Racconti Erotici > incesto > LE TETTE DI UNA MAMMA
incesto

LE TETTE DI UNA MAMMA


di leius06
28.03.2020    |    57.456    |    5 9.8
"Avevo entrambe le mani sul seno gonfio di mia madre e le palpavo le tette..."
Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui i miei genitori annunciarono a me, appena maggiorenne ed alla vigilia degli esami di maturità, che mi avrebbero regalato un fratellino o una sorellina.

D'altronde ci avevano provato per anni, senza fortuna. Poi all'improvviso il miracolo: mamma era di nuovo incinta. Finalmente. La notizia sul momento non mi fece un grande effetto. Mai avrei pensato che proprio quella notizia avrebbe cambiato tutto.

Nei mesi successivi assistetti alle nausee mattutine di mia madre, donna di 45 anni ancora in grande forma. Ma soprattutto notai il lievitare dei suoi seni.

Mamma non era una maggiorata, anzi, ma la gravidanza le regalò una terza più che abbondante tanto che quasi senza accorgermene mi trovai spesso a sbirciare nella sua scollatura o poggiare lo sguardo sui capezzoli turgidi che bucavano la camicia di notte mentre facevamo colazione insieme. L'estate fece il resto.

Mamma girava per casa sempre meno vestita ed io, invece di andare a mare con gli amici, preferivo spesso non uscire con la scusa di aiutarla e la speranza di intravedere le sue forme da donna gravida.

Ormai era diventato impossibile negarlo a me stesso: la visione del suo seno gonfio di latte mi turbava. Mi eccitava. Fu così che quasi ogni sera mi ritrovai sdraiato sul letto con i boxer abbassati ed il cazzo in mano mentre immaginavo di leccarle il seno e infilarglielo tra le tette gonfie.

Le nostre colazioni insieme col passare dei mesi diventarono una dolce tortura. Cercavo in tutti i modi di distogliere lo sguardo ma non c'era nulla da fare. I miei occhi erano sempre puntati all'altezza del suo seno tanto che pure mamma finì con l'accorgersi della mia nuova passione.

"Hai visto che mamma tettona hai?", mi disse una mattina scoppiando a ridere mentre beveva una tazza di latte proprio di fronte a me. Rimasi senza parole ma rischiai seriamente di venire nei boxer senza neppure toccarmi. Prima di alzarmi per raggiungere il bagno aspettai che l'erezione si calmasse un po', in modo che mia madre non si accorgesse dello stato in cui ero. Quando tornai però capì che non era servito a nulla.

"Vedo che ci siamo svuotati" osservò mamma lanciando un'occhiata verso i miei boxer ormai sgonfi. A una madre, d'altronde, non si può nascondere nulla. Aveva capito tutto. Sapeva cosa avevo appena fatto chiuso in bagno. A quel punto, imbarazzatissimo, preferì tornare in camera ma lei mi raggiunse quasi subito e si sedette accanto a me sul mio letto:

"Scusami, non volevo metterti in difficoltà ma noto come mi guardi da qualche settimana. Se ho fatto quelle battute è perché non vorrei che questa nuova situazione cambiasse il rapporto diretto che c'è sempre stato tra noi".

Mamma era una donna speciale, ma quello lo sapevo già. Però cosa potevo dirle? Come potevo confessarle che le sue 'nuove' tette mi facevano perdere la testa ed erano diventate la fonte principale delle mie seghe se non l'unica?

"E' complicato.... Sei mia madre", provai a spiegarle balbettando. Lei mi interruppe: "Sono anche una donna matura e tu sei un adolescente con gli ormoni a palla. Non devi sentirti in colpa per quello che senti".

"Neanche se mi faccio le seghe per le tue tette?". Improvvisamente avevo trovato il coraggio, ma subito dopo aver pronunciato quelle parole diventai rosso come un peperone.

Mamma sorrise e mi accarezzò il viso: "Tesoro....è una reazione fisica che voi maschietti non riuscite a controllare facilmente. Non voglio che lo vivi come un peccato. Mi hai sempre rispettato. Sei un figlio dolcissimo, premuroso. Non posso rimproverarti certo una fantasia adolescenziale... Noto che nelle ultime settimane stai soffrendo e mi dispiace. Posso fare qualcosa per alleviare questa tua sofferenza?".

Una cosa c'era. La guardai negli occhi: "Fammele vedere". Mia madre slacciò lentamente la vestaglia. I suoi seni erano nudi davanti a me per la prima volta. "Le hai mai toccate?".

Mamma prese la mia mano e la poggiò sulla sua tetta destra. Ci guardammo. La passai sopra il suo capezzolo duro, poi strinsi la mammella e feci lo stesso con l'altra mano sulla tetta sinistra.

Avevo entrambe le mani sul seno gonfio di mia madre e le palpavo le tette. Era abbastanza perché l'erezione tornasse a gonfiare prepotentemente i miei boxer, cosa che mamma notò immediatamente. Feci per lasciare la presa dal suo seno e coprirmi con le mani, ma lei mi bloccò con le sue mani. Le stesse mani che scesero velocemente ad abbassare i boxer lasciando il mio cazzo libero di svettare sotto gli occhi di mamma.

"Continua", mi disse mentre lei iniziava a segarmi lentamente facendo scorrere la sua mano per tutta la lunghezza dell'asta, dalle palle alla cappella già umida. Non avrei resistito ancora a lungo e lei lo sapeva.

Per questo ad un certo punto si inginocchiò davanti a me senza mai mollare la presa dal cazzo e se lo infilò rapidamente nel solco delle sue tette. Dopo pochi secondi il primo schizzo le arrivò sul mento, seguito da altri tre schizzi abbastanza densi che si raccolsero tra collo e seno.

Il mio sogno era diventato realtà, ma ora? Cosa sarebbe successo? Come saremmo tornati alla quotidianità mamma-figlio? Non avevo neppure il coraggio di guardarla negli occhi.

Ancora una volta fu lei a prendere l'iniziativa. Si alzò, raggiunse la scrivania e si ripulì alla meglio dalla mia sborra con un paio di fazzolettini. Poi si voltò verso di me e mi sorrise: "Cavolo, ne avevi ancora tanta...".

Quindi, dopo aver allacciato la vestaglia, si sedette di nuovo accanto a me e mi strinse la mano: "Visto? Non c'è niente di male in ciò che sognavi. Promettimi che quando avrai bisogno me lo dirai senza problemi". La guardai e annuii. Solo allora mamma mi stampò un bacio sulla guancia e uscì dalla mia stanza, lasciandomi travolto dalle emozioni di una mattina indimenticabile.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LE TETTE DI UNA MAMMA:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni