Il dolce risveglio di mamma

Era un'afosa mattina del giugno siciliano quando mamma, come faceva spesso, entrò in camera per svegliarmi. Io sono un ragazzo di 35 anni single ormai da parecchio tempo e alle prese con un'astinenza sessuale che dura da più di un anno e mezzo causa lockdown e pandemia.

Mamma, oggi 58enne ma ancora in splendida forma e sempre molto curata, in questo periodo mi aveva spesso sorpreso in sega senza mai farmene una colpa capendo perfettamente le esigenze di un giovane uomo.

Quella mattina mamma alzò la serranda e poi venne a sedersi sul mio letto. A causa del grande caldo indossavo solo un paio di boxer bianchi che di certo non celavano la classica erezione mattutina. Notai che lo sguardo di mia madre cadde più volte sul mio cazzo mentre scherzosamente mi arruffava i capelli.

"Dai dormiglione, sveglia, che qualcuno qui mi sa che si è già svegliato..." disse scherzosamente. A quel punto aprì gli occhi e incrociai il suo sguardo. Dolce e malizioso, da mamma e da donna. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo finché non sentì la mano di mamma scendere sul mio petto fino a poggiarsi proprio all'altezza del mio cazzo.

Mamma iniziò a massaggiarmelo lentamente da sopra i boxer senza mai distogliere lo sguardo dal mio volto. Reclinai la testa all'indietro mentre mia madre abbassò l'elastico dei boxer e lasciò uscire il mio cazzo duro iniziando una vera e propria sega.

Sentire la sua mano fu come una scossa elettrica che dal cazzo salì fino al mio cervello. Avrei voluto che quel momento durasse il più a lungo possibile ma sapevamo entrambi che non avrei resistito molto a quel trattamento. Mamma impugnava a mano piena il mio cazzo alternando il ritmo della sega: lenta, veloce, lentissima, velocissima.

"Oh, mamma..." ebbi appena il tempo di sussurrare prima di sborrare. Mia madre capì subito e riuscì a indirizzare il primo schizzo sul mio petto facendo in modo di non sporcarsi senza mai mollare la presa finché non mi svuotai completamente.

Avevo petto e pancia completamente ricoperti dal mio sperma. Mamma a quel punto si alzò per prendere un pacchetto di fazzoletti e ripulì il grosso, quindi tolse le tracce della mia sborra anche dalle sue mani.

Ci guardammo per un'ultima volta, poi mia madre uscì dalla stanza non prima di fermarsi sulla porta: "Dai, fatti una doccia che ti aspetto per colazione".

Restai per qualche minuto sdraiato sul letto ancora con i boxer abbassati ripensando a quanto era appena successo e finalmente capì che no, non era stato un sogno. Mamma mi aveva davvero fatto una sega. A quel punto mi alzai, raggiunsi il bagno e mi infilai in doccia dove fui costretto a tirarmi un'altra sega per sfogare l'eccitazione.

Quel giorno non sapevo ancora dove ci avrebbe portato ciò che era appena successo tra me e mia madre. Ciò che sapevo era che il nostro rapporto era cambiato per sempre. Perché lo aveva fatto? Cosa aveva provato? Le era piaciuto o era stato solo un 'favore' al figlio in difficoltà? A tutte queste, e altre mille domande, non avevo risposte.

Quando la raggiunsi in cucina solo con l'accappatoio addosso mamma mi fece trovare la solita colazione sul tavolo. Io non riuscivo a guardarla negli occhi mentre lei si comportava come se niente fosse successo. "Vuoi altro latte? Ti faccio una spremuta di arancia?", mi chiedeva mentre io le fissavo le mani che solo qualche minuto prima impugnavano il mio cazzo portandomi all'orgasmo. No, era evidente, nulla sarebbe mai più stato come prima.