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Gay & Bisex

IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI - SI PROSEGUE


di Alvertn
13.04.2018    |    10.253    |    7 9.4
"Mi lavora il buchetto o il culo dir si voglia per bene, lo dilata e ci gioca, lo lecca e lo penetra Infine si distende sopra di me, poi alza il culo e il..."
IN CASA DI ACCOGLIENZA PER SOGGIORNO DEI MIGRANTI - SI PROSEGUE

Morale
Io ho avuto Abdul e Yanez in culo e sempre loro succhiati in bocca. Due completi su quattro, non male
Ora si riposa, il recupero è d’obbligo per tutti e siamo distesi a riprendere fiato ed energie per completare il giro
mi mancano Cesar e Mohamed da prendere e poi il cerchio si chiude, almeno Cesar, che non conosco il suo cazzo........

Son passati dieci giorni da quando ho avuto l'incontro con i quattro "ospiti". Da allora, pur incontrandoci nella struttura, sia parlando delle loro necessità che di informazioni generali, come accordato, non hanno mai detto o fatto qualcosa che potesse rivelare la serata passata assieme.
Estremamente corretti, onesti, ed affidabili. Mohamed viene frequentemente in ufficio, sia per migliorare la lingua, sia a chiedere informazioni su luoghi o moduli vari da riempire per lavori o corsi formativi.
Yanez passa per chiedere cosa deve fare nella giornata, in modo da organizzare i lavori nella struttura di accoglienza e poi programmarsi il tempo libero.
Abdul e Cesar passano una volta al giorno per gli stessi motivi di Yanez.
Poi girando nella struttura, mi fermo a parlare con loro, a chiarire le loro perplessità, e così anche con gli altri presenti.
Mohamed entra in ufficio verso le 17. "Ciao"
Lo vedo emozionato e eccitato. Fatica a trovare le parole, che gli è successo mi chiedo.
"Ciao"
"Io qui," segue un silenzio "io penso stasera vengo. Stasera dormire con te, non dormire ma sex te"
Altro silenzio, attende la mia reazione. Io non dico nulla e lo guardo negli occhi. Sono carichi di voglia, forse da quella sera non ha più fatto nulla, carico di sborra da schizzare fuori e la vuole dare, donare, a me.
"Io pensato a tutto. Detto a altri che stasera vado a trovare amici in altra città, che prendo treno, che dormo via e torno domani"
Nuovo silenzio suo ed io attendo che prosegua con il programma che ha creato, vedo la fantasia e l'ingegno che ci ha messo.
"Vado in stazione, cosi vedono me la, poi arrivo, strade diverse, apri porta di esterno. Io arrivo e entro. Poi sex notte, tu vuoi?"
Io resto in silenzio ancora un pò, lui mi fissa negli occhi, cerca la mia risposta.
"Caro Mohamed hai fatto tanto per organizzare la serata" parlo lento e scandisco ogni singola parola," hai trovato la soluzione alla tua assenza nel dormire, ha aggirato l'ostacolo di farti vedere, ......"
Mi fermo e resto muto, poi riprendo con lui sulle spine, aggiornatissimo, non sa che risposta avrà "va bene allora, ma arrivi verso le 10, le 22 stasera. Quando sei vicino mandami messaggio sul cellulare che apro la porta."
Adesso i suoi bianchi denti abbagliano nel suo sorriso pieno di gioia e voglia che si mescolano, la sua patta si muove, probabilmente il cazzo cresce nell'eccitazione.
"A stasera allora" gli dico sorridendo, "stasera ok, poi tu mio, tuo culo mio, tua bocca mia. Io mio culo tuo mia bocca tua tanta sborra."
Quasi scoppio a ridere, ma resisto restando nel sorriso.
Ci salutiamo ed esce veloce, non li vedo per il resto del pomeriggio.
Passo il resto del pomeriggio a lavorare sia in ufficio che all'interno della struttura. A scadenza mi entra il pensiero di Mohamed, lo rivedo nudo, bello nella sai pelle lucente e liscia, il suo colore scuro, la sua cappella rossa, il suo culetto sodo, il buchetto stretto che si apre volentieri ad accogliere...e il mio cazzo ne risente schiacciato e chiuso negli slip.
Ma poi cancello il pensiero e trovo la realtà, nuovamente nella realtà
Ceno tranquillo, poi una doccia nei servizi comuni, e mi accorgo di avere degli occhi indiscreti che mi osservano stando nascosti, ma fra gli altri riconosco Cesar. Fatico a non far rizzare il cazzo, passo ad acqua fredda, ed ottengo il risultato di spegnere le voglie, gelandole all'origine.
Ben asciutto mi rivesto piano, per non far dispetti a chi osserva, mostro nei movimenti lenti sia il cazzo che il culo, li mostro bene e per un tempo sufficientemente lungo.
Poi ben vestito esco, nessuno più ad osservare, tutti dileguati, tutti spariti.
A memoria mi sembra di contarne quattro, ma non sono sicuro.
Felice, orgoglioso degli ammiratori nascosti, torno in ufficio e in camera.
Preparo per accogliere Mohamed, letto aperto, luci soffuse, preservativi sul comodino, asciugamani in bagno, salviette e scotex.
Il pensiero di rincontrarlo per la terza volta mi stimola moltissimo, è bravo, conosce o miei punti sensibili e cosa mi piace, ed io altrettanto di lui.
Mi aspetto una serata di fuoco, piacevole e distruttiva.
Guardo l'ora, da poco passare le 9, accendo la televisione e mi guardo qualcosa, ma i pensieri sono al sesso, a Mohamed, al suo corpo, al suo cazzo, alle sue mani, alle sue dita, tutto su di me, con gioia passione e una gran voglia.
Non riesco a seguire nulla in tv, mi continuo a perdere a ricordi, a cosa faremo, a nuove posizioni e desideri che arrivano come onde del mare, una dopo l'altra incessantemente.
I pensieri ritornano, la voglia aumenta, il tempo non passa, la tv non la seguo, forse l'orologio è fermo ma poi vedo la lancetta sei secondi che cammina, sono io che non faccio o passare il tempo, non vuole camminare ed è sempre solo un paio di minuti in più dell'ultima volta che lo ho osservato.
Cazzo duro, voglia alle stelle. Farò la troia stasera, si deciso, mi metto il perizoma cosi sorprendo Mohamed, e mi scoperà con maggior impeto.
Mi cambio abbandonando gli slip per un bel perizoma leopardato. Contiene parzialmente il cazzo che in tiro sborda fuori sopra.
Torno a sedermi davanti alla televisione, seguo un attimo un poliziesco ad episodi, un pò segoso ma provo a cercare di capire la trama.
Squilla il cellulare, apro in fibrilla zione, e si è lui, finalmente Mohamed è quasi qui. Come accordati vado ad aprire la porta solo la chiusura a chiave. Lui si apre quando arriva senza crearmi problemi di attesa
La porta si apre poco dopo e si chiude subito appena Mohamed è entrato. Gira a chiave e chiude in sicurezza la porta. “ciao” poi si fionda su di me e mi bacia aprendomi la bocca ed entrando con la lingua a paletta, scrutandomi tutto, denti palato lingua. Mentre mi bacia con le mani mi apre la cintura, sbottona e apre la cerniera dei pantaloni, poi infila le mani sui fianchi prendendo lo slip e cala il tutto senza staccarsi dalle mie labbra. Io aiutandomi con i piedi prima tolgo le scarpe e poi pantaloni e slip liberandomi le gambe da legami che impediscono movimenti. Poi apre mana mano e mi prende palle e cazzo e stringe in essa i miei gioielli. Si stacca ”andare in letto ora”
Mentre ci spostiamo in camera mi tolgo la maglia e resto nudo, e lo stesso fa lui spogliandosi completamente.
Mentre finisce io mi sdraio e lo guardo. Ammiro il suo corpo liscio, scuro lucido, il suo gran cazzo che nasce da grosse palle ed è li ritto e pronto per me.
Mi vene sopra girato per un bel 69, con la mano mi porta la sua cappella sulle labbra, “ciuccia, ciuccia mio cazzo” e apro la bocca per accoglierlo, e entra lo lecco bene, lui si prende il mio e ci fa quello che vuole. Lecca, succhia, massaggia, masturba, e nel contempo alza il suo bacino ed inizia a scoparmi la bocca cercando di arrivare in gola e ancora più giù se può. Sento il suo pube premere sul mio naso. È dentro tutto, tutto quel suo lungo cazzo è in me , nella mia bocca, sino in gola, e … mi piace godo, e Mohamed gode e mi lavora il cazzo meravigliosamente.
Abbandona il cazzo e si allunga verso il mio culetto. Si vuole il mio buchetto, ci arriva e lo lecca, lo lava, prova ad entrare con la punta della lingua, poi con due dita e la lingua e continua. Il suo cazzo no scende più in gola, posizione impossibile ma lo succhio e lo lecco, gli umori escono dalla cappella e mi bevo tutto gustando il buon sapore che hanno.
Il mio cazzo abbandonato, vibra duro sul suo collo, le sue dita entra non e perlustrano l’ano, lo allargano, ci giocano.
Improvvisamente si alza, mi gira con la pancia sul letto, mi divarica molto le gambe e si tuffa con la bocca sul mio buco che cede alla sua insistente lingua ed alle sue lunghe dita.
Mi lavora il buchetto o il culo dir si voglia per bene, lo dilata e ci gioca, lo lecca e lo penetra
Infine si distende sopra di me, poi alza il culo e il suo cazzo scivola verso il mio accesso importante, con le mani mi prendo le culatte e le tiro cercando ti tenere allargato il buchetto. La cappella è posizionato sopra, alcuni movimenti per sistemarla meglio e ecco … colpo secco affonda apre, divarica sfonda e penetra tutto dentro sino alle palle, e lo sento nello stomaco. Lo sento dentro, lo sento grosso, lo sento lungo lo sento in me. Tutto mio, tutto per me. Arretra alzando il culo e porta la cappella a quasi uscire per poi abbandonarsi di peso sopra di me e cadere dentro e su di me con tutto il suo peso, la sua forza la sua voglia e la sua violenza di impatto. Mi scopa in questo modo, ad ogni caduta mi schiaccia ed io soffio per lo schiacciamento, ma mi piace e mi godo quel corpo caldo che cade addosso e quel cazzone che mi apre e sfonda con tanto vigore. Pur schiacciato il movimento imposto da Mohamed mi fa strusciare il cazzo sul lenzuolo e godo questo movimento e tutto quanto sta facendomi
Mi cavalca così per almeno una mezz’ora, quando il ritmo accelera e sento in cazzo vibrare, ingrossarsi e contrazioni che emettono gli schizzi di nettare caldo, sospira trattiene le grida e il piacere mugolando sommessamente ed io godo trattenendo tutto affossando la bocca nel cuscino. Ultimo colpo a caduta poi resta immobile disteso sopra di me, respira e soffia, profondamente recupera,
Alza il culo e si sfila dal mio, ruota e si distende al mio fianco. Io ho il cazzo durissimo, non ho sborrato e la voglia è enorme

La voglia mia è tanta, e riesco a stare sdraiato affianco a Mohamed pochi minuti, poi mi siedo sul letto, lo obbligo a girarsi spingendo e tirandolo. Lui protesta un attimo poi accondiscende e si gira.
Sono io ora che gli allargo le gambe, gioco con il suo buchetto scuro, il culo liscio e lucido, passandolo con le dita, la mano, la lingua.
Bello quel culo, quella pelle scura, quella pelle lucida, e il contrasto che appare con il rosello dell'interno del buco quando con le dita lo allargo, e mi godo quella visione
Me lo lavoro bene, lui mugola, gode di questo mio interessamento.
Quando finalmente ritengo pronto l'ingresso, mi posiziono fra le sue gambe divaricate, braccia tese con mani piantate nel letto, poggio e posiziono la cappella, spingo lentamente, appena entrato con parte della cappella affondo scaricando tutto il peso del mio corpo e cadendo sopra di lui, penetrandolo sino in fondo, tutto dentro. Lui ha un sussulto, seguito da un gemito di piacere, "si, bello così, dai dentro mio culi, daiii"
Inizio una bella e lunga cavalcata. Arretrando sempre il cazzo ma lasciando dentro la cappella e poi ricadendogli sopra cercando di sfondargli il culo.
Splendido, accogliente, caldo.
Poi godo e vengo copiosamente, cedo, disteso su di lui, baciandogli le spalle.
Respiro affannato, cuore che batte forte all'impazzata e che piano piano torna alla normalità.
Adesso esco, tolgo il cazzo e lui protesta, ma è un accenno. Ha goduto della mia scopata.
Ora mi sdraio stanco al suo fianco.
Mohamed si sposta, mi toglie il preservativo pieno di nettare, si prende il cazzo e lo lecca come fosse un buon gelato.
Lo tende in bocca e mi pompa, offrendomi il suo per fare altrettanto. Sono stanco, si vero, ma un bel cazzo così non si può perdere o lasciare e lo succhio subito e lo pompo anche io. Non contento gli metto indice e medio in culo, ancora ben dilatato ed aperto.
Bello sentire uscire gli umori, sentirne il sapore, il profumo e le voglie aumentano. È bravo e seppur venuto da poco, mi fa sborrate a fontana ancora, e mi beve tutto, tutto e lecca quanto avanza.
Subito dopo è lui a donarmi il suo nettare che godendolo lo assaporo e bevo tutto.
Ci spostiamo, avvinghiati ci abbracciamo, ci baciamo, ci addormentiamo.
Mi sveglio di soprassalto al suono della sveglia, sono le 6 e Mohamed deve andarsene. Lo sveglio succhiando il cazzo che si erge duro in un atto. Apre gli occhi, sorride "bella notte, grazie"
" grazie a te, sei stato fantastico, ora devi andare lo sai"
"Si, peccato"
In bagno, sento lo scroscio di una pisciata lunghissima, poi su lava, torna nudo, bellissimo, con quel cazzo balzolante e lungo che cade dal pube, mmmm ricomincerei ma il tempo non è clemente, è scaduto.
Si riveste velocemente, ed è proto ad andare. " ciao, quando prossima cosi. Bello sex te e io"
"Forse si potrà fra 3 giorni, ma non sono sicuro. Ti dico presto quando, ok?"
Sorride con quei denti bianchi che risplendono sul viso scuro, " ok, dimmi quando tu sai. E vuoi ancora Cesar Yanez ....?"
E lascia in sospeso la frase
"Cioè?" Provoco io
" fare sesso tu con quattro noi, bello quando fatto altra volta"
" non so, ci penso, poi ti dico anche questo"
" bene, loro vogliono tuo culo e te tutto. Vogliono presto, cazzi pieni, vogliono venire, vogliono"
" ok va bene, ti dico, ciao"
" ciao" e prima di aprire la porta mi pianta un bacio lungo con giochi di lingua.
Si stacca, apre e sparisce nelle prime luci del giorno.
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