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La prima sega per la sorellina


di leius06
14.02.2020    |    65.887    |    3 9.0
"La risposta alla domanda di mia sorella non poteva che essere una: "Sì, Martina"..."
La prima volta successe per caso. Quel pomeriggio, convinto di essere solo a casa, ero chiuso in camera quando mia sorella appena diciottenne spalancò la porta senza bussare e mi beccò nel bel mezzo di una delle tante seghe che mi sparavo quasi con cadenza giornaliera da quando ero rimasto single. Martina rimase bloccata sull'uscio qualche secondo prima di chiedermi scusa imbarazzata, uscire dalla stanza e richiudere la porta alle sue spalle.

Io non avevo fatto neanche in tempo a rimettere il cazzo dentro i pantaloni. Cazzo che peraltro non aveva perso l'erezione neppure dopo l'ingresso di mia sorella, tanto che nonostante tutto fui costretto a riprendere da dove ero stato interrotto. Mentre continuavo la mia sega però la mente con mia grande sorpresa non faceva che ripensare a ciò che era appena accaduto.

Mia sorella che apriva la porta. I nostri sguardi che si incrociavano. Il suo sguardo che cadeva sul mio cazzo duro. Bastò questo a farmi venire come non mi succedeva da tempo: una sborrata lunga, intensa sul pavimento della mia stanza mentre immaginavo la mia sorellina che mi guardava godere.

E dire che prima di quel giorno, forse anche per la grande differenza d'età che ci separava (io avevo 35 anni e lei solo 18), non avevo mai neppure lontanamente fantasticato sessualmente su mia sorella. Quando uscì dalla mia stanza per andare in bagno a lavarmi Martina era chiusa nella sua camera. Decisi di non disturbarla. Immaginai che fosse rimasta turbata da quanto aveva visto e questo mi faceva sentire in colpa. Ma allo stesso tempo ripensare cosa era successo qualche istante prima mi eccitava. Mi eccitava moltissimo.

Nelle settimane successive tentai di allontanare quel pensiero ma ogni volta che me lo prendevo in mano rivedevo Martina che mi guardava. Che lo guardava. E godevo. Mia sorella non affrontò mai l'argomento e il nostro rapporto, almeno apparentemente, non era cambiato. Era però cambiato il modo in cui la guardavo. Ora notavo le sue labbra carnose, le sue gambe snelle e lunghe, il suo culetto alto e sodo. Ora oltre alla sorella vedevo la femmina. Una bella femmina. E iniziai a immaginare come potesse essere la mia sorellina a letto.

Martina era fidanzata dal primo anno del liceo con un compagno di classe ma non mi ero mai chiesto se fosse ancora vergine. Se fossero mai andati oltre il bacio. Se gliel'avesse preso in mano. O in bocca. Gli aveva mai permesso di venirle in faccia? E ancora: le piaceva il sapore della sborra? La mia sorellina aveva mai provato a ingoiare?

Non lo sapevo, non potevo saperlo. Ciò che sapevo è che il solo immaginare Martina mentre succhiava un cazzo mi faceva venire quasi senza toccarmi. Ciò che sapevo è che avrei voluto tanto riempirle la faccia e la bocca col mio seme caldo.

Da quel pomeriggio Martina era improvvisamente diventata la mia unica fonte d'ispirazione. La mia sorellina era la musa di tutte le mie seghe. Per mesi provai ad uscire da questa dipendenza in ogni modo ma nulla mi serviva a dimenticarla. A dimenticare il suo sguardo sul mio cazzo. E lei? Davvero aveva dimenticato? Davvero vedere il suo fratellone che si masturbava le era stato indifferente?

Lo pensai a lungo. Me ne ero quasi convinto finché un pomeriggio, mentre eravamo sul divano a guardare una serie su Netflix, Martina senza guardarmi mi chiese: "Lo fai spesso?". Non ci fu bisogno che aggiungesse altro, che dicesse altro. La guardai. Ci guardammo. La risposta alla domanda di mia sorella non poteva che essere una: "Sì, Martina".

Lei indossava una felpa grigia ed un paio di fuseaux neri attillati ma il mio sguardo cadde sui suoi piedi nudi poggiati sul divano. Bastò quello per sentire risvegliare una prepotente erezione nei pantaloni. Martina non mi guardava ma lo sapeva. La mia sorellina aveva capito cosa volevo: "Fallo ora".

Rimasi spiazzato. Quella a pochi metri da me non era più la sorellina dolce che conoscevo. Martina aveva continuato a tenere gli occhi fissi sulla tv mentre mi ordinava di masturbarmi. E lo fece anche quando tirai velocemente fuori il cazzo già durissimo e iniziai a toccarmi. Lei guardava la tv, io fissavo lei e mi segavo. Ormai tutto era chiarissimo. Ormai entrambi sapevamo cosa stava succedendo tra noi.

Mi bastarono un paio di minuti, forse meno, per raggiungere l'orgasmo. Era la prima volta che godevo davanti a Martina e mia sorella non mi degnò di uno sguardo. Il salone si riempì velocemente del mio odore di maschio. Lei aspettò che anche l'ultima goccia di sperma fosse uscita dal mio cazzo prima di alzarsi lentamente dal divano e dirigersi verso la sua camera.

Rimasi così solo, seduto seminudo con davanti una larga chiazza di sborra e finalmente capì. Capì chi era Martina e cosa ero io per lei. Ne ero consapevole ed ero pronto ad accettarlo. Per la mia sorellina ero disposto a tutto. Era solo l'inizio ed a me andava bene così.
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