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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 8


di klo2000
27.04.2019    |    4.177    |    0 8.3
"8 Verso le sette e mezza torniamo alla villa; abbiamo passato un compleanno bellissimo, il più bello della nostra vita; zio e' stato fantastico ad..."
cap. 8

Verso le sette e mezza torniamo alla villa; abbiamo passato un compleanno bellissimo, il più bello della nostra vita; zio e' stato fantastico ad organizzare tutto: un bel pranzo originale, mattina e pomeriggio al mare, un bellissimo regalo ieri sera e un regalo ancora più bello oggi: due meravigliosi amici che ci hanno fatto divertire molto e ci hanno sodomizzati; chissà se ci sarà ancora qualche sorpresa per la serata?
Rientrati in casa, per prima cosa andiamo in sala da pranzo a cenare con gli avanzi di mezzogiorno; poi zio ci invita tutti al piano di sopra; qui ci spogliamo tutti nudi, mentre lo zio va a prendere alcuni piatti di plastica che stende a terra; poi ordina:
“Adesso formate due coppie, questa volta cambiamo: Ale con Willy e Andrea con Tom.”
Sono un po' contrariato, stavo bene con Willy; giù alla spiaggia mi ha detto che anche lui, come me, e' il minore della coppia essendo nato prima; forse per questo c'e' tanta simpatia fra noi.
Chissà cosa vorrà farci fare lo zio? Boh! Magari mi farà inculare da Tom! Ho saputo da mio fratello che prima ha goduto tantissimo durante la sodomizzazione del suo amico; ma anche io ho goduto tanto con Willy! Magari cambiare sarà divertente per scambiarci poi opinioni...
”Avete fatto la cacca oggi?”
”No!” rispondiamo tutti e quattro insieme.
”Allora giù! Accucciatevi ciascuno su un piatto e cagateci dentro; ci sono due premi: 100 euro per chi farà la cacca prima e 200 per chi farà lo stronzo più grosso. Pronti? VIA!”
Ci accucciamo tutti e quattro velocemente e cominciamo a spingere forte; subito parte una raffica di scorregge, più delicate dai nostri culetti bianchi, più potenti dai culi neri dei nostri amici; e dal buco di Tom parte la prima scarica: ha vinto lui i 100 euro. Il secondo e' Willy che ha sputato fuori uno stronzo caldo e fumante di tutto rispetto! Io e Ale, più piccoli, abbiamo fatto cose più contenute; non siamo assolutamente competitivi con i ragazzi più grandi; la giuria, cioe' lo zio, decide ora, soppesandolo, qual e' il piatto più pieno; sono contento che abbia vinto Willy, gli voglio già molto bene; e ho sentito, da come si spremeva per farlo, che il suo stronzo doveva essere proprio bello grosso!
Lo zio consegna il denaro del premio ai due ragazzi infilando le banconote arrotolate nei prepuzi carnosi dei loro peni. Poi ci ordina:
“Andate in bagno e pulitevi bene i culetti; troverete una peretta, riempitela di acqua calda e usatela vicendevolmente per pulirvi bene l'intestino; io starò sulla porta a filmarvi.”
Entriamo in bagno e cominciamo a pulirci.; sul lavandino troviamo una bella perettona grossa; Tom la riempie di acqua tiepida e poi inserisce la cannula nell'ano di suo fratello; preme leggermente; io abbraccio Willy mentre subisce il trattamento e lo accarezzo per consolarlo del fastidio, mentre il suo pancino si gonfia; dopo qualche minuto si siede sul gabinetto e schizza via tutto il contenuto del suo intestino, mentre tocca ad Ale subire il trattamento; poi Tom e infine sono io ad essere riempito di acqua. Sento la tensione del mio intestino, sento il retto che mi scoppia; e' Ale a spremermi dentro la peretta, mentre Willy e Tom mi tengono fermo con le cosce alzate e divaricate; passa qualche istante e finalmente posso anch'io liberarmi dal peso che ho dentro.
Ora siamo finalmente tutti puliti. Torniamo in camera; zio tira fuori da un cassetto otto paia di manette, poi prende il giocattolo che abbiamo usato ieri sera e da un altro cassetto ne prende un altro uguale: quello che ci aveva detto di avere di riserva. Ordina a me e a Tom di andare da una parte del letto e ad Ale e Willy di andare dall'altra; quindi unge con un po' di crema le estremità dei due lunghi giocattoli e poi ordina a noi di infilarceli insieme rimanendo in piedi. Io e Tom siamo ora schiena contro schiena; lui e' qualche centimetro più alto di me. Ci siamo infilati il dildo reciprocamente e stiamo spingendolo dentro con un certo piacere. Lo zio si avvicina, ci fa aderire l'uno all'altro poi blocca con le manette il mio braccio destro al suo sinistro e viceversa; e altrettanto fa con le nostre caviglie; anche Willy e Ale subiscono lo stesso trattamento. Poi ci spinge sul letto, facendoci rotolare così uniti. Nella caduta il dildo si pianta profondamente e all'improvviso nei nostri forellini provocandoci dolore. Le grida di noi quattro esprimono l'intensità del male che la penetrazione violenta ci provoca. Le manette ci impediscono di muoverci e di liberarci.
“Urlate pure quanto volete, a domani! Buonanotte!” ...e se ne va spegnendo la luce....
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