Racconti Erotici > incesto > MAMMA (parte ultima de IL CAZZO DI MIO FIGLIO)
incesto

MAMMA (parte ultima de IL CAZZO DI MIO FIGLIO)


di leius06
05.04.2019    |    38.264    |    2 8.3
"Gli comunicai che sarebbe diventato papà la sera stessa a cena..."
Luca mi aiutò a prepararmi per la sera della monta con Marco. Fu mio figlio a scegliere cosa avrei indossato durante la nostra cena a tre. E fu sempre lui a stabilire le modalità del rapporto con quello che per noi restava solo un donatore di seme. Colui che ci avrebbe permesso di diventare genitori insieme. Mamma e figlio.

Mio figlio scelse per me un abito bianco scollato e lungo fino al ginocchio con spacco laterale. Luca volle che non indossassi il reggiseno e mettessi solo un perizoma nero in modo che si intravedesse attraverso il vestito e che i miei capezzoli turgidi premessero sotto la stoffa bianca. Ai piedi un paio di scarpe aperto col tacco alto e il laccio alla caviglia che tanto piaceva a mio figlio.

Marco arrivò puntuale intorno alle 20, ad aprirgli la porta fu Luca mentre io li aspettavo entrambi seduta sul divano. Ero nervosa e agitata. Nonostante con mio figlio avessimo programmato tutto nei minimi dettagli non mi sentivo pronta. O meglio, non volevo farlo.

Era Luca l'uomo al quale avevo scelto di concedermi completamente e l'idea di fare sesso con un altro, di essere penetrata da un altro cazzo, non mi piaceva. Se avevo accettato era solo per rendere padre mio figlio ma in realtà non era quello che volevo. Non era quello che avrei voluto. Ormai però era troppo tardi per tirarsi indietro.

Appena mi vide notai lo sguardo di Marco. Era lo sguardo di un adolescente arrapato che pregustava la sua prima volta con una sexy milf. Luca gli stava accanto e controllava che tutto andasse come avevamo stabilito. A cena io, la madre, mi accomodai a capotavola mentre i due padri (quello biologico e quello morale) erano seduti ai miei lati. Uno a destra e l'altro a sinistra.

Durante il pasto sentivo gli occhi di Marco che frugavano nella mia scollatura mentre Luca mi teneva dolcemente la mano. Mio figlio aveva percepito sicuramente la mia tensione e faceva di tutto per rassicurarmi. Lui per me c'era sempre, anche quella sera. Dopo il dolce Luca mi fece il cenno stabilito e io raggiunsi la camera da letto dove dormivamo insieme ogni notte, mi spogliai completamente, spensi la luce e mi sdraiai in attesa di Marco.

Già dal rumore dei passi che si avvicinavano dietro la porta però ebbi una strana sensazione. Mi sembrava di conoscerli. Quando si distese sopra di me e iniziò a penetrarmi, prima dolcemente e poi sempre con maggiore decisione, capì subito tutto. Fin dal primo colpo mi era chiaro che l'uomo col quale stavo facendo sesso quella sera, l'uomo che stava cercando di ingravidarmi era Luca. Mio figlio.

Era sbagliato, forse. Era pericoloso sicuramente. Avrei dovuto fermarlo ma non lo feci. Non lo feci perché era quello che voleva mio figlio. E non lo feci perché era quello che avevo sempre sognato anche io. Un figlio da mio figlio.

Lasciai che scaricasse per la prima volta tutto il suo piacere dentro il mio utero fertile e mentre veniva sussurrai alle sue orecchie queste parole: "Mettimi incinta, Luca". Era il segnale che mio figlio aspettava. Allungò un bracco per accendere la lampada posta sopra il comodino e continuò a scoparmi per tutta la notte. Non ci staccammo mai l'uno dall'altra e Luca mi venne dentro tre volte. Ma era solo l'inizio.

Io e mio figlio andammo avanti così per un mese buono. Scopavamo di continuo e ogni volta Luca mi riempiva col suo sperma. Il suo seme. Il nostro unico pensiero era sempre e solo quello: diventare genitori, insieme.

Al primo ritardo corsi in farmacia e mentre mio figlio era all'università feci il test. Non ero mai stata così tesa, emozionata e...felice. Immensamente felice. Era positivo! Dopo quasi vent'anni sarei diventata di nuovo madre e il padre di quella creatura che portavo in grembo era l'uomo che amavo più della mia stessa vita: mio figlio.

Gli comunicai che sarebbe diventato papà la sera stessa a cena. Luca fece fatica a crederci e non riuscì a trattenere la commozione. La nostra prima preoccupazione fu assicurarci che il nostro bambino stesse bene. Era pur sempre il frutto dell'amore tra un figlio e sua madre ma gli esami per fortuna esclusero malformazioni o altre patologie.

Io e Luca potevamo vivere serenamente i mesi della gravidanza ed è quello che facemmo. Ogni sera mio figlio si distendeva sul mio pancione per sentire qualcosa e quando il mio seno iniziò a riempirsi di latte Luca tornò a succhiarmi le tette proprio come faceva da bambino. In quei mesi evitammo la penetrazione ma io non rinunciai mai a ingoiare lo sperma di mio figlio mentre in pancia tenevo suo figlio. Nostro figlio.

Avviai le pratiche di separazione da mio marito davanti al quale giustificai la gravidanza con un rapporto di una notte.

Il parto avvenne una notte calda di fine luglio. Luca mi tenne la mano per tutto il tempo proprio come farebbe un marito con una moglie. Venne alla luce una bambina di 3,2 chili. Bella e sana come suo padre vent'anni prima. Il suo nome era Laura.

Solo quando tornammo a casa tutti e tre insieme però mi resi pienamente conto che era tutto vero. Solo un paio di anni dopo la nostra prima volta io e mio figlio avevamo costruito un'altra famiglia. La nostra famiglia.

Non avrei neppure immaginato di diventare di nuovo madre vent'anni dopo a quasi 47 anni e certamente non lo avrei mai fatto se non con mio figlio. Per mio figlio.

La seconda maternità peraltro non incise sul rapporto con Luca, anzi. Il mio primo figlio era sempre più pazzo di me. Ora non ero più solo sua madre. Ora non ero più solo l'unica donna della sua vita. Ora ero la madre di sua figlia. Ora ero la nonna di sua sorella.

Ogni volta che guardavo Luca e Laura ero orgogliosa . Fiera del mio coraggio. Avevo rischiato tanto. Avevo rivoluzionato tutta la mia vita ma ora avevo tutto.

Spesso mi piaceva allattare insieme i miei figli. Tenevo Laura su un seno mentre Luca, suo padre, giocava con l'altro. Era tremendamente perverso ma era sopratutto estremamente eccitante. Era quello che avevo sempre sognato e ora era realtà. Grazie al cazzo di mio figlio.



Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per MAMMA (parte ultima de IL CAZZO DI MIO FIGLIO):

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni