Racconti Erotici > incesto > La figlia camgirl parte 2
incesto

La figlia camgirl parte 2


di leius06
12.01.2023    |    4.842    |    0 8.9
"Dietro di lei il suo letto da adolescente che ben conoscevo..."
Per qualche giorno cercai di non collegarmi al sito ma il pensiero di mia figlia a gambe larghe davanti alla cam mentre gli uomini si masturbavano guardandola continuava a tormentarmi. E spesso finivo col prendere il cazzo in mano e segarmi immaginando la sua fighetta rasata.

Da buon padre avrei dovuto fermare subito la cosa, parlarne con la madre e fare in modo che Sonia non continuasse la sua carriera da camgirl. Ovviamente non avrei potuto dire come l’avevo scoperto ma, se avessi voluto, un modo l’avrei trovato comunque. Se l’avessi fatto però anche io non avrei mai più rivisto Sonia in cam.

Come detto frequentavo quel sito da un po’ ma era la prima volta che una ragazza mi era entrata così tanto nella testa. Spesso mi capitava di pensarla anche mentre lavoravo. Nella mente mi scorrevano le immagini del suo show e per sfogarmi dovevo correre nel bagno dell’ufficio. No, almeno per il momento non l’avrei confessato a nessuno. Non avrei parlato con la mia ex moglie. Volevo godermi mia figlia ancora per un po’.

La sera stessa mi collegai al sito sperando di trovarla online. Sonia era impegnata in un’altra videochiamata. Il solo pensiero che un altro uomo stava godendo per lei mi faceva impazzire di gelosia e di eccitazione allo stesso tempo. Dopo una decina di minuti mia figlia tornò disponibile. La contattai immediatamente.

“Ciao porcellino, hai voglia stasera?”

Il cazzo era già duro. Le chiesi subito un nuovo show ma volevo capire fino a che punto si fosse spinta.

“Hai un vibratore?”

“Certo tesoro, più di uno”

Concordammo il prezzo e Sonia mi informò di aver riparato il microfono. Avrei potuto sentire la sua voce!

Accesi la cam, Sonia mi salutò con un tono che non avevo mai sentito prima. Un tono da troia affamata di cazzi. Ci sapeva fare mia figlia. Era già senza slip, seduta a gambe larghe sulla sedia. Dietro di lei il suo letto da adolescente che ben conoscevo.

“Allora vuoi godere con me? Tiralo fuori e guardati lo spettacolo”

Sonia iniziò a masturbarsi con le dita, poi mise lentamente dentro il vibratore e lo accese. Io mi massaggiavo da sopra i boxer.

“Hai proprio un bel cazzo, sai? Perché non me lo fai vedere meglio?”

Lo tirai fuori e cominciai a segarmi molto piano per evitare di venire troppo presto. Sonia iniziò a tremare di piacere mentre infilava il vibratore sempre più in fondo.

“Sei un porco. Ti eccito tanto eh? Che c’è? Vuoi sborrarmi dentro vecchio maiale?”

A quelle parole resistere ancora mi fu impossibile. Raggiunsi l’orgasmo mentre mia figlia mi incitava a venire: “Sborra porco, sborra per la tua troietta, voglio vedere gli schizzi come l’altra volta”.

Ero completamente svuotato da tutti i punti di vista. Sonia spense il vibratore e si ricompose un attimo.

“Vedo che ti faccio sempre un bell’effetto”, rise con una risata che riconobbi. Era la risata allegra di Sonia, mia figlia. I sensi di colpa mi presero all’improvviso, così la salutai velocemente.

“Vai di fretta? Ok…allora alla prossima…papà”

Sonia chiuse subito la videochiamata ma…cosa aveva detto? Papà??? Il sangue mi si raggelò per qualche secondo nelle vene. Possibile che mia figlia avesse capito che ero io?? Magari era solo un modo di stuzzicarmi data la nostra differenza d’età.

Mi misi a letto ma non riuscì a prendere sonno per tutta la notte. L’indomani non andai al lavoro con la scusa di una indisposizione. Dovevo capire cosa stava succedendo.

Mi feci coraggio e quella mattina stessa mandai un whatsapp a Sonia: “Ciao, dove sei? Devo vederti”. Attesi la risposta che arrivò mezz’oretta dopo: “Ciao papi, sono all’uni, ho lezione. Pranziamo insieme al bar della facoltà?”.

Alle 13 mi presentai all’appuntamento fuori dalla facoltà. Sonia scese la scalinata. Mi sembrava più donna di come la ricordassi: capelli neri al vento, maglioncino a collo alto attillato, giubbino di pelle, jeans aderenti e tacchi. Mi bastò quella visione per sentire il cazzo alzarsi sotto i pantaloni.

Mia figlia mi salutò normalmente. E normalmente si comportò durante tutto il nostro pranzo. Forse quel ‘ciao papà’ della sera prima era davvero un modo di dire. Proprio quando iniziavo a rilassarmi pensando di avere scampato il pericolo, Sonia si sporse leggermente sul tavolo verso di me e mi sussurrò poche parole con il tono di voce più sexy che abbia mai sentito: “Volevi parlarmi di ieri sera, vero?”.

Improvvisamente sbiancai. Mia figlia sapeva tutto. Mia figlia aveva capito perfettamente che dall’altra parte dello schermo c’era suo padre e nonostante questo si era spogliata e masturbata davanti a me. Si era infilata un vibratore nella figa oscenamente aperta davanti a me, suo padre.

“Ti senti poco bene, papà? O forse ti è venuto duro come ieri sera in cam?” mi chiese quasi con tono di sfida.

Era troppo. Non sapevo cosa fare. Mi alzai rapidamente dal tavolo senza voltarmi indietro, andai alla cassa a pagare il conto e scappai via. A che gioco stava giocando mia figlia? Quel giorno non lo sapevo ancora ma ero sicuro che l’avrei scoperto molto presto.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La figlia camgirl parte 2:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni