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LA SBORRA DEL FIGLIO (PARTE I)


di leius06
24.09.2017    |    122.878    |    10 9.5
"Cristina si nascose meglio dietro lo stipite e rimase in silenzio ad osservare la mano di Giorgio che faceva su e giù, il suo cazzo sempre più duro..."
L'odore era inconfondibile e riempiva la stanza ormai da settimane. Odore di sesso. Odore di sperma. Odore di sborra. La prima sborra del figlio.

Cristina non si stupiva nè si arrabbiava, una donna di 40 anni con la sua esperienza immaginava perfettamente cosa potesse fare chiuso in camera per tutto il pomeriggio un adolescente timido e introverso come Giorgio.

Allo stesso modo non si era stupita nè si era arrabbiata quando entrando in bagno per aiutare il figlio a lavarsi la schiena come faceva da sempre lo sorprese per la prima volta nel bel pieno di un'erezione. Anzi. Cristina quasi sorrise nel vedere la mascolinità prorompente del suo piccolo uomo. La divertì l'imbarazzo evidente di Giorgio e immaginare cosa avrebbe fatto appena lei fosse uscita dal bagno.

Pensare al figlio col cazzo in mano a masturbarsi non la turbava. Era un passaggio necessario e naturale nella crescita di qualsiasi adolescente e lei non avrebbe fatto nulla per impedirgli di farlo.

Cristina accettò quindi le ore trascorse chiuso in camera da Giorgio ogni pomeriggio. Accettò l'odore forte ogni volta che entrava nella stanza per rifare il letto la mattina. Accettò di raccogliere ogni giorno un paio di slip evidentemente macchiati dalle polluzioni notturne del figlio. E forse non solo da quelle. E non disse nulla neppure quando scovò alcune riviste per adulti sotto il materasso con le pagine ancora incollate di sperma.

Cristina riteneva tutto questo naturale, inellutabile e sano per la crescita di Giorgio. Era la trasformazione da bimbo a uomo del suo cucciolo. Una crescita che non era sua intenzione frenare in alcun modo. Una crescita che, sotto sotto, quasi la inorgogliva. E stava iniziando a incuriosirla, inutile negarlo.

Cristina, rimasta vedova a soli 35 anni, era sola da tanto, troppo tempo. E sentire di nuovo quell'odore di maschio per casa aveva risvegliato qualcosa di sopito dentro di lei. Qualcosa che un paio di volte l'aveva portata ad avvicinare gli slip sporchi di Giorgio al suo naso. Ad annusare quell'odore. E a provare il suo sapore allungando la lingua sulla stoffa ancora sporca del seme del figlio.

Cristina non aveva alcuna intenzione di fare alcunchè con Giorgio. Era il suo cucciolo e sarebbe rimasto tale per sempre. Nulla sarebbe mai cambiato. Almeno questo era quello di cui era certa fino al giorno in cui, rientrata in casa prima del previsto dalla spesa quotidiana, sorprese il figlio sul divano nel bel mezzo di una delle tante seghe quotidiane.

Giorgio dava le spalle alla porta del salone e quindi non la vide, Cristina invece dalla sua posizione riusciva a vedere bene sia il volto del figlio che il suo cazzo. Uno spettacolo che decise di non interrompere, anzi. Cristina si nascose meglio dietro lo stipite e rimase in silenzio ad osservare la mano di Giorgio che faceva su e giù, il suo cazzo sempre più duro.

Osservare e sentire l'odore di sesso che si spandeva sempre più forte nella stanza, i gemiti soffocati a stento e poi quella frase proprio al culmine del piacere quando sborrando liberamente sul pavimento del salone il piccolo Giorgio, il suo cucciolo, urlò distintamente: "Prendila, è tutta tua... mamma".

ps: attendo commenti e riscontri per pubblicare il seguito






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