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Gay & Bisex

LE TANTE VOGLIE DI UN GIOVANE PORCELLINO


di RedTales
08.05.2022    |    13.096    |    11 9.6
"Anche se mi piace che arrivi con il culo pieno… Dai! Siamo due bei porcelli..."
Luigi entrò in casa e raggiunse subito il bagno per svuotarsi di tutta la birra che aveva bevuto con gli amici e quindi seguì i suoni del televisore fino in camera dove trovò Angelo che dormiva sul lettone. Lo guardò compiacendosi di quel ragazzo che viveva con lui da più di sei mesi. Indossava solo una t-shirt extra large che, nella posizione in cui era, lasciva scoperto parte del sedere. Lo ammirò per un poco, felice di quelle curve, quindi si sedette sul letto e iniziò ad accarezzargli le cosce svegliandolo.
“Ciao. Scusa, mi sono addormentato. Sei arrivato adesso?”
“Sì e ho voglia.”
“Mh! Hai voglia? Hai voglia del buchino?”
“Sì, tanta.”
Angelo allungò la mano e la appoggiò proprio lì: “non è durissimo ma sei quasi pronto.”
“Sì, manca poco. Ho voglia.”
“Gli do i bacini?”
“Sì.”
Il ragazzo si girò mentre Luigi si alzò in piedi, si aprì i pantaloni abbassando anche gli slip e si sdraiò. Angelo gli accarezzò delicatamente il sesso e quindi prese a leccarlo prima di infilarselo tra le labbra e ci mise poco ad ottenere una vigorosa erezione.
“Ecco, è pronto, girati che ho proprio voglia.”
Si mise supino e l’altro gli si sdraiò sopra e, facilitato dalla tanta saliva, lo penetrò con estrema facilità e iniziò a muoversi.
Pochi minuti e rantolò di piacere riempiendo il suo giovane partner per poi girarsi e lasciarsi cadere al suo fianco.
“Ah! Che bello! Cazzo che culo che hai. Mi sono proprio svuotato.”
Angelo si mise seduto e si piegò sul pene iniziando a ciucciarlo.
“Sì, sì, così. Puliscilo bene. Pulisci tutto.”
In una scarsa manciata di minuti il salsicciotto si sgonfiò e Angelo, tenendosi dei fazzolettini premuti contro l’ano se ne andò in bagno per farsi un caldo bidet.
Quando ritornò in camera il suo uomo si era già addormentato, esattamente nella posizione in cui l’aveva lasciato. Lo fissò per alcuni istanti e, preso il telefonino, se ne andò in sala.
Si mise comodo sul divano, silenziò il telefono e aprì WhatsApp.
“Ciao Sergio, sei ancora sveglio?”
“Sì. Sei solo?”
“Quasi. Dorme.”
“Hai voglia?”
“Tanta.”
“Fattelo dare.”
“Me lo ha già dato. Cinque minuti in tutto. Ma ho ancora voglia. Adesso dorme. E quando dorme… .”
“Così impari a prenderteli vecchi.”
“Dai! Ha 46 anni!”
“Cazzo! Tu ne hai 24! Ci credo che ti lascia a bocca asciutta.”
“Sì, ho voglia.”
“Vuoi venire qui?”
“Sì. Domani mattina?”
“A che ora puoi venire?”
“Lui esce per le otto. Appena uscito mi preparo, poi la strada. Posso essere lì per le nove, forse un po’ prima.”
“Ok. Ho voglia anch’io. Però alle dieci devo andare al lavoro.”
“Ti amo. Mi va benissimo. In un’ora te lo massacro.”
Continuarono ancora per un po’ e quindi si salutarono dandosi appuntamento alla mattina.
Angelo sorrise soddisfatto poi si mise a scrivere ad un altro amico.
“Ciao Paolo. Sei sveglio?”
“Quasi… Sono già a letto. Tu?”
“Ho voglia!”
“Anch’io. Sei solo? Vieni qui?”
“No, adesso non posso. Lui è qui. Dorme.”
“E non puoi fare una corsa qui?”
“No, se si sveglia… Cosa gli dico. Meglio di no. Domani?”
“Quando vuoi. Dimmi un’ora e ci sono.”
“Domani lui esce per le dieci, il tempo di preparami e fare la strada e sono da te.”
“Dieci e mezza?”
“Anche qualcosa in più. Se si sveglia che ha voglia… dopo mi devo lavare…”
“Aspetta! Se ti scopa non ti lavare. Vieni così. Lo sai che mi piace vederti e sentirti ancora così.”
“Mh! Certo che sei un bel porcellino.”
“Dici? E tu allora? Prima ti fai scopare da lui e poi vieni qui a fartelo piantare da me. Anche se mi piace che arrivi con il culo pieno… Dai! Siamo due bei porcelli.”
“E se domani non mi vuole scopare?”
“Fatti scopare tu. Non dirmi che non sai come fargli venire la voglia? Quando sei qui ti scoperei per ore…”
“Dai!”
“Sei una meraviglia.”
“Beh! Grazie. Allora cercherò di fargli venire la voglia e di farlo schizzare in culo, così ti porto la sua crema…”
“Ti adoro. Allora ti aspetto per le dieci e mezza?”
“Sì.”
“A che ora devi tornare poi?”
“Lui rientra per le sei.”
“Che dici se mi prendo la giornata di ferie e restiamo insieme anche il pomeriggio. Magari prendo una pastiglietta la mattina e te lo do per tutto il tempo?”
“Mh! Mi fai venire una voglia. Sì, ho proprio voglia di sentirti tutto. Sì, resto fino alle cinque. Ho già tanta voglia.”
“Anch’io.”
Scambiò ancora qualche messaggio con Paolo e poi, dopo aver cancellato le chat, andò in cucina a bere qualcosa e quindi ritornò nel lettone accucciandosi vicino al suo uomo che ormai russava.

Un po’ prima delle sette Luigi si svegliò ritrovandosi con il cazzo nella bocca di Angelo.
“Buongiorno, ben svegliato. Lo avevi così duro che mi è venuta voglia…”
“Dio! Cazzo! Fermo, fermo, devo andare a pisciare.”
“Mh! Non me lo lasci?” miagolò con una vocina supplichevole.
“Vado, piscio e torno. Ma facciamo presto. Sai che devo uscire alle otto.”
“Mh. Si che lo so pisellone mio. Ma un bacino. Mi lasci dare un bacino poi?”
Luigi tornò poco dopo e si sdraiò lasciando alle mani e alla bocca di Angelo il suo uccello. Con bravura e con sapienti passaggi di lingua lo fece puntare dritto verso il soffitto e, poco dopo, lo fece schizzare.
“Togli, togli la bocca. Lo sai che dopo non riesco più a sopportare…”
Il ragazzo si staccò da lui e fece uscire sulle labbra tutta la crema che aveva in bocca, quindi la raccolse con un movimento circolare della lingua facendola sparire nuovamente. A quel punto tirò fuori la lingua ricoperta di sborra che, in parte, gli scivolò ai lati della bocca ed infine chiuse di nuovo le labbra e inghiottì. Poi, per far vedere che la bocca era vuota, tirò nuovamente fuori la lingua e si passò infine l’indice sulle labbra per raccogliere quanto aveva perso e poi lo succhiò.
Luigi ammirò felice e poi se ne andò in bagno a lavarsi.
Poco prima delle otto lo salutò.
“A che ora torni oggi. Sempre alle sei?”
“Sì.”
“E poi resti a casa?”
“Cioè?”
“Dopo non devi uscire?”
“No, non credo. Vuoi che andiamo da qualche parte?”
“No, no… Volevo sapere se quando torni possiamo prenderci la serata per fare sesso. Ho una voglia…”
“Certo.”
“Allora quando arrivi mi trovi nudo e profumato e scopiamo subito…”
Luigi baciò il suo giovane amante e se ne andò sorridente.
Angelo corse in bagno per preparasi. Doveva fare in fretta, Sergio lo aspettava...
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