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Gay & Bisex

TRE SBORRATE IN CULO E UNA IN BOCCA


di RedTales
03.11.2023    |    11.951    |    10 9.1
"“Se vuole, adesso può fare lui la prima mossa” mi dico..."
Mi è venuta voglia e sapendo che i due amici che frequento con una certa assiduità non sono disponibili, penso di raggiungere un luogo di cui mi avevano parlato e dove non sono mai stato. Arrivo, ben guidato dal navigatore, dopo aver cercato maggiori indicazioni proprio su Annunci69, parcheggio e faccio un giro di perlustrazione. Cammino per una mezz’ora ma… nulla. È un caldo primissimo pomeriggio di inizio maggio e penso di essere sfortunato ma, vista l’ora, rientro in macchina e decido di aspettare ancora un poco. Una ventina di minuti dopo arriva un grosso SUV che parcheggia non molto lontano. Il guidatore non scende e, dopo una breve attesa, decido di fare due passi dirigendomi verso di lui. Al volante c’è un uomo di mezz’età che mi guarda e basta. Con discrezione mi sposto verso dei cespugli a qualche metro dalla macchina e abbasso i pantaloni scoprendo il sedere e quindi mi giro mettendomi ad armeggiare sul davanti. Purtroppo non ottengo alcun riscontro, quel tipo resta in macchina… evidentemente non gli interesso.
Ritorno a sedermi e rispondo a qualche messaggio lasciando passare ancora un po’ di tempo. Credo di essere nel posto giusto e l’altra macchina me lo conferma ma non c’è proprio “movimento”. Ad un certo punto sopraggiunge un piccolo camion che parcheggia a una ventina di metri da me. L’autista scende e si guarda in giro. Avrà si e no quarant’anni ed è vestito da lavoro: pantaloni, camicia e scarponcini. Poco dopo escono altre due persone, un altro uomo ed un ragazzo. Dal carico del cassone e dall’abbigliamento immagino che siano muratori in pausa pranzo. Li guardo e li vedo parlare tra di loro. Abbasso il finestrino ma non riesco a sentire cosa dicono anche se, quasi subito, tutto diventa chiaro. Il ragazzo si spoglia completamente proprio lì e, dopo aver gettato i vestiti dentro la cabina, rimane nudo e scalzo. Lo guardo, è molto giovane, sulla ventina, almeno credo.
Il guidatore si avvia verso una zona immersa nella vegetazione seguito dagli altri due e, mentre li seguo con lo sguardo, mi accorgo che l’uomo dell’altra macchina è sceso e si dirige dalla loro parte.
Decido di fare altrettanto: “mal che vada mi vedo una bella scopata…” penso, immaginando cosa stiano andando a fare i tre.
Li seguo a una decina di metri di distanza e, come arriviamo in una zona tranquilla e riservata, ho la conferma di quanto avevo ipotizzato perché vedo il ragazzo che si sta appoggiando con le mani ad un grosso ramo e si piega in avanti allargando anche le gambe.
“Una posizione perfetta per farsi scopare” mi passa per la mente mentre mi fermo.
Non finisco nemmeno di pensarlo che uno degli altri due, con i pantaloni calati a metà gamba, gli si mette dietro e inizia a scoparlo.
A vederlo ci da dentro con decisione e, per osservare meglio, mi avvicino fermandomi a pochi metri da loro. Noto che il signore del SUV è poco distante e si sta masturbando. Ha un bel cazzo ma, visto che prima non mi ha fatto alcun cenno d’intesa, me ne resto fermo dove sono.
“Se vuole, adesso può fare lui la prima mossa” mi dico. Vedo che anche il secondo muratore si è calato i pantaloni e con la mano sta giocando con il cazzo che è già duro. Non provo nemmeno a far qualcosa, con un culetto così giovane ed appetitoso che lo aspetta sarebbe inutile, non avrei alcuna chance.
Nel frattempo il primo uomo ha finito e si sposta e lascia il posto all’altro.
“È stato veloce” mi dico ma poi, fissando quanto ha tra le gambe mi rendo conto che sicuramente non è ancora venuto. Anche il secondo ci da dentro con gusto tanto che ormai i lamenti e i sospiri del ragazzo si sentono distintamente.
L’altro spettatore ha occhi solo per il culo del ragazzo mentre il muratore che ha appena finito mi guarda continuando a menarsi l’uccello tanto che decido di tirarlo fuori anch’io e per essere ancora più esplicito mi tolgo al volo pantaloni e felpa restando senza nulla addosso. “Così può vedermi e valutare se posso andar bene” mi dico: “magari da una botta anche a me...”
Mi fa dei gesti chiarissimi indicando il culo del ragazzo e immagino che voglia sapere se mi interessa. Sempre a gesti indico il suo cazzo e mi infilo un dito in bocca. Si avvicina e in un pessimo italiano mi dice che non gli interessa un pompino ma che posso farlo al giovane che si stanno scopando. L’idea mi piace e, senza perdere tempo, mi avvicino e mi accuccio davanti al ragazzo. Sono scomodo e quindi mi siedo trovandomi il suo cazzo, dritto, duro e di buona misura proprio davanti agli occhi. La punta luccica e un liquidino trasparente cola, senza soluzione di continuità, fino sull’erba, segno che sta apprezzando quello che gli stanno facendo.
In quel preciso istante mi accorgo che dietro il ragazzo c’è un altro cambio e vedo il grosso cazzo del muratore allontanarsi per essere “sostituto” da un altro.
A quel punto osservo il bastone che ho davanti trovandolo bellissimo. È completamente scappellato e tutto luccicante per le piccole gocce che stanno uscendo ed ha una forma davvero splendida: armoniosa e piacevolissima. Non indugio e me lo infilo in bocca prima che ricominci a muoversi per le spinte che riceverà da dietro.
Ho giusto il tempo di gustare quel delicato sapore di cui è ricoperto che inizia ad oscillare assieme a tutto il corpo. Mi aggrappo alle sue gambe e lo lascio scorrere. Rimango fermo, tanto è il pene che si muove tra le mie labbra. Trovata la distanza giusta, entra ed esce che è un piacere: l’ingrossamento della cappella arriva fino alle labbra e poi sprofonda ma senza giungere sul fondo della gola. Insomma, il massimo del piacere. Inoltre questo giovane cazzo è grosso e lungo il giusto, quindi è davvero perfetto per scoparmi in bocca.
Purtroppo, così sollecitato, non dura tanto e ben presto mi ritrovo allagato… Ne fa tanta, ma davvero tanta. Ovviamente rimango fermo e assaporo quel gradevole aroma dolciastro. Cerco di inghiottire il più possibile ma qualcosa mi scappa e lo sento colare agli angoli della bocca.
Quello dietro continua a sbatterlo mentre io mi accorgo con gioia che quanto mi riempie la bocca non accenna minimamente a… scendere.
Poi si ferma tutto perché c’è un altro cambio. Una manciata di secondi e vedo due gambe diverse sistemarsi a favore di culo e quindi ricomincia il ballo. Questo sbatte più dell’altro e devo attaccarmi bene alle gambe per non farmi uscire il cazzo dalla bocca. Mi adeguo subito e riprendo a gustare il duro salsicciotto avvolto dalle grida che il giovane lancia. Ha la testa piegata poco sopra la mia ed il concerto che mi propone è davvero coinvolgente. Tra l’altro credo pure che sbavi perché continuo a sentire qualcosa di umido che mi cade sui capelli e sulla schiena…
Le gambe gli tremano ed è anche scosso da improvvisi spasmi. Credo stia godendo alla grande ed ogni tanto dice qualcosa gridando ma non capisco, non parla italiano.
Andiamo avanti così a lungo, credo per altri quattro o cinque cambi… anali e, per tutto il tempo, il suo cazzo resta… di pietra. Me lo godo davvero e credo che venga una seconda volta, anche se non ne sono sicuro, senza mai perdere turgidità se non in modo leggero.
Mi rendo conto che è finito quando tutto si ferma. Il cazzo che ho in bocca non si muove più ma resta durissimo. Dietro di lui vedo solo erba e non più gambe. Immagino che i due siano venuti e, ormai soddisfatti, si siano arresi alla stanchezza.
Per la prima volta, da quando ho iniziato a pomparlo, stacco la bocca e alzo lo sguardo. Incrocio quello del giovane che mi appare spento e l’espressione che ha sul viso lo fa appare distrutto. Sposto gli occhi su quanto mi ha dato piacere e mi accorgo che il suo pene è rosso fuoco. Mi fa quasi impressione e penso che devono essere stati i miei denti, anche se non me ne sono reso conto. Però resta durissimo. Lo tocco con la mano ed è davvero di pietra. Una quindicina di centimetri di puro piacere. Peccato non poterlo ricevere nel culo, sicuramente saprebbe soddisfarmi alla grande.
Vedo a destra l’uomo del SUV con il cazzo umido e penso che abbiano fatto giocare anche lui ma mi distraggo subito perché noto una bella colata di crema apparire sulla coscia del giovane muratore e, preso da un’incontrollabile pulsione, mi accuccio ancora più in basso e comincio a leccargli la gamba per sorbire quel nettare. Passo sotto le sue gambe come un contorsionsita e mi sposto dietro dove riprendo a leccare, risalendo lungo lo scroto peloso e umidissimo fino al culo. Mi metto in ginocchio e, allargandogli le chiappe con le mani, avanzo fino al buchetto che, ancora pulsante e abbastanza dilatato, rilascia ritmicamente la desiderata crema bianca.
Lecco, lecco e lecco, spingendo la lingua in profondità mentre sento vagamente i tre uomini dietro a me dire qualcosa in italiano come: “che troia” o “cazzo come lecca”, “pompinaro”, “vacca” ed altro che non comprendo.
Mi fermo solo quando non sento più il sapore dello sperma e, ormai sazio, mi alzo in piedi. Il ragazzo è ancora appoggiato al tronco. Adesso che lo vedo da vicino posso osservare quanto sia magro e muscoloso. Ha un culetto stretto ed i fianchi ancora di più. Le gambe lunghe e snelle e non molto pelose.
I due muratori si sono tirati su i pantaloni e mi dicono “bravo”. Uno mi chiede se mi faccio scopare e, sorridendo, gli dico di sì. L’uomo del SUV è andato via ed il ragazzo si è spostato e si è messo in mezzo agli altri due. Ha ancora il cazzo duro. Sorride. Mi dice che sono stato bravissimo e che lo ho fatto venire tre volte. Penso che non me ne ero proprio accorto dell’ultima…
Mi chiedono se vado lì ogni tanto e gli dico di no perché abito lontano.
“Se volete però posso venire, se ci siete.”
Dicono che va bene e gli lascio il numero del telefonino.
Prima di andarsene uno dei due uomini ridendo e dicendo qualcosa nella loro lingua dell’est dà uno schiaffone al cazzo del ragazzo che lancia un urlo. Noto che è ancora duro…
Mi salutano. Mi infilo al volo gli abiti e li seguo. Fanno salire il ragazzo ancora nudo e partono. Un gesto con la mano dal finestrino e se ne vanno.
Il SUV non c’è più. C’è solo la mia macchina.
Entro e ritorno a casa. Chissà se mi chiameranno.
Fino ad oggi non lo hanno fatto. Sono passati sei mesi...
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