orgasmo forte ed intenso che mi lasciò letteralmente senza fiato, forse anche per colpa del mio amico che, finito di godere, si era appoggiato completamente sopra di me con tutto il suo peso.
Restammo così tra i commenti porcelli e volgari degli altri due per alcuni istanti poi Franco si spostò ed io mi tirai su accoccolandomi sul letto.
“Cazzo!” Vedervi scopare così mi ha fatto sesso. Cazzo! Guarda come mi tira. Dai, mettiti a pecora che ti inculo ancora” disse Gennaro.
Anche se stanco lo accontentai e, appena messo il preservativo, scivolò nuovamente nel mio buchetto con una facilità disarmante dovuta sia al fatto che ormai era bello allargato sia per tutto lo sperma che Franco mi aveva versato dentro.
Questa volta mi scopò quasi con brutalità, facendo sbattere con forza le palle sul mio sedere e producendo, ogni volta che affondava il colpo, dei secchi schiocchi. Riuscì a durare molto e fu assai piacevole, tanto che pensai: “che peccato che non è durato così la prima volta…”
Anche questa volta uscì con il sacchettino macchiato di bianco sulla punta e rimase fermo, come per riprendere fiato, mentre io mi girai e, sedendomi davanti a lui gli tolsi il preservativo e mi infilai quello che restava della sua erezione in bocca. Il sapore dello sperma e della plastica si mischiarono mentre Gennaro cominciò ad avere degli spasmi ogni volta che provai a succhiargli la cappella.
Quasi subito si tirò indietro liberandosi dalle mie labbra.
“Che troia! Sai che sei una vera troia? Cazzo! Ma non ne ti basta mai?
Risi seguito da tutti gli altri e, a quel punto, forse per liberarsi dalla mia voglia di succhiare, propose di andare giù a bere qualcosa.
Restammo a chiacchierare sul divano prima di congedarsi.
Saliti in macchina Franco mi confidò di essersi eccitato moltissimo al punto da non riuscire più a guardare soltanto: “non riuscivo più a trattenermi. Mi sono masturbato per tutto il tempo. Me lo hai fatto tirare come…”
Arrivati a casa mia riuscii a convincerlo a salire per fare una doccia assieme, durante la quale provai a farlo crescere, ma invano. Non ci fu verso di farglielo drizzare. Rimase penzoloni e così… se lo riportò a casa.
Prima di salutarlo gli dissi: “la posizione di oggi non è tra quelle che usiamo però mi è piaciuta molto perché mi stimolava il pene. Ogni tanto dovremmo farlo anche così…”
“Si, si, va bene, ma adesso devo andare.”
Adesso sono rimasto solo e mi è venuta una gran voglia di raccontare quest’esperienza godereccia. Sono nudo, la casa è fresca e non fa troppo caldo. Ogni tanto la mano scende sul pene per giocarci. Sorseggiando una birra ghiacciata sto ripensando con malizia alla giornata di oggi. Ho proprio fatto del gran sesso, decisamente insperato ma assai intenso. “Certo che un po’ troia lo sono… Ho scopato con due e uno non lo avevo nemmeno mai visto… Però siamo rimasti contenti tutti e tutti abbiamo goduto veramente alla grande. Sì, decisamente un gran bel sabato.”
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