Racconti Erotici > Gay & Bisex > RAIDERS: LA APP CON GLI AMICI RAIDER ARMANDO ASTALUNGA IMPALATORE
Gay & Bisex

RAIDERS: LA APP CON GLI AMICI RAIDER ARMANDO ASTALUNGA IMPALATORE


di Alvertn
29.05.2020    |    5.805    |    3 8.8
"Il gioco dura abbastanza poi Armando si stende sul letto a pancia in su con la testa appena fuori dal materasso..."
RAIDERS: LA APP CON GLI AMICI RAIDER ARMANDO ASTALUNGA IMPALATORE

Ceno mangiando qualcosina, lo stomaco è sazio di sborra, ma qualcosa di solido ci vuole. Poi mi butto sul divano a vedere la televisione, un film stravisto ma piacevole. Mi rilasso, recupero energie ed attendo Armando ed i suoi amici. Tutti raider, e mi chiedo in quanti sono che mi hanno visto e che mi stanno contattanto. Non ho ancora finito di rispondere ai tanti messaggi degli iscritti alla app raiderbsxgay, di offerta d’incontro da soli o in gruppi più o meno numerosi. Troppi per potersi organizzare e dare un programma serio. Ma sono tantissimi. Non so se sono piacente, se Moahmed mi ha sponsorizzato eccessivamente o sono affamati, ma pur rispondendo a diversi ora ho ancora 26 messaggi da leggere e rispondere. E tanti di quelli letti hanno foto esplicite che ti stimolano corpo anima e cervello. Ma non sono in grado di soddisfarli tutti, mi ci vorrebbe un fisico bestiale e tantissimo tempo. Vediamo come arrivo al fine settimana, sabato e domenica potrei fare notevoli incontri sempre se il culo resiste a sopportare e godere tutti quei cazzi vogliosi e se ho energia sufficiente per prenderli e godere. Ma non mettiamo limiti per adesso, vediamo come arrivo a fine settimana, poi organizziamo o ci riposiamo. Suona il cellulare, messaggio arrivato. Armando “stiamo partendo, 15minuti e siamo da te, a fra poco” guardo l’orologio per calcolare il tempo, sono le 22,40. Arrivano puntuali come previsto. Ottimo, così poi ho tempo per dormire e riprendermi. Adesso non ho più la stanchezza e la fiacca addosso, che mi aveva pervaso tutto il corpo, anche per aver ricevuto le attenzioni profonde dei cinque amici desiderosi di sentirsi soddisfatti e appagati da me, centro dei loro desideri.
Mi alzo, mi rilavo la faccia per essere perfettamente sveglio, vado in cucina e mi bevo un bicchierone di acqua, poi torno sul divano ed aspetto.
Squilla il campanello, apro indicando il piano e aspetto sulla porta.
Arrivano, li faccio entrare e si presentano. Armando, Paolo detto Astalunga e Luciano detto Impalatore. Arriviamo in soggiorno e ci spogliamo Poi a turno tutti e tre mi baciano profondamente e mi palpano e accarezzano ovunque. Io non da meno mi soppeso tutti e tre gli attributi. Bei cazzi solidi e palle piene.
Armando mi poggia una mano sulla sesta e preme leggermente, capisco al volo e mi inginocchio con i loro bei cazzi duri all’altezza del viso o meglio della mia bocca, delle mia fauci assetare di membri. Uno in bocca e due in mano succhio e sego i cazzi, alternandoli in bocca uno alla volta per un tempo che ritengo giusto e uguale, presumo, per tutti e tre. Il gioco prosegue, i sapori di ogni uno sono diversi ma tutti e tre gradevoli e stimolanti. Lecco succhio e pompo i cazzi duri e umidi di voglia mentre stringo e meno segando gli altri due, sia per tenerli gonfi e duri sia per fiaccare le loro future resistenze a venire, a sborrare
Impalatore chiede di spostarsi su un letto, mi alzo e faccio strada. Resto in piedi a bordo letto e mi bacia, Armando si abbassa e mi palpa e succhia il pisello, Astalunga si inginocchia dietro di me e con le mani mi allarga le chiappe e ci affonda il viso e con la lingua mi lecca e prova a forzare il buchetto. Il bacio passionale con la lingua che mi esplora ovunque la bocca e tende alla gola, Il pompino che procede con piacere mio e probabilmente anche di Luciano, e la lingua entra nel mio ano ormai aperto e fiaccato al resistere a qualsiasi affondo. Bello sentirla ormai parzialmente dentro che si muove e cerca di conoscere l’interno ….
Il gioco dura abbastanza poi Armando si stende sul letto a pancia in su con la testa appena fuori dal materasso. Astalunga mi fa mettere a pecorina sopra di lui ed appena in posizione Armando si riprende in bocca il mio cazzo duro e voglioso. Impalatore si posiziona davanti al mio viso con il cazzo in mano pronta per farmelo entrare in bocca, in gola. Appena mi vede sistemato e in equilibrio mi abbassa la testa sul suo cazzo e inizia a scoparmi la bocca con piacevole ritmo.
Astalunga osservato che tutti gli altri erano sistemati, posiziona la sua cappella fra le mie chiappe bagnate dalle sue leccate e scorrendo su e giù si ferma sull’ano ormai aperto e pronto a ricevere il cazzo, o qualsiasi altra cosa Affonda con un colpo, entra senza resistenza, scorre in me, che mi apro e mi dilato per farlo passare e arriva in fondo, le palle sbattono su di me. Una sosta, si sistema meglio con le gambe appoggiandosi ai miei fianchi, poggia bene le mani e inizia a pomparmi con ritmo in accelerazione, con improvvisi rallentamenti, poi delle brevi soste a fondo e riprende con forza. Colpi violenti a volte per entrare o squartarmi. Il ritmo piano piano viene copiato da Impalatore ed entrambi entrano in me assieme e si ritirano univocamente assieme. Stupendo essere compresso fra i due cazzi e liberato insieme. Godo come un matto e il cazzo mio succhiato ed è un piacere aggiunto che mi fa sballare e in un attimo non sono più in grado di controllarmi e succhio con voracità e ritmo il mio movimento andando in contro al cazzo che mi penetra il culo e ritornando violento verso quello in bocca mentre tenta di uscire ma io lo inseguo e me lo godo più a lungo Il pompino di Armando è stupendo e ormai non ho più freni e godo sborrando in occa con numerosi schizzi caldi che lui beve e degluttisce soddisfatto, e non abbandona neppure quando ormai non schizza più. Le mie contrazioni stimolano gli altri due che aumentano il ritmo forsennato e in poco tempo sborrano assieme. Sento entrambi i cazzi pulsare in me, gonfiarsi, la sborra che viene spinta dalle palle allargando al passaggio l’asta sino alla cappella da cui sgorga come nettare e io mi godo tutto il passaggio, dalla spinta della palle all’ ingrossarsi dei cazzi agli schizzi. Il preservativo mi impedisce di godere bene del caldo liquido ma sento il suo gonfiarsi e presto è strapieno, ma il cazzo di Impalatore si svuota tutto in bocca, e mi degusto come fosse un vino pregiatissimo, ogni schizzo prima e poi ogni singola goccia. Esaurite le fonti, le sorgenti ormai seccate escono piano, dalla bocca e dal culo. Astalunga si toglie il preservativo e lo mette in un fazzoletto di carta. Io vado subito a pulirgli il cazzo ed ad assaporare il gusto del suo sperma. Nella rotazione metto il culo quasi in faccia ad Armando che si sposta, si alza dal letto, mi prende per le chiappe e si posiziona il mio culo per la sua posizione e per il suo uccello. Mi sposto seguendo le spinte delle sue indicazioni. Quando finalmente sento il suo cazzo, puntato sul buco, è ormai dentro con un colpo deciso ed io godo subito e sono in estasi dal piacere. Mugolo gridolini, sospiro “ancora sfondami prendimi no no fermarti mai, riempimi sbattimi “E lui come un forsennato mi cavalca spingendo forzando dandomi forte sculacciate sulle chiappe ed il rumore del colpo e il dolore momentaneo mi eccita e mi muovo con lui perché sto godendo e non sono più io. Sono una troia affamata che vuole cazzi, vuole sbarra vuole essere presa e presa e presa ancora. Non ho più la cognizione del tempo ma so che “dai troia sto per esploderti dento, dai che ti sfondo, hai un culo favoloso da sfondare, da essere scopato sempre, siiiiiii” e inizia a sborrarmi, sentendo le sue contrazioni e pulsazioni in me ed io vengo sborrando poco ma senza che nessuno mi tocchi. Infine si afloscia su di me, sudato sospira, “cazzo che bello, sono sfinito ma che bello”
Mi distendo sul letto con Armando affianco e il nostro respiro da profondo ritorna lentamente alla normalità. Astalunga mi riporta alla realtà, “sono quasi le 2 è tardissimo, dobbiamo scappare, domani si lavora. Grazie bellissimo” “volete lavarvi, di là c’è il bagno” “no ci laviamo a casa, grazie.” Iniziano a rivestirsi, io in bagno mi lavo la faccia poi un buon bidet culo e cazzo e quando ritorno sono quasi vestiti. Un saluto e una promessa di un nuovo incontro. Ci salutiamo sottovoce mentre con delicatezza per non fare rumore apro la porta e li faccio uscire. Chiudo, poi le mandate e nudo mi porto verso la camera. Sono distrutto Quasi tre ore con loro… cazzo che bello
Penso che una serata così sarà unica, non credo che potrei ripeterla. Bellissima piacevolissima, ho sborra nello stomaco, che mi ha nutrito, e il buco aperto e che lentamente tende a richiudere e tornare alla normalità
Pendo il pigiama per andare a dormire e sento u rumore soffocato. Ascolto meglio e cerco di capire che cosa sia. Esco dalla camera e vado verso la porta. Si qualcuna che bussa piano, che si saranno dimenticati?
Non guardo allo spioncino, apro la porta sicuro che … o cazzo……
Nudo, con la porta semi spalancata davanti al mio vicino che mi guarda negli occhi, scende sino ai piedi e risale, “mi avevi promesso che mi avresti invitato al prossimo incontro e lo hai avuto stasera. Cazzo che volgi ami hai fatto venire, poi adesso che ti trovo cos’ nudo e…”
“scusa hai ragione, ma loro non hanno voluto, non volevano un estraneo che poteva limitarli nei loro comportamenti. Quindi non ho potuto farci nulla, la prossima ti chiamo stai tranquillo”
“che prossima e prossima, adesso devo svuotarmi altrimenti impazzisco, mica mi vorrai far fare seghe, cazzo” non aggiunge altro mi spinge contro il muro, chiude la porta senza gran rumore, mi prede cazzo e palle nella mano e mi bacia. “adesso ti riempio e mi svuoto tutto ”mi stringe cazzo e palle facendomi uscire un grido soffocato di dolore mi fa girare, Sento che si abbassa i pantaloni della tuta con cui si è presentato, posiziona la cappella e senza una parola spinge costante credendo di trovare resistenza, ed io mi abbasso leggermente e porgo indietro il culo per accedere meglio al suo cazzo. Arriva in fondo senza problemi “cazzo mi ti hanno propri aperto, sfondato bene”
Inizia a scoparmi con violenza, deve avere una voglia repressa da tempo e ag ogni affondo sempre più violento grugnisce di piacere tenendomi bloccato al muro, per lui credo sia come se stesse violentandomi. Sento che gode che gli piace, che apprezza il culo aperto. “bello non hai messo il preservativo. Mettilo!” gli dico con tono d’obbligo. “ma sei scemo, vorrai mica che esca da qui per mettermi un cappuccetto del cazzo, ma va a cagare” “Se non lo metto sborri fuori, con dentro senza fuori, è tassativo” “e chi me lo impedisce?” mentre continua la sua scopata. “senti se mi sborri dentro no ci rivedremo mai più ne da soli ne con altri. “ e provo a staccamelo dal culo. Il mio tentativo viene bloccato subito dalle sue braccia.
“sei una troia ricattatrice. Cazzo. E una porcata… cazzo, sei uno stronzo. .” passa poco tempo in silenzio sempre continuando a sfondarmi dentro, “ok hai vinto, però ti sborro in bocca e mi bevi tutto, e tutto quanto.” “ok accordo fatto.” Mi rilasso e lui gode quanto me. Sentirti un cazzo dentro che vuole svotarsi e spinge e gode e pulsa e sfonda, si ritira per tornate prepotentemente dentro di me mi fa godere, mi fai impazzire e godo facendomi sentire dal lui, sol lui ormai è tardissimo. “godi troia che fra un attimo godo io” altri colpi secchi decisi sempre tenendomi con forza contro il muro, per sentirmi suo, suo esclusivo uso senza proteste senza rimostranze ”cazzo preparati che sto per venire” molla la presa delle sue braccia, “eccomi dai stronzo” esce dal culo ed io mi fiondo con la bocca a prenderlo, un attimo di ritardo e il primo schizzo mi riempie la faccia dal secondo all’ultimo tutto in bocca che degusto e bevo, leccandogli al cappella e facendo arrivare i suoi schizzi su di essa. Godo di lui che gode, godo perchè lo ho fatto godere, perché ha voluto godere di me, lo ha voluto con forza. Sospira e mi osserva dall’alto il mio viso, la mia bocca con il suo cazzo dentro, cazzo che piano si ammoscia.
Mi alzo, lo guardo negli occhi “la prossima con preservativo. Sei stato bravo, mi sei piaciuto molto, ora vado a dormire, domani mi alzo per andare a lavoro, e sono distrutto Devo dormire Ciao”
“Mi fermo a dormire con te” “assolutamente no Devo dormire ed con un estraneo non riuscirei a rilassarmi, No grazie “ “un’altra volta allora” “un’altra volta forse si, notte” e a fatica lo butto fuori. Chiudo bene e arrivo a letto dove crollo definitivamente. Distrutto e felice mi rilasso e sono subito nel mondo dei sogni.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per RAIDERS: LA APP CON GLI AMICI RAIDER ARMANDO ASTALUNGA IMPALATORE:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni