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Il mozzo e i fagioli - cap.4


di klo2000
20.01.2021    |    3.655    |    9 9.0
"4 A sentire questa frase del comandante, Nicolò diventò tutto rosso…..."
Cap. 4

A sentire questa frase del comandante, Nicolò diventò tutto rosso….
“E dunque sei riuscito prenderti in culo quella sberla del belino di Poldo…e non mi avete neanche chiamato a vedere…Ti ha fatto male?…”
Il Paganetto si vergognava a dire che in realtà quel gran cazzone era entrato nel suo posteriore senza eccessiva difficoltà…e che stava pure cominciando a goderselo, se Poldo non avesse sborrato quasi subito…e così rispose:
“Si, signore…tanto male…”
“Mi hanno anche raccontato che quando te lo ha spinto dentro hai fatto una gran pisciata…”
“Si, signore…non volevo…ma non ho resistito…Poldo spingeva così forte che non ce l’ho fatta a tenerla…”
“E hai bagnato il dottore e Poldo…spero che non vengano a lamentarsi della cosa…se no dovrò farti rapporto…e forse anche multarti, togliendoti dei fagioli…”
“Mi dispiace, signore…non succederà più…ma davvero, non sono riuscito a trattenermi…”
Naturalmente il comandante non stava dicendo sul serio sulla questione della multa…le regole di bordo non contemplavano questa eventualità…ma voleva divertirsi a fare un po’ di paura al mozzo…che ora stava tremando davanti a lui…
“Bene, ragazzo…ora fammi vedere come sei combinato…se sei inservibile o puoi riprendere il tuo lavoro con gli altri marinai…mi dicono che c’è già una bella fila di richieste…mi sa che l’armatore Doria non sarà tanto contento di doverti pagare tutti quei fagioli…ma qui sembra che i marinai siano invece tutti entusiasti di te e non pensino ad altro che di entrarti in culo…Giambrino, dopo che Poldo se l’è inchiappettato è rimasto inservibile per dieci giorni…vediamo tu in che condizioni sei…coraggio, mozzo…giù le braghe…”
E il Paganetto, ancora tremante, sciolse la cordicella che gli teneva su i pantaloni e rimase nudo dalla cintola in giù…
“Bene, vieni qui alla luce e fatti vedere…”
Il capitano si scosto un poco con la sedia su cui sedeva dal tavolo ingombro di carte nautiche e fece spazio a Nicolò…
“Vieni, sdraiati sulle mie ginocchia e fammi vedere bene il tuo pertugio…mhhh, mi pare che non ci siano particolari segni, sei appena appena un po’ arrossato, ma niente di più…il dottore ti ha dato la pomata? “
“Si… “ fece appena in tempo a rispondere prima che il capitano Colucci gli infilasse un dito nel culo…
“Ti fa male?…”
“Mmmmm” gemette Nicolò più di piacere che di dolore…
“Bagascione! “ rise il capitano “Sali sul tavolo e mettiti in ginocchio…” così dicendo diede una manata a tutti i rotoli che ingombravano la sua scrivania e li fece cadere in terra, facendo spazio al minuto corpo del ragazzo…
Nicolò era ora sul tavolo, ben esposto alla vista del suo comandante che lo stava ispezionando…si aspettava che l’uomo gli infilasse ancora le dita nel culetto…rimase invece piacevolmente sorpreso quando senti che sul suo buchino era ora appoggiato qualcosa di umido e morbido…e sentiva un caldo alito che lo solleticava…e la barba del capitano che lo pungeva appena…il ragazzo non sapeva ancora che il buco del culo si potesse con tanto gusto leccare…e il suo, ancora così tenero, era davvero delizioso da gustare…
Il mozzo non osava dire nulla…lasciava che il capitano gli facesse quello che doveva (o voleva) fargli senza parlare, solo gemendo leggermente con quella sua vocina di gattino in calore che tanto eccitava quelli che lo possedevano…
“Questo ti piace, Paganetto?…te lo hanno mai fatto?…”
“No signore…ma…”
“!Niente ma…dimmi piuttosto se ti piace…cosa provi?…”
“Provo bello…” il ragazzo non sapeva bene come esprimersi…ma aveva reso perfettamente l’idea della delizia che la lingua del capitano gli stava dando…
“Credo che tu abbia ancora dentro quello che ti ha lasciato Poldo…”
“Cosa, signore?”…l’ingenuità del ragazzo eccitava da morire il Colucci…
“Ora spingi fuori…come se…hai capito…”
“Sulla sua faccia, signore?…”
“Si, non preoccuparti e spingi…e soprattutto giura che non dirai a nessuno quello che ti faccio fare…”
“Si, signore…lo giuro…su cosa devo giurarlo?…”
“Sui belini che dovrai ancora prenderti in culo…se non manterrai il giuramento non diventeranno più duri e non guadagnerai più fagioli…ahahah” il capitano rise per la sua battuta spiritosa che invece il mozzo prese sul serio:
“Si, lo giuro, sui belini…”…e spinse in bocca al capitano la sborra di Poldo che ancora gli era rimasta dentro…e con una delicata e saporita scorreggia suggellò il suo giuramento…














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