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La figlia camgirl parte 5


di leius06
13.01.2023    |    4.917    |    0 9.7
"Poi succhiava avida pronta a ricevere tutta la mia sborra che in pochi minuti le riversai tra le labbra riempiendole la bocca..."
Dopo il pomeriggio in cui le ero venuto addosso il rapporto tra me e Sonia era definitivamente cambiato. Nelle settimane successive iniziammo a messaggiarci più spesso.

E se di giorno le nostre conversazioni erano molto simili a quelle che normalmente avvengono tra un padre e una figlia, la notte il nostro scambio di messaggi diventava una sorta di chat erotica tra un uomo e una giovane donna attratti l’uno dall’altra.

Fu così che scoprì alcuni dettagli intimi della vita di mia figlia: la prima volta a 14 anni con un ragazzo più grande di lei, la passione per il sesso orale che praticava quasi sempre completo, la paura del sesso anale.

Una sera la voglia era così tanta che le chiesi una sua foto in intimo e tacchi. Sonia acconsentì chiedendomi in cambio una ricarica telefonica: “So come la userai…vecchio maiale”.

Intanto si avvicinavano le festività natalizie e, come da tradizione, la mia ex moglie mi invitò a casa loro per passare la notte della vigilia tutti insieme. Ero obbligato ad accettare anche se stare allo stesso tavolo con Sonia senza fare trasparire ciò che stava succedendo tra noi sarebbe stato molto difficile.

“Non puoi dire di no alla mamma...ti prometto che non te ne pentirai” mi disse qualche giorno prima al telefono Sonia con la sua solita aria di sfida.

In quelle settimane, tra il mio lavoro ed i suoi impegni universitari, non c’era più stata occasione di passare del tempo insieme. La sera del 24 quindi mi presentai a casa della mia ex. Ad aprirmi la porta fu proprio Sonia: capelli neri raccolti in una lunga coda di cavallo, trucco, miniabito rosso scollato, spalle scoperte, calze velate e tacchi a spillo.

Mi stampò il solito bacio sulla guancia abbracciandomi stretto e strusciando leggermente il suo seno contro il mio petto: “Benvenuto papino, buon Natale”. Non riuscivo nemmeno a guardarla. Era proprio una rizzacazzi.

Dopo qualche convenevole ci sedemmo a tavola. Oltre a me, mia figlia e la mia ex moglie erano presenti anche la mia ex suocera, il fratello della mia ex con la moglie e mia sorella col rispettivo marito. Sonia si accomodò di fronte a me e durante la cena non perse occasione per stuzzicarmi.

Ogni scusa era buona per chinarsi lasciandomi intravedere la generosa scollatura o poggiare il suo seno sulla mia spalla mentre toglieva i piatti sporchi per portarli in cucina. Il peggio, o il meglio, però doveva ancora venire.

Prima del panettone, mentre i commensali chiacchieravano amabilmente, sentì la gamba di mia figlia infilarsi tra le mie. La guardai implorandola con gli occhi di fermarsi ma per tutta risposta Sonia si sfilò la scarpa destra e salì col piede fino all’altezza della mia patta. Abbastanza per sentire sotto la pianta quanto fosse duro il mio cazzo.

“Vado un attimo in cucina”, annunciò mia figlia strizzandomi l’occhio. La raggiunsi con la scusa di andare in bagno ma, arrivato nel corridoio, Sonia aprì la porta della sua stanza e mi tirò per un braccio richiudendo la porta alle nostre spalle.

“Ma che fai?...” le chiesi preoccupato che qualcuno potesse venire a cercarci.

Sonia mi spinse sul suo letto, mi fece cenno di stare zitto e si inginocchiò davanti a me. Quindi mi abbassò la zip e tirò fuori il cazzo prendendolo in mano iniziando a segarmi lentamente senza mai staccare gli occhi dai miei.

Avrei dovuto fermarla, ma non volevo. Reclinai la testa all’indietro e lasciai che Sonia guidasse il gioco. A un certo punto sentì qualcosa di umido avvolgere il mio cazzo. Aprì gli occhi e vidi mia figlia tra le mie gambe impegnata a succhiarmelo.

“Oddio….” esclamai sottovoce mentre Sonia non mollava la presa.

Mia figlia nonostante la giovanissima età era proprio una gran pompinara. Alternava colpi di lingua, leccate e baci. Poi succhiava avida pronta a ricevere tutta la mia sborra che in pochi minuti le riversai tra le labbra riempiendole la bocca.

Mentre mia figlia leccava le ultime gocce di sperma dal mio cazzo sentimmo la voce di sua madre: “Soniaaaa, Paolooo, dove siete finiti?”.

Sonia mollò immediatamente la presa, mi rimise il cazzo dentro i pantaloni e tirò su la zip. Quindi si alzò, si guardò velocemente allo specchio ripulendosi la bocca da qualche traccia di sborra col dorso della mano e aprì la porta poco prima che lo facesse la mia ex moglie.

“Mamma, siamo qui, che c’è? Stavo facendo vedere a papà le dispense della prossima materia”.

Sua madre entrò in camera e mi guardò con fare interrogativo: “Vi sembra il momento giusto la notte di Natale? Dai che aspettiamo tutti voi”.

Ritornammo in salone e ci sedemmo ai nostri posti, pronti per il brindisi. Io non riuscivo a guardare le labbra di Sonia senza pensare che poco prima quelle stesse labbra succhiavano il mio cazzo. Passata la mezzanotte con una scusa dissi di dover andare via per raggiungere alcuni amici. Quella serata era durata anche troppo. Avevo rischiato anche troppo.

Salutai tutti e Sonia mi accompagnò fin sul pianerottolo.

“Allora aspetto il tuo regalo di Natale…il nuovo Iphone andrà più che bene” mi sussurrò all’orecchio davanti all’ascensore.
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