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Gay & Bisex

Gemelli - Cap. 19


di klo2000
29.04.2019    |    3.553    |    5 6.8
"“Ti piace, eh, stronzetto?” ”Sentilo, gode..."
”Ora tocca a questo...”...lo zio ha smesso di coccolarmi sulle sue ginocchia e mi da ai due stronzi perche' si divertano con il mio giovane corpo...
”Portatemi l'altro e mettetemelo in braccio...”.
Il mio fratellino, esausto, viene slegato e portato dallo zio che se lo prende sulle ginocchia e comincia a limonarselo come faceva prima con me...io intanto vengo legato alla croce ma a differenza di mio fratello, con la schiena in fuori e il ventre aderente al legno...quattro cinghie mi serrano strettamente i polsi e le caviglie...sento un po' di fastidio quando i miei arti vengono tirati verso le quattro estremità della croce...mi sento quasi lacerare...ma presto mi abituo a quella scomoda posizione...se non che la croce viene sollevata con alcune catene e viene capovolta....ho la testa in giù e tutto il peso del corpo e' retto dalle caviglie che cominciano presto a dolorare di nuovo....non oso pensare a quale orribile tortura abbiano in serbo per me...ma sento le mani dei due uomini che cominciano a toccare i miei piedi...a sfiorarli leggermente...soprattutto sotto la pianta...provocandomi una sensazione fortissima di solletico alla quale non riesco a resistere...comincio ad agitarmi...
Uno dei due prende da un cassetto alcune piume, di diverse dimensioni e comincia a solleticarmi la pianta dei piedi...impazzisco per il solletico...mi contraggo tutto, perdendo quasi il controllo del mio corpo...la posizione sottosopra non facilita certo la mia respirazione...e ridendo mi sento quasi soffocare...l'altro stronzo, dopo un po', comincia invece a percuotermi le piante con una spazzola dalle setole dure e appuntite....il solletico si trasforma in vero e proprio dolore che cresce ad ogni colpo...per fortuna poco dopo smette e comincia a leccarmi il piede destro, insinuando la lingua fra le dita e insalivandomele tutte...anche suo fratello fa la stessa cosa sul piede sinistro...questa azione e' molto piacevole e mi ripaga del dolore precedente...comincio ad emettere piccoli gemiti di piacere...
“Ti piace, eh, stronzetto?”
”Sentilo, gode...mi sa che si illude che sia tutto finito...” e dicendo così smette di leccare...anche il fratello interrompe la deliziosa operazione che stava facendo...entrambi afferrano due sottili bacchette di legno e cominciano a percuotermi i piedi con violenza...
”Ahahaha, credevi che fossimo venuti fin qui per farti godere?...troietta, ti facciamo vedere noi perche' siamo venuti...”
Vanno avanti a darmi bacchettate sui piedi per qualche minuto...finche' mi sentono urlare di dolore continuano a picchiare di gusto...allora mi viene l'intuizione di smettere di gridare...mi sforzo e per alcune vergate mi mordo le labbra e cerco di fare silenzio...allora i due perdono gusto a farmi male e smettono...o forse sono preoccupati che io sia svenuto...allora mi concentro e mi sforzo di fare una sonora scorreggia in modo da farli concentrare su un'altra parte del mio corpo...
”Ahhh!!!! senti questo maiale!...si permette di scorreggiarci in faccia!”...
“Non ha rispetto verso i suoi padroni...e non ha ancora capito chi comanda qui...”
“Tappiamogli quel buchetto screanzato...”
“E no, fratellino...mi sa che e' proprio quello che vuole...così si mette a godere...no facciamogli qualcos'altro a quel buco di merda....”
Cazzo, hanno capito il mio gioco, sono troppo furbi...credevo di averli invogliati ad incularmi, così tutto sarebbe finito presto....ma non ci sono cascati...e ora cosa vorranno farmi?...
“Acqua o aria?” propone uno dei fratelli...
“Direi le due cose insieme...”
“Acqua e aria?...insieme?...”
“No...birra....ahahaha....facciamogli ruttare il culo...”
“Hahahaha sei un genio, fratellino...”
“Aspetta scendo a prendere qualche bottiglia di birra...per noi...e per lui...ahahaha!”
“E anche per me...” dice lo zio Francesco togliendo la lingua dalla bocca di Ale...
Poco dopo sono di ritorno con un cestello pieno di bottiglie di birra...ne stappano tre, due per loro e una per lo zio...ridono, bevono e ruttano forte...mio fratello e' ancora in braccio allo zio che, mentre beve, gli versa nella bocca un po' della birra che sta tracannando...
“E tu non hai sete, cuccioletto dolce?” mi domanda uno dei torturatori...
Non ho la forza di rispondere...
“Dai, bevi anche tu...” dice l'altro e fa seguire la frase da un'orrenda bestemmia...
In effetti ho un po' di sete, ma messo a testa in giù non so come potrei fare a bere...
Uno dei due gemelli stappa un'altra bottiglia e me la accosta vicino alla bocca...ma appena protendo le labbra la allontana e me la avvicina al culetto...Suo fratello mi apre le natiche e dilata il buchetto con due dita...allora la bottiglia viene ficcata a forza nel mio culo e il contenuto versato quasi tutto nel mio intestino...
La birra e' gelata e appena entra mi provoca contrazioni leggermente dolorose...
Dopo qualche secondo comincio a non sopportare più il senso di pienezza che il liquido spumoso mi provoca....sento che comincia a gorgogliarmi tutto il pancino e con tanta vergogna chiedo ai miei torturatori di togliermi la bottiglia che tappa lo sfintere....
“Pronti?” urla uno dei gemelli...
“Pronti!!!” urlano all'unisono suo fratello e lo zio Francesco...
“Allora via ai fuochi d'artificio...”
“Aspetta, porta qui l'altro cuccioletto...”
Mio fratello viene condotto dietro di me e tenuto fermo dallo zio e da uno dei gemelli.
La bottiglia viene estratta dal mio buchetto e subito un potente getto di birra spumosa parte dal mio culetto e va a spandersi sul petto di Ale...e sulla sua faccia...
“Bevi, stronzetto...beviti tutta la birra fresca della cantina anale del tuo fratellino....”
Dopo il primo getto violentissimo, partono altri schizzi di spuma mista a scorregge potenti...mi sento lacerare...ma il senso di liberazione mi da davvero molto sollievo...per terra c'e' un lago di birra che cola dal mio culo e dal corpo zuppo di Ale...
I tre adulti ridono di gusto alla scena della nostra umiliazione....
Poi vanno a scolarsi altre bottiglie di birra, lasciandoci per un po' in pace...
“Rivolta tuo fratello...” urlano ad Ale...il quale, non senza fatica riesce ad azionare gli argani che mi riportano a testa in su...
“Ora slegalo...” Il mio amore mi toglie i lacci dai polsi e dalle caviglie...
Mi allontano barcollando dalla croce a cui ero stato legato...
“Venite qui, cuccioli....” uno dei torturatori ci fa avvicinare, ci mette due collari da cui pendono due lunghe catene che fissa ad un anello conficcato in una colonna che regge il soffitto...poi butta a terra uno straccio di lenzuolo e ci ordina di accucciarci come due cagnolini...
Ci sdraiamo a terra vinti dalla stanchezza...
“Ti amo, Ale...”
“Ti amo, Andrea...” e stiamo per addormenttarci di botto mentre gli altri continuano a bere e schiamazzare....
“Ahahaha...ti amo Giulio....”
“Ahahahah...ti amo, Antonio...” le parole dei nostri torturatori che ci pigliano per il culo sono le ultime cose che sentiamo....
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