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LA SBORRA DEL FIGLIO (PARTE 8)


di leius06
30.09.2017    |    67.858    |    1 9.3
"Prima di sentirlo finalmente tutto dentro la sua calda figa..."
Il momento più atteso era finalmente arrivato. Era la loro notte. Era la notte in cui il cazzo di Giorgio sarebbe entrato nella figa della madre. Era la notte in cui il cazzo del figlio sarebbe tornato nella figa di Cristina.

Giorgio e Cristina avevano preparato quella notte per settimane. Madre e figlio avevano studiato ogni dettaglio di quella notte per settimane. Giorgio aveva scelto cosa avrebbe indossato Cristina: dall'intimo alle scarpe. La madre aveva preferito che il figlio si presentasse subito nudo e pronto davanti a lei.

Cristina non voleva perdersi neanche un centimetro del corpo di Giorgio. Cristina voleva vedere il cazzo del figlio crescere lentamente davanti a lei prima di sentirlo finalmente tutto dentro. Prima di sentirlo finalmente tutto dentro la sua calda figa.

Giorgio curò ogni dettaglio del look della madre. Giorgio scelse la pettinatura di Cristina e il colore dello smalto, Giorgio scelse i gioielli che avrebbe indossato. Ma soprattutto il figlio spiegò a Cristina come depilare la sua figa per l'occasione.

La madre non lo aveva mai fatto. La madre non si era mai fatta depilare la figa. Nessun uomo le aveva mai chiesto di depilarsi la figa. Nessun uomo le aveva mai detto come pettinarsi, quale intimo indossare e che smalto passare sulle unghie. Gli altri la scopavano e basta. Gli altri semplicemente non erano Giorgio. Gli altri non erano suo figlio.

Cristina quella sera si guardò allo specchio e pensò che non era mai stata così bella. Cristina non si era mai sentita così sexy. Cristina non si era mai sentita così troia. Ed era solo merito di Giorgio. Era merito di suo figlio.

Giorgio bussò alla porta. Era il segnale. Il figlio trovò Cristina seduta sulla scrivania della camera da letto e la squadrò dalla testa ai piedi. Non poteva fare a meno di guardarla. Era sua madre. Era la sua donna. Era la sua troia. Era perfetta. Non ci fu bisogno di parole. Non c'era bisogno di parole tra loro. Non c'era bisogno di parole tra madre e figlio.

Cristina lo guardò negli occhi. Cristina guardò suo figlio completamente nudo davanti a lei. Cristina guardò Giorgio completamente nudo di fronte a lei nella sua camera da letto e solo in quel momento capi veramente cosa stava facendo. Cristina stava per scopare dopo tanto tempo. Cristina stava per farsi scopare da suo figlio.

Cristina scese con gli occhi sul cazzo di Giorgio che cresceva a vista d'occhio. Cristina era innamorata di suo figlio. Cristina amava il cazzo di suo figlio. Lo voleva tra le gambe. Cristina quella sera lo avrebbe finalmente avuto tra le gambe.

La madre guardò Giorgio, gli sorrise ammiccante e allargò le gambe mostrandogli il perizoma di pizzo rosso che il figlio aveva scelto per lei. "Prenditela", gli disse.

Giorgio la guardò. Giorgio guardò la madre seduta sulla scrivania a gambe larghe che gli mostrava il perizoma di pizzo rosso sotto il miniabito nero che lui aveva scelto per Cristina. Giorgio si avventò sulla madre.

Il figlio baciò appassionatamente Cristina sulla bocca come non aveva mai fatto mentre con l'altra mano le strappò violentemente il perizoma e le sollevò la gonna. Il momento era arrivato. Giorgio stava per entrare nella figa di sua madre. Giorgio stava tornando dove tutto era iniziato. "Mamma ti scopo", sussurrò il figlio all'orecchio di Cristina.

La madre ancora seduta a gambe larghe sulla scrivania si aggrappò con i talloni al corpo di Giorgio e sentì entrare per la prima volta il cazzo del figlio nella sua figa. Sentì il cazzo che la penetrava sempre più in fondo mentre il figlio la guardava negli occhi. Sentì Giorgio affondare i colpi sempre più forte:"Scopami figlio mio, non ti fermare".

Giorgio non smise per un attimo di infilare il cazzo nella figa della madre, la spostò sul letto matrimoniale dove era stato concepito e la scopò con foga. Una foga quasi animalesca. La foga che solo un adolescente eccitato da sua madre poteva metterci.

Giorgio non si masturbava da settimane perchè aveva deciso di conservare tutta la sua sborra per quella notte.Tutta la sua sborra per la madre. Tutta la sua sborra per la figa di sua madre. Il figlio ebbe appena il tempo di avvisare Cristina e le venne dentro. Giorgio riempì la figa della madre con la sua sborra calda.

Cristina sentì il primo schizzo del figlio entrare nella sua figa bollente e raggiunse l'orgasmo senza riuscire a trattenere un urlo di piacere che incitò Giorgio ad affondare i colpi dentro di lei fino all'ultimo schizzo. Cristina era piena della sborra del figlio. La madre era piena della sborra di Giorgio. Ma non era finita.

Il figlio scopò Cristina per tutta la notte. Giorgio scopò la madre tutta la notte, in tutte le posizioni. Davanti e dietro, in piedi e seduto. Il figlio prese Cristina alla pecorina tirandola per la coda come una puttana da strada. La sua puttana. Giorgio fece gridare la madre tutta la notte di piacere e di dolore.

Giorgio e Cristina si addormentarono sfiniti sul letto matrimoniale all'alba, uno accanto all'altra. Al suo risveglio Cristina al posto di Giorgio però trovò solo un biglietto: "Sei la mia troia, mamma. Questo è solo l'inizio".



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