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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 56


di klo2000
24.10.2019    |    1.374    |    1 9.8
"E nel momento in cui tengo in mano il suo scettro e comincio ad infilarmelo in bocca..."
cap. 56

“Quindi tu col vecchio ti diverti parecchio....mi sa...” chiede Ale...
“Certo...ma ho dovuto sudare per farmi assumere...cercava un maggiordomo speciale e offriva uno stipendio di tutto rispetto...al colloquio ci siamo presentati in ventidue...e la lotta per farmi assumere e' stata dura...”
“E cosa hai dovuto fare?...”
“Beh, per fortuna nove dei candidati erano sposati o etero e sono stati scartati alla prima selezione, quando il vecchio ha detto di metterci a due a due e cominciare a baciarci...loro si sono rifiutati e sono andati via...così siamo rimasti in tredici...poi il vecchio ha detto di spogliarci e ci ha esaminati...cinque non erano particolarmente dotati e il vecchio ha detto che non andavano bene...”
“Tu eri il più dotato?...” chiedo...
“Non proprio, c'era un ragazzo mulatto, non un granche' come fisico, che però aveva un bellissimo cazzo un po' più lungo del mio, ma meno spesso...”
“Wow...e gli altri?...”
“Tutti più o meno ben dotati...delle belle sberle di cazzi...”
“E come ha scelto il vecchio?...”
“Nel modo più semplice, si e' fatto inculare da tutti e ha scelto quello che lo ha fatto godere di più...cioe' me...” conclude orgoglioso... “E poi io lo sapevo...”
“Cosa?...”
“La storia del cavallo...mi era stata accennata da un mio amico che aveva lavorato come muratore in casa del vecchio e che lo aveva inculato...il padrone gli aveva chiesto di nitrire...”
“E tu?...”
“E io ho nitrito...il vecchio ha subito capito che ero l'uomo per lui e mi ha assunto...”
“Ti diverti molto con lui, allora...”
“Si, anche se a volte vedo certa merce che vorrei fottermi con calma e invece mi tocca solo darci qualche colpetto per poi farmi odorare il cazzo dai compratori...come e' successo con voi...ma penso che potrò divertirmi ancora parecchio con voi due...vostro zio ha detto che...”
“A proposito” mi chiede Ale “dove sarà finito lo zio?...”
“E' andato ad accompagnare suo...ehm il suo ospite a casa...io per ora me ne vado, ma ci rivediamo, cuccioli...a proposito, grazie per essere stati al gioco, prima...mi avete fruttato una bella sommetta...e devo dire che siete due attori molto bravi...mi dispiace di avervi fatto male le prime due volte, ma non volevo rischiare di perdere anche i soldi del vecchio...”
Si alza e va in bagno per vestirsi...
“Ehi, Giorgio...ci lasci così?...” siamo ancora legati e spero che prima di andarsene ci tolga i lacci che ci bloccano le mani e le caviglie...
“O no...avete ragione...sono un maleducato...” e torna indietro, bacia mio fratello sulla bocca:
“Ciao, Alex...o Alessandro....o come cazzo ti chiami...”
e poi bacia me:
“Ciao Andrea...o Nikita...che nome del cazzo!...” e se ne va...
“E le corde?...”
“Quelle lo zio ha detto di lasciarvele...” e se ne va spegnando la luce e lasciandoci al buio...
“O, cazzo, Ale...siamo di nuovo nella merda, legati e al buio..e io comincio a non poterne più di zio che ci molla sempre in questo modo...”
“Dai, Andrea...vedrai che...” mi consola mio fratello...
“Dici che verrà?...”
“Certo...tutte le volte in cui ci siamo trovati soli e legati e' venuto...verrà anche stavolta...”
Infatti appena mio fratello ha finito di dire queste parole sentiamo una soffusa musica di arpa...una cosa molto dolce...e la stanza si illumina di una tenue luce azzurra...poi la porta si apre ed ecco apparire il nostro angelo custode...mi sembra ancora più alto e bello delle altre volte...ha sempre il velo che gli nasconde il viso...e la lunga tunica bianca...e le due grandi ali sulla schiena...
Entra senza parlare e si avvicina, facendoci segno di non aver paura...
Ci slega lentamente i polsi e le caviglie massaggiandoci un poco per togliere il dolore...poi, rimanendo ai piedi del letto ci attira a se e, come la prima volta in cui e' venuto, solleva la sua tunica e ci mostra il grande pene eretto e leggermente scappellato...
Prende le nostre teste con delicatezza e le porta entrambe vicino alla sua grossa cappella...ormai siamo esperti e capiamo subito come vuole essere ringraziato...cominciamo a leccare avidamente il grosso fungo purpureo...muovendo le lingue tutto attorno e poi cominciamo a leccare su e giù tutta l'asta fino ai coglioni...e poi prima io e poi Ale accogliamo in bocca la turgida testa dell'uccello facendo roteare la lingua intorno e soffermandoci sul filetto teso...prima io...e poi Ale...poi ancora io e poi ancora mio fratello...e nel momento in cui tengo in mano il suo scettro e comincio ad infilarmelo in bocca...
“Cazzo, come leccate bene!...” sospira l'angelo...
Restiamo senza fiato....
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