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Gay & Bisex

Gemelli - cap. 46


di klo2000
09.09.2019    |    1.533    |    1 8.4
"Mentre sentiamo che i nostri due amanti si avvicinano al violento orgasmo con cui ci sfonderanno e riempiranno le viscere..."
cap. 46

Infatti passano solo pochi minuti di questa nuova tortura quando sento dei leggerissimi passi dietro di me...la luce e' scarsa...soltanto la luna illumina la campagna nella quale lo zio e il dottore ci hanno abbandonati legati ad un albero, seminudi e con i plug piantati nei nostri martoriati culetti...
Sono sicuro che e' lui, il nostro angelo custode...infatti vado la sua imponente figura bianca lievemente illuminata dalla luna che fa brillare le sue ali...sul volto ha sempre un velo che mi impedisce di riconoscerlo...la sua lunga tunica bianca sfiora leggermente il terreno...e sembra quasi non fare rumore...di sfuggita vedo che dalle mani gli pendono due lunghi veli bianchi, come due sciarpe...non parla e si avvicina a noi...ci fa segno di stare tranquilli...poi con le due sciarpe ci benda gli occhi...quindi va dietro a mio fratello e sento Ale emettere un sospiro di sollievo, senza capirne il motivi...poi viene dietro a me e molto delicatamente mi estrae il plug dal culetto...anche io emetto un dolce sospiro quando il mio sfintere può finalmente richiudersi e rilassarsi...poi sento che il dito dell'angelo mi spalma sul buchetto una crema fresca e mi massaggia la rosellina infiammata...vorrei ringraziarlo, ma ci ha fatto segno di non parlare...spero che ora ci sleghi e ci porti a casa...ma il nostro angelo custode, senza dire o fare altro si allontana da noi sparendo di nuovo nella notte...
E' allora che sento nuovi passi avvicinarsi, passi più pesanti, scarpe che fanno rumore sul suolo e si avvicinano da due parti...sono due persone diverse, vengono da due distinte direzioni, una verso di me e una verso Ale...si piazzano dietro di noi...sento che quella dietro a me mi afferra ai fianchi e comincia ad accarezzarmi la schiena e le natiche...comincio ad avere un po' di paura perche' non so chi possano essere questi sconosciuti, non mi sembrano lo zio e il dottore che sono tornati a riprenderci anche perche' non ho sentito il rumore del motore della macchina...forse sono due malintenzionati o due guardoni che vogliono approfittare della situazione e vedendo due ragazzini legati e nudi vogliono farsi una scopata...
Non parlano, ma sento il loro respiro pesante...sono grandi di corporatura, alti e forti...
Improvvisamente sente che una delle mani dell'uomo dietro a me si stacca dal mio corpo e subito dopo sento il lieve rumore di una zip che si abbassa...credo che si stia tirando fuori l'uccello per approfittare del mio culetto...cerco i polsi di Ale per trovare un po' di conforto nel contatto con lui...anche lui sento che cerca la mia stretta...nessuno di noi due osa parlare o gridare...il silenzio nella campagna e' assoluto...l'uomo dietro a me stacca anche l'altra mano dal mio corpo, si afferra il cazzo e me lo posiziona sul buco, umido ancora dell'unguento messo dall'angelo...poi, senza esitazione, mi spinge dentro un cazzone smisurato...aspetto che si muova, ma una volta dentro si ferma e rimane immobile qualche secondo...poi all'improvviso:
“Sorpresa!!!”
Riconosco la voce...
“Giulio!!!!...” grido...
“Antonio!...” mi fa eco mio fratello...
“Si, siamo noi...vi siamo mancati?...voi ci siete mancati tanto, anche se ci siamo lasciati solo da due giorni...e così abbiamo chiamato vostro zio per sapere se potevamo rivedervi...” mi dice Giulio sempre senza muovere il cazzo dal mio culo...
“Così siamo venuti da Torino per rivedervi...siete contenti?...” la voce di Antonio mi giunge dalla parte opposta dell'albero a cui siamo legati...
“Certo che siamo contenti...ma non potete slegarci?...i polsi cominciano a farci davvero male...”
“Poveri cuccioli...certo che vi sleghiamo...ma voi non scapperete, vero?...”
“Certo che non scappiamo, siete i nostri fidanzati e non vedevamo l'ora di riincontrarvi...ora siamo felici...dai slegateci...e toglieteci anche le bende...”
I nostri amici ci tolgono le due sciarpe che ci coprivano gli occhi e poi sciolgono le cordicelle che ci tenevano fermi i polsi attorno all'albero...ma ancora non hanno tolto i loro cazzi dai nostri culi...
Appena siamo liberi però ci stacchiamo da loro, ci voltiamo e li abbracciamo...loro con la loro forza erculea ci sollevano da terra e quando i nostri visi sono all'altezza dei loro cominciano a baciarci ficcandoci la lingua in bocca...una bella e dolce sorpresa...i nostri amici sono tornati e ora ci scoperanno a dovere...
“Quanto potete fermarvi'...” chiedo...
“Soltanto stanotte, poche ore...e vogliamo godercele insieme a voi...non abbiamo fatto altro che parlare di voi in questi due giorni...e voi cosa avete fatto?...ci avete tradito con altri maschietti?...”
“Beh...ha organizzato tutto lo zio...” risponde Ale...
“Lo sappiamo, vostro zio e' un vero porco...e ci aveva detto quello che voleva ancora fare con voi...ci ha parlato di una cena con i vostri amici di scuola e alcuni camerieri stranieri che stava cercando...”
“Infatti...sono stati due giorni piuttosto intensi e stancanti...poi questa sera ci hanno portati a cena con due cosi di gomma piantati nel culo...e quasi non riuscivamo a muoverci...ce li ha tolti poco fa...”
Un colpo di tosse intenzionale di Ale mi ferma poco prima che io riveli chi abbiamo visto poco prima che arrivassero loro...
“Chi?...chi vi ha tolto i plug?...” chiede curioso Antonio...
“Non so...devono essere caduti per terra...” rispondo confuso...
“Davvero!...sono caduti da soli?...dovete aver fatto davvero delle scorregge potentissime per farli cadere...noi eravamo qua vicino e non abbiamo sentito niente...”
Non so cosa dire...se erano vicino forse hanno visto anche loro l'angelo...
“Se eravate qua vicino forse avete visto anche voi....”
“Noi non abbiamo visto niente e non abbiamo sentito niente...”
“Comunque adesso il posto dei plug ce lo riprendiamo noi con i nostri cazzoni....diteci se sono più piccoli o più grandi...”
“Più grandi!!!! ma fanno meno male perche' sono caldi e vivi...e perche' sono i vostri e noi vi amiamo...”
“Che cuccioli teneri che siete...dai, ridateci il culo che non vediamo l'ora di fottervi...”
Io e Ale ci pieghiamo a pecorina vicini...ci guardiamo ridendo e ci prepariamo alla bellissima inculata dei nostri fidanzati grandi...
Ad un tratto Antonio dice:
“E' sicuro che ci stiamo scopando il ragazzo giusto?...con questo buio...questi due sono uguali...chi sei tu?...”
“Dai, Antonio...sono Alessandro...non mi riconosci?...”
“Certo che ti ho riconosciuto....stavo solo scherzando....ahahah” e mentre ride ficca la sua nerchia nel buco di mio fratello che emette un grido tra il divertito e il doloroso...
Anche io sento il trapano di Giulio entrarmi nelle viscere...e non capisco più niente...comincio a godere come e più di quando mi era dentro il dottore insieme al plug...perche' questa volta non ho provato il dolore iniziale...e perche' Giulio ha un cazzo veramente enorme che mi riempie completamente e tocca tutti i punti più sensibili del mio culo, sia interni che esterni...un godimento estremo che dura una ventina di minuti sempre crescendo e portandomi a vette insuperate di piacere...mentre dal cazzo continuano a scendermi gocce di sborra senza che io me lo tocchi...tengo stretta la mano di mio fratello che e' vicino a me e sento che gode come me per le spinte della nerchia di Antonio...ci voltiamo viso contro viso e cominciamo a baciarci teneramente e appassionatamente...mentre sentiamo che i nostri due amanti si avvicinano al violento orgasmo con cui ci sfonderanno e riempiranno le viscere....
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