Prime Esperienze

Dafne


di ringo00
10.08.2020    |    7.145    |    3 9.4
"" Fissai con un po' di apprensione la lama del rasoio, ma Dafne mi rassicuró dicendo che sapeva fare il suo lavoro..."
ATTENZIONE, QUESTO RACCONTO È UN'OPERA DI FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O LUOGHI REALI È PURAMENTE CASUALE

Ciao a tutti, il mio nome è Gaia, ho ventisette anni e posso affermare di essere sempre stata rigidamente etero. L'idea di fare qualsiasi cosa con una donna mi faceva ridere.
Almeno finché il destino non mi mise dinnanzi qualcosa o meglio, qualcuno, che fece tremare il mio orientamento sessuale fino a frantumarlo.
Ma andiamo con ordine: avevo da poco conosciuto un ragazzo intessante, e dopo mille appuntamenti decisi di passare ai fatti. Però, due giorni prima del giorno fatidico, mi accorsi di una cosa: la mia micetta era un po' in disordine, avevo lasciato crescere un po' troppo i peli. Che fare? Depilarmi da me, rischiando un pasticcio o peggio di tagliarmi? Oppure far fare a qualcuno di pertinenza?
Mi arrovellai per un pezzo per decidere, seppur con un certo imbarazzo, di andare da un'estetista consigliata da un'amica. Preso appuntamento, mi recai presso lo studio, e ad accogliermi fu una bella ragazza, che si presentò come Dafne. Il suo aspetto mi colpì: un viso gradevole, occhi verdi, un bel sorriso e dei capelli corti e mossi, di un biondo scuro; fisicamente atletica, delle belle gambe e un paio di tette sode. A completare il quadro un piccolo punto luce sul nasino e un tatuaggio rappresentante una rosa sul braccio sinistro.
Mi chiese cosa potesse fare per me, e le spiegai che mi serviva una sistemata... Laggiù.
Diventai rossa nello spiegare, ma Dafne mi rassicuró: "Tranquilla, gioia, nulla di cui vergognarsi. È dovere di una donna farsi bella" disse con un'occhiolino.
Mi indicò un piccolo spogliatoio, dicendo di spogliarmi dalla vita in giù. Mentre mi spogliavo sentii allenarsi la tensione che provavo: siamo donne entrambe, pensai, va tutto bene...
Una volta pronta mi accomodai su una poltrona, tenendo però la mano sul pube. Dafne rise: "Se fai così non vedo niente... Togli la mano, non ti mangio mica..."
Feci come diceva, e lei osservò attentamente la mia zona intima.
"Mmm, in effetti hai un bel po' di pelini... Dobbiamo dare una bella spuntatina... Un attimo di pazienza, torno subito."
Poco dopo tornò con un carrellino con tutto il necessario. Pescó delle firbicine: "Tagliamo prima il grosso così. Adesso rilassati e allarga un po' le gambe."
Mi sentivo un po' indifesa ma obbedii; Dafne incominciò a tagliare, zac, zac, zac... Era in fondo quasi piacevole, tenendo presente che sono il tipo che si addormenta dal parrucchiere.
Dafne depose le forbici:" Bene, ora passiamo avanti: schiuma e lametta."
Fissai con un po' di apprensione la lama del rasoio, ma Dafne mi rassicuró dicendo che sapeva fare il suo lavoro. Mi applicò una generosa dose di schiuma, che spalmó con cura; una volta che la mia patatina fu bella bianca iniziò l'operazione: Dafne avvicinò il rasoio, dicendo "Ora resta ferma o rischio di fare la sfumatura alta, eh..."
Sorrisi alla battuta, quella ragazza sapeva mettermi a mio agio.
Ci sapeva fare davvero: in pochi minuti e con abili movimenti della mano eliminó tutti i peli superflui, e ammetto che provavo come un certo prurito laggiù, era del tutto diverso rispetto a quando lo facevo da sola.
Dafne, con una salvietta umida mi ripulì dai residui di schiuma; "Mm-mm, bene, direi che ci siamo. Allora, sei soddisfatta?" chiese mettendomi uno specchio davanti al pube. Quasi faticavo a riconoscere la mia micetta, ora tutta nuda: sentivo un po' di freschetto, ma tutt'altro che sgradevole. Dafne prese un tubetto di crema nivea:" Adesso un po' di crema, per idratare la pelle."
Ne prese un po' sulle dita e applicò delicatamente; ebbi un brivido: mai avrei detto che il tocco femminile potesse essere così bello.
Ogni tanto soffiava piano sul mio fiore, facendomi dei complimenti: " Che bella pelle hai, e le tue labbra sono davvero carine, sono un po' invidiosa."
Dopo alcuni piacevoli minuti il lavoro fu terminato. Feci per alzarmi dalla poltrona ma Dafne mi trattenne per le cosce: "Aspetta, tesoro. È il momento del trattamento speciale..."
La vidi chiudere la porta del negozio e mi agitai un po'.
Dovette intuire il mio nervosismo perché mi sorrise dolcemente: "Non avere paura, non voglio farti niente di male. Anzi... Devo dire che mi sei piaciuta molto fin dall'inizio..."
Non credevo alle mie orecchie: ci stava provando con me??? Una DONNA???
Dafne si chino su di me: "Sei veramente molto bella, sai?". Mi accarezzò il labbro: "Hai una bocca fatta per baciare, tesoro... Fammi sentire che sapore hai." e senza che potessi fare nulla mi baciò. Una parte di me era sconvolta, ma l'altra era vogliosa di provare; la parte eccitata ebbe il sopravvento, e risposi al bacio, mugolando come una verginella. La mano di Dafne si posò sicura sul mio seno, palpando e accarezzando. Quando le sue dita si intruffolarono sotto il reggiseno mi scappò un forte gemito: stavo facendo sesso con una donna, cosa mi stava succedendo? E mi stava pure piacendo!
Dafne riprese fiato per un attimo: le nostre labbra erano unite da un filo argenteo di saliva.
"Ho una voglia di scopare..." disse, "a te va?"
Mormorai un sì, e lei con abilità mi sollevò maglietta e reggiseno fin sopra le tette, lavorandole poi di lingua: I miei capezzoli erano come borchie metalliche, sotto i sapienti colpi di lingua di Dafne, che intanto aveva infilato due dita nella mia fica bagnata. Mi sentivo come se mi stessero sverginando una seconda volta, le dita mi rovistavano in profondità.
"Aaahhh... D-Dafne... Io..."
Lei mi pose un dito sulla bocca: "Usiamo queste belle labbra per qualcosa di più bello, ok?" e riprese a limonarmi, sentivo in lei l'odore di femmina in calore. O ero io? Poco importa, stavo dando una svolta alla mia vita, e volevo godere di ogni singolo istante. Dafne fece qualche passo indietro, ansante e le gote in fiamme: trafficó con la cintura dei pantaloni e li fece scivolare fino a terra; non aveva le mutandine, la sua fu la prima fica che vidi, a parte la mia: completamente nuda tranne un ciuffetto rado, in cima al taglio delle labbra.
"Vieni, non resisto più..." ansimó.
Come in trance mi diressi verso la donna che mi stava conquistando, mi misi in ginocchio e le leccai la fica, come se non avessi mai fatto altro nella vita. Dafne allargò le gambe, tenendo la mia testa ferma con le mani, gettando la testa all'indietro, con un coro di gemiti infinito. La fica aveva un sapore squisito, mi chiedevo come avessi fatto a vivere senza; quando le sue gambe presero a tremare la afferrai saldamente il culo e leccai frenetica, finché non mi schizzó il suo nettare addosso: ne avevo sul viso, sul seno, persino sulla pancia. Dafne si lasciò andare in avanti, finendo sdraiata su di me.
"Mi hai uccisa, davvero... Sicura di non aver mai scopato una donna?'
Io sorrisi:" No, mai, ma rimedierò subito... "
Dafne afferrò al volo: la sua lingua leccó via ogni goccia del suo godimento dal mio corpo, e la mia micetta era diventata una fontanella; Dafne mi allargò le gambe e dopo aver contemplato la mia sbrodolina vi infilò la lingua, prima pianissimo, poi via via sempre più rapidamente. Godevo come una troia, mi strizzavo le tette turgide, urlando ogni specie di porcate e mi tormentavo il clito bollente.
"OHHHH, siiiii... Dafne, scopami, scopami con la linguaaaa!!!"
Non se lo fece dire due volte: infilò la lingua fino in fondo, turbinandola come una girandola, e posso assicurare che fui preda del più sconvolgente, devastante orgasmo della mia vita, nessun cazzo mi aveva mai fatto godere così. Non schizzai come lei, ma il mio corpo fu scosso da dei fortissimi spasmi. Dopo quell'uragano, una volta calmata, mi lasciai andare sul pavimento. Ero distrutta, la mia patata era rossa e bollente, e soprattutto appagata come non mai. Dafne si leccó le dita umide di me con aria da porca: "Allora, teso, piaciuto il trattamento speciale?"
Ci misi un attimo per formulare una frase coerente: "S... Si... Meraviglioso..."
Dafne sorrise nuovamente: "Quando vuoi una sistemata alla pussy vieni pure, tesoro..."
Poco dopo mi ricomposi e tornai a casa. Il tipo interessantre era svanito dalla mia testa come un fantasma, sentivo che la mia attenzione verso il genere maschile era venuta meno. Ora volevo Dafne, solo lei: appena entrata in casa mi sparai un mega ditale con la fica ancora umida della sua saliva, ed esplosi in un secondo orgasmo che mi piegò le ginocchia. Dedicai mugolando ogni goccia a Dafne... Dovevo rivederla, non potevo più vivere senza di lei... Dafne, la donna che mi fece cambiare idea e anche sponda...

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