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Prime Esperienze

La schiavetta vs Ricky


di ringo00
16.08.2020    |    4.619    |    0 9.2
"Dopo attento esame, la scelta è ricaduta su un ragazzo comasco, Ricky..."
Oggi sono tutta un fremito: il mio padrone mi ha annunciato che quando ne ho voglia, posso incontrare un singolo, dopo che quest'ultimo è stato ovviamente esaminato attentamente da lui.
Dopo attento esame, la scelta è ricaduta su un ragazzo comasco, Ricky. Dopo un periodo di chat in cui mi ha coperto di complimenti per le mie curve, finalmente ci incontriamo. L'appuntamento è in un paese sul lago di Como, sul lungolago. Mi sono fatta bella, trucco e acconciatura fresca: eh sì, prevedo una bella serata. Su una panchina vedo seduto un ragazzo sui trent'anni, con un mazzo di rose tra le braccia. Un rapido scambio di battute mi conferma che si tratta di lui, che, arrossendo, mi porge le rose. È davvero un ragazzo carino, gentile e delicato, e quando lo guardo in viso diventa rosso come un peperone. Seduti sulla panchina, chiacchieriamo come una coppia di fidanzatatini, e ogni tanto lui osserva le mie tettone, che con un tocco di civetteria ho messo bene in mostra. Purtroppo un improvviso temporale ci costringe a una precipitosa ritirata, e così ci troviamo a casa sua, a poca distanza. Un nell'ambiente, confortevole e pulito; Ricky accende il camino, visto che sono fradicia di pioggia, ma con un sorriso malizioso faccio scivolare il mio vestito nero fino ai piedi, restando solo con la mutandina di pizzo e il reggiseno che trattiene a fatica la mia esuberanza. Lui mi guarda con due occhi così, lo capisco subito che ho fatto colpo; visto che sembra un po' teso lo prendo per mano e lo guido davanti al focolare. Mi stringo a lui e lo bacio, voluttuosamente, con passione; sento la sua erezione premere contro la mia pancia, ma prima lo voglio stuzzicare ancora un po', il suo viso eccitato è davvero adorabile. Prendo la sua mano e la affondo nel mio décolleté, voglioso del suo tocco, e la faccio scivolare sotto il tessuto del reggiseno. Ho già i capezzoli duri, per il freddo ma anche però sono arrapata, e le sue carezze non aiutano. Lascio per un istante le sue labbra e sgancio la chiusura del reggiseno, che vola in un angolo, seguito dalla mutandina . Allargo le braccia per invitarlo e lui si tuffa fra le mie zinnone, baciando, accarezzando, succhiando... Sembra un cucciolo quando mi succhia un capezzolo, è delicato, spesso si ferma per chiedere se mi fa male. Io dico di no, anzi, se vuole essere un po' più "rude" non mi dispiacerebbe affatto. Nel frattempo libero il suo cazzo dai vestiti, e svetta, rigido come un paletto; gli do una bella occhiata: dimensioni nella media, una cappella scura e testicoli pronti a produrre seme caldo. Lo faccio sdraiare comodo e mi preparo: prima lecco la punta per bagnarla, dando dei morsetti giocosi sull'asta e accarezzo le palle, che fremono sotto le mie carezze. Quando lo prendo in bocca, Ricky chiude gli occhi e sospira, abbandonandosi del tutto. Il pompino procede a meraviglia, ogni tanto mi fermo, dedicando attenzioni al glsnfer, lucido di saliva, facendo una specie di mini pompino. Per una decina di minuti lo succhio, pregustando il suo schizzo. Non posso più attendere: succhio intensamente, usando tanta saliva e facendo un sacco di rumore con la bocca. Quando sento che Ricky sta per scoppiare lo tolgo di bocca e lo stringo fra le tette, forte forte; una serie di caldi fiotti di seme le imbianca; quando lo sento rilassarsi, lo lascio respirare un po': non è del tutto ammosciato, e tra poco sarà pronto per il secondo round. Mi siedo comoda e con la lingua assaggio le gocce di sperma che imbrattano il mio seno. Mi porto le tette alle labbra e lecco golosa, declamando la bontà di quel nettare. Ricky mi osserva, sta riprendendo vigore, il suo cazzo sta alzando la testa. Decido di privocarlo: mentre mi succhio avidamente la sua sborrata dal seno inizio a toccarmi la micina, che miagola felicemente. Ricky non si fa pregare: dopo pochi colpi di lingua, il suo cazzo invade la mia intimità. Lo accolgo con un gremito, da troppo desideravo questo momento. Mi prende con dolcezza, è un vero gentlemen, ma quanto vorrei che mi scopasse come una vacca...
"Più forte" gli sussurro all'orecchio "montami come fossi la tua troietta..."
Ci metto un po' a convincerlo ma poi mi accontenta, affondamndomi con forza. Finalmente: le sue palle sbattono sulla mia fica, ogni movimento è seguito dallo sciaquio dei miei umori. Mi solleva le gambe, così lo sento molto più dentro, Ahhh, come sto godendo...
Ricky è eccitato, lo capisco da come il suo pisello trema dentro di me: sta cercando di resistere ma non ce la fa: un lungo schizzo mi riempie la patata, allargo le gambe per godere delle ultime spinte. Al culmine del piacere mi bacia ancora, è così carino... Non mi scivola fuori, resta dentro, al caldo, e lo apprezzo molto. Riposa la testa sulle mie tettone, gli passo la mano tra i capelli, lo voglio ancora, non è ancora abbastanza. Tra una coccola e l'altra, Ricky dice che le donne formose come me sono sempre state il suo sogno erotico, ed è felice di averlo fatto con me.
La cosa mi lusinga, arrossisco di piacere; decido di fargli un regalo: gli chiedo di alzarsi un attimo, per poi mettermi a pecora, col culo bello in fuori.
Non do mai il culo, solo il mio padrone lo può usare, ma per Ricky farò un'eccezione. Tanto sapevo che sarebbe finita così, mi ero già preparata il buchino. Bagno le mie dita con abbondante saliva, per poi infilarle nel buchino che già pregiata una bella sborrata. Un dito... Due... Arrivo a tre, mentre Ricky mi guarda con due occhi così. Osservo compiaciuta il suo cazzone, che sta rapidamente gonfiandosi, le vene in rilievo. Con le mani allargo le chiappe, invitandolo: "Goditelo, non lo do mai, il culo..."
Lo vedo avvicinarsi, già col cazzo in mano, ma lo fermo: "A una condizione però: voglio che mi sculacci."
La sua espressione è perplessa, ma la voglia è tanta, così accetta. L'uso dei plug ha allenato il mio sfintere, ma non posso non trattenere un gridolino quando la sua cappella supera la mia rosellina anale: mi entra lentamente, non è grosso come i mie toys ma mi piace. Centimetro dopo centimetro Ricky mi entra dentro, strappandomi qualche sussulto. Una volta dentro completamente, si ferma, ma io non voglio aspettare, e spingo indietro il mio deretano, voglio che mi monti, adesso, con forza.
"Sbattimi" sussurro, "Sbattimi come fossi la tua troia, e non dimenticare le sculacciate, voglio il culo rosso..."
Ricky alza una mano, esitante, e mi da uno schiaffetto, delicato.
"Più forte, più forte... Voglio che mi fai male, SCULACCIAMI!!!"
A quel punto, Ricky carica di più la mano, e la abbatte con un sonoro schiocco.
"Aaahhhnnn~"
Lui va avanti, sciaff, sciaff, sciaff, e nel frattempo mi incula, adesso si che godo! Il suo cazzo mi penetra come si deve, le sue mani mi scaldano la pelle delle chiappe e la mia fica sbrodolina sta allargando il pavimento. Ricky mi scopa con più foga, le tette mi rimbalzano su e giù, e io mugolo e gemo, sono in estasi...
Le sculacciate sono regolari e goduriose, il mio sedere ha assunto una tinta rosso corallo, me la sto godendo al massimo. Con un verso roco Ricky mi avverte di un'imminente sborrata, e non faccio in tempo a dire be che un terzo schizzo lambisce il mio retto: è la terza venuta ma non per questo più debole o scarsa, una generosa dose di crema calda riempie il mio pancino. Questa volta Ricky esce, lasciandomi culo per aria e appagata. Si allontana per un attimo e torna con un vasetto di crema nivea; dice che ha esagerato con le mani, e che vorrebbe alleviare il mio bruciore. Mi sdraio sulle sue gambe, mentre applica la crema: è fresca, un vero refrigerio per la pelle arrossata.
Incrocio le braccia sotto il mento, ad occhi chiusi, il movimento delle sue mani è delicato, una vera coccola.
Ricky dice che gli dispiace, ma lo tranquillizzo: "Hai fatto come ho chiesto, e lo hai fatto davvero bene. Ho goduto come una vacca, e ti devo ringraziare."
Alle mie parole il suo cazzo preme contro la mia pancia. Sorrido: "Sei insaziabile, mio bel porcone..."
Mi getto su di lui, lo voglio ancora... Passiamo la notte a scopare come animali, Ricky gode più volte dei miei buchi, delle tette e della bocca. All'alba, si addormentata abbracciato ae, come un bambino. Lo guardo a lungo: Ricky, il mio primo singolo...

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